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Mamma non sto bene sento freddo


di legreg16
17.01.2012    |    25.977    |    7 9.7
"“Ciao Fabri come va oggi? “ “Un po’ meglio di ieri” dissi, ansioso di vedere cosa mi avrebbe fatto..."
Mamma non sto bene sento freddo. Questo accadeva qualche anno fa.
“Fabri devo scappare al lavoro che é già molto tardi, chiedo a Martin l’infermiere che sta di fronte se può venire a darti un’occhiata, fai tutto quello che ti dice che ne sa più di me; ti chiamo più tardi al cell per sapere cosa ti ha detto; mi raccomando fai il bravo e segui i suoi consigli”.
Cosi mi disse mia madre uscendo per andare al lavoro in quella mattina fredda e piovosa di novembre.
“Ciao Fabri” mi salutò Martin entrando in camera mia cosa non va?
.
Sarà un po’ d’influenza adesso misuriamo la febbre mi disse togliendomi le coperte di dosso.
Togli pigiama e slip e mettiti pancia giù.
Ma devo spogliarmi? Dissi vergognoso e intimidito
Si … dai non avrai vergogna tra uomini !!!
Mi spogliai come mi aveva chiesto, arrossendo come un pomodoro maturo, e mi misi pancia giù.
Sentii un freddo tra le chiappe, che mi aveva chiesto di allargare, mi stava mettendo del gel e subito dopo infilò il termometro. Ridiventai tutto rosso perché ebbi un’erezione incontrollata.
Reazione che non sfuggi a Martin, il quale facendo finta di nulla aspettò qualche minuto per poi controllare la temperatura.
Volevo che il mio cazzo si ammosciasse ma il pensiero di avere nel culetto qualcosa mi eccitava troppo e non ci fu verso di calmarmi.
Avvertii che mi toglieva il termometro e sentii un dito che si posava sul buchetto e col gel che già avevo, mi entrò facilmente.
Mi usci un gemito di piacere che non potei trattenere e Martin fece scorrere il suo dito nel culetto massaggiandomi e premendo sempre più sino a che, ansimando e gemendo sempre più forte, con mia grande sorpresa, sentii un fiotto di sborra schizzare senza che mi fossi toccato il cazzo. Mai avevo provato un’eccitazione cosi intensa e devo dire molto piacevole.
Martin senza dire nulla fece uscire il dito dal culetto mi diede una pacca affettuosa sulla chiappa.
“Ti porto le medicine che devi prendere poi, ci sentiamo domattina per vedere come stai”.
Vado e torno …
Non vedevo l ora che arrivasse mattino per rivedere il mio Martin.
Che puntualmente arrivò dopo che mia madre era uscita da casa.
“Ciao Fabri come va oggi? “
“Un po’ meglio di ieri” dissi, ansioso di vedere cosa mi avrebbe fatto.
“spogliati come ieri che riproviamo la febbre”.
Non me lo feci ripetere troppo ansioso di rifare l’esperienza.
Mi spogliai e mi girai subito pancia in giù.
Sentii che mi teneva aperto il buchetto mentre metteva il gel e il dito che entrava per fare posto al termometro.
Io ero già duro appena ho sentito la sua mano posarsi su di me.
“ che hai fatto dopo che me ne sono andato?”
Io di nuovo tutto rosso “ ho sborrato tre volte pensando a ieri mattina”.
“ bravo; immaginavo che ti sarebbe piaciuto”.
Controllò il termometro e non avevo quasi più febbre.
“ va molto meglio; mettiti in ginocchio adesso e poggia le mani sul letto”.
Non capivo cosa volesse fare, ma la mia curiosità fu presto appagata.
Da dietro mi prese in mano il cazzo e sentii la sua lingua sulla cappella.
Cacciai un urlo di piacere, non immaginavo che si potesse provare tanto piacere, mentre mi leccava, m’infilò un dito nel culetto ed emisi gemiti di piacere... ma quando m’infilò il secondo dito, mi ritrassi per un attimo, ma era troppo il piacere che prontamente spinsi il mio culetto verso le dita. Martin rigirando le dita iniziò a farli scorrere; poi piego un dito premendo la parete e stringendo forte mentre l'altro dito era teso e mi toccava la prostata. Non resistetti più e schizzai come mai sino allora.
Mi girai tutto rosso in viso vergognandomi un po’ ma il mio Martin non disse nulla per tranquillizzarmi, anzi vidi che era lui un po’ teso; infatti, si toccava il pacco, e vidi per la prima volta un gonfiore che mi attraeva irresistibile. Con lo sguardo fisso calamitato tra le sue gambe, mi passai la lingua tra le labbra sentendo montare una voglia irrefrenabile.
Che mi succedeva??? Non sapevo darmi una risposta, ero frastornato, ipnotizzato, attratto dal cazzo duro di Martin che intravedevo spingere nei pantaloni.
Non toglievo lo sguardo e seguii i movimenti delle sue mani che aprivano lo zip, entrano negli slip e scodellano un cazzo che mi parve enorme. Deglutii cercando la saliva e sento una mano che mi prende il capo e mi e mi attira verso quella superba cappella.
Non potevo opporre resistenza e docile mi chino esitante.
“ dagli un bacio” mi disse mentre premeva la testa sul suo cazzo.
Obbediente poso le mie labbra sul suo cazzo e comincio a baciare; ma preso da una frenesia incontrollata sentivo l’impulso di volerlo tutto in bocca sino in gola.
È mio lo voglio lo desidero! Ohhh come mi fa godere è troppo bello! Voglio la sua sborra
Pensavo tra me e me mentre succhiavo il suo cazzo sempre più veloce. La mano di Martin
Mi toccava il cazzo mentre lo succhiavo avidamente. A un tratto sento che Martin mi preme forte la testa sul cazzo quasi a soffocarmi; non capivo!!!!che succede?che mi fa??improvviso sento un liquido che mi riempie la gola e la bocca; devo ingoiare!!ma è la sua sborra mi dico; la bevo con voluttà e lecco il cazzo avido di non perdere nessuna goccia di sborra mentre anche io faccio una sborrata memorabile.
“Bravo Fabri! sai che mi hai fatto un bellissimo pompino stai imparando bene”.
Mi diede un bacio sulle labbra e se ne andò.
Rimasi sdraiato sul letto rivivendo attimo per attimo tutto il piacere che Martin mi aveva dato .
L’indomani mattina stavo già bene ma il pensiero di Martin non mi usciva da mente, lo volevo!
“Mamma, chiedi a Martin se mi può vedere stamani?sto meglio ma non vorrei riammalarmi e se mi dice che posso andare, domani vado a scuola”.
“Ma non voglio disturbarlo ancora”
“ Dai mamma solo per oggi chiedi se può vedermi!”
Dopo poco ecco che Martin entra nella stanza e lo accolgo con un gran sorriso.
“mi visti anche oggi ?”
“Mettiti nudo pancia giù”
Prontamente eseguo e allargo già le gambe, pensavo di sentire il freddo del gel e invece con mia sorpresa sento la lingua umida di Martin che mi lecca il culetto.
Un brivido mi percorre la schiena e uno strano piacere s’impossessa di me.
Sentendo la lingua che mi entra nel culetto, godo e gemo e una voglia che non capivo che fosse si percorre strada nella mia mente. La sua lingua incessante mi penetra il culetto io godo urlo “Vogliooo” ma non so sempre, cosa. Martin smette di leccarmi sento che mi mette il gel e mi aspettavo il dito che tanto mi ha fatto godere.
Con sorpresa sento che è la sua cappella che punta sul buchetto.
La sento premere, farsi il cammino; il buchetto si allarga piano; avvolge quella bella cappella che mi ha fatto tanto godere succhiandola.
penso mentre la sento avanzare dentro di me.
Martin si ferma con il cazzo appena dentro, è sdraiato sopra di me, sento la sua lingua che mi lecca il lobo dell’orecchio. Io non posso fare nient’altro che godere. Mi pare di essere avvolto in una nuvola di piacere, deve essere il paradiso questo! E se non lo è, ci assomiglia molto mi dico mentre sento lontana la voce di Martin “ Fabri ora ti faccio mio!”
“ siii lo voglio fammi tuo!” Come sto godendo, non resisto al piacere; amore!
Martin spinge ancora e sento la cappella forzare l’ultimo tratto ed entra nel mio culetto. AMOREEE SIII GODOOOO
Sento il suo cazzo che entra a fondo e mi parte una sborrata incontrollata.
Martin comincia a scoparmi da prima con colpi lenti e sempre più profondi.
Mi fa assaporare tutto il cazzo che adesso scorre bene. Poi fa uscire quasi tutta la cappella e me la fa entrare con forza violento, a ogni colpo mi esce un urlo di piacere che eccita Martin che mi scopa con più foga. Dopo un tempo che mi pare infinito Martin, esce il cazzo dal culetto ora apertissimo mi fa girare, mette sulle sue spalle le mie gambe e mi penetra di nuovo.
Mi scopa baciandomi in bocca sempre più eccitato, io mugolo, urlo, godo, non capisco più nulla sento il cazzo che si muove sempre più veloce; riesco a mettere la mano sul mio cazzo e mi sego al suo ritmo, quando inizia a darmi dei colpi veramente forti; il cazzo che mi è entrato tutto che preme sempre più, mi pare di averlo in gola e il Martin con un guizzo e un urlo mi schizza nel culo ed io sentendo la sua sborra che mi riempie il culo inizio a schizzare urlando AMORE MIOOOO;
Martin è accasciato sopra di me entrambi ansanti, pieni del piacere che ci siamo scambiati.
Come dimenticare quella bellissima influenza???
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