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Il cugino pittore 2


di nikole
12.10.2021    |    659    |    5 9.2
"Quando capitava che ero sola in casa , lui non c'era e allora mi divertivo sempre a indossare l’intimo di mia sorella ( come già raccontato nei racconti..."
Ciao a tutti, rieccomi qua per continuare miei racconti, tutti realmente accaduti, naturalmente arricchiti da commenti e considerazioni fatte nei giorni attuali.
Mi ero fermata a quello che era successo con il mio cugino pittore, con la scusa di venire a trovare gli zii e i cugini, le sue visite si fecero sempre più frequenti . Quando era a casa notavo che mi guardava sempre con interesse, purtroppo per lui, quando veniva in casa c’era sempre qualcuno.Quando capitava che ero sola in casa , lui non c'era e allora mi divertivo sempre a indossare l’intimo di mia sorella ( come già raccontato nei racconti precedenti) e di girare per casa guardandomi allo specchio e affacciandomi alla finestra, mi ero appena spogliata e avevo indossato calze e reggicalze, mi guardavo allo specchio, nascondevo il pisello tra le cosce e mi accarezzavo cosce e culo, indossavo la solita vestaglietta e mi affacciavo alla finestra, appena affacciata vidi mio cugino che era affacciato alla finestra del pianerottolo, mi salutò e mi disse di aprire, gli dissi che non c’era nessuno, lui rispose che non faceva niente e che avremmo fatto due chiacchiere, non sapevo che fare, non potevo certo perdere molto tempo per aprire, così allacciai per bene la vestaglietta e aprii, ci salutammo, e io subito mi diressi alla finestra e mi affacciai e lui era accanto a me, non volevo che vedesse le mie gambe coperte dalle calze, parlammo un po’, poi mi chiese come stavo e quando sarebbero rientrati gli zii, risposi che stavo bene e che gli zii erano al lavoro e mia sorella era uscita con le amiche, cambiò espressione, sembrava più contento, poi incominciò a dire che in tutto questo tempo mi aveva pensato spesso e parlando mi poggiò la mano sul fianco e mi tirava verso di lui, io facevo un po’ di resistenza ma lui mi teneva stretta, eravamo fianco a fianco, riuscii a fargli staccare la mano e riprendemmo a parlare rimanendo affacciati, non vedevo l’ora che se ne andasse, avevo paura che scopriva come ero vestita sotto e me ne sarei vergognata tanto, non passo’ neanche un minuto che poggiò la mano sulla schiena me la accarezzava, gli dissi di smettere e invece lui continuò teneva premuta la mano contro la mia schiena, mi teneva bloccata al davanzale, continuavo a dirgli di smettere e invece la sua mano iniziò a scendere arrivò fino al bordo della vestaglietta e non feci in tempo a fermarlo che mi ritrovai la sua mano sul culo nudo, al contatto del mio culo si bloccò, forse non se lo aspettava, io ero paralizzata, farfugliai quacosa per giustificarmi, cercando sempre di allontanare la sua mano dal mio culo, riprese ad accarezzarmi, poi scese sulle cosce e al contatto delle calze si bloccò di nuovo, mi guardò, diventai rossa come il fuoco, non sapevo che dire, si tirò indietro, mi alzò la vestaglietta e mi guardò tutta, culo nudo, colze e reggicalze, poggiò le sue mani sul culo e disse che ero bellissima, che gli piacevo tanto, mi tirò a sé dicendomi di aprire la vestaglietta e di farmi vedere , gli risposi che mi vergognavo, e che stavo in quelle condizioni perché volevo solo provare, avevo visto mia sorella e mi ero incuriosito, mi disse che molti lo facevano e che non c’era niente di male a provare, e poi stai benissimo così, mi strinse a sé e poggiò le mani sul culo, mi fece voltare, mi sfilò la vestaglietta e mi strinse di nuovo, ma stavolta di spalle, sentivo il suo cazzo, durissimo, premere sul mio culo, stretti così ci dirigemmo sul divano, mi fece sedere, tenevo le cosce chiuse e le mani sul cazzetto, nel frattempo diventato durissimo, mi vergognavo tantissimo, mi vergognavo a farmi vedere, mentre si spogliava i suoi occhi erano fissi sulle mie cosce, appena nudo vidi il suo cazzo durissimo e grandissimo e contornato da una foresta di peli, mentre li guardavo cercavo di coprirmi ancora di più, mi vergognavo di farmi vedere senza neanche un pelo. Mi prese le mani e mi fece alzare, con molta riluttanza lo feci, ma mi girai subito, “sei bellissima” mi disse, e iniziò ad accarezzarmi, iniziò dalle spalle e man mano scendeva fino a raggiungere il culetto, dove si soffermò insinuando le mani tra il solco delle natiche, poi continuò a scendere era sulle cosce, strisciava le sue mani sulle calze, io ero in estasi, mi piaceva tantissimo ed ero eccitatissima, poi risaliva insistendo sul culo e insinuando la mano nel solco fino a raggiungere il buchetto con un dito, sobbalzai, mi piaceva, mi eccitavo, più lui insisteva e più mi eccitavo, poi si mise a giocherellare con i ganci del reggicalze, “ sei proprio bella” mi diceva, mi fece sdraiare sul divano a pancia sotto, con le mani mi palpava il culo e ogni tanto mi accarezzava la rosellina, soffermandosi sempre di più e premendo sul buchetto con il dito, pressione e carezze, mmmmmmmmmm era bellissimo, mi piaceva da morire, cercava di entrare con il dito, ero troppo stretta e asciutta e mi facevo male, così si bagnò il dito con la saliva e me la spalmò sulla rosellina, ne mise un altro po’ sul dito e iniziò a spingere per introdurlo nel buco del culo, piano piano, aumentando la pressione del dito ad ogni spinta, finalmente riuscì ad entrare, ero in estasi, stavo godendo come una cagna in calore, lo muoveva lentamente, dentro e fuori, mmmmmmmm sempre più bello, un godimento indescrivibile, uscì, si bagnò di nuovo le dite e me ne infilò due, ero talmente eccitata che non me ne accorsi proprio, era bellissimo, mi stava chiavando con le dita, l’altra mano continuava ad accarezzare le cosce inguainate dalle calze di mia sorella, prese la mia mano e se la portò sul cazzo, era grandissimo, e durissimo, sembrava una mazza di ferro, lo stringevo, lui prendeva la mia mano e la muoveva come se stesse facendo una sega. Ero distesa a pancia in giù nuda, con calze, reggicalze e culetto nudo , bianco e liscio come una pesca. Ad un certo punto smise di chiavarmi con le dita, con mio sommo dispiacere, mi fece alzare, mi fece poggiare le mani sul bordo del divano, con gambe dritte e larghe, in pratica ero a 90°,mi accarezzò un po’ im quella posizione, mi bagnò di nuovo la rosellina e poi ci poggiò sopra il cazzo, sulla rosellina sentii una pressione eseguita da una cosa che mi sembrava un dito, ma molto più grande, spingeva, gli dissi di fermarsi, che mi stava facendo male, si fermò, mi mise altra saliva e altre carezze. E riposizionò la cappella sul buchetto e ricominciò a spingere, sentivo dolore ma mi piaceva, un ultima spinta e la cappella entrò urlai e sobbalzai, si fermò dicendomi di stare ferma che il dolore sarebbe passato subito, mentre era fermo così mi accarezzava cosce e culo dicendomi che ero proprio bella e bona, appena mi sentì rilassata riprese a spingere piano, con delicatezza, il cazzo avanzava nel mio culo regalandomi sensazioni magnifiche, nel culo già lo avevo preso e lo prendevo quasi regolarmente godendo sempre tantissimo, ma come stavo godendo adesso non mi era mai capitato, quando sentii i peli che mi solleticavano le chiappe capii che il suo cazzo era tutto dentro, mmmmmmmmm bellissimo, ero tanto eccitata e godevo tanto , iniziò a muoversi, avanti e indietro, lentamente, come piaceva a me, usciva con molta lentezza, e poi affondava fino a che la sua pancia non si schiacciava sulle mie chiappe, aveva un cazzo di 18-19cm, manelle mie condizioni avrei preso , senza difficoltà anche un cazzo molto più grosso sia in lunghezza che circonferenza, non ricordo quanto durò quella chiavata, so solo che godevo in continuazione, orgasmi anali uno dietro l’altro, lo sentii irrigidirsi e accelerare il ritmo, colpi sempre più forti che spingevano il cazzo in fondo al mio culo, poi lo sentii rantolare e infine accasciarsi sulla mia schiena, mi aveva sborrato nel culo, credo che me ne abbia messa tantissima, sentivo il cazzo nel culo che si stava ammosciando, si alzò e lo sfilò, andò in bagno a lavarsi e a sistemarsi, io indossai la vestaglietta e mi ricomposi un po’, quando uscì mi disse che era stato bellissimo e che io ero bellissima, diventai rossa fuoco, stavo zitta, si avvicinò mi baciò sulla guancia e mi sussurrò dicendo che non lo avrebbe detto a nessuno, lo baciai sulla guancia anche io, e andò via.
Andai in bagno a lavarmi, mentre facevo il bidet pensavo a quello che era successo, il cazzetto mi diventò durissimo, mi feci una sega e arrivai subito, senza sborrare ancora non ci riuscivo ancora , forse non era ancora il tempo, finito di lavarmi tolsi calze e reggicalze, indossai le mutandine mettendo prima un bel po’ di carta igienica sulla rosellina (come un pannolino) non era uscita tutta la sborra dal culo, il mio culo aveva una particolarità , che subito dopo ogni chiavata si restringeva subito come se non fosse proprio successo, e allora tutto lo sperma che era dentro ci metteva un po’ di tempo a uscire (anche un paio di ore), mi rivestii, rimisi a posto l’intimo di mia sorella e mi riaffacciai alla finestra, giusto in tempo per vedere mia sorella che stava rientrando.
Ciao a tutti
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