Al mercatino 1

Avevo bisogno di un jeans, decido di recarmi al mercatino. A volte si possono trovare articoli anche firmati.
Erano circa le 10 del mattino dei primi di settembre., faceva abbastanza caldo.
Prendo il mio motorino e in circa un quarto d'ora raggiungo il mercatino. Comincio a fare un giro fra i banchi, non mi pare di aver visto nulla di interessante.
Poi vedo un banco con dei jeans, mi avvicino, comincio a guardare e scartare. Mi si avvicina il proprietario, un nero di mezza età, mi chiede cosa cerco, e se mi può aiutare. Gli dico che cerco un jeans, gli spiego che deve essere con la gamba stretta ed eventualmente elasticizzato.
Comincia ad armeggiare e ne tira fuori due modelli. Dice dovrebbero essere della tua taglia. Gli chiedo se posso misurarli. Mi indica il furgone dietro il banco.
Prendo i jeans e entro dentro, passo davanti ad una donna nera, un po' sovrappeso che mi segue con lo sguardo.
Entro dentro, ci sono accatastati ordinatamente tanti indumenti pronti alla vendita. Fa molto caldo, non perdo tempo, mi tolgo i pantaloni e comincio ad infilare il primo paio di jeans. Mi alzo, non riesco a stare in piedi, tocco il soffitto del furgone. Si affaccia il nero e mi chiede come mi vanno. Rispondo che ne ho messo uno solo, ma non sono sicuro.
Allora sale, e dice fammi vedere. Mi fa girare u paio di volte e poi dice che secondo lui vanno bene. Chiedo di misurare anche gli altri. Si siede, e mi passa l'altro jeans, io lo guardo, mi sento un po' imbarazzato; visto che non se ne va, mi tolgo i pantaloni. Lui mi porge i jeans,, io li indosso. Mi dice, avvicinati, e mi fa girare di nuovo; questa volta comincia a palparmi, come se volesse stendere la stoffa. Mi palpa il culo, mi passa la mano fra le natiche. Dice, visto come ti va perfetto? E continua a stimolare tra le chiappe. Non so che fare... la cosa mi piace. Lui capisce, ed insiste nel palparmi il culo, poi da dietro si allunga e mi liscia le gambe, in questo movimento mi appoggia il suo arnese sulla schiena (era molto più alto di me). Io non dico nulla. Allora mi prende la mano e se la porta tra le gambe, aveva una veste lunga fino ai piedi. Sento un coso enorme. Mi dice ti piace? Non oso rispondere. Però avevo i brividi. Mi mette un dito in bocca e dice succhia, obbedisco. Si risiede, questa volta alza il vestito e scopro che è senza mutande ed in mezzo alle gambe ha un coso enorme. Mi fa inginocchiare e si avvicina con la bocca, con la sua lingua esplora la mia bocca, mi dice ora fai "la brava" e mi spinge la testa verso il suo membro.
Non faccio resistenza, anche perché mi sale il desiderio o la curiosità. Poi lo prendo in bocca, entra solo il glande, è grande, mi dice lecca. Eseguo, lui guida la mia testa, mi porta la bocca sulle sue cosce, che lecco, sulle sue palle, che lecco, poi sul suo cazzo. Non capisco più nulla, poi comincia a spingere il suo cazzo nella mia bocca, mi sta scopando la bocca. Mi sta usando. Scopro che mi fa piacere, mi sento confuso, ma in estasi. Ora con la mano sulla mia nuca, mi da il ritmo del pompino, sempre più veloce, poi all'improvviso mi sento soffocare, la mia gola è inondata di sborra, mi dice ingoia e puliscimi. Eseguo ancora, ben felice di farlo. Si avvicina al mio orecchio, e mi dice fatti rivedere, che ti insegno altre cose. Esce dal pulmino, io mi rimetto i pantaloni e lo seguo. Prendo i jeans e mi rivolgo alla donna, chiedo quanto pago? Mi risponde per te, 40 euro e sorride.