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Gay & Bisex

La seconda volta di un nipotino


di legreg16
21.01.2012    |    11.027    |    0 9.5
"Sale in auto con il suo ‘ciao’ radioso..."
CHICCO

“Ci vediamo al solito posto”: questo è il messaggio di Chicco che inaspettato
mi giunge sul cellulare.
È passato quasi un anno dal nostro ultimo incontro e pensavo si fosse
scordato di me; mi precipito, è il caso di dirlo, all’appuntamento.
Se non fosse per l’ombrello multicolore che attira la mia attenzione
difficilmente lo avrei riconosciuto.
Si è slanciato, ha perso le rotondità del ragazzotto che era. Nel viso non ha
più le guanciotte paffute che tanto mi erano piaciute, ma un bell’ ovale dove spiccano sempre di più gli occhi neri penetranti: bellissimo. Sale
in auto con il suo ‘ciao’ radioso. Noto subito che è emozionato come la prima
volta dalla secchezza della sua bocca….inutile nascondere che sono eccitato.
Istintivamente la mano lo accarezza tra le gambe mentre ci diciamo i soliti
convenevoli per il piacere di esserci rivisti; subito mi si offre voglioso
mentre la sua mano armeggia sul mio pacco.
Mi fa scorrere la zip, slaccia il bottone dei jeans e infila la mano negli slip
per scodellare il cazzo. Lo accarezza, annusando poi le mani per imprimersi
del mio odore e, inaspettato, mi bacia la cappella. Un bacio dapprima furtivo,
uno sguardo ancora al cazzo e se lo prende in bocca…per poco non urto la
vettura che mi precede perché ha frenato…
Il più velocemente possibile arriviamo a casa, il tempo necessario per aprire
la porta ed è già nudo. Resto senza fiato; ho davanti a me un ragazzo che si è trasformato: la pelle dorata, qualche pelo moro virile sul petto e la striscia
che scende sino al pube. I capezzoli eretti su dei pettorali che si stanno
definendo e un bel cazzo dritto che inizia già a bagnare. Davvero un bel
fighetto. Riconosco solo la rotondità del culetto: vorrei avere 10 mani per
poterlo accarezzare ovunque e nello stesso tempo. Mentre lo osservo
estasiato, mi spoglio e mi butto su di lui che già mi attende allungato sul
letto.
Mi abbraccia e subito vuole la mia lingua nella sua bocca; inizia a baciarmi
con foga: vuole sentire il gusto della mia saliva e mi dà la sua da assaporare.
Inizio a leccargli le labbra, scendo sotto la gola, risalgo dalla carotide, lecco
il lobo e infilo la lingua nelle orecchie: è smanioso, mi prende il viso tra le
mani e mi guida mugolando dove più è forte il desiderio.
Preso dalla frenesia, mi fa sdraiare sotto di lui e inizia a leccarmi senza
tralasciare nulla: bocca, mento e gola; scende, mi mordicchia i capezzoli, passa la lingua sul ventre, una leccatina veloce al cazzo, passa tra le gambe, sotto le palle e giù in un attimo inizia a leccarmi gli alluci, poi passa da un dito dei piedi all’altro e inserisce la lingua aperta sotto la pianta: sto godendo che a stento riesco a trattenermi dal mugolare. Guardandomi fisso negli occhi fa
scorrere la lingua sulla gamba e si avvicina al cazzo, sento strusciare il viso
sulla cappella e la leccata sulle palle. Adesso si dedica completamente al
cazzo che lecca, succhia, ingoia con sapienti movimenti: mi fa trasalire di
piacere ogni volta che la lingua passa sul filetto o sul bordo della
cappella...
La voglia di venire é tanta e per rallentare la foga decidiamo di fare una
doccia. Entriamo nel bagno e faccio scorrere l’ acqua, prendo il bagno-schiuma e iniziamo a massaggiarci. Le mani piene di schiuma scorrono sui corpi, gli prendo le chiappe tra le mani, le allargo e faccio il modo che il buchetto si dilati e infilo un dito insaponato stringendolo a me. Si inarca premendo il corpo al mio, riversa il capo con un gemito e gli mordicchio i capezzoli.
Lo scorrere dell’ acqua mi fa venire il bisogno di fare pipì; mi avvicino
al water e inizio a pisciare, ma Chicco inaspettatamente mi afferra e mi fa
girare, con la conseguenza che il getto di pipì se lo prende addosso.
La pioggia dorata lo investe sul ventre, gli scivola sul cazzo e con le mani se
la spande sul corpo; quindi si inginocchia e il getto lo colpisce sulla faccia;
chiude gli occhi, ma voglioso apre la bocca e il getto ancora copioso
rimbalza sulla lingua e gli scende sul petto. È eccitatissimo: ha il cazzo che é
diventato di granito. Gli passo di nuovo il sapone sul corpo; si sciacqua la
bocca e mi gratifica di un lungo bacio appassionato.
Ci asciughiamo velocemente e torniamo nel lettone.
Una volta allungati, riprendiamo a baciarci; la mia mano scorre sulle sue
chiappe e cerca il buchetto. Chicco solleva la gamba per facilitarmi: il dito
inizia a premere, quindi glielo faccio leccare; bagnato per bene, lo faccio
entrare e inizio a farlo scorrere. Chicco con un gemito mi stringe, mi infila
la lingua in bocca e sento la sua saliva copiosa: il porcello sta sbavando dal
piacere. Così mi alzo, lo faccio girare a pecorina e gli dico di sollevare il
culetto voglioso. Lo allargo, gli infilo la lingua e con le mani apro
sempre più.
Provo a mettere due dita e, una volta affondate, gli esce un mugolio di piacere. Le due dita scorrono, le piego per cercare la parete del culetto e stringo forte: Chicco si abbandona al piacere, gode, mugola, si agita, si contorce. Prendo il gel, glielo passo sul buchetto, metto un preservativo e gli do il cazzo che tanto desiderava. Non ho bisogno di prenderlo per i fianchi e
attirarlo a me: appena sente la cappella che é entrata si prende tutto il cazzo
e inizia lui a scoparsi. Sentire le palle sbattere sulle chiappe lo fanno
eccitare sempre più. All' improvviso si stacca, mi fa sdraiare e si riprende
tutto il cazzo che gli entra sino alle palle. Mi bacia mentre io lo scopo: l'eccitazione é al suo massimo; io ansimo e lui geme, gli prendo in mano il
cazzo per segarlo e sento che è parecchio bagnato; mi blocca la mano
perché la voglia di sborrare è tantissima. Lo faccio alzare in piedi, prendo
un dildo che riproduce il mio cazzo, ma esagerato nella lunghezza, e lo
cospargo di gel; lui appoggia un piede sul letto, mentre con la sinistra lo
abbraccio, gli prendo un capezzolo e, mentre stringo, glielo infilo spingendo
sino a che non gli esce un urlo: sono arrivato a toccare e questo lo fa
impazzire... faccio scorrere il dildo in modo di dargli dei colpi ben
affondati; ogni volta che tocco è un urletto di piacere, cosi gli ficco la
lingua in gola, mentre il dildo continua a farlo godere e i suoi gemiti si
spengono nella mia bocca.
Visto che anche io sono al limite del piacere, decido che é il momento per un
69 estasiante. Mi sdraio sul letto. Chicco ha sempre il dildo ben infilato
nel culetto; lo faccio sdraiare su di me e si prende il mio cazzo in gola,
mentre io mi riempio del suo; iniziamo a succhiarci i cazzi mentre gli
affondo al massimo il dildo. Le urla di piacere sono smorzate solo dai
cazzi in bocca. Un’ esplosione di piacere improvvisamente ci pervade: i
cazzi cercano di affondare al massimo nelle nostre gole e gli schizzi
fiottano copiosi. Ci abbandoniamo così, esausti, con le bocche piene di
sborra.....
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