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Dolce padrona


di DoubleSide
28.02.2024    |    1.726    |    0 8.3
"Ha sempre piena consapevolezza che il piacere che sa donarmi è intenso e molto importante per me..."
La mia padrona è dolce, non è rigida, non è mai eccessiva: è semplicemente se stessa in modo del tutto naturale.
Io e lei non abbiamo nessun bisogno di interpretare un ruolo entrando forzatamente in una condizione personale che non ci appartiene: il nostro rapporto è frutto di una compatibilità spontanea.
La mia padrona è indulgente ed affettuosa: sa dispensare piacere con generosità; è altruista ed è sempre attenta nei miei confronti. Ha sempre piena consapevolezza che il piacere che sa donarmi è intenso e molto importante per me.
La mia non è dunque una sottomissione ma un’appartenenza incondizionata: la differenza è una sfumatura che cambia radicalmente l’interpretazione di ciò che ci lega rendendola più profonda e indissolubile.
La parola schiavo non è pertanto la più corretta nella quale io possa identificarmi: mi sento suo e consegno a lei me stesso perché so che mi sa custodire con cura ed attenzione.

In qualche modo io e la mia padrona ci prendiamo cura uno dell’altro con modi e meccanismi ovviamente diversi perché propri dei rispettivi ruoli. Tutto questo crea un intreccio che ci rende reciprocamente necessari. Fra noi permane un rapporto chiaro e definito di appartenenza e di dominanza che tuttavia coesiste anche con un’intensa empatia ed una salda complicità. Sono proprio complicità ed empatia ad essere fondamentali perché conferiscono al nostro rapporto un piacere che non è mai superficiale ma arriva in profondità nei nostri esseri.
Io provo un enorme benessere nell’incrollabile consapevolezza di appartenerle, nell’esserle leale, nel perdermi in lei e nel consegnarle tutto me stesso con fiducia illimitata.
Non mi ha sottomesso, mi ha conquistato con la sua generosità, con la sua dolcezza ed io sono totalmente suo per devozione, mai per imposizione.

Il nostro rapporto fisico è altrettanto unico e meraviglioso: lei sa fare coesistere gesti di significato contrapposto in modo armonico trasmettendo un perfetto equilibrio ad ogni istante vissuto insieme.
La mia storia con lei è disseminata di ricordi e di immagini magnifiche.
Sono stato davanti a lei, in ginocchio, i polsi legati dietro alla schiena con la sua mano che sosteneva saldamente la mia mascella mentre le sue labbra mi baciavano con amore sulla fronte.
Ha impartito ordini austeri pur sussurrando delicatamente ed amabilmente al mio orecchio.
Mi ha masturbato meravigliosamente con una mano mentre con l’altro braccio ha trattenuto il mio torace in un gesto posto a metà fra la protezione e il possesso, fra la sottomissione e il riparo.
Mi ha fatto conoscere le sue corde procurando quel senso di costruzione che per me ha sempre rappresentato il culmine fra le sensazioni fisiche di appartenenza e cieco abbandono.
Ha stretto il mio membro duro con mani rigorose facendo scivolare la sua lingua morbida e delicata nella mia bocca.
Ha leccato languidamente le mie orecchie mentre le sue mani si rendevano esigenti sui miei capezzoli.
Sì è seduta su di me impossessandosi del mio corpo, scopandomi per molto tempo per il suo unico piacere ma concedendo alla fine un dolcissimo e lungo bacio sul mio membro duro e insoddisfatto ancora bagnato dal suo piacere.
Mi ha fatto sentire i suoi seni sulla schiena, la sua figa sul sedere come fossero stupende carezze mentre però afferrava il mio membro duro con una presa ferrea.
Tante volte alcuni Toys sono comparsi fra noi ma solo come valore aggiunto perché lei non ha mai avuto bisogno di null’altro se non di se stessa.
Ha fatto suo tutto il mio corpo conducendomi e facendomi addentrare verso percezioni per me anche inesplorate, a volte forti, ma mi sono sempre abbandonato serenamente a lei con fiducia.
Ha inferto colpi e carezze. Mi ha penetrato mentre il suo corpo caldo era premuto sulla mia schiena stringendomi in un abbraccio forte ma tranquillizzante.
Mi ha condotto infinite volte all’orgasmo con attenzione e cura nella consapevolezza di essere l’unica a cui sto affidando il mio piacere.

Quando me lo ha chiesto, mi sono dedicato a lei con immensa felicità e onore: il mio impegno nell’applicarmi al suo piacere è sempre stato assoluto. Ho sempre attinto ad ogni mia possibile risorsa per consegnare tutto me stesso alla sua soddisfazione. Ogni singolo centimetro del suo corpo è sempre stato prezioso ed io vi ho reso onore con incalcolabile cura e sconfinato piacere.
L’ho accarezzata come se fosse sacra, l’ho massaggiata con devota ed intensissima passione, l’ho abbracciata con il calore che mi ha chiesto di darle. Tante volte l’ho leccata con riconoscenza ed incondizionato altruismo, l’ho penetrata nei modi da lei desiderati impegnando tutto di me.
Fra le sue cosce mi ha fatto sentire custodito e protetto concedendomi l’appagamento più grande: quello di darle piacere.

I suoi orgasmi sono il punto più elevato della mia gioia.
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