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La Drag Queen si masturba - Majestic Mikita


di Tiscopotrans
08.02.2024    |    2.295    |    1 9.8
"Sono al limite, sul punto di cedere al richiamo irresistibile dell'estasi..."
Sono Michele, ma stasera divento Majestic Mikita. È come se indossassi una seconda pelle, un'armatura di paillettes e glamour che mi trasforma in qualcosa di magico. Prepararsi per una serata in discoteca è come entrare in un altro mondo, un mondo dove posso essere chi voglio davvero essere senza paura del giudizio. Ho trentasei anni e da poco sono diventato una drag queen.

Inizio con il trucco, il mio rituale sacro. La base perfetta, che nasconde le imperfezioni e crea una tela liscia per la mia arte. Mi concentro sulle ciglia finte, lunghe e audaci, che incorniciano i miei occhi e li rendono ancora più magnetici. Poi arriva il momento delle ombre, colori vibranti che trasformano le mie palpebre in opere d'arte viventi. Mi perdo nella sfumatura, mescolando tonalità e sfumature fino a creare l'effetto desiderato.

Il rossetto è la ciliegina sulla torta, il tocco finale che completa il mio look. Scelgo un rosso audace, il colore della passione e della sicurezza in se stessi, e lo stendo con precisione chirurgica sulle mie labbra. Mi guardo allo specchio e sorrido, soddisfatto del risultato. Sono Majestic Mikita, pronta per conquistare la pista da ballo e far battere i cuori.

Mi vesto lentamente, come se ogni pezzo del mio outfit avesse una storia da raccontare. Il corsetto stringe delicatamente la mia vita, modellando le mie curve e conferendo una grazia regale al mio portamento. La gonna a ruota scivola lungo le mie gambe, leggera come un sogno e adornata di piume che ondeggiano al ritmo della musica.

Infine, gli accessori. Gioielli scintillanti che catturano la luce e la riflettono in mille sfumature di brillantezza. Una corona scintillante adorna la mia testa, simbolo del mio status di regina della notte. Mi guardo ancora una volta allo specchio e sento un brivido di eccitazione correre lungo la mia pelle.

Non resisto mi devo masturbare: la sola immagine di me mi eccita, come un fuoco che mi entra dentro e pervade tutto il mio corpo... soprattutto le mie chiappe. Toniche e alte, come quelle di una ventenne. Il mio ano si rilassa, prendo un dildo nero di 20 cm e lo infilo con facilità dentro, non ho dovuto neppure usare la vaselina.Mi guardo allo specchio e ammiro il riflesso di Majestic Mikita, la regina della notte, con il suo fascino magnetico e la sua sensualità avvolgente. Le luci soffuse del camerino creano un'atmosfera magica, accentuando i riflessi dorati delle paillettes sulla mia pelle, mentre il profumo dolce e seducente del trucco mi avvolge come un'aura incantata. Sento il mio cuore battere più forte, il sangue pulsare nelle mie vene con un ritmo frenetico di eccitazione. Il dildo entra ed esce dal mio sedere che si dilata come una pupilla. Adoro sentirmi così eccitata. Il mio cazzo si bagna sempre di più. Adoro sentire il dildo dentro di me senza toccare il mio pene. Immagino sia la mia vagina e che il mio padrone mi impedisca di toccarla. E cosi salto con il mio culo sempre più largo sul cazzo di gomma nero. Venti centimetri che fanno su e giù, su e giù, su e giù, su e ancora giù sempre con più forza. Ogni movimento è carico di desiderio, ogni onda di piacere che attraversa il mio corpo mi spinge a dare di più, a perdere me stesso nell'estasi del momento. La musica mi avvolge come un abbraccio caloroso, guidandomi con il suo ritmo incalzante mentre mi lascio trasportare dalla passione che brucia dentro di me. Sono un turbine di emozioni, un vulcano pronto ad eruttare, e questa notte è destinata a diventare leggenda.
È arrivato il momento in cui non riesco più a trattenermi. La passione ribolle dentro di me come lava incandescente pronta a esplodere. Le mie mani vagano frenetiche sul mio corpo, cercando quel contatto che mi porta al culmine del piacere. Ormai il mio padrone immaginario mi ha dato il permesso di toccare la mia figa che non potrebbe essere più bagnata di cosi. Mi masturbo mentre sento dentro di me il dildo, anche se quei venti centimetri ormai non mi saziano più. Prendo dal cassetto un dildo a forma di pene di cavallo che ho comprato da poco. Un cazzo di gomma bestiale: circa quaranta centimetri di lunghezza e quindici di larghezza. Lo metto dentro per la prima volta, sento un dolore mai provato prima, ma il padrone immaginario dice: spingilo dentro. Lo metto dentro fino in fondo. Urlo per il male, ma dopo un primo momento di cedimento riprendo la masturbazione. E di nuovo su e giù mentre con la mia mano sinistra continuo la mia sega.
Sono al limite, sul punto di cedere al richiamo irresistibile dell'estasi. Con un gemito soffocato di piacere, mi abbandono completamente alla sensazione travolgente che mi invade. Ogni fibra del mio essere urla di desiderio, implorando di essere liberata dall'ardente tensione che mi tiene prigioniero. E così, con un grido di puro piacere, lascio che l'onda dell'estasi mi travolga, portandomi in un vortice di pura e intensa felicità. "Sono libero, finalmente libero" lo urlo come se avessi vinto una gara.
Il mio bellissimo vestito è sporco, ma non importa. Le macchie di trucco,sudore e liquido seminale sono testimonianza della passione e dell'intensità di questa notte indimenticabile. Con un sorriso soddisfatto, mi guardo allo specchio e vedo il riflesso di Majestic Mikita, la regina della notte, ancora radiosa nonostante i segni della battaglia.Vedere di nuovo la mia immagine mi eccita, ma sono già in ritardo e devo andare. Rimuovo con cura le macchie più evidenti, ma lascio che il resto racconti la storia di questa serata magica. Anche se il vestito può essere sporco, il mio spirito è più luminoso che mai, illuminato dalla gioia e dall'eccitazione di aver vissuto un'esperienza così intensa e appagante.

È ora di uscire, di lasciare il mio rifugio e affrontare il mondo con tutto il mio splendore. Le luci della città risplendono come stelle nel cielo notturno, guidandomi verso la mia destinazione. Cammino con passo deciso, la musica pulsante della discoteca che riecheggia nelle mie orecchie.
Quando varco la soglia del locale, tutto si ferma. Gli sguardi si volgono verso di me, ammirati e affascinati dalla mia presenza. Sono Majestic Mikita, pronta a incantare e conquistare con il mio fascino irresistibile. E così, con un sorriso radioso e un movimento elegante, mi unisco al vortice della festa, pronta a ballare fino all'alba e a vivere ogni istante con intensità e passione.
Non appena entro in discoteca, un bel ragazzo si avvicina. I suoi occhi brillano di interesse mentre mi osserva con un sorriso giocoso sulle labbra. Il mio cuore batte più forte mentre si avvicino a me, attratto dal suo fascino magnetico. Ci scambiamo uno sguardo carico di erotismo, un'intesa che va al di là delle parole.
"Chi sei?" Mi domanda il ragazzo moro. "Majestic Mikita," rispondo come se non mi importasse, ma con un sorriso malizioso che tradisce la mia eccitazione. "E tu?" Aggiungo, lasciando che la mia voce trasmetta un'aura di mistero e seduzione. La sua risposta è un sorriso complice, un'espressione che dice più di mille parole. Ci guardiamo negli occhi per un istante, e in quel breve istante, so che abbiamo trovato qualcosa di speciale l'uno nell'altro. Siamo due anime affini, destinate a incontrarsi in questa notte magica e a lasciarci trasportare dalla corrente del destino. "Ho visto le macchie abbondanti di sperma sul tuo vestito, vorrei aggiungere anche le mie."
La mia espressione si increspa per un attimo di sorpresa, ma poi un sorriso giocoso si dipinge sulle labbra. "Oh, hai occhi di falco," rispondo con un tono di complicità. "Se vuoi aggiungere le tue macchie, dovrai lavorare per conquistarmi." Le mie parole sono cariche di sfida e di desiderio, mentre ci avviciniamo sempre di più, i nostri corpi quasi a toccarsi. La tensione tra di noi è palpabile, un'energia carica di promesse e di passione. E così, con un'occhiata furtiva e un sorriso complice, ci lasciamo trasportare dalla magia della notte, pronti a esplorare ogni angolo oscuro e nascosto di questa avventura senza fine.
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