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Dolci ricordi - 2 "Strane sensazioni"


di maxattimo
04.08.2023    |    7.822    |    0 9.6
"Guarda se le mutandine sono sporche, annusale, ti piacciono?" "Si zia, mi piacciono e poi hanno il tuo profumo" la zia si alzò e la gonna..."
DOLCI RICORDI - 2
Strane sensazioni
Senza rendermene quasi conto la mia mano si intrufolò nelle mie mutandine ed iniziai a toccare il mio cazzetto, era una sensazione nuova, piacevole e mi trasmetteva intensi fremiti. Ero eccitato, il mio pisellino duro mi invitava a toccarlo sempre di più, mi sentivo il viso in fiamme, quasi avessi la febbre era bello..... ma avevo anche paura di essere scoperto.
In quel momento dalla camera degli zii altre frasi sommesse, lo zio che chiedeva, implorava
" Per favore Marta, almeno fammela leccare"
" Accontentati di guardarmi la figa e fatti una sega, coglione!"
Il respiro della zia divenne più intenso e poco dopo qualche gridolino non trattenuto liberò il suo piacere.
"Marta, sto per venire....."
"Arrangiati, io vado a pisciare.....bravo segaiolo"
La zia si alzò dal letto e indossate le ciabatte venne verso il bagno, la porta della mia camera era chiusa a metà e potevo vedere parte del corridoio e del bagno, la luce in corridoio si accese e vidi la zia, indossava una sottoveste corta e trasparente che lasciava intravedere il corpo, quando entrò in bagno mi offrì la visione del suo culo..... credo, anzi sono certo che indossasse solo la sottoveste e un paio di mutandine.
Lasciò la porta socchiusa e poco dopo ho sentito lo scroscio di una lunga pisciata e la zia che tra se e se diceva " Ho proprio voglia di un bel cazzo che me la riempia".
In uno stato quasi parossistico continuavo a toccarmi sempre più eccitato. Sentivo l'acqua del bidè scrosciare e poco dopo la zia uscì e mi permise di guardarle ancora il culo che era scoperto, non aveva più le mutandine. La mia mano non si fermava più e improvvisamente mi accadde una cosa nuova, mi ritrovai le dita e le mutandine bagnate, non era pipì ma la mia prima sborrata.
Mi sentivo strano e confuso e poco dopo tra mille pensieri riuscii ad addormentarmi.
" Forza, è ora di alzarsi, sono le 8, giù dal letto" era Luisa la dipendente dello zio, non era il
risveglio dolce che ricevevo a casa ma un invito molto deciso.
"Buon giorno signora"
"Chiamami Luisa alzati a vai in bagno e poi in cucina per la colazione"
Mi sono alzato e in quel momento ho ricordato quello che era successo e ho notato che Luisa mi stava guardando le mutandine che presentavano un'evidente chiazza rinsecchita e poi il lenzuolo, anche lì avevo lasciato i segni del mio piacere. Alzai lo sguardo e la vidi con uno strano sorriso, mi mandò uno sguardo strano e disse " Bravo porcello, cominciamo bene".
Il rapporto che intercorreva tra la zia Marta e Luisa non era solo un rapporto di lavoro ma come spesso accade tra donne anche di confidenze, complicità e coperture reciproche.
"Sig. Marta, ho svegliato Max e ho trovato una chiazza sul lenzuolo"
"Si è pisciato addosso quello stronzetto?"
Chiese la zia, e Luisa ridendo
"Direi di no, credo si sia fatto una sega, dall'odore era sborra e poi anche le mutande aveva sporcato"
"Che porcello, la prima sera e si è già segato........ecco forse so il perché "
"Come mai signora Marta?" Domandò Luisa.
" Sai, ieri sera quel coglione di mio marito come al solito non è riuscito a montarmi, allora mi sono
arrabbiata e ho alzato un po' la voce mentre mi facevo un ditalino, poi sono andata in bagno per pisciare e lavarmi la figa, avevo solo una sottoveste e quando sono tornata in camera nulla sotto, si vedeva tutto, quel bastardino deve aver spiato, visto e sentito tutto"
" Allora ci credo che si è preso il cazzo in mano" disse Luisa ridendo "Chissà se aveva già visto una donna nuda....."
"Ma figurati, con quella zoccola bigotta di sua madre, ma vedrai che lo svegliamo noi Luisa"
"Signora Marta scherza? Però il pensiero è molto eccitante....."
Intanto io ero nel bagno e me lo presi in mano per fare pipì e subito cominciò a indurirsi, avevo voglia di toccarlo ma avevo timore entrasse qualcuno, fatta pipì mi lavai il viso e mentre mi asciugavo il mio sguardo fu attratto dalle mutandine che la zia indossava la sera prima istintivamente le presi in mano e iniziai ad annusarle, eccitantissime, una chiazza biancastra mi colpì e dopo averla annusata istintivamente iniziai a leccarla, un rumore di
passi nel corridoio mi riportò alla realtà, stavo uscendo quando comparve Luisa che mi disse "Vieni a fare colazione così recuperi le forze dopo tutto il lavoro di stanotte" lei e la zia Marta scoppiarono a ridere.
Dopo colazione la zia scese in negozio ed io fui mandato con Luisa al mercato del pesce per il pranzo, la mattinata trascorse tranquilla anche se mi sentivo addosso lo sguardo strano di Luisa e mi accorgevo di gesti inusuali, quasi involontari mentre si chinava e compariva un'abbondante porzione di seno, oppure quando si sedeva e accavallava teneva leggermente aperte le gambe, era tutto strano, ero confuso, piacevolmente confuso, mi sentivo il viso in fiamme ma il mio sguardo non poteva distaccarsi da quelle immagini che fino a qualche giorno prima avrei considerato normali ma che ora mi apparivano terribilmente coinvolgenti; non vedevo l'ora di poter tornare nel mio lettino per poter riprovare quelle piacevoli sensazioni che avevo scoperto solo la sera prima accarezzando il mio cazzetto.
Nel pomeriggio andai in negozio con lo zio Aldo che mi parlava di prodotti e clientela e poi fu ora di cena, salito in casa la zia mi chiamo e disse "vieni qui e tienimi la scala che si è bruciata una
lampadina, se aspetto che la cambi quel coglione di tuo zio, restiamo al buio", saliti i tre scalini si mise ad armeggiare e intanto io mi trovavo proprio sotto di lei, la gonna si alzava e potevo ammirare le sue gambe, le calze scure auto reggenti è più su il suo culo, dove le mutandine si infilavano tra le splendida natiche. Il mio cazzo iniziò a indurirsi e io perso ad ammirare quel panorama non mi ero accorto che la zia aveva aperto un poco le gambe e che mi stava guardando dall'alto con uno sguardo tra il severo e il divertito. "È di tuo gradimento lo spettacolo? Ti piace spiare vero? Sei proprio un porcello" la sua voce mi riportò alla realtà e più che mai confuso balbettai " Scusa Zia".
In quel momento entrò Luisa "Signora Marta, io vado, a domani" "Va bene Luisa, a domani, ma preparati che sicuramente domattina troveremo una bella produzione di sborra" "Proprio un bel segaiolo" disse Luisa ridendo.
Ero sempre più imbarazzato ma stranamente desideravo che quel "gioco" andasse avanti ero ormai totalmente preso in quell'ingranaggio.
A cena terminata un po' in salotto a vedere la TV , poi la zia si alzò e andò in bagno, io e lo zio rimanemmo in salotto finché si udì la zia che chiamava "Max vieni qui subito" lo zio mi guardò e disse "vai un po' a vedere cosa vuole...." e tornò a reimmergersi nel film. Arrivato davanti alla porta del bagno chiesi "Zia hai bisogno?" "Entra" la zia era seduta sul water con la gonna alzata e le gambe aperte, le mutandine alle caviglie." Vai prendere un rotolo di carta igienica subito, è nell'armadio in cucina, dai sbrigati." Tornai subito, e lei presa la carta si pulì tra le gambe, dall'odore si capiva che la zia aveva anche fatto la cacca poi mi disse " Toglimi un po queste mutande dalle caviglie" e rimanendo seduta sul water alzò prima una gamba e poi l'altra permettendomi di intravedere tra le cosce la mia prima figa. "Bravo Max, mi piaci ubbidiente, vedrai come ti addestrerò . Guarda se le mutandine sono sporche, annusale, ti piacciono?" "Si zia, mi piacciono e poi hanno il tuo profumo" la zia si alzò e la gonna torno a coprirle le belle forme e mi disse "Tira l'acqua e poi vai a dormire........ Stanotte ne hai di materiale per le seghe" Con ancora le mutandine in mano mi avvicinai al water e istintivamente guardai dentro, la zia aveva cagato e pisciato ed io mi sentivo tanto eccitato.
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