Al professore piace il pecorino - 3a parte

La scuola era cominciata e io avevo trovato il mio primo amico, fratello, confidente: Saro!
Saro in realtà si chiamava Sara, era bergamasca e bastava sentirla parlare per capirlo, si era trasferita da poco in montagna con la famiglia. Il mio nuovo amico era un maschiaccio sicuro di se con i capelli corti, neri, e sparati all’insù. Finalmente avevo un complice.
Il primo sabato di dicembre io e Saro decidemmo di andare a "the place therme", un bellissimo centro termale di proprietà di una catena italiana che possedeva diversi stabilimenti in tutta Italia.
Dopo diversi giri di saune decidemmo di rilassarci un po’, Saro andò a fare l’idromassaggio io invece optai per la sala relax “morte apparente”. Entrai nella stanza che era completamente buia, la temperatura era ideale e ci si sentiva più leggeri. Inciampai in un piede “amore sei tu?” io non risposi ma riconobbi subito la voce, era il signor Negri.
Il professore doveva essere seduto su una poltrona e la tentazione era troppo forte, mi inginocchiai e iniziai ad accarezzare le sue cosce grosse, lui mi prese la testa e la spinse sul suo cazzo che era già durissimo e mi entro subito in bocca. Era grosso e lungo e lui mi spingeva forte la testa, mi veniva da vomitare ma non volevo lamentarmi ne fermarmi perché mi piaceva troppo, dopo una decina di minuti fu lui a fermarsi perché diceva che non voleva venire subito. Io iniziai allora a leccargli le palle, era tutto nuovo per me ma lo avevo sognato un sacco di volte e mi piaceva riempirmi la bocca con i sui testicoli. Ad un certo punto mi prese in braccio e mi sdraiò su un lettino a pancia in su con la testa fuori dal materasso e cominciò a fottermi la gola stando in piedi grugnendo come un maiale. Stavo in silenzio e lo assecondavo in tutto ma dopo un po’ non ce la feci più e vomitai, lui aspettò che finissi di rimettere e ricominciò a spingermelo in gola finché tra versi animaleschi e tremori mi riempì la bocca del suo sperma, non ebbi nessun dubbio: lo ingoiai con piacere. Ci fu qualche minuto di silenzio poi disse “ho capito subito che non eri mia moglie, solo un maschio sa prenderlo così bene” si alzò e uscì dalla stanza.
Tornando a casa raccontai l’accaduto a Saro che mi disse che anche lui aveva fatto un incontro inaspettato “non puoi capire, prima di andare in idromassaggio sono andato in bagno, stavo camminando leggendo un messaggio sul telefono e mi sono scontrato in una donna bionda e super sexy, sono rimasto folgorato, le ho chiesto scusa e lei mi ha fatto un sorriso carico di sensualità”
Domenica andai a prendere il giornale al bar tabaccheria del paese e vidi un uomo che leggeva una rivista, ma la cosa che mi colpì di più era la pubblicità a pagina intera sul retro del giornale: “yong and beauty, il latte di pecorine giovani e allevate in modo sano” e poi la foto di una pecorina in posa ammiccante con un fumetto che diceva “sono giovane e felice di fare bene il mio lavoro”. L’uomo che stava leggendo era il signor Negri e sicuramente quello era un messaggio subliminale per me, ma come aveva fatto? Aveva forse dei contatti con i poteri forti? Doveva esserci un complotto che vedeva protagonisti agenzie di pubblicità, gli editori del giornale e chissà chi altro.