Racconti Erotici > Gay & Bisex > Al mercatino 3 (l'estasi)
Gay & Bisex

Al mercatino 3 (l'estasi)


di 99erre99
10.04.2016    |    1.491    |    3 9.8
"Lui è sdraiato nudo sul letto; è impressionante, un uomo nero di mezza età, di quasi due metri, robusto, e muscoloso, con un cazzo spettacolare fra le..."
Ero a Casa di Amed ed ero in cucina con Farida la moglie. Mi aveva aiutato a fare la doccia e mi aveva fatto indossare una tunica, non avevo nulla sotto. La cosa mi eccitava molto, nonostante la tunica mi sentivo nudo.
Farida mi trattava con garbo, spesso i sfiorava e la cosa non mi dispiaceva, era prosperosa, abbastanza disinvolta e libera. Quando si piegava, dalla scollatura si intravvedevano grandi seni e grandi capezzoli. Non la disturbava che la guardassi, anzi, sembrava farlo apposta, per farsi vedere. Andò ai fornelli per fare un tè, si alzò un lembo della tunica e lo fissò alla cintola, così si scoprì tutto il lato destro, si vedva la coscia, ben tornita, e parte del culo nudo.
La cosa mi eccitava molto, lei si muoveva con disinvoltura, poi si avvicinò con la tassa di tè, mentre lo poggiava sul tavolo, si appoggiò con la coscia scoperta; istintivamente, le misi una mano da dietro e cominciai ad accarezzarla. Mi guardò e sorrise.
Si sedette di fronte a me, prese la sua tazza di tè, la portò alle labbra, e contemporaneamente allargò le gambe, la tunica si spostò e scoprii il paradiso, una fica pelosa ma riccia, uno spettacolo.
In quel momento avevo un solo desiderio, inginocchiarmi e leccarla dappertutto, succhiare quel clitoride.
Mentre facevo questi pensieri, arrivò Amed.
Farida, gli andò incontro, lui la baciò, poi si rivolse a me , disse ciao.
Venne vicino, mi mise le mani sulle spalle, poi le fece scendere da dietro sul mio culo, avvicinò la bocca all'orecchio e disse, vedo che sei pronto, puttanella, e mi mise la lingua nell'orecchio. Si staccò, andò in bagno seguito da Farida; ne uscì dopo circa un quarto d'ora, coperto solo da un asciugamano. Andò in un'altra stanza.
Farida si avvicina, mi dice di andare con lei nel bagno, arrivati, chiude la porta, mi toglie la tunica, e comincia a spalmarmi di crema profumata, poi arriva alle chiappe, ed infine il buchetto, infila un dito, poi due....vado in estasi, le mi guarda senza fermarsi, mi mette la lingua in bocca, poi mi dice, questo ti cambierà.
Mi rimetto la tunica, mi dice di seguirla; andiamo nella stanza dove c'è Amed.
Lui è sdraiato nudo sul letto; è impressionante, un uomo nero di mezza età, di quasi due metri, robusto, e muscoloso, con un cazzo spettacolare fra le gambe.
Farida si toglie la tunica e sale sul letto, mi fa segno di fare la stessa cosa.
Amed è al centro, Farida daun lato ed io dall'altro.
Farida comincia ad accarezzare Amed, mi guarda, capisco, la imito. Faccio tutto quello che fa lei.
Cominciamo a baciargli i capezzoli poi, il collo, poi la bocca, ci arriviamo insieme, le nostre lingue si intrecciano, a turno succhiamo la lingua di Amed. Farida, a volte bacia me, mi piace molto.
Scendiamo verso il pene di Amed, Farida comincia a leccarlo sul glande, mi fa segno di leccare le palle, io risalgo l'asta che cresce sempre più, ma già la conosco e non mi meraviglio. Mentre armeggiamo con il suo membro, sento la mano di Amed che comincia ad esplorarmi il culo, mi stringe le chiappe, poi trova il buco e inserisce un dito, mi viene un brivido alla schiena.
Farida sposta la sua attenzione su di me, comincia ad accarezzarmi, mi fa stendere a pancia in giù, mi massaggia la schiena, il culo, ogni tanto inserisce due dita nel mio ano, mi sussurra all'orecchio "rilassati", mi sale sopra, sento il peso, ma anche la morbidezza del suo corpo, mi mordicchia dappertutto, non capisco più nulla. Poi Amed avvicina il suo cazzo alla mia bocca e comincia a penetrarmi ritmicamente, io ingoio con piacere, ormai sono senza freni, ho il culo voglioso, la bocca piena, Farida che mi stimola, una emozione stratosferica.
Farida lascia il posto ad Amed, che mi stende sopra di me, sento il suo arnese che spinge sulle mie chiappe, è un crescendo di eccitazione, Farida mi si mette davanti, apre la figa e la offre alla mia lingua.
Amed comincia a strusciarsi sempre più, poi si inarca un po', e punta il mio ano con il suo arnese; comincio a sentire la pressione, poi un po' di dolore, lo tira fuori, ho un po' di sollievo, ma eccolo che torna alla carica, dopo 3 o quattro tentativi, eccolo che è più deciso.
Sento che è già dentro, continua a spingere, poi si ritira, poi spinge più forte, il dolore non c'è più, ora sento solo un formicolio che parte dalla nuca e mi arriva ai piedi, eccolo ora è entrato tutto, mi sento pieno.
Comincia a stantuffarmi lentamente, poi accelera, il piacere è enorme, Farida mi guarda e mi sorride, mi caccia la lingua, in senso di desiderio, io ricambio, e inaspettatamente mi sento che incoraggio Amed a chiavarmi; gli dico dai, chiavami, chiavami.
Amed, a quel punto spinge sempre più, avanti e dietro, avanti e dietro, ora mi sbatte con violenza, mi sta chiavando, il massimo del piacere, l'estasi. Farida avvicina la sua bocca alla mia, comincia a leccarmi il viso, il sudore che scende, poi mi bacia profondamente, mi sussurra, brava puttanella, sei proprio una puttana. Intanto Amed, che ormai mi sta sbattendo da un po', lancia un lamento, fa un lungo affondo, sento il suo cazzo salirmi su dalla pancia, poi ancora un altro affondo poi ancora un altro e mi cade addosso mi mozzica l'orecchio, mi dice, sei una grande puttana, sei fatti per il cazzo.
Amed si sdraia, sulla schiena tutto imperlato di sudore, Farida lo bacia appassionatamente, poi comincia a leccarlo e bere il suo sudore,
Restiamo un po' sdraiati a goderci il piacere appena provato, poi Farida, mi dice seguimi e mi porta in bagno. Facciamo la doccia insieme, ormai tra di noi non c'è più pudore. Mi aiuta a lavarmi ed io aiuto lei. Mi tocca ed io la tocco, mi bacia ed io la bacio, il mio cazzo va in tiro, lei si abbassa e comincia a succhiarlo, è meraviglioso, è delicata e determinata al punto giusto, la mia eccitazione esplode quasi subito nella sua bocca, ingoia tutto, poi ride, si alza e mi bacia.
Ci asciughiamo, tra di noi c'è intesa, complicità, ci siamo scoperte puttane al servizio dello stesso padrone.
Torniamo i cucina, Amed è seduto e sta fumando, ci vede, mi avvicino, mi tira a se, mi tocca il culo, e dice: hai proprio un bel culo accogliente. Però, devi imparare ancora molto. Ci vediamo sabato prossimo. Mi tirò a se e mi baciò profondamente. Mi girai verso Farida, che mi accompagnò alla porta, e sulla porta, anche lei mi baciò, devo dire molto appassionatamente; poi mi disse all'orecchio, mi raccomando sabato vieni.
Entrai in macchina, e sedendomi, sentii le conseguenze del piacere vissuto, il mio culo era in fiamme. Ma che importa, avevo vissuto l'estasi; e non vedevo l'ora che arrivasse sabato.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.8
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Al mercatino 3 (l'estasi):

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni