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Gay & Bisex

Quella mattina d'estate in quella casa sotto gli Ulivi!


di MatBsxPassLE
28.03.2016    |    5.106    |    3 9.3
"Non mi sarei mai aspettato però che a distanza di anni la sua corporatura non fosse stata scalfitta dagli anni, anzi sotto un certo punto di vista era anche..."
Quella mattina avevo appuntamento con un amico per visionare la sua casa di campagna, avrei dovuto valutare alcune modifiche da fare su alcuni impianti.
Era una giornata funestata da un caldo torrido, non si muoveva foglia e sinceramente essere tutto agghindato da vesti antinfortunistiche non era proprio il massimo della goduria.
Il mio amico era intento a lavori di potatura appena mi vide arrivare si avvicinò, era sudato non meno di me, l'unica fortuna sua era in canotta e poteva ogni tanto godere dello spruzzo dell'impianto d'irrigazione del prato che circondava la casa di campagna ed i due enormi ulivi che sovrastavano tutta la casa rurale.
Feci le mie valutazioni sui lavori da fare, e chiesi Giovanni la grande cortesia di poter fare una doccia in modo di poter ripartire in vesti indubbiamente più fresche.
Giovanni mi disse che avremmo dovuto fare i turni poichè anche lui aveva finito i lavori di potatura e quindi anche per lui era giunto il momento della tanto sospirata doccia.
In passato io e Giovanni avevamo avuto modo di osservare le nostre nudità ai tempi in cui andavamo a giocare in oratorio e poi dopo le partite si correva negli spogliatoi a fare la doccia.
Non mi sarei mai aspettato però che a distanza di anni la sua corporatura non fosse stata scalfitta dagli anni, anzi sotto un certo punto di vista era anche notevolmente migliorato.
Memore di quei tempi dissi a Giovanni che per me non ci sarebbero stati problemi a farla insieme. Anzi avremmo potuto ricordare le lotte fatte sotto l'acqua per accaparrarsi il sapone più profumato.
L'idea piacque a Giovanni che non si tirò certo indietro, e quindi andammo insieme a fare la doccia.
Come nei tempi passati iniziammo a farci gli scherzi spruzzandoci acqua e lanciando la saponetta qua e là sotto il vapore per costringere l'altro a piegarsi ed avere così l'occasione di poter dare una sberla sulle chiappe.
Giovanni dopo aver preso due sonori schiaffi sulle natiche, lanciò la saponetta così lontano che dovetti mettermi carponi per poterla cercare, di li a poco nel girare alla ricerca della saponetta, potei vedere l'arnese del mio amico pronto per entrare nella mia bocca.
"Spero che non te la prenda a male.....dopotutto è un gioco tra maschi" disse ed approfittando della mia espressione inebetita spinse il suo cazzo vicino alle mie guance; in cerca delle mie labbra.
Eravamo in gioco....(pensai...bisogna giocare).
Lo accontentai e lo presi tra le labbra e approfittando del fatto che era ben bagnato dall'acqua della doccia, mi fu facile arrivare a sbattere con il naso sotto al suo ombelico, nel frattempo l'acqua scrosciava sui nostri corpi, e la saletta doccia era ormai diventata come una sorta di sauna.
Continuai a succhiarlo fino a renderlo duro come il marmo. lo portavo tutto dentro la mia bocca fino al punto di poter leccare le sue palle senza tanti problemi, pur avendo tutta la bocca piena dalla sua asta.
Era eccitante vedere quel cazzo duro e alto, rivolto verso il suo ombelico.
Era bello e divertente per me farlo sparire tra le labbra da quella posizione per poi portare il suo glande sotto le sue palle e di colpo lasciarlo tornare su verso l'ombelico, sembrava di vedere un cazzo con effetto bungee-jumping.
Giovanni di li a poco disse che non si sarebbe mai aspettato una risposta così accogliente da parte mia, e che voleva rendermi omaggio di ulteriori attenzioni.
Quindi rigettò la saponetta per terra, e mentre io mi chinavo a raccoglierla nuovamente mi prese per i fianchi e iniziò a slinguare ed accarezzare le mie chiappe, la sua lingua andava avidamente da una chiappa all'altra passando sempre più vicino al buco; mentre le sue mani erano fisse sulle chiappe a tenerle lievemente aperte.
Proprio poco prima di infilar la sua lingua calda dentro al buco ebbe a ripetere: "non te la prender a male....sono giochi tra maschi!"
La sua lingua entrava e usciva dal mio orifizio come fosse un piccolo pene, l'acqua della doccia si confondeva alla sua saliva che umettava il buco.
Era un momento sublime...lo avevo eccitato rendendolo duro e adesso lui ricambiava prestando le sue attenzioni al mio buco; non so quanti minuti passarono ma la sua lingua era qualcosa di unico, forse anche per via della temperatura dell'acqua scrosciante che aiutava a rilassare alcuni muscoli, Giovanni leccava le mie chiappe e le penetrava avidamente con la lingua.
Ero ad un punto di eccitazione tale che anche il mio cazzo era eretto e senza bisogno di attenzioni dirette ne sue, ne mie.
Non appena accorto che ero in erezione, Giovanni lasciò di leccare il mio buco (sebbene io avessi voluto che quel momento fosse eterno) ed alzatosi staccò la faccia dalle mie chiappe, e lasciatomi a pecora sotto l'acqua si posizionò con il suo "marmo" dietro al buco ed iniziò a penetrarmi lentamente.
Di li a poco potei sentire i suoi fianchi congiungersi alle mie natiche con movimenti ritmici sempre più frequenti.
Era un portento.....,chi avrebbe mai immaginato che sarebbe finita così....
Giovanni continuò a penetrarmi con ritmo sempre più veloce, anche perchè ero io stesso che mi muovevo verso di lui, agevolandolo, per sentirlo più profondamente mio...continuò a stantuffare fino al momento in cui stava per venire, solo in quel momento, con uno scatto si mise in piedi schizzandomi su tutta la schiena. Poi mi invitò a mettermi in piedi e prese a segarmi il cazzo ancora eretto per l'eccitazione, di li a poco venni anche io!
Chi l'avrebbe detto che in quella giornata torrida di luglio, da una giornata di lavoro potesse venir fuori una scopata coi fiocchi...sotto quei grandi alberi di Ulivo!!!
Non vi nascondo che fui io stesso a procedere alle modifiche degli impianti....con la speranza di sentirmi invitare a fare nuovamente una doccia e dei giochi tra maschi.
In realtà così accadde, per alcuni giorni, lungo le due settimane di lavori......
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