Anello fallico

Ciao, volevo chiedervi informazioni riguardo l'anello fallico, cartteristiche, benefici, controindicazioni e se esistono modelli migliori di altri.
Vorrei provare ma ho alcuni timori e non saprei quale scegliere.

Allora... distingui subito i due utilizzi (e quindi tipologie) principali:
Quelli "classici" (che vanno alla base del membro ma comunque davanti alle palle) che aiutano nel mantenimento dell'erezione bloccando parzialmente il reflusso sanguigno... mai usati quindi non saprei dire cosa regalino a livello di sensazioni...
Quelli che vanno dietro le palle (usati qualche volta) e sono più grandi, la compressione in quella zona è assai piacevole (prostaticamente parlando). l'effetto "turgore" è minore ma se usi questo tipo non era quello il tuo scopo principale ed il tuo obiettivo, lo fai per la sensazione non per altro... per contro spingendoti le palle in avanti accorci (varia a seconda del modello che usi) la lunghezza del membro ma se sei ben dotato la cosa non ti tocca.
Altro inconveniente di questa tipologia è trovarne di diametro consono... anche quelli in silicone non è proprio facile (tutt'altro) trovarli a misura ed infilarli mette a rischio i gioielli ti dovesse mai scappare un dito... argh!!!
Io ho preso il set da tre ma anche il più grande dei tre è piccolo per me e richiede mooolta attenzione nel metterlo e toglierlo.

So che non vanno indossati per più di una mezz'ora... per ovvi motivi... e per me motivo in più per non usarlo quasi mai...

Quotato da antonio1997,

Ciao, volevo chiedervi informazioni riguardo l'anello fallico, cartteristiche, benefici, controindicazioni e se esistono modelli migliori di altri.
Vorrei provare ma ho alcuni timori e non saprei quale scegliere. [...]

Se hai tempo (e soprattutto voglia!!!) di seguito trovi un pippotto sulla mia esperienza con l'anello fallico...
(da E poi c'è Cap d'Agde parte seconda)

Uno dei rarissimi difetti di noi uomini è quello di fingerci sicuri, salvo poi di fronte a realtà o usanze diverse dalla normale vita quotidiana, finire sempre per conformarci alla condotta del luogo anche se non ci è abituale.
Un giorno, mentre chiacchieravamo sul balcone con una coppia francese che aveva l’appartamento accanto al nostro, mi avvidi che anche il lui della copia, come moltissimi altri uomini che avevo già notato, ne indossava uno (che cos'era quello che indossava? Un attimo di pazienza che ci arriviamo).
Non potei fare a meno perciò, di chiedere a cosa servisse e più precisamente, se era solo un vezzo oppure se fornisse un’altra, a me sconosciuta, qualche utilità.

Lui sorrise e perdonando la mia ignoranza di uomo qualunque, mi spiegò:
“Certainement, il a ses utilisations. Il devient plus longue et, quand vous êtes excité, encore plus dur. Prolong l'érection et d'amplifier le plaisir”.
Ammetto che nonostante conosca il francese a mena dito, a volte capiti che non capisca interamente una frase; quella volta, stranissimamente, i concetti -più lungo-, -più duro- e -prolunga l’erezione e aumenta il piacere - li afferrai al volo.
Senza darmi il tempo di rispondere, proseguì:
“Son nom est cockring. Vous savez quel est le coq?”
Capirai che domandone da centomila euro! Ring significa anello, tu ce l’hai attorno al tuo coso...va bene che vengo dalla provincia, ma a capire cosa è -il gallo- ci arrivo pure io, pensai tra me e me.
Mi ero ripromesso di non aprire più parentesi in questo mio racconto ma, se potessi aprirla, sicuramente la userei per sottolineare una delle tante differenze tra noi italiani e i francesi.
Nell’anatomia così detta di prima necessità, noi siamo sicuramente vegetariani e loro, invece, più animalisti.
In Italia ce la caviamo con patata e pisello e loro, invece, con micia e gallo.
Riflettendoci, -galli- è anche il nome dei loro antenati e forse hanno scelto, essendo alla fin fine comunque un uccello a tutti gli effetti, un qualcosa di ornitologico tipico del loro territorio.
Seguendo lo stesso ragionamento, chissà, forse gli americani il loro orpello lo chiamano tacchino.
E quei poveracci delle Isole Vergini invece? Secondo me, visto il nome del posto dove abitano e conseguentemente immersi nel più profondo sconforto, si sono messi l’anima in pace e non lo chiamano neppure più.

La voce di mia moglie interruppe improvvisamente le mie articolate elucubrazioni:
“Caroline ed io abbiamo deciso di fare due passi per il villaggio così lei e Bernard, ci danno due dritte sui negozi e esercizi commerciali migliori dato che sono tanti anni che vengono qui”.
Dieci minuti più tardi stavamo passeggiando per il villaggio vestiti di tutto punto: le donne con sandali e microparei assolutamente trasparenti a coprire timidamente le pudenda e Bernard ed io con le sole infradito e zainetti con portafogli e cellulari più, riguardo a lui, il prezioso anello -anteriore-.
Dopo aver ascoltato pregi e difetti di alcuni ristoranti e tavole calde e qualche saluto veloce con alcuni frequentatori del posto da parte dei nostri ciceroni, alla fine e con finta nonchalance, feci la ferale domanda al mio nuovo amico francese:
“Il cockring dans l’Italì il n’est pas beaucoup usè. Vous lo acquisté par internet?”
“Mais non. Il est vendù dans tout le sexy shop en France et ici, dans quas tutt i negozì. Vien!”
E senza attendere risposta si incamminò per qualche minuto in una direzione e poi, scostando una tenda che timidamente impediva di vedere l’interno, entrò in un sexy shop.
Le donne ci seguirono a ruota perché sia ben chiaro:
andare in quei generi di negozi è prerogativa di noi uomini in quanto maiali e loro, invece e poverine, ci entrano solo per curiosità senza alcun secondo fine o per mero spirito di affetto nei nostri confronti che potremmo sentirci soli.
Beh, questa ovviamente, è la loro versione ufficiale.
Appena dentro, mi si aprì un mondo nuovo. Tutte le novità dello scibile tecnogodereccio si trovavano esposte in ogni dove. Non elenco giochi e tecnologie varie perché sicuramente non interessa a nessuno di voi, ma credetemi, se un giorno doveste vedere un dildo volante radiocomandato, siatene certi: lo hanno comprato sicuramente laggiù.
Bernard comunicò al commesso il motivo della nostra visita e lui cordialmente ci accompagnò oltre uno scaffale. Sul muro dirimpetto una serie di staffe da abbigliamento, invece che reggere attaccapanni con vestiti, mostravano innumerevoli anelli penici.
Subito dopo, il solerte inserviente mi indicò un camerino assicurandomi:
“Prov pur la toi misur et stat tranquill, nous disinfettons tut le cockring quand vengons provat”.
Si, vabbeh. Ma dai. Provarmi un anello come se fosse una giacca di Armani? Che mi frega? Prendo la misura più grande così faccio pure bella figura.
La voce flemmatica di mia moglie pugnalò il mio amor proprio peggio che fosse Bruto:
“Volevi un anello per il tuo coso o comprarti l’hula hoop?”
Uffa, ok, cambio misura pensai senza rispondere e mi comportai da italiano medio: controllai quali erano quelli a metà tra i più grandi e i più piccoli e scelsi la misura immediatamente superiore.
Non lo provai e con finta sicurezza, lo portai alla cassa affermando un:
“Questo va benissimo”.
Per solo senso di curiosità continuammo la visita nel negozio finché mi imbattei in cosi strani e oblunghi con uno enorme strass attaccato dietro. Immediatamente mi tornò alla mente una gentile signora a spiaggia, che sfoggiava alle sue terga un -gioiello- simile.
“Les plug” mi informò la voce del solerte Bernard alle mie spalle.
Plug è anche il nome inglese delle spine elettriche. A questo punto la domanda è: lo chiamano così perché si infila o la denominazione è onomatopeica per il suono che fa non appena si colloca nel...nella sede?
Ai poster(ior)i, l’ardua sentenza.
Spinto dall’orgoglio di avere finalmente anch’io l’anello maschile, azzardai la finora impensabile domanda da rivolgere a qualsiasi moglie:
“Io ho comprato l’anello, perché non prendiamo anche uno di questi cosi?”
La sua risposta laconica fu:
“Perché no? Dato il posto dove si mettono, sono unisex”.
Uscii dal negozio col solo anello.
Quando vogliono, le donne, riescono a dire di NO nei modi più impensabili.

Terminata la passeggiata rientrammo ognuno nel proprio appartamento dandoci appuntamento un paio d’ore più tardi per andare a spiaggia assieme.
Ebbro di orgoglio aprii il pacchettino e mentre osservano il mio acquisto immaginandomi già, a spiaggia, con l’accessorio maschile più popolare, mia moglie mi chiese se sapessi indossarlo.
“Certo che si. Me lo ha spiegato Bernard. Guarda: prima devi far passare una cosa, poi l’altra e solo dopo, il rimanente.”
Tragedia.
Come tutte le cose che non si conoscono, un conto sono la semplicità delle istruzioni, ben altro mettere in pratica il tutto.
Dunque, per cercare di spiegarvi meglio, immaginate di dover passare attraverso un buco rotondo, non molto ampio, infilando prima una gamba, poi l’altra e per ultimo entrare con tutto il busto; la prima gamba passa facilmente, alla seconda iniziano le difficoltà e al momento del busto iniziate a chiedervi: -ma chi me lo ha fatto fare?-.

Finalmente dopo un tempo più o meno indefinito e con la fronte madida di sudore, ero pronto ad affrontare la spiaggia nudista con la mia nuova e fiammante divisa capdagdiana.
Ora vi e mi chiederete se tale aggeggio mantiene tutte le promesse di cui si narra.
Non lo so!
A spiaggia, dopo qualche chiacchiera e accaldato dal sole feci il bagno.
Ricordate le definizione del mare di quel luogo che esposi nel primo libro? Nel dubbio ve la ripropongo esattamente come la descrissi:
(da E poi c’è Cap d’agde…-i racconti di un pollo-)
“...Il mare era un misto tra il mar Adriatico per la pochissima profondità, il mar Ligure per l'azzurro intenso e la limpidezza dell'acqua e il mare di Bering per la temperatura.
Insomma, le donne quando escono dal bagno hanno i capezzoli che sembrano le punte di un trapano; gli uomini invece, hanno due ombelichi...”
(fine citazione)

Perciò entrai fiero in mare con l’anello al coso e uscii dall’acqua sconsolato con una imbarazzante lumachina senza più l’anello.
Fine della mia esperienza con...la fede al ditone.

Vengo ora dal sexy shop (i regalini natalizi quest'anno tutti lì li sto facendo 😄 😄 😄) e ho visto che hanno portato quelli in silicone trasparente molto più morbidi ed elastici di quelli che avevo preso io... forse potrebbero fare al caso mio...
Cedesi 3 cock ring in silicone nero, 2 mai usciti dalla confezione ed uno usato da me (quindi ha aumentato senza dubbio il suo valore! 😄 😄 😄) ma sterilizzato... 😄 😄 😄

Quotato da Masterpiece68,

Allora... distingui subito i due utilizzi (e quindi tipologie) principali:
Quelli "classici" (che vanno alla base del membro ma comunque davanti alle palle) che aiutano nel mantenimento dell'erezione bloccando parzialmente il refl [...]

Quotato da Masterpiece68,

Allora... distingui subito i due utilizzi (e quindi tipologie) principali:
Quelli "classici" (che vanno alla base del membro ma comunque davanti alle palle) che aiutano nel mantenimento dell'erezione bloccando parzialmente il refl [...]

bravissimo. Hai spiegato molto bene, talmente bene che mi sono immedesimato.
Complimenti

Quotato da topi1,

Quotato da Masterpiece68,

Allora... distingui subito i due utilizzi (e quindi tipologie) principali:
Quelli "classici" (che vanno alla base del membro ma comunque davanti alle palle) che aiutano nel mantenimento dell'erezione bloccando parzialmente il refl [...]

bravissimo. Hai spiegato molto bene, talmente bene che mi sono immedesimato.
Complimenti

Non immedesimarti troppo perché una volta... il dito mi è scappato davvero 😄 😄 😄 😄