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Amici speciali - Prima Parte


di Writer72
13.03.2024    |    5.472    |    4 9.5
"La serata stava concludendosi, dopo esserci scambiati i numeri di cellulare, ci salutammo con la promessa di rivederci a breve..."
Io e mia moglie lo scorso mese di settembre, ad un matrimonio, abbiamo conosciuto Sabrina e Leo (nomi di fantasia. Eravamo seduti allo stesso tavola con altre due coppie ma con loro è nata subito una buona intesa. Abbiamo scoperto di avere interessi in comune, l'amore per i viaggi, per il teatro, per la buona cucina e molto altro. Siamo subito entrati in sintonia e abbiamo trascorso delle ore piacevoli insieme.
Sabrina e Leo sono persone molto a modo, garbate, che vestono con gusto, lui ha 65 anni ed è un agente di commercio da poco in pensione, a prima vista mette un po' di timore, sembra una persona tutta di un pezzo e di poche parole ma nella realtà è molto socievole; Sabrina ha 61 anni ed è un dirigente di un a piccola azienda, ha capelli biondi e mossi e un seno prosperoso.
Quel giorno Sabrina indossava un vestito lungo, scuro, con un accenno di scollatura che lasciava intravedere uno splendido davanzale a cui di tanto in tanto rivolgevo le mie attenzioni.
Leo, gran chiacchierone, spaziava da un argomento all'altro con troppa facilità facendomi spesso perdere il filo del discorso una cosa l'avevo intuita subito, era un grande amante delle donne e dopo un po' glielo feci notare.
"Sei sveglio!" mi disse sorridendo e con fare sornione, "non solo mi piacciono molto le donne ma mi do anche molto da fare, non dirmi che tu ti accontenti solo di tua moglie??!!".
"Qualche distrazione me la prendo anch'io, ma di nascosto", risposi orgogliosamente.
Dopo aver acceso l'ennesima sigaretta, offrendomene una, mi prese sottobraccio e allontanandoci, iniziò a confidarsi.
"Amico mio, devi sapere che io e Sabrina dopo 35 anni di matrimonio siamo ancora molto innamorati e attivi nell'intimità e spesso ci piace dare un po' di brio alla nostra vita di coppia, fare qualcosa di diverso, rendere la nostra relazione più pepata, non privarci di nuove esperienze".
Mentre Leo continuava a parlarmi, da lontano vedevo mia moglie e Sabrina molto prese dai loro discorsi e notavo spesso Sabrina girarsi verso di noi, quasi ad osservarci.
"Ti dicevo, dopo alcuni anni di matrimonio piuttosto scialbi, con Sabrina abbiamo impostato una relazione aperta nel senso che ci siamo promessi di dirci tutto, i nostri desideri, le nostre preoccupazioni, le nostre aspettative e così siamo riusciti ad andare avanti e a crescere 2 figlie meravigliose. Naturalmente tutta questa complicità non è confinata solo alla vita strettamente familiare e sentimentale ma anche alla sfera più intima. Io sono un'innamorato del sesso e ti confido che anche mia moglie, dietro quell'aria serafica e rassicurante, nasconde un'animo focoso e voglioso".
A quelle parole cominciavo a fantasticare su Sabrina accorgendomi di avere una forte erezione.
"Siete scambisti?" chiesi
"Anche" rispose "Sono convinto che tu abbia compreso il senso delle mie parole" mi disse con aria soddisfatta.
"Inoltre" replicò, "ho scoperto il piacere di essere bisex e non sai quanto rimpiango di non averlo scoperto prima".
Tornati a tavola dopo una mezz'ora di assenza, le due signore erano ancora prese dai loro discorsi.
"Mia moglie sta facendo una corte spietata alla tua" mi disse sotto voce Leo.
"Guarda che difficilmente riusciremo a coinvolgerla, non è né bisex né per lo scambio, è una partita persa".
"Non è detto, molte persone come tua moglie si sono rivelate delle maiale senza controllo" disse sicuro di se.
"Ti confesso che se Sabrina dovesse scoparsi mia moglie ne sarei eccitato mentre di te e degli uomini in generale sono geloso".
Nel frattempo Leo mi raccontava come avevano iniziato a frequentare terze persone e come avevano scoperto di essere bisex.
La serata stava concludendosi, dopo esserci scambiati i numeri di cellulare, ci salutammo con la promessa di rivederci a breve.
Il giorno dopo ero curioso di sapere da Leo il resoconto di Sabrina che però le aveva confermato che la mia signora era inespugnabile, non coinvolgibile, e la cosa mi rassicurò, non mi piaceva l'idea di vederla con un altro uomo.
"Che ne dici di cenare venerdì sera a casa mia? Puoi dire a tua moglie che esci con me" mi propose maliziosamente Leo in uno dei suoi numerosi messaggi giornalieri.
"Non vedo l'ora di rivedervi" gli dissi tutto emozionato
I giorni seguenti li trascorsi con impazienza.
Finalmente arrivò il venerdì sera, casa mia dista circa 40 minuti di macchina da casa loro, dopo essermi lavato e masturbato per placare l'eccessivo ardore mi sono avviato fermandomi per comprare un pensiero.
Sabrina e Leo vivono in una villetta alla periferia di un borgo in collina immerso nel verde, venne ad aprirmi Leo, era completamente nudo, i suoi 65 anni li portava molto bene, era tutto depilato e aveva un pene di dimensioni normali ma già abbastanza barzotto.
"Vieni dentro amico mio, non vedevamo l'ora di rivederti, andiamo in cucina che Sabrina sta preparando la cena", il cuore mi batteva a mille al pensiero di rivedere Sabrina e al pensiero di poterla possedere.
"Permesso" dissi, Sabrina indossava un grembiule da cucina di raso nero, delle scarpe nere col tacco, credo di 10 cm, e nient'altro.
Aveva delle gambe magre, una pelle liscia per la sua età, il grembiule copriva il minimo necessario.
Era veramente sensuale con i capelli biondi e mossi, un trucco deciso che risaltavano gli occhi verdi e la bocca carnosa.
Sabrina mi diede un bacio dolce sulla guancia.
"In questa casa non si usano vestiti, quindi, vai subito in bagno a spogliarti" mi disse con tono deciso ma ironico Leo.
A tavola l'atmosfera era più rilassata, tra vino, buon cibo e battute varie, quando Sabrina si alzava da tavola i nostri sguardi ricadevano su di lei.
Finita la cena ci accomodammo sul terrazzo che aveva una splendida veduta panoramica sulla vallata anche se a quell'ora si notavano solo le luci dei paesi sottostanti, l' illuminazione pubblica e le macchine che circolavano.
C'erano degli enormi e comodi divani da esterno, Sabrina dopo aver portato il caffe e dei pasticcini da degustare con del liquore, si era finalmente accomodata vicino a noi spogliandosi del grembiule. Anche lei era completamente depilata, aveva proprio un bel seno, una quinta con dei capezzoli rosa molto grandi.
A quella vista il mio uccello aveva ripreso vigore.
Sabrina dopo aver bevuto il caffè accese una sigaretta sporcandola col rossetto, me la porse, poi fece lo stesso con Leo.
Nel mentre fumavamo Sabrina, seduta sul tavolino davanti a noi, ci guardava, aveva le gambe semi aperte, si accarezzava le cosce fino ad arrivare all'inguine, i nostri sguardi erano fissi su di lei e le bocche semi aperte per lo spettacolo che ci era offerto, le sigarette dimenticate tra le dita, le sue mani sempre audaci, il suo sguardo sempre rivolto a noi, si accarezzava delicatamente il ventre, il suo sguardo ancora rivolto verso noi, i nostri uccelli erano già duri, ci disse perentoriamente di non toccarci.
Le sue dita stavano penetrando la sua intimità, si masturbava e lo faceva fissandoci, poi le sue dita di nuovo in bocca, assaporava i suoi umori, alzandosi si fece spazio in mezzo a noi, prese l’uccello di Leo in mano e si girò verso di me per baciarmi, prima solo sulle labbra, poi con più passione, il mio desiderio era irrefrenabile, mi fece cenno di non muovermi, si mise a quattro zampe col viso vicino al mio uccello, la sua lingua esplorava sotto i testicoli, mi sistemai per facilitarla, poi scese a leccare fino all'ano, poche volte ero stato così eccitato.
Leo si era sistemato dietro Sabrina e con la lingua la stimolava, sentivo la sua eccitazione crescere, era più decisa con me, gli occhi erano socchiusi per il piacere, si riavvicinò con la lingua ai miei testicoli, li baciava e li leccava, le tenevo i capelli per vedere la sua bocca giocare col mio uccello, la sua lingua ora percorreva l'asta in tutta la sua lunghezza, lo baciava e lo leccava, volevo sentire il calore della sua bocca avvolgerlo, con le dita mi stimolava ancora l'ano.
Stavo per venire! Sabrina se ne accorse e si fermò, era dietro al marito che gli leccava e lubrificava l'ano, dopo alcuni minuti Leo si mise a quattro zampe e Sabrina mi chiese di penetrare il marito, ero al limite e volevo sfogarmi in qualsiasi modo, mi sistemai dietro di lui e feci pressione, con non poca fatica entrai e mentre lo scopavo, la prima volta per me con un uomo, sentivo la lingua di Sabrina che mi leccava le palle, non resistetti molto e scaricai tutta la mia voglia.
Ero stanco e mentre mi riposavo assistevo alle prestazione dei miei amici, Sabrina aveva fatto distendere per terra Leo, la sua bocca percorreva tutto il corpo del marito, dal collo, poi sui capezzoli, la pancia, poi le gambe e infine girò intorno all'uccello, prima leccando l'inguine, in seguito i testicoli, poi si dedicò a leccare l'asta, Leo stava godendo come un matto, poi la bocca avvolse tutto l’uccello, non si staccava, continuava a tenerlo tutto in bocca fino a quando non vidi Leo irrigidirsi per il piacere prima di venire, lei continuava a tenerlo dentro e a succhiare fino all'ultima goccia, questo spettacolo mi stava riaccendendo il desiderio.
Dopo una mezz'ora di pausa, Sabrina mi fece segno di seguirla in sala, si allungò sul tavolo con le gambe aperte e piegate, la mia lingua cominciò ad esplorare la sua figa, era bagnata e piena di umori, la leccavo sempre più deciso, sentivo che godeva, si dimenava per il piacere, vedere l'espressione del suo viso stravolta dal piacere mi eccitava ancora di più, l'ho baciata e leccata fino a quando non l'ho sentita godere e con la lingua ho voluto assaggiare la sua voglia, poi, tenendola per i capelli le ho avvicinato il viso al mio uccello e ho chiesto di succhiarlo, non se lo fece ripetere, lo prese in bocca mentre con le mani mi accarezzava i testicoli e l'ano, quando ha iniziato a sentirlo molto duro mi ha invitato a seguirla in camera da letto, Leo ci guardava stremato e a distanza, io ero stranamente ancora attivo, Sabrina disse al marito di non venire ma di lavorare di immaginazione.
Mi sono allungato sul letto, Sabrina era in piedi sopra di me girata di spalle e con le gambe piegate, mi prese l'uccello e se lo infilò, si muoveva senza staccare il suo ventre dal mio, la sentivo ansimare, le accarezzavo il seno e giocavo con i suoi capezzoli, non sembrava ancora stanca, cavalcava e ansimava, i suoi grossi seni sembravano danzare, la tiravo per i capelli e la sentivo ansimare ancora più forte; poi si distese allargando le gambe, la sua figa era ancora bagnata nonostante avesse avuto più orgasmi, guidava il mio uccello dentro di lei, mi muovevo con decisione, quasi con forza perchè sentivo che le piaceva, mi chiese di scoparla più forte, si strizzava i capezzoli per il piacere, dopo averla fatta stendere sul letto di fianco, da dietro l’ho fatta di nuovo mia, spingevo e le accarezzavo i seni, non mi sarei mai stancato di toccarli; di colpo si spostò e si mise a succhiarmi con voracità il cazzo mentre io le leccavo la figa, oramai ci eravamo dimenticati di Leo, nonostante ero già venuto mezz'ora prima, come poche volte in vita mia, mi sentivo di nuovo carico di eccitazione, la sua bocca si alternava tra il leccare l'asta, prenderlo tutto in bocca e quando lo prendeva in bocca lo assaporava con gusto, questo mi aumentava il piacere, oramai ero di nuovo al limite e volevo approfittare nuovamente della sua figa, mi piaceva vederla mentre scopavamo, l'espressione dei suoi occhi, il suo volto stremato dalla fatica e dall'eccitazione, i suoi seni che si muovevano e la sua figa glabra che avvolgeva il mio uccello, la passione era forte e la voglia di godere tanta, la sentivo ansimare sempre più forte, ancora più forte, i suoi movimenti ancora più veloci e sapienti, le venni dentro poco prima del suo orgasmo e il sentire il mio desiderio dentro di lei la fece gridare e godere.
Si adagiò sopra di me e mi abbracciò.
Ci baciammo come due ragazzini innamorati, la sua lingua era delicata nella mia bocca e le sue labbra morbide. Andammo verso il terrazzo dove Leo stava fumando una sigaretta.
Fu l’inizio di una bella amicizia e di un triangolo amoroso che ancora oggi custodiamo gelosamente.
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