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La commessa bisex


di Membro VIP di Annunci69.it lordlady
27.05.2021    |    4.074    |    11 10.0
"Oltrepassai la transenna e mi diressi verso il camerino che aveva una porta metallica..."
Finalmente l'ultimo DCPM sulle regole sanitarie per il Covid 19 ha disposto che i centri commerciali possono riaprire nei weekend. E ovviamente non ci siamo fatti mancare, sabato scorso, di fare una incursione ai Gigli di Calenzano. La voglia di riprendere una sorta di normalità ha pervaso tutti e io e Lady non abbiamo fatto eccezione. E volevamo dare corpo ad una "sana abitudine" trasgressiva di andare a fare uno shopping trasgressivo.
Difatti sabato pomeriggio siamo andati.
Lady si era preparata di tutto punto con un erotico abbigliamento fatto di una minigonna in Latex rosso con calze autoreggenti a fascie larghe ricamate e un perizoma bianco talmente sottile da aveste un sottile filo fra le natiche.
Giunti al supermercato abbiamo girovagato per profumerie e negozi di abbigliamento. Lady. Con tacco 12 era uno spettacolo...
Io restavo qualche metro dietro di lei e mi godevo le espressioni di quelli che, notandola, si intrattenevano a guardarla e riguardarla.
E lei spesso si chiamava in avanti con la scusa di guardare meglio gli oggetti posti in basso nelle vetrine.
Così facendo la città minigonna lasciava scoperte le calze e la parte bassa dei glutei con il perizoma bianco che appena si intravvedeva fra le natiche.
Le persone che avevano la fortuna di vedere quel "panorama" si soffermavano e qualcuno, con la scusa di allacciare le scarpe, si metteva in una posizione tale da godere meglio di quell'inaspettato spettacolo.
Girovagando senza una meta precisa giungemmo davanti al grande magazzino Primark. Famoso per la sua varietà di abbigliamento e, soprattutto, per i suoi prezzi molto competitivi.
Entrammo e dopo aver scelto delle camicie da notte Lady si avviò verso il reparto scarpe da donna.
Voleva acquistare degli stivali a collo alto.
Ne scelse diversi modelli che cominciò a provare. Non vi dico l'andirivieni di persone, uomini specialmente, che erano attirati dalla visione di quelle cosce che la città gonna metteva in mostra. Un commesso in particolare le ronzava attorno con aria indaffarata a sistemare le scarpe negli scaffali ma in realtà si ben vedeva che gli occhi erano erano rivolti fra le cosce di Lady. Lady mi rivolgeva sguardi complici di erotica compiacenza ben consapevole che la scena che proponeva era eccitante non solo per me

Il suo provare stivali attirò l'attenzione particolare di una commessa che, al pari di qualche altro suo collega si intratteneva nel reparto, sistemando scatole e scarpe, ma in realtà attratta dallo spettacolo che Lady offriva agli astanti.
La donna le si avvicinò e le disse, con aria professionale: "Signora, posso esserle utile?". Lady le chiede se avesse degli stivali nero lucido per abbinarli alla gonna in Latex.
La commessa le disse che di nero lucido aveva diversi modelli e la invitò a seguirla. Non si accorse che Lady era accompagnata e neppure io feci nulla per farmi notare. Le due donne, quindi. si diressero verso un altro scaffale dove erano esposti molti modelli di scarpe e fra queste stivali di varie forme e colori.
"Sotto questa gonna si abbina bene anche una scarpa rossa" - disse la commessa mostrando degli stivali di un volo rosso Ferrari. Ma prese anche altri modelli di forme colori diversi."Si metta comoda signora", disse la donna.
Lady si sedette sulla panchina e la commessa chinandosi davanti a lei le sfilo le scarpe per farle indossare gli stivali.
Io, poco distante, ma in maniera defilata, mi godevo le cosce della mia donna che impunemente si mostravano fin sopra il bordo delle calze.
La commessa le calzò uno stivale sulla gamba accavallata e poi la invitò a calzare l'altro. In questo Lady nell'accavallate l'altra gamba divaricò le gambe sollevando un po' la gonna. La commessa era accovacciata proprio di fronte... e non poteva non vedere che Lady indossava uno perizoma che era assolutamente stretto e si era infilato fra le grandi labbra della vulva. "Complimenti, disse, lei ha delle gambe bellissime". Lady, per nulla intimidita, allargò ulteriormente le gambe inarcando la schiena. La commessa divenne rossa in viso. Le sfilò gli stivali e le proposte di provare un altro modello molto più lungo. Di quelli che sovrastano il ginocchio. Lady acconsenti e da lì a poco la commessa tornò con un paio di stivali altissimi, con tacco 12. Lady li indossò facendosi aiutare. Ero eccitato nel vedere come lei si divertiva, fra un movimento e l'altro, a mostrare le cosce alla sempre più accaldata commessa. Che fosse eccitata anche lei mi era ormai chiaro. Difatti propose a Lady di provare quegli stivali con una gonna diversa da quella che indossava. E le portò diverse gonne di fattura e colori diversi.
"Le deve provare, disse, ma i camerini sono occupati".
Se vuole l'accompagno nei nostri camerini dove può provare il tutto con comodo".
A quel punto Lady si rivolse a me, svelando che non era sola, chiedendomi se avessi avuto pazienza...
Io mi affrettai a rassicurarla che avrei aspettato...
E le due donne si avviarono verso un camerino in una zona interdetta ai clienti.
Le seguii restando in po' indietro. Il camerino aveva un'apertura laterale non visibile e per accedervi occorreva spostare una transenna. Le due scomparvero rinchiudendosi nel camerino. In verità io non sapevo se inseguirle o effettivamente aspettare.
Aspettai. Ma i minutiti trascorrevano e le due donne sembravano eclissate. Mi feci coraggio. Oltrepassai la transenna e mi diressi verso il camerino che aveva una porta metallica. Cercavo di ascoltare, prima di bussare alla porta. Non sentivo nulla. Mi avvicinai ulteriormente alla porta e sentivo rumori "strani". Non bussai ed azionai la maniglia aprendo la porte lentamente. La prima cosa che vidi furono i piedi di Lady: era distesa su una panchina con le gambe divaricate. Le calze abbassate sotto le ginocchia. Gli stivali per terra. Poi, sempre aprendo lentamente la porta, vidi la testa della commessa immersa fra le gambe di Lady che era in posizione supina e la commessa bocconi sopra di lei.
Entrai e chiusi la porta dietro di me. La bloccai con il chiavistello. Le due donne non mi curarono. Erano con la testa dell'una fra le cosce dell'altra in uno sconvolgente 69 Lesbo. L'eccitazione mi salì al cervello. Mi avvicinai alla testa di Lady con il cazzo già fuori dal pantalone e lo offrii alla sua bocca mentre dilatavo le chiappe della commessa che inarcò la schiena offrendomi il suo lato B.
Lady ingoiò il mio pene ma subito dopo tornò a leccare la fuga della commessa che incurante del pericolo che correva, spostò gli slip per meglio offrire a noi le sue parti intime. Non avevo con me alcun preservativo, dovetti quindi astenermi dal penetrarla optando per una masturbazione ano-vaginale nel mentre Lady la leccava. Le donne si contorcevano. Erano bagnatissime. Mi spostai everso la testa della commessa e sollevandole la testa le offrii il mio cazzo che ingoiò fino alla radice. Lo succhiava nel mentre con le dita titillava il clitoride di Lady. Poi afferrò il mio membro e lo diresse verso la fuga di Lady. Con un colpo di reni affondai il cazzo nella vagina e lo alternavo fra la bocca della commessa e la fuga di Lady.
Le donne mugulavano dal piacere ed io continuavo a pompare l'una e l'altra. "Quando vieni... fallo sulle mie tette", disse la commessa. E si mise in ginocchio all'altezza del mio membro. Lady la seguì ed entrambe si dedicarono a succhiarmelo intrecciando le loro lingue con la mia asta. Vedevo le loro lingue cercarsi per poi cercare il mio cazzo ed i testicoli. Sentivo che non potevo resistere a lungo... E sussurrai: "Vengo! Vengo!". Le due aumentarono i loro movimenti con la lingua e la bocca.
Mi strinsi i testicoli. Il fiotto di sperma forzò la costrizione e invase la bocca di Lady. Ma subito dopo porse la cappella in direzione della commessa che avviluppò il cazzo fra le sue tette stringendole attorno. Mi svuotai del tutto. Nel mentre le due donne si baciavano con voluttà e libidine. "Mi chiamo Serena - disse la commessa - non mi era mai successo di perdere la testa così repentinamente e... sul luogo di lavoro. E nel frattempo si affrettò a ricomporsi, consapevole, forse, del rischio che aveva corso e che le sarebbe costato certamente il posto di lavoro. Ed anche noi ci ricomponemmo. Lei uscì per prima e assicuratasi che nessuno si fosse accorto della nostra presenza nel camerino ci fece uscire consengnandoci le gonne e gli stivali. Noi optammo per acquistare solo gli stivali. "Ci rivedremo?, chiesi io speranzoso." Certo, se volete, aggiunse lei:mi è piaciuto! ". Siete una bella coppia, aggiunse sorridendo, e allungando una carezza a Lady. Le due donne si scambiarlo il numero telefonico ripromettendosi di rivederci. A casa nostra, questa volta. Con più calma e con il suo compagno. Speriamo presto.
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