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La moglie del mio agente Annalisa


di Membro VIP di Annunci69.it knoor
08.03.2017    |    21.546    |    15 9.7
""Ora è meglio che tu vada a prepararti Annalì quando hai finito chiamami che noi saliamo"..."
Uscii dall'aeroporto, il sole di Napoli mi avvolse e Luigi mi aspettava. Ero contento di passare qualche giorno in sua compagnia. Luigi è il nostro agente di rappresentanza per la Campania. Mi ero preso due o tre giorni in più rispetto alle solite visite di lavoro, un po' per la sua insistenza, un po' perché non avevo mai visitato Napoli.
Sono orami un uomo di cinquanta anni, anche se, dicono, portati bene, ma quando Luigi mi presentò sua moglie ammetto che il cuore mi balzò fino in gola per la bellezza di lei; la meravigliosa Annalisa.
Una donna del sud mora con le labbra carnose e profondi occhi penetrati. Mi tese la mano e sorrise inclinando la testa di lato: "Sono contenta di conoscerla, mio marito mi parla sempre di lei".
Indossava un vestito nero molto scollato stava a piedi nudi in casa. Era così bella.
In più i suoi occhi mi parvero maliziosi ed invitanti fin dal primo istante.
Presi possesso della mia camera ed uscimmo per cena.
Annalisa aveva raccolto i capelli dietro la nuca indossava orecchini d'oro rotondi come una zingara.
Il vestito era lungo, ma molto scollato e nella scollatura si vedeva il pizzo del reggiseno. Le scarpe con il tacco alto e una cinghia che correva sopra le caviglie. Dovevo impormi di non guardarla, di non continuare a fissarla, non era educato nei confronti di Luigi e neanche per Annalisa, ma quando le sue labbra succhiarono le ostriche ammetto che mi eccitai all'improvviso come un ragazzino.
Rimanemmo soli per un attimo mentre Luigi uscì per fumare una sigaretta. Lei, strizzando il limone, non controllò una goccia profumata che le si posò sul seno e cominciò a scivolare lungo la scollatura.
Io rimasi ipnotizzato a guardare quella goccia sul quella pelle ambrata, Annalisa si coprì con una mano guardandomi come per ammonirmi, io sorrisi e feci finta di nulla ed anche lei, con malizia, sorrise.
Durante la notte non feci altro che pensare ed immaginare quella donna misteriosa e segreta. Immaginai e sognai di piacerle.
Il giorno dopo sarebbe stato dedicato al lavoro: listini, nuove campionature, ordini e commissioni.
Così mi alzai presto e scesi di sotto, Luigi era già pronto e stava bevendo un caffè; accanto a lui, avvolta in una vestaglia di seta, Annalisa fiammeggiava di bellezza; i grossi seni ondeggiavano sotto il tessuto, era scalza e poco truccata, mi guardò divertita sapeva che sugli uomini aveva un certo effetto, ma anche Luigi non poteva non saperlo, però ostentava una grande tranquillità.
"Mentre voi lavorate vado in terrazzo a prendere un po' di sole...a più tardi" disse allontanandosi.
Avevo lasciato di sopra, in camera, alcune carte e così, senza neanche pensarci, preso dai problemi del lavoro dissi a Luigi che sarei salito a prendere gli appunti.
Sali le scale e nel corridoio c'era lei. Indossava solo le mutandine del costume.
Stava andando a prendere dell'acqua in bagno, ma stranamente non si coprì mostrandomi il seno in tutta la sua sfrontata bellezza e poi scomparse e chiuse la porta alle sue spalle.
Diavolo! Pensai. Vuoi vedere che questa ha voglia? Non essendo più abituato ai corteggiamenti rimasi senza parole e mi abbandonai ad una indistinta radiosa felicità.
Arrivammo alla sera. Questa volta la serata fu più informale lei indossava un paio di jeans attillati e una camicetta bianca dentro la quale i grossi seni s'alzavano e scendevanos seguendo il respiro.
Dopo cena decidemmo di fare una passeggiata in riva al mare, ancora un volta Luigi, per una qualche ragione, si allontanò da noi, credo avesse visto un amico. Annalisa ed io rimanemmo in silenzio di fronte al mare, poi lei sussurrò come un suono magico il mio nome: "Alessandro..." segui un istante sis silenzio e riprese
"Questa notte lascerò la porta della camera socchiusa e vorrei che tu ascoltassi e guardassi...di fronte alla porta c'è uno specchio".
Mentre diceva queste parole non mi guardava, ma si mordeva le labbra e respirava con un ritmo più veloce.
Io stavo per impazzire dal desiderio.
Arrivammo quindi nell'ora della notte guando tutto tace, come un gatto uscì dalla mia stanza, fingendo di andare in terrazzo e mi fermai di fronte ad una porta socchiusa dalla quale emanava una luce fioca e nel riquadro dello specchio, potevo vedere i due giovani sposi nel letto matrimoniale.
Annalisa, non so come, capì che io li stavo guardando e cominciò quindi a levare il lenzuolo dal petto di suo marito, un uomo vigoroso e giovane come forse mi sono scordato di dire.
A questo punto vidi lei superbamente nuda ed eccitata salire sopra il marito che disse "prendi piccola che ora ci divertiamo"
Annalisa pose le mani sul petto di Luigi e cominciò ad ondeggiare sul suo uccello teso mentre lui le stringeva i fianchi.
"Sai quella cosa che mi dici vorresti fare di scoparmi con un altro uomo? Ho deciso di farla sono eccitata da giorni pensandoci"
"O cazzo" disse lui e Annalisa sorpresa aggiunse.
"Ohhh... ma che effetto ti fa? Stai già venendo maiale?"
"Siii godo prendi tutto...tanto ti monto tutta la notte.." e così il primo veloce orgasmò di luigi si consumò tra le cosce della sua favolosa moglie.
"Dai Annalì raccontami come mai hai deciso".
"Semplice" disse lei che si era sdraiata nuovamente accanto a lui.
"Ho incontrato la persona giusta"
"Come sarebbe a dire?" Quasi gridò Luigi un po' arrabbiato.
"Si Alessandro il tuo capo è la persona giusta".
"Ma è un vecchio!".
"Cosa dici è un bellissimo uomo affascinante e mi guarda con delicatezza e desiderio, deve essere lui e deve essere domani!"
"Amore mio, mia droga..."disse Luigi baciando sua moglie, mentre io mi masturbavo in ginocchio davanti alla porta della loro camera.
"E come lo dico ad Ale?"
"Tranquillo amore, ho visto come mi guarda..."
"Eeee...." aggiunse con un sorriso malizioso Luigi
"Te lo faresti anche mettere nel culo?"
"Tu cosa dici? Vedo che la sola idea te lo fa diventare duro di nuovo...."
"Non ti vergogni Annalì?"
"E tu non ti vergogni?" Disse ancora lei sorridendo:
"Si voglio che il tuo capo mi apra il culo, me lo sfondi, mi inculi per ore...questo ti piace vero bambino cattivo?"
"Perché lui si, ed io no?"
"Non lo so Luigi, non lo so...questa cosa mi eccita, sono come una fontana guarda? Sono tre giorni c'è non faccio altro che venire..."
"Mettiti il giocattolo che ti ho portato da Parigi dai che ti monto ancora"
A questo punto Annalisa apri il cassetto e prese un oggetto come un cuore puccolo cuore d'acciaio con in fondo una base piatta.
"Fammi vedere come te lo infili!"
La donna stando in ginocchio sul letto prima succhiò l'oggetto e poi delicatamente se lo infilò nel culo...ansimava e godeva:
"Come è grosso però..."
"Ti piace?"
"Mi ci devo un po' abituare sai..."
Intanto Annalisa si toccava come in preda alla tortura.
"Spera che Alessandro non c'è l'abbia più grosso bambina..."
"Dai scopami ti prego Luigi"
Così Luigi si alzò e si mise dietro di lei che teneva sempre infilato nel culo il giocattolo...lui da dietro le posò le mani sui fianchi e le infilò l'uccello nella carne, la femmina era così bagnata che si sentiva il rumore delle labbra scioccare; io vedevo il suo volto ritratto nello specchio mentre roteava gli occhi e si mordeva le labbra e vedevo i grossi seni sfiorare le lenzuola ed ondeggiare nella furia dell'amore.
Poi la luce si spense io corsi in camera appena in tempo per non essere visto da Luigi.
E così dopo una notte burrascosa e densa di inconfessabili desideri, arrivammo al terzo giorno.
Annalisa scese con la sua vestaglia di seta Luigi stava ancora dormendo stanco forse per le fatiche amorose.
Lei ed io ci incontrammo, fu lei la prima a parlare.
"Ti è piaciuto lo spettacolo Alessandro?" Sentire il mio nome uscire daklle sue labbra era un incantesimo.
"Penso di avere sognato Annalì o di essere stato preso da un miraggio come nel deserto"
Lei si leccò le labbra.
"Sai" parlando allungò le dita sulla mia mano.
"Ci sono certi sogni che sembrano falsi e poi magari c'è un indizio che ci fa sospettare che siano stati reali".
Io non capivo, ma lei si chinò sul tavolo e sollevò lentamente la vestaglia: indossava delle mutandine leggerisssime e tra il filo che le correva tra le natiche brillava la base del giocattolo che teneva infilato nel culo.
"Starò così tutto il giorno"
E poi inclinò la voce è emise un lamento...
"Sto venendo anche ora mentre mi guardi!"
Allungò due dita sul glitorride ed si contrasse per l'orgasmo, meravigliosa creatura.
Si ricoprì e andò a vestirsi senza dire altro.
E così arrivammo alla terza nostra serata.
Non sto a descrivere come passarono quelle ore, le immagini che mi riempivano la mente, il sogno è la realtà non erano mai stati così vicini.
Ero curioso di sapere come avrebbe fatto Luigi ad offrirmi sua moglie, certo non era un compito difficile visto che qualsiasi uomo sarebbe stato attratto da lei, ma insomma noi avevamo un rapporto di lavoro e questo poteva complicare la situazione.
Non vidi Annalisa per tutto il giorno era andata da sua sorella, spiegò Luigi.
"Cosa ne pensi di mia moglie capo?"
Questa fu la domanda che mi rivolse all'improvviso mentre il sole tramontava sull'immenso mare.
"In che senso Luigi?"
"Ho visto come la guardi sai, non ti preoccupare mi capita spesso che altri uomini la desiderano; quello che capita meno spesso è che lei desideri altri uomini mentre nel tuo caso sta succedendo proprio questo".
"Scusami Luigi, ma non ti seguo"
Luigi sorrise.
"Vedi Alessandro, lei è la mia ossessione ed io vorrei vederla mentre sta con altri uomini, è un desiderio molto comune ho scoperto, solo che pochi lo ammettono.
Noi ci diciamo tutto ed io le ho confessato il mio desiderio, ma in questi mesi Annalí non ha mai voluto provare con un'altro, l'nsicurezza la paura. La capisco anche io provo le stesse cose insieme al mio sempre piu forte desidero. Tu invece l'hai conquistata e quindi..." qui ci fu una pausa "questa sera potremmo provare... cosa ne pensi?"
Mentre Luigi si confessava l'uccello mi si ingrossava nei pantaloni, gli che avrei fatto del mio meglio con Annalisa.
A questo punto lui le telefonò.
"Ciao Annalì dove sei?...bene hai comprato qualcosa?
Brava bambina...ho appena parlato con Alessandro tutto è pronto per te"
I due risero allegri al telefono.
"Ha comprato della biancheria intima...me l'hai proprio accesa vecchio Ale. Sarà qui tra poco".
Scendemmo di sotto e bevemmo qualcosa al bar intanto Luigi aveva detto a sua moglie di arrivare a casa e di farsi trovare quando saremo saliti, lei però cambiò il programma perché vedendoci seduti al bar entrò, come un'apparizione, per salutarci.
"Ciao ragazzi" disse sorridendo allegra e mostrando le borse della spesa.
"Ho preso delle cose per noi..."
Io ero senza parole i capelli questa volta erano sciolti ed indossava degli stivali ed una gonna. Non potevo credere alla mia fortuna.
"Ora è meglio che tu vada a prepararti Annalì quando hai finito chiamami che noi saliamo".
Lei mi sorrise strizzandomi l'occhio e se ne andò.
Dopo un po' Luigi ricevette un messaggio lei era pronta dovevamo salire.
Il cuore mi batteva ero un po' nervoso e trepidante.
Annalisa era seduta sul divano si alzò per salutarci inclinò la testa come il primo giorno
"Ciao Alessandro..."
Aveva versato del vino rosso nei bicchieri e bevve avidamente il suo quasi tutto d'un fiato poi si levò la vestaglia di seta e disse:
"Vi piaccio mascalzoni?"
Era di fronte a noi, la vestaglia scivolata ai suoi piedi, le cosce piene di donna mediterranea si sfioravano, un corsetto trasparente di pizzo nero le avvolgeva i fianchi e i vigorosi capezzoli duri si vedevano oscillare sotto la trama del tessuto.
Luigi ed io cominciammo a spogliarci.
A questo punto devo dire, non per vantarmi, ma per spiegare meglio, ho un uccello abbastanza grosso, non sono un mulo, ma insomma le femmine rimangono impressionate.
Così quando abbassai i pantaloni il mio cazzo era duro e puntava diretto le delizie di Annalisa.
"Hooo mio dio che pisellone" disse la ragazza aprendo la bocca, quello del marito era più sottile, la mia grossa cappella lucida rosseggiava come un cuore.
Annalisa si appoggiò a Luigi baciandolo e guardando la mia nudità.
"Non avere paura Annalì...Alessandro è un gentiluomo non ti farà male ora forza inginocchiati e comincia..."
Lei obbedì. Se solo potessi fermare l'attimo in cui avvolse le dita sulla base del mio cazzo e socchiuse le labbra avvicinandole alla cappella e subito sentii la lingua calda e nervosa leccarmi. Annalisa mugolava succhiava e sculettava come un' indiavolata, per fortuna con gli anni la mia eiaculazione si è fatta più lenta e quindi non le sono venuto in bocca dopo cinque minuti come avrei fatto da giovane.
Intanto Luigi era affascinato dal sontuoso culo della moglie.
"Dove hai messo il giocattolo Annalì"
Lei sollevo le labbra dalla mia cappella appena un po' e disse " nella borsetta amore...l'ho tenuto tutto il giorno".
Luigi afferrò subito l'acciao che luccicò nell'aria e, mentre sua moglie mi lucidava l'uccello con le labbra e la lingua, lui le spostò il perizoma e le infilò il giocattolo nel culo, molto lentamente, osservando in estasi la carne della donna aprirsi e richiudersi su quell'affare.
Luigi conduceva al meglio la situazione sembrava che nella sua testa l'avesse già vissuta più volte. Dopo un po' fece inginocchiare la moglie sul divano.
"Conosco la puledrina, qui dietro è un po' selvatica e prima di metterci l'uccello credo sia meglio che la abitui un po'...."
La ragazza obbediva senza opporsi, io le levai con delicatezza il giocattolo dal culo.
"Fai piano ti prego Alessandro" disse voltandosi mentre appoggiavo delicatamente la cappella sul bottoncino rosa già un po' aperto:
"Odddio è enorme...toglilo per favore"
Spinsi ancora un po' mentre lei ansimava e Luigi guardava esterrefatto la scena.
Indossava ancora il perizoma così le passai una mano sul monte di Venere e con le dita accarezzai i petali di carne della figa...si bagnò subito ed io le soinsi ancora un po' l'uccello nel culo.
Dopo un po' la bella cominciò a muoversi dapprima lentamente poi in modo sempre più deciso e sensuale.
Sembrava sempre più libera dal dolore.
"Toccami con la mano Ale sto per venire..." così mentre la inculavo con delicatezza passai ancora le dita tra le grosse labbra del sesso ed Annalisa spruzzo letteralmente come indiavolata, le scendevano le lacrime dagli occhi era stordita dalla libidine.
Estrassi l'uccello dal culo e lo ripiantai senza nessuna resistenza.
"Mi sembra abbastanza pronta cosa dici Luigi"
"Incredibile..." rispose lui, ma con un tono di stupore, penso che non avesse mai immaginato sua moglie così perduta dopo avere insistito tanto per indurla al triangolo amoroso ora si accorgeva che lei stava andando oltre la sua immaginazione ed anche oltre la mia devo ammettere.
Allora li lasciai soli dicendo che sarei andato a rinfrescarmi.
Ci ritrovammo nella loro camera da letto, Annalisa era in ginocchio aveva scoperto il seno srotolando le spalline del corpetto di pizzo e stava succhiando avidamente il cazzo del marito. Ancora una volta fu Luigi a dipanare disporre le pedine sulla scacchiera, mi fece sdraiare sul letto e Annalisa si mise sopra di me, le sue labbra erano l'immagine stessa del piacere rosse ed ansimanti, mentre i grossi seni ondeggiavano posandosi sul mio torace con delicatezza, la tenevo ben stretta ai fianchi e scivolai nella sua carne come un serpente in una tana di miele.
Sentii due schiocchi perché Luigi sbatte il suo pene sul culo della moglie perfettamente esposto ed in suo potere, poi posò la punta del glande duro sul bottone socchiuso tra le natiche della donna e spinse appena un po'.
Lei tremò, ma questo accrebbe l'eccitazione di noi due, io mi mossi delicatamente roteando e spingendo l'uccello nella figa, bagnata come uno straccio, di Annalisa.
Luigi era pazzo di gioia e con delicatezza spinse il suo arnese tutto nel culo della moglie poi trovammo una sintonia perfetta nei movimenti e Annalisa quasi svenne per l'estasi che i due bastoni eccitati le davano rincorrendosi come pistoni nella sua carne, travolta nella confusione degli orgasmi e dei sensi sussurro :"oddio vengo ancora...." e, mossa da un fremito comincio a tremare, nello stesso indimenticabile istante Luigi ed io, senza controllo, le sbattevano dentro i nostri orgasmi quasi nello stesso momento... e crollammo sulle lenzuola distrutti.

















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