Un raccontino al posto dell'annuncio

Facciamo un gioco fra gli "Autori" di A69. Un breve racconto per far capire cosa cerca davvero la coppia o il singolo/singola che mette l'annuncio e le foto. Pensiamolo come sostitutivo del "solito" annuncio
Breve eh? 15 - 18 righe al massimo

Quella che segue è una prova di compilazione dell'annuncio mediante racconto.

"Alice si guarda intorno divertita. Il bancone del bar, la zona disco, il corridoio verso una zona oscura, la scala che dà giù, dove entrando abbiamo intravisto il lettone ottagonale.
Passa una ragazzona con una maglietta di rete, un capezzolo che sporge dalla trama; sfila davanti a Roberto che se la gusta con gli occhi.
Alice ironica: "Vedo che per te siamo nel posto giusto"; Roberto: "Anche per te spero..." Alice, un po' incazzata: "Ma non c'è bisogno di guardare così...".
Siamo alle solite.
Alice spesso sfoga quel po' di nervosismo che ci dà il posto nuovo, sconosciuto, prendendosela con il suo uomo. Non ne sopporta il comportamento maschile troppo esplicito, la reazione prevedibile.
Però man mano si distende, il posto le piace.
Ancora una volta in viaggio, di nuovo un locale mai visto prima, lontano da casa, all' estero.
A noi piace così: meglio che in Italia.
Noi non balliamo, ormai siamo abituati così: ma davanti a noi la pista e le attrezzature sono davvero piene di gente.? Un paio di ragazze sono sicuramente cubiste; gli altri, solo coppie, son qui per divertirsi: tutte le signore vestite da privè o da sera, alcune davvero belle; solo due coppie stanno in camicia e pantaloni, sembrano appena uscite dall' ufficio.

Quotato da Anmar,

Cari Alice e Roberto........................mi sa che questa proposta , che a me sembrava carinissima, non ha avuto seguito.
Peccato un occasione sprecata per passare da "pene" a "penne"
( la mia sardità non centra nulla in qu [...]

Questa è una sezione di forum da...pochi ma buoni. Si vede che l'idea non è piaciuta. Prova a lanciarla su un'altra sezione, magari attecchisce

Anche questa giornata lontano da casa sta per giungere al termine.
La pioggia non è molto invitante per passeggiare nelle vie di questa città nuova per me. Vedo un ristorante che mi spira fiducia, così entro al cameriere gentile che mi si avvicina, chiedo un tavolo per cenare, mi fa strada, e stando dietro di lui cerco di farmi un’idea del posto. Una sala abbastanza grande ma non dispersiva, accoglie molte bene chi vi entra.
Siamo arrivati, mi siedo e poco dopo mi portano il menù, ordino la mia cena.
Nell’attesa osservo i commensali attorno a me, da come sono vestiti, come si muovono, dal tono di voce, e dalle persone a cui si accompagnano, cerco per gioco di capirne le personalità. Mentre vago con il mio gioco, il mio sguardo incrocia quello di una donna, che a sua volta mi osserva. Di scatto abbasso lo sguardo ( non vorrei sembrare invadente ), istintivamente però il mio sguardo torna sulla donna, che per nulla a disagio, continua ad osservarmi accennando un sorriso che cerco si ricambiare ma più che un sorriso ne esce quasi una smorfia. La donna è molto bella, curata nei modi eleganti, ben vestita con abiti che valorizzano senza eccessi la sua fisicità. La donna è in un tavolo da cinque. Tutti a quel tavolo sono molto curati nell’abbigliamento e nei modi.
Preso un po’ più confidenza con gli sguardi di lei, inizia una specie di dialogo di sguardi, che si muovono puntando determinate parte sia del locale che degli avventori, come un domandare è rispondere fatto di movenze degli occhi, movimento delle mani e sorrisi. Senza nemmeno meravigliarmi più di tanto, mi rendo conto che quel dialogo è per me chiarissimo e sono certo che lo è anche per lei. Non so come proseguirà la cena, ma di certo l’inizio è dei più piacevoli.

Quotato da Anmar,

L'idea di Alice e Roberto inizia prendere forma 🙂

😋

non credo sia così, io scrivo racconti erotici perchè mi piace scrivere, certo poi a leggere i racconti erotici sono soprattutto donne semmai è un incentivo a continuare

Questo "Dogman" mi sta piacendo. Negli istanti in cui l'attenzione si stacca dalla visione filmica, criticamente lo accosto al neorealismo di quando il cinema italiano faceva scuola, mentre nella contemporaneità penso più a filoni stranieri, turchi o brasiliani. Vengo distratto da una coppia che avanza decisa nella sala e viene a sedersi al mio fianco e cosa ancor più singolare con lei accanto a me. Sono turbato. Da decenni non approccio più sconosciute nel buio della sala, cosa che una volta era la mia ossessione. Ora non più e non per l'età, ma per la legge. Anche se per il mio senso morale di "onesto cittadino" ultra-sessantenne, questo comportamento rimane tutt'al più un atto "scostumato" (nel caso non sia gradito!) meritevole tutt'al più di una rabbiosa reazione da parte dell'interessata, per la legge oggi è diventato un atto di libidine violenta, insomma un mezzo stupro, passibile di condanna ad aspra pena. Così non posso che far finta di nulla, ignorare i sospiri e gli scavallamenti continui della vicina, sebbene il cuore mi batta forte in petto. "Se non sei tu ad allungar la mano, o almeno un ginocchio, cara mia, mi dispiace, ma la galera non la rischio." penso, mordendomi il labbro e osando appena sbirciarla con la coda dell'occhio. A tanto siam ridotti in questo scardinato paese dove legittime istanze a favore della dignità della donna, vengono stravolte da interpretazioni deliranti, di sedicenti femministe, mestieranti della politica, francamente isteriche e autoreferenziali. Dura lex, sed lex.

Al telefono
"Ciao DI"
"Ciao Elle"
"incasinatissima al lavoro, faccio tardi. Riesci ad andare a prendere i bimbi a scuola?
"si certo vado io, riusciamo a portarli dai nonni questa sera ed organizzarci ?"
"Credo di si, ne ho parecchia voglia"
"bene, cosa vuoi fare?"
"mah?! non so, non ho sentito nessuno dei singoli fidati. andiamo al privè? ho voglia di vestirmi sexy e ballare. Magari consociamo qualche coppia"
"va bene per il privè ma lo sai che mi piace se ti trovi un bel singolo, è bello vederti a caccia"
"si lo so che ti piace, vediamo, magari ne troviamo uno che ti inizi..."
"sei la solita perversa"
"Mi ami anche per questo no?"
"si ti amo"

Quotato da elledi,

Al telefono
"Ciao DI"
"Ciao Elle"
"incasinatissima al lavoro, faccio tardi. Riesci ad andare a prendere i bimbi a scuola?
"si certo vado io, riusciamo a portarli dai nonni questa sera ed organizzarci ?"
"C [...]

Questo l’avevo ad agosto 2018 come annuncio
Due, di una.

Nello specchio Alice cede il passo alla donna che non crede alla favola della luce bianca .
Teoria, di ore silenziose e asfissianti
Pratica,di parole che definiscono confini.
Allo specchio, una di due.
Vero e falso si confondono, fra le linee di una prospettiva troppo lasca per essere perentoria.
Bianco e nero, dentro o fuori.
Pelle e abito.

Ho giocato a nascondino con il tempo, mio Signore.
L’ho battuto, l’ho tenuto in quattro quarti.
Quattro battiti e un soffio.
E per premio ho frantumato ore di cristallo, in una scia di minuti liquidi.
Densi come il desiderio, opachi come l’assenza

Quotato da CpErotos,

L'aria era così immobile che si sentivano immobili anche loro. Troppo caldo per parlare, per pensare. La bottiglia di birra ghiacciata passata sulla fronte era l'unico sollievo in quel pomeriggio di un sadico agosto. Lei gli teneva [...]

Questo si che è un programma...
Bella questa cosa del segnale impercettibile trasmesso con le mani: c'è un racconto di Kipling (ben più casto) che ne tratta...

c'è anche GEORGICO?

Quotato da Tipoetopa,

BUCOLICO.
Stava scendendo la sera.
Il cielo rossastro si stava facendo basso sull'orizzonte, la temperatura di quella calda, torrida, giornata di piena estate lasciava finalmente spazio ad una brezzolina leggera che, soffiando dai colli, provava ad a [...]

Beh.. l'identità sessuale prima di ogni altra cosa....😂

Quotato da minidotato59,

Quotato da alicerobertohot,

Quotato da Tipoetopa,

BUCOLICO.
Stava scendendo la sera.
Il cielo rossastro si stava facendo basso sull'orizzonte, la temperatura di quella calda, torrida, giornata di piena estate lasciava finalmente spazio ad una brezzolina leggera che, soffiando dai colli, provava ad a [...]

Beh.. l'identità sessuale prima di ogni altra cosa....😂

questo racconto lo capiscono solo a firenze.....

Speriamo di no.

Quotato da Tipoetopa,

Quotato da earthandfire,

c'è anche GEORGICO?

No, però ARCANO si.
La storia risale a parecchi anni fa.
Mooolti anni fa, secoli.
Nei secoli bui, in pieno medioevo, quando nel nostro povero e martoriato continente imperversava la caccia alle streghe.
Un uomo, una donna, sicuramente la moglie o la compagna, con il loro cane si erano rifugiati in una grotta perchè lei era stata tacciata di stregoneria ed era rquindi rcercata per essere bruciata sul rogo.
La realtá però era ben diversa .
Lei, una povera anima innocente, era semplicemente una marionetta nelle mani dell'uomo che si dilettava con strane pozioni ed esperimenti alla ricerca della pietra filosofale.
Lui giostrava le carte in tavola, lui era il vero stregone, lui sapeva di formule, di pianeti, di astri celesti.
Una notte, dopo aver assunto una pozione blu di sua invenzione minimizzata a forma di pillola ovale ed essersi fatti una scopata memorabile, di cui ancora si possono osservare i graffiti a momoria sulle pareti di quella grotta nell'agropontino ciociaro, lui provò a spiegare alla donna alcuni dei suoi concetti.
"Vedi amò, i pianeti gireno intorno ae stelle, che sò palle de foco sospese n' ter cielo.. ssti fochi.."
La pia donna, molto timorata di questi discorsi, lo interruppe subito.
"No amò, no, nun parlá de ste cose arcane"
"Tranquilla amò, ar cane nun je dimo gnente, po manco ha sentito, dorme"
Fuori dalla grotta i secoli bui scorrevano lenti.

Fico..pure la ciociaria c'hai messo in mezzo all'arcano incantatore... 😄 😄

Quotato da Tipoetopa,

Quotato da earthandfire,

Quotato da Tipoetopa,

Quotato da earthandfire,

c'è anche GEORGICO?

No, però ARCANO si.
La storia risale a parecchi anni fa.
Mooolti anni fa, secoli.
Nei secoli bui, in pieno medioevo, quando nel nostro povero e martoriato continente imperversava la caccia alle streghe.
Un uomo, una donna, sicuramente la moglie o la compagna, con il loro cane si erano rifugiati in una grotta perchè lei era stata tacciata di stregoneria ed era rquindi rcercata per essere bruciata sul rogo.
La realtá però era ben diversa .
Lei, una povera anima innocente, era semplicemente una marionetta nelle mani dell'uomo che si dilettava con strane pozioni ed esperimenti alla ricerca della pietra filosofale.
Lui giostrava le carte in tavola, lui era il vero stregone, lui sapeva di formule, di pianeti, di astri celesti.
Una notte, dopo aver assunto una pozione blu di sua invenzione minimizzata a forma di pillola ovale ed essersi fatti una scopata memorabile, di cui ancora si possono osservare i graffiti a momoria sulle pareti di quella grotta nell'agropontino ciociaro, lui provò a spiegare alla donna alcuni dei suoi concetti.
"Vedi amò, i pianeti gireno intorno ae stelle, che sò palle de foco sospese n' ter cielo.. ssti fochi.."
La pia donna, molto timorata di questi discorsi, lo interruppe subito.
"No amò, no, nun parlá de ste cose arcane"
"Tranquilla amò, ar cane nun je dimo gnente, po manco ha sentito, dorme"
Fuori dalla grotta i secoli bui scorrevano lenti.

Fico..pure la ciociaria c'hai messo in mezzo all'arcano incantatore... 😄 😄

la ciociaria è un mito

eh veniteci allora

Facciamo qui la recensione perché ci siamo imbattuti in un racconto CHE E' un annuncio.
Lo diventa senza volerlo, e quindi assume maggior valore.
La problematica del singolo che aspetta la ragazza immaginandosi come possa essere (immaginazione da una prospettiva insolita e divertente) non è il solo pregio; l'altro è sicuramente il superamento di una concezione descrittiva e quasi merceologica del partner, la definizione definizione del quale avviene per azione e foto concludente.
Lo mettiamo in questo 3D perché... è proprio in tema.
Titolo: UN incontro
Autore: Ariete 74
Link: https://www.annunci69.it/racconti-erotici/altro/Un-incontro_92528.html

Mi è capitato solo tre volte. La prima su un barcone in Thailandia che ci trasportava da Samui a Koh Pha Ngan. Ero solo col mio backpack seduto su una panca e una coppia si siede a fianco a me. I nostri piedi sono a contatto. Io ho le infradito da 1 dollaro comprate a Kao San Road e lei ha i birkenstock e le unghie smaltate di un rosso fuoco. La superficie di contatto non è più grande del suo alluce destro schiacciato sul mio sinistro.Quel centimetro di pelle condiviso è come una presa in una spina elettrica. Passa tutto... Energia, vibrazioni, sensualità, voglia. Lei non mi rivolge lo sguardo e parla col marito ma mi sta trasmettendo attraverso la pelle la storia della sua vita. Io guardo lontano ma la ascolto e le rispondo... scendiamo... non ci vedremo mai più ma so tutto di lei. E lei di me.

La seconda al Glamour di Cap D'Agde. Siamo nello stanzone in fondo dove si radunano le coppie. E' buio sono con la mia lei che ha il mio sesso in bocca. Un altro è dietro di lei e la sta toccando intimamente e intensamente. Ma io non sono con lei. Sto stringendo la mano a una francesina con la coda di cavallo che viene presa da dietro da qualcuno. I colpi la sfondano e lei mi stringe la mano fino a farmi male. Il suo piacere passa nell'intreccio delle nostre dita. Lei geme... le sue dita gemono anche di più... io la tengo stretta... le dico il tuo piacere è il mio piacere... lei dice lo so... anche il tuo è il mio.

L'ultima mi vergogno quasi a raccontarla. L'ufficio mi ha dato una segretaria. Non è bellissima e poi è sposata. Mi chiama nel suo ufficio perché vuole una conferma della procedura aziendale che deve seguire. Ha la sua mano sul mouse. Gliela sposto per prendere il mouse e guidarla. Non l'avessi mai fatto. La sfioro per solo un secondo. E' la prima volta che la tocco. RImango stordito. E' violento e potente come un lampo e tuona come un temporale d'estate. Rimango stordito proprio come se un fulmine avesse sradicato l'albero dove stupidamente avevo cercato rifugio... Non è possibile mi dico... lei non è bella e ha un modo acido di trattare le persone... ma il contatto dice tutto il contrario.. Chi sei tu? Lei mi sta chiedendo la stessa cosa. Cosa è successo? Come è potuto succedere? lo sapevi che ci saremmo incontrati? Adesso sì...

Quotato da Seymour,

Mi è capitato solo tre volte. La prima su un barcone in Thailandia che ci trasportava da Samui a Koh Pha Ngan. Ero solo col mio backpack seduto su una panca e una coppia si siede a fianco a me. I nostri piedi sono a contatto. Io ho le infradito da 1 [...]

Caspita, tre annunci in uno.... Grande Seymour

...e dai...nella realtà avresti voluto che ti capitasse..ma gli anni sono passati l'uno dopo l'altro ed è successo di tutto, ma non "quella cosa lì" Quella "fantasia", caro Zindo, è rimasta ancora tale: una fantasia, un desiderio... e tu ci speri ancora...

Mettilo nero su bianco questo desiderio, hai visto mai che loro ti leggono (tanto lo sanno che dietro questo Nikname ci sei tu) e..capiscono e...magari stavolta succede davvero; magari lo faranno succedere loro?
Magari!

E' l'ennesimo invito a cena che accetto da loro. Come sempre lei prepara cibi che godono fama di essere afrodisiaci e lui gioca a fare il disinibito affrontando argomenti scabrosi. Si parla di sesso, ci si scherza su o si finge di scherzare?
Le altre volte, troppe altre volte, abbiamo riso fingendo di divertirci con le chiacchiere.
Stasera oso una battuta in più. Oso dire: "Noi ci ridiamo, ma queste cose molti lo fanno davvero".
Lui mi fissa e chiede "Tu le faresti?"
"Con tipi come voi due sì, senza alcun problema ".
Lei quasi commentando tra se, guardando lui, bisbiglia: "Che ti dicevo? Vedi che non mi sbaglio mai io?" .
Lui mi guarda e con tono di rimprovero mi dice "Perché non lo hai detto prima?"
"Non dirmi che ormai è troppo tardi!"
"Tardi no, ma quanto tempo abbiamo perso"
"Vi va di recuperare anche il tempo perduto?"
"Di provarci si...solo che ormai il perso è perso"
"Non stiamo ad aumentare le perdite di tempo. Andiamo"