Racconti Erotici > trio > Più bella della bella Luna
trio

Più bella della bella Luna


di compagnoideale
28.11.2022    |    178    |    0 9.0
"Qualcuno lo raccoglierà? Quanti lo leggeranno e quanti vorranno rispondermi? Non ci penso più di tanto, è un last quasi nostalgico, rivolto più a me che ad..."
Dopo la pausa forzata del Covid ed un periodo di stanca verso questo mondo di emozioni e trasgressioni, mi ritrovo a spulciare l’elenco delle coppie amiche. Rivedo immagini e subito associo nomi, volti, luoghi, situazioni, sorrisi, labbra, sguardi. Una goccia di nostalgia scivola e raschia lentamente l’interno del mio petto. Penso a quei momenti, a quegli odori. Serro le palpebre e tutto diventa buio, ancor più oscuro di una sala cinematografica. Mi piacerebbe rivivere quell’esperienza che considero adrenalinica, totalizzante e tanto, tanto, eccitante.

D’istinto, senza pensarci troppo, le mie dita sfiorano e suonano monotoni click sulla tastiera. Un last sintetico, come un messaggio in una bottiglia lanciata nell’oceano: "ultima fila avvolti nel buio di un cinema ed io che carezzo delicatamente le gambe della tua donna". Qualcuno lo raccoglierà? Quanti lo leggeranno e quanti vorranno rispondermi? Non ci penso più di tanto, è un last quasi nostalgico, rivolto più a me che ad una potenziale e probabile coppia. Chiudo il pc, esco immergendomi nel sole di una giornata d’inizio settimana. Dopo pranzo, sorseggiando il caffè che ammazza il sonno ed il poco tempo a disposizione, mi ricordo del last e specchiandomi per qualche istante sullo schermo dello smartphone faccio esplodere i suoi colori e mi introduco nel mondo del web. C’è un messaggio: "ci interessa il tuo last, parlaci di te e del cinema". Pochi messaggi e concordiamo il tutto. C’è complicità tra me ed il lui. E’ quello che cerco. E’ questo il preambolo essenziale per un’esperienza emotivamente appagante. Rivedo e rivedo ancora le foto di lei sullo smartphone, sullo schermo del pc da tavolo e poi nella mia mente. Sale l’adrenalina e la voglia di lasciare tutto il mondo fuori da questa nostra, e solo nostra, serata.

Ci incontriamo nel parcheggio del cinema. Lei più bella della bella Luna. Gambe perfette avvolte in una minigonna che ne costudiva l’origine e la sorgente. Camicetta bianca abbottonata fin dove l’incrocio dei seni potesse esser libero di sfidare il mondo. I primi sorrisi formali, poi i secondi di piacere ed i terzi di complicità. Si avviano alla biglietteria, vedo i biglietti serrati tra le dita di lui e scompaiono all’interno del corridoio che accede alle sale. Aspetto qualche minuto, prendo il mio biglietto e nell’attendere il buio in sala mi avvicino al bancone del bar: "una birra, grazie". Quel colore biondo come i capelli di lei, come torrente scivola giù dissetandomi e regalandomi quel pizzico di ebrezza e disinvoltura che saranno miei alleati. Lo chiamano il “bicchiere del vigliacco”, di chi non ha il coraggio di proporsi, di prendere l’iniziativa davanti ad una bella donna ed ha bisogno dell’aiutino. Probabilmente è così, ma rispetto alla bellezza di lei ne avrei dovuti bere almeno altri due. In sala sarà già buio, entro. Come concordato mi avvio all’ultima fila. Li trovo. Mi siedo alla loro sinistra, dal lato di lei, ad una distanza di quattro, cinque sedili. La scelta è stata ottima, ci sono poche persone e tutte sedute al centro, distanti da noi. Inizia il film e spio lui che comincia a baciarla con baci sempre più forti e focosi. Aiutato dalle luci della pellicola riesco a vedere che le alza la gonna, già molto corta, per lasciarmi ammirare il sedere incorniciato nel perizoma. La gamba si alza, poggiando il tallone sul sedile e capisco che indossa le autoreggenti. Lui continua a baciarle il collo e, presumo dalla posizione del braccio, carezzarle il sesso. L’eccitazione avrà avuto su di loro lo stesso effetto della birra su di me, mi fa cenno di avvicinarmi. Salto i sedili uno alla volta, piano e senza far rumore, con il capo leggermente abbassato, uno, due, tre, arrivato e mi ritrovo accanto a lei.

Lui comincia a carezzarle la gamba destra e lentamente le alza sempre più su la minigonna. Adesso riesco ad apprezzare le autoreggenti nere, tutte ricamate ed il bordino che le divide dalla pelle delle gambe. Con carezze sempre più bramose comincio a vedere da vicino anche il perizoma scoprendo che è abbinato alle autoreggenti avendo le stesse trame e colore. D’un tratto smette di carezzarla, le sbottona la camicia e comincia a baciarle il seno liberato, poi mi guarda e col sorriso mi fa capire che posso carezzarla. Poggio la mia mano sulla sua gamba sinistra delicatamente, avvertendone la maglia del ricamo e, salendo più su, il velluto della pelle. Mi avvicino al perizoma, lei allarga lentamente le gambe mentre il marito continua a leccargli e baciarle il seno. Tocco la pellicola sottile di stoffa che difende la sua vulva, è tutta umidiccia. Carezzo un po’ e poi la scosto per esplorare il clitoride e le grandi labbra. Lei comincia a stringere piano le gambe e mi regala un sorriso facendomi capire che apprezza. Il mio dito acquista un ritmato movimento. Lui lascia il seno, lei si scosta un po' e capisco di dover togliere la mano. A quel punto lui sbottona del tutto la camicetta lasciando che entrambi i seni si liberassero e mi invita a baciare quello sinistro mentre lui farò suo quello destro. Comincio ad assaporare tutta l'aureola scura intorno al "capitello" turgido e dritto. Avverto la sua mano sulla mia gamba, fa lo stesso su quella del marito, poi ad entrambi comincia a carezzare, non senza difficoltà vista la posizione, le patte dei pantaloni ormai turgide nel tentativo di nascondere le nostre erezioni. Dura un po', facendo diventare di marmo i nostri sessi. Prende l'iniziativa, ci scosta e ci fa sedere per bene slacciando contemporaneamente i nostri pantaloni (ovviamente le diamo una mano) e comincia a segare me ed il marito mentre è immobile e sorridente a guardare il film.

Siamo fortunati, la gente è poca e distante. Lui si avvicina all'orecchio di lei, le sussurra qualcosa e dopo, una volta allontanatosi, lei si abbassa sul mio pene lasciando quello del marito e comincia ad assaporarlo, leccarlo con gusto mentre lui continua a segarsi carezzandole il sedere con veemenza. Rimane un bel po' a gustare il mio gelato, poi si alza e guardandomi sussurra: “Mio marito ha detto che sei bravo con la lingua, voglio provare”. Si siede con sorriso malizioso, si sfila il perizoma girandolo al marito ed allarga le gambe in attesa. Mi accovaccio e comincio ad assaporarle il sesso. Percepisco che lei apprezza: mi stringe la testa con la mano, mi spinge verso di lei sempre più, avverto che comincia a muovere il bacino velocemente e ad un tratto emette un piccolo urlo di piacere che spaventa tutti e tre. Io salto sulla mia sedia, lei si abbassa velocemente la gonna ed il marito si rimette subito il pene nel pantalone. Scongiurato che qualcuno avesse sentito sorridiamo tutti rimproverandola scherzosamente mentre ribatte al marito: "non è colpa mia se lui è bravo!” La pausa imprevista e forzata ci permette di sorseggiare dell'acqua nella bottiglietta, di vedere un po' il film ed attendere l’intervallo ormai prossimo. Accensione delle luci, lei va in bagno ed io ed il marito parliamo un po'.

Il buio si riappropria della sala, il film riprende la sua corsa e lei mi invita nuovamente a terminare ciò che avevamo interrotto. Mi abbasso e riassaporo la sua fica, fresca e bella profumata. In bagno non era andata solo per far pipì. Con la lingua esploro le grandi e piccole labbra, il clitoride; ad un tratto avverto che mi stringe forte il viso tra le sue gambe e spinge, spinge con le mani sempre più forte, rimango quasi senza fiato avendo bloccato il naso e la bocca, poi, d’un tratto, tutto diventa più ‘leggero’ e mi lascia andare. La guardo e decifro il movimento delle labbra: wow!

Comincia a segare entrambi nuovamente, poi si avvicina al marito, parlano tra loro e, rivolta a me, mi chiede se avessi il preservativo e di indossarlo. Lo faccio. Aspetta una scena buia e senza luci del film, si alza e si sposta davanti a me. Si siede in braccio dandomi la schiena ed avverto subito il contatto tra il mio pene e la sua vulva ed ano. Una sensazione bellissima. Comincia ad andare avanti e indietro facendomelo diventare sempre più duro. Nel frattempo il marito si era seduto al suo posto e la baciava. Lei si alza leggermente e con la mano prende il mio pene, lo indirizza e si lascia penetrare. La sto scopando mentre guarda il film ed il marito le carezza i seni segandosi. D’improvviso spinge la faccia della moglie sul suo cazzo, la posizione non è delle migliori. Io e lei fermiamo tutti i nostri movimenti mentre la sua bocca viene inondata dal piacere di suo marito che chiude gli occhi ed ansima a bocca serrata. Cambia posto, ritorna al suo a ripulirsi. Noi riprendiamo il nostro movimento sempre con maggior velocità, le stringo i seni, poi i fianchi dettandone il ritmo, per poi stringerle nuovamente i seni ed esplodere al piacere. Lei lo avverte, si ferma, stringe di più le gambe e mette le sue mani sulle mie per serrare assieme il suo petto. Torna al suo posto e tutti ci diamo una sistemata. Col volto più rilassato ed appagato mi si avvicina e sussurra: “deve essere un bel film ma non ho capito nulla, devo rivederlo con calma”. Sorridiamo, poi, mi salutano e vanno via mentre la pellicola prosegue ignara del tutto.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.0
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Più bella della bella Luna:

Altri Racconti Erotici in trio:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni