Racconti Erotici > Gay & Bisex > il primo camionista portoghese
Gay & Bisex

il primo camionista portoghese


di HoBoccaVelluto
02.06.2022    |    8.171    |    6 9.2
"Ora non c'è più una rete che ci separa, posso sentire il profumo di doccia schiuma..."
Fine anni 80, il telefonino, internet, le App, non esistevano,
esistevano riviste specializzate, come fermo posta, per il mondo gay c'era "Marco" per gli annunci, ma anche lì, dovevi andare in posta lasciare i tuoi dati per aprire una casella dove far fermare la posta.
Ora tutto più facile, basta aprire il pc, entrare in qualsiasi chat, magari video chat, e ti trovi una vetrina di uomini nudi, che magari come orientamento sessuale mettono etero, ma il 90% sono bisex.
Torniamo a quei bei anni, è vero avevo 25 anni, spensierato, con tanta voglia di maschio, le sere passate in bicicletta all'esterno dell'area di servizio, li fermo a guardare i tir, senza mai essere di disturbo, o insistente.
Me lo ricordo ancora, era il mese di Agosto, 3 tir Portoghesi, sono rimasti in sosta per 10 giorni, con il telone del semirimorchio avevano creato una specie di tenda per ripararsi dal sole e cucinare,
Tre autisti che non avevano più di 35 anni stavano li seduti a parlare mangiare e ascoltare musica, giorno dopo giorno tutte le volte che mi vedevano mi salutavano e uno in particolare si avvicinava alla rete per fare 2 chiacchiere, non esisteva il traduttore di google, ma ci si intende sempre.
Mi chiedeva dove potevano andare a fare acquisti, se il paese era lontano da raggiungere a piedi, se c'era qualche menina, (ragazza) disponibile.
Le serate erano afose, e il loro abbigliamento intorno al fornello era sempre lo stesso, solo in pantaloncini, tutti e 3 erano villosi, e quello che si avvicinava sempre alla rete aveva pure i baffi.
La prima cosa che mi chiedeva se volevo un copo de vinho, vinho portughese mi diceva, la mia risposta era sempre no, però restavo li ha guardare i loro corpi, e con la speranza di vedere, cosa celavano quei pantaloncini, ogni tanto quello con i baffi se lo sistemava, e la mia voglia aumentava sempre di più, tanto che non vi era sera che una volta arrivato a casa mi masturbavo pensando a loro.
Se non ricordo male era il 12 di agosto, come arrivai fuori dall'area di servizio notai, che era rimasto un solo camion, il telone era chiuso, nessun sgabello davanti al cassettone.
Dopo una quindicina di minuti, dai bagni del distributore vedo uscire il portoghese con i baffi, in mano un sacchetto, era andato a farsi una doccia, mi vede mi saluta, depone il sacchetto nel camion e si avvicina alla rete, gli chiedo dove sono i colleghi, e mi dice che hanno ottenuto un carico per il Portogallo, e il giorno dopo sarebbe ripartito pure lui, con la mano mi fa capire di aspettare torna in cabina e scende con un foglio è un fax e mi fa vedere che deve caricare a Busnago, con il suo italianoportoghese mi chiede quantos quilometros, io gli dico 20 chilometri.
Riporta il foglio in cabina, si prende una maglietta, la butta sulla spalla, chiude a chiave il camion e si avvia verso il girello, esce dal piazzale e mi si avvicina.
Ora non c'è più una rete che ci separa, posso sentire il profumo di doccia schiuma.
Vedo il suo bel pelo.
-o que você gostaria de fazer?
-cosa hai detto?
Visto che non capisco, lui si stringe il il pacco e mi dice:
-te gusta?
A questa domanda mi sciolgo e inizio a toccare i suoi pettorali,
mentre lui mi tocca una coscia.
Gli faccio capire se vuole che lo segua sul camion, ma lui sempre a gesti mi fa capire che ci sono troppi occhi che possono vedere, la cosa bella che in quei tempi l'area di servizio era circondata da campi ed erano lavorati a granturco che già stava bello alto,
appoggiai la bicicletta alla rete e entrai nel campo di mais, lui mi segui appena mi si avvicinò inizia a leccare i suoi capezzoli pelosi mentre lui mi tastava i glutei e si strusciava e sentivo il suo membro eccitarsi, mi spogliò la maglietta e iniziò pure lui a leccarmi e strizzarmi i capezzoli, sono sempre stato qualche chilo in più e ho 2 belle tettine.
Con la mia lingua scesi verso l'ombelico, e con la mano gli abbassai i pantaloncini il suo membro faticava a stare negli slip, mi piegai e gli abbassai pure gli slip, mi trovai davanti agli occhi un bel membro già mezzo scappellato le mie labbra lo avvolsero e lo scappellarono totalmente, iniziai a divertirmi, prima tutto in bocca poi con la lingua leccare l'asta come se fosse un gelato, per poi soffermarmi sulla sacca delle palle e poi su ancora verso l'asta, le mie mani si erano posizionate suule sue natiche e lo invitavano a scoparmi la bocca, le sue mani mi accarezzavano la testa, siamo andati avanti così per un quarto d'ora.
Come lo sentii ansimare lo tolsi dalla bocca e dei getti caldi mi arrivarono in faccia e sulle mie tettine,
A questo punto lui si mise dietro di me abbassò i miei pantaloncini e iniziò a stringermi le tettine, sentivo il suo membro appoggiato alla mie natiche, e iniziò a baciarmi sul collo,
una mano prese il mio piccolo membro e iniziò a segarmi ero molto eccittato e sborrai in un attimo.
Portavo sempre con me dei fazzoletti e ci ripulimmo, usciti dal campo ci salutammo.
Tornai a casa e quella sera andai a dormire sereno.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.2
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per il primo camionista portoghese:

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni