Lui & Lei

Marta


di DoubleSide
12.06.2022    |    4.072    |    10 9.8
"Non ne ho il tempo perché quell'istante finisce e ci ritroviamo dentro alla stanza..."
La hall dell'albergo è affollata di persone che vanno e vengono, sembrano avere una gran fretta: sono seduto su uno di quei divani impersonali e freddi fatti apposta per chi deve aspettare qualcuno. L'albergo è destinato probabilmente a chi deve trascorrere pochi giorni in città per motivi prevalentemente lavorativi ma tutto sommato è anche piuttosto accogliente.

Ho espletato da pochissimo le rapide operazioni di check-in e ho già preso possesso della stanza. Marta dovrebbe arrivare a breve, non l’ho mai incontrata di persona e oggi sembra essere arrivato il momento che abbiamo sognato per anni.

Ci siamo conosciuti in rete e nel tempo abbiamo stretto un rapporto estremamente profondo, intimo fino ad essere compenetrante. Un’amicizia diventata uno speciale fidanzamento segreto, solo nostro, strappato alle proprie rispettive quotidianità famigliari distanti fra loro centinaia di chilometri.

Abbiamo creato “il nostro mondo”: uno scrigno al riparo dalle nostre due vite, un luogo in cui ci siamo conosciuti a fondo, rivelandoci reciprocamente e giocando con desideri mai svelati a nessun altro.
Abbiamo vissuto tutto, ogni nostra inconfessabile perversione. Tutto tranne questo: la fisicità vera di un incontro.

Mentre sono assorto in questi pensieri, vedo Marta varcare le porte scorrevoli di entrata. Le innumerevoli foto che ci siamo scambiati in ogni loro meravigliosa forma, non la rendono una sorpresa. Entra guardandosi rapidamente intorno per orientarsi in quella hall:
le bastano pochi attimi per individuarmi e muovere i suoi passi verso di me. Mi incanto a guardare la sua camminata in controluce provando un brivido di piacere: ecco ancora una nuova piccola scoperta.

Si avvicina.

Porta una camicetta bianca sbottonata appena sul petto, una gonna nera che si ferma sopra al ginocchio e delle calze nere velate.
Il suo seno gentilmente pieno mi scuote con un brivido di desiderio. Mi alzo quasi subito per accoglierla, lei fissa i miei occhi e, passando con leggerezza la mano sul mio viso, mi sorride.

Ci guardiamo molto a lungo. Senza parlare.

Sappiamo che le nostre menti stanno percorrendo velocissime 9 anni di sogni e che questo è l’esatto istante in cui si trasformano in realtà. Provo una voglia irresistibile di averla fisicamente. Lei se ne accorge, mi conosce come nessun altro al mondo.

"Quale stanza?", mi chiede all’improvviso con tono delicato ma senza aggiungere altro.

"131, primo piano", le rispondo sorridendo e consegnando le chiavi della camera alle sue mani. Marta non dice altro, mi sfila a fianco e, evitando l'ascensore, si dirige
lentamente verso le scale.

Si fa seguire. Io la seguo.

Sale consapevole del mio sguardo su di lei. Le gambe si alternano sugli scalini senza fretta procedendo con regolarità mentre il culo oscilla sinuoso proprio davanti al mio volto. Lascio che cerchi la stanza da sola: mi piace starle dietro e respirare il tuo profumo a piene narici. Finalmente si ferma davanti alla porta giusta. I suoi capelli, sono proprio davanti al mio viso.

Ho fretta!

L'attimo necessario per aprire la porta mi sembra eterno: ho il tempo di osservare la fettuccia nera del reggiseno che traspare leggermente attraverso la camicetta. Il mio sesso è già durissimo, vorrei passarle le mani sotto alle ascelle per prendere a piene mani i seni e per premere il corpo sulla sua schiena, sul suo culo. Non ne ho il tempo perché quell'istante finisce e ci ritroviamo dentro alla stanza.

Mi invita a sedere su una delle due poltrone presenti mentre lei prende posto nell'altra proprio di fronte a me.
La sua gonna risale lasciando che io possa vedere la fine delle calze autoreggenti: i miei occhi scintillano.

Se ne accorge.

Ci guardiamo negli occhi a lungo senza dire nulla, la mia voglia cresce in quel silenzio. Mi sento attirato da lei, dal suo corpo, eccitato ed impaziente.

Mi alzo ma immediatamente Marta mi invita a restare dove sono disorientando i miei desideri. Inizia piano ad allargare le gambe facendo salire ulteriormente la gonna che ora permette di scorgere le mutandine trasparenti. Lentamente continua a divaricare le cosce fino a raggiungere una posizione oscena offrendomi una visione perfetta del suo sesso velato dagli slip. Il mio sguardo si sposta lentamente dai suoi occhi alla sua figa e viceversa ed ogni volta Marta non può non constatare la mia crescente e disperata eccitazione. Posso intravedere le labbra del suo sesso ed un ciuffo di peli attraverso il pizzo delle mutandine.

Qualche istante e inizia a sbottonare la camicetta per aprirla come uno splendido sipario che si schiude sulla scena. Mi fissa senza espressione ed estrae lentamente i seni offrendoli finalmente alla mia vista.

Finalmente solleva completamente la gonna scoprendosi totalmente per poi iniziare ad alzare ripetutamente il bacino con un ritmo lento: come se stesse facendo l'amore con una figura invisibile. Mi offre il tuo sesso ancora coperta dagli slip: è davvero difficile per me restare dove mi trovo. Durante quella danza meravigliosa, la sua mano destra si infila sotto alle mutandine per dare vita a carezze vistose e vigorose.

Adesso geme di piacere e sollievo concedendo alle mie orecchie anche quella meravigliosa musica. La sua mano sinistra raggiunge gli slip scostandoli di lato. Mi assale la voglia di sentire il suo odore: qualcosa che nessuna foto mi ha mai potuto dare.

Sa bene che non posso resistere oltre e sa lei stessa di non poter resistere ancora per molto. Ci guardiamo a lungo negli occhi, consapevoli l'uno e l'altro di ciò che sta vibrando nei nostri corpi e nelle nostre menti.

Si sfila le mutandine, lentamente spalanca le gambe e con entrambe le mani allarga la figa aprendola oscenamente alla mia vista. Resta in quella posizione magnifica in silenziosa attesa, offrendosi ed esibendosi.

Senza smettere di fissarla, avvicino lentamente le mie mani alla cerniera dei miei pantaloni. Mi sbottono e libero il sesso ormai durissimo. Provo piacere ad esibirlo, ad esporlo al suo sguardo. La testa mi gira mentre inizio lentamente a masturbarmi ancora vestito; un movimento lento e fluido intervallato a tratti da qualche irresistibile e rapida accelerazione.
Le piace guardarmi, lo so. Anche Marta inizia a masturbarsi a sua volta.

Non posso resistere oltre! Di colpo mi spoglio rapidamente gettando i vestiti nella stanza con gesti frettolosi e scomposti. Completamente nudo mi getto in ginocchio fra le sue gambe spalancate, la mia bocca precipita con forza sul suo sesso come attratta da una forza. La sento gemere di sollievo, liberata da una attesa pesantissima.
Sono subito avido e impaziente leccando e penetrando con la lingua ormai folle e senza alcun freno.

Lei protende subito il bacino in avanti portando le mani sulla mia nuca per schiacciarmi forte. Siamo entrambi pervasi dal piacere di quel contatto privo di delicatezza che concede sfogo al desiderio che abbiamo l'uno verso l'altra da anni.

Nulla per tutti e due è più sotto controllo: ci governa solo una voglia
folle. Senza smettere di guardarla negli occhi mi stacco dalla sua figa e mi sollevo. Le prendo il viso fra le mani e la bacio sulla bocca. È il nostro primo bacio e per un breve attimo realizzo che non è stata la prima cosa che abbiamo fatto.

Senza permettere alle nostre bocche di separarsi, Marta prende il mio sesso nella mano. Lo fa con decisione e senza gentilezza, lo stringe con una forza tale da procurarmi dolore.

Mi piace.

Senza attese inizia a masturbarmi con decisione. Mi ritrovo a fare esattamente la stessa cosa con lei.
Le mie dita, tre poi immediatamente quattro, si infilano con decisione dentro di lei e subito si chiudono formando una sorta di gancio. La mia mano stringe, le dita trovano la parete interna opposta al clitoride mentre il mio palmo ne è a contatto dall'esterno. Stringo forte quella presa accennando quasi di volerla sollevare da lì.

Il nostro bacio si fa difficile mentre ci masturbiamo reciprocamente con una decisione talmente appassionata da essere quasi violenta. Sono costretto a staccarmi da lei perché mi sta inesorabilmente portando verso l'orgasmo.

Trascorsi alcuni attimi prendo il mio sesso in mano, Marta capisce in un lampo e il suo sguardo si illumina. Con un movimento fluido la penetro entrando subito fino in fondo.

Restiamo fermi e storditi dalle emozioni incapaci di muoverci.
Ci fissiamo a lungo con occhi accesi e spalancati, poi lentamente le sue gambe si sollevano un po’ consentendomi di avanzare ancora incredibilmente dentro di lei.

Le sfugge un grido di piacere mentre porta i talloni sulle mie natiche aggrappandosi alla mia penetrazione.
Inizio a premere il sesso dentro di lei sfruttando tutto il peso del mio corpo, anche il suo bacino spinge verso di me con forza. Ci fissiamo con occhi lucidi e spalancati quasi a voler sciogliere in un solo cervello quel piacere sublime mentre i nostri corpi si serrano l'uno all'altro sempre di più.

Sentiamo l'orgasmo arrivare, un unico piacere che travolge entrambi scuotendoci con scosse scomposte e disordinate. Sento il sesso pulsare e lunghi getti di sperma liberarsi dentro di lei.

È un piacere forte ed intenso che dura a lungo, che ci stordisce lasciandoci persi in quell'abbraccio completo e compenetrante.
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