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Ecco .... ve lo dico....


di Mediceo14
19.11.2013    |    3.274    |    4 7.9
"” io ero titubante, ma interessato e iniziai a salire le scale..."
…… qualcuno vuol sapere quando ho visto il due cazzi duri, prima di quello di mio cugino!

Beh, due episodi distanti nel tempo e nel luogo!

Un vicino di casa robusto, io lo vedevo molto grande, spaccava dei ciocchi davanti l’ingresso del condominio e lasciava dei pezzetti, delle schegge, io gli chiesi se potevo prenderli, per darli a mio padre, che li avrebbe usati per accendere la stufa a legna. Lui mi disse di si, ma che prima voleva farmi vedere una cosa.
“Vieni con me …..”, mi disse e mi fece cenno, si incammino verso le cantine del palazzo ed io lo seguii.
Arrivati in cantina mi fece entrare e chiuse la porta, ero molto curioso, comincio dicendo “Hai mai visto un “passerotto” duro? “
“No “ dissi “ cos’ è?”, si sbottonò la patta e tirò fuori il “passerotto”. Me lo ricordo enorme, enfiato, venoso, disse “Toccalo, senti come è caldo.”
Io dissi di no, ma lo guardavo, affascinato, come ipnotizzato da quell’affare, rosa scuro, che pulsava, si inarcava in alto, con la cappellona enorme, umida e con un odore che non avevo mai sentito.
Lui insistette “ Dai toccalo, senti come è bello toccarlo” ed io, allungai la mia mano, lo toccai, ne sentii il caldo, avvertii la pelle liscia con tutti i rilievi delle vene, non riuscivo ad arrivare neanche a metà con la mia mano!
Mi prese la mano e mi disse di stringere forte e far andare su e giù la pelle del..... "passerotto" e così feci, poi iniziò a dirmi di leccarlo, " ... dai dagli dei bacini", diceva, ma li, mi rifiutai e non insistette, continuo a farmi muovere la mano, finche non vidi uscire della roba, per me inspiegabile, bianca, densa, calda. “Che sarà?”, mi chiesi.
Finito, si pulì e mi disse di non dire a nessuno questa cosa e che potevo prendere i pezzetti di legno!

Due, tre anni dopo, posto diverso, ci eravamo trasferiti …….

Era una casa a due piani, con le scale per il piano superiore interne e gli inquilini di sopra avevano incaricato un ragazzo di imbiancare il vano scale, io, il giorno che cominciò, via via andavo a trovarlo e lui mi raccontava delle cose….
La seconda mattina era sul pianerottolo superione, ad imbiancare, ed inizio a raccontarmi della sua ragazza, che cosa ci faceva, come era piacevole toccarla ed essere toccato da lei e mi chiese se avevo mai visto un “cazzo vero”, gli dissi di no e lui, “ Vuoi vederlo?”
Non parlai e chi tace acconsente, così tirò fuori il cazzo e disse “ Guarda, guarda come è grosso, vero?! “
Io mi girai e guardai, era grosso, largo più che lungo, con una cappellona enfiata. “Dai vieni su, vieni a toccarlo dai….” io ero titubante, ma interessato e iniziai a salire le scale.
Lui apri la porta di accesso alla casa e disse “ Per un po’, finche non ve lo dico io, non aprite la porta, perché imbianco qui e se aprite vi arrivano gli schizzi addosso e dentro ……” (si riferiva alla vernice.)
Da dentro la casa arrivò un, “Ok, ci dici tu quando possiamo aprire!”
Fatto questo mi fece cenno di salire “Dai toccalo. Segalo, sai come si fa?” Scossi la testa. “Così….” e mi fece vedere come si fa una sega “Dai fallo tu! “
Io mi avvicinai, lo presi in mano, ne sentii la durezza, la consistenza, il calore ( si sempre il calore, il caldo dei cazzi duri, mi ha sempre affascinato, arrapato, anche negli anni successivi, anzi di più!) e iniziai ad andare su e giù, pure lui tentò di farselo succhiare, ma (purtroppo) fui irremovibile, (che demente sono stato, mi sono perso una quantità di cazzi, che ad averli ora, hmmmmmm) continuai a toccarlo, ad andare su e giù con la mia mano lungo l'asta, finche, con un tremore e diverse pulsazioni, non usci la sborra, a quel punto una vaga idea l’avevo, di cosa era, anche se non precisa, schizzò 3, 4 volte, lontanissimo, almeno a me così parve, andarono a finire sui teli messi in terra, per non far cadere le gocce di vernice e questi assorbirono anche quelle di sperma.
Si pulì, lo rimise dentro e mi disse di non dirlo a nessuno ….. !!

Dopo poco tempo, arrivo mio cugino e allora capii tutto!
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