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L'incantesimo della Strega (3° parte): innocenza rubata


di Ermesincuriosito
24.01.2022    |    6.603    |    3 8.3
"Le chiesi solo che le avesse sussurrato a fine del film, per capire cosa avesse suscitato quella reazione in Bea, la risposta fu vaga "Ma non so, era..."
Mi risvegliai di soprassalto, come da un incubo. Svegliandosi il mio corpo riportava alla memoria ciò che avevo fatto e mi era stato fatto (con mio depravato consenso) lasciando spazio solo alla vergogna e a poco altro.
La stanza puzzava, il letto puzzava, la mia anima puzzava. Misi velocemente in lavatrice lenzuola e pigiama. Provai a dare una passata al materasso con una pezza e lo lasciai in piedi davanti alla finestra ad asciugare.
Mi feci una doccia, sperando mi schiarisse le idee, ma non fu così, ma almeno mi svegliò..E svegliandomi rabbrividì: quel giorno alle 18:00 sarebbe arrivata in città Beatrice, la mia cuginetta di 17 anni, che col pretesto di venirmi a trovare, ne avrebbe approfittato a visitare l'ateneo, dove avrebbe voluto iscriversi.
La mia stanza era un casino, sporca della perversione della notte precedente. Corsi in camera in preda alla disperazione. Passai oltre metà mattina a lavare e pulire. Asciugai il materasso con l'asciugacapelli, lavai ovunque, misi in lavatrice gli indumenti sporchi. Ma almeno mi distrassi dai cupi pensieri e non pensai più alla serata appena trascorsa. Per fortuna per tutto il giorno riuscì ad evitare Giulia, ed il conseguente imbarazzo di doverla affrontare.
Alle 17:30 uscì di casa per andare a prendere Bea in stazione.
Immancabile ritardo dei treni, ma finalmente il trenò arrivo e rividi Beatrice qualche anno che per un motivo e per l'altro ero mancata alle riunioni familiari.
Bea non era cambiata di una virgola, sembrava ancora la tenera bimba che giocava a colorare i quaderni. Il suo viso angelico, innocente, impreziosito ancora da qualche lentiggine, si illuminò appena mi vide regalandomi un enorme sorriso. I suoi occhi turchesi erano un faro di luce pura che ti riscaldavano il cuore ogni volta si posavano su di te. Una chioma dorata contornava il suo viso da ragazzina donandole ancora di più un alone di purezza e innocenza. Il suo corpo, ancora minuto e senza forme, non dimostrava affatto i suoi quasi 18 anni, ma la faceva sembrare quasi una bimba ancora alle scuole medie. Beatrice era davvero un angelo. Troppo pura e innocente per questo mondo.
Parlottammo un pò nel tragitto verso casa, mi raccontò degli ultimi anni, della scuola, del sogno di trasferirsi a Milano e fare medicina.
La serata sarebbe trascorsa tranquilla, una cenetta leggera, un film in tv, e poi a nanna visto che il giorno seguente sarebbe stato pieno.
Mentre eravamo intente a preparare la cena, fece la sua comparsa Giulia, nel pieno della sua tetra bellezza: un paio di shorts molto leggeri mettevano in risalto la bellezza delle sue gambe, ed un corto top, senza reggiseno, esaltava i suoi seni perfetti ed il suo piatto addome.
Giulia quella sera fece sfoggio di tutta la sua falsità, recitando la parte dell'ospite perfetto: casualmente aveva preparato una lasagna e fu più che felice di dividerla con noi, condivise anche il vino, che casualmente aveva comprato quella mattina, convincendo Bea a lasciarsi andare e a bere qualche bicchiere con noi, alla fine era con le "sorelle maggiori" e di noi si poteva fidare. Con Bea ebbe un atteggiamento molto particolare: le faceva domande ed ascoltava interessate le sue risposte, si mise a sedere accanto a lei mentre guardavamo una commedia in TV, ed insieme a Bea rideva alle stupide battute del film. Ogni tanto vedevo con la coda dell'occhio Giulia scostare i capelli e sussurrare qualche battuta che faceva sogghignare entrambe come due ragazzine.
Proprio un paio di minuti prima della fine del film vidi Giulia dire qualcosa nell'orecchio di Bea. Non era una battuta, Bea non rise, ma sgranò gli occhi e rimase come catatonica per un paio di minuti, per poi riprendersi come se nulla fosse. Quella scena mi turbò non poco.
"Wow! Giulia è proprio forte, e poi è così bella..." mi disse Bea una volta tornate in camera per andare a letto "meno male che oggi non c'era l'altra.tua coinquilina, quella che tua mamma dice che detesti e che è insopportabile".
Non potevo certo dirle che la stronza in realtà era proprio Giulia, o sarei passata io per pazza e non potei nemmeno metterla in guardia da lei..le chiesi solo che le avesse sussurrato a fine del film, per capire cosa avesse suscitato quella reazione in Bea, la risposta fu vaga "Ma non so, era una specie di poesia che aveva scritto lei, ma non era in italiano, ma tipo tedesco o arabo..o che so io, ha detto che poi me l'avrebbe spiegata" scrollandosi nelle spalle si mise a letto.
Io ero più preoccupata che mai..temevo Giulia volesse irretire anche la piccola Bea..chiusi gli occhi a fatica.
Sentì Bea alzarsi, guardai distrattamente l'orologio, erano le 3:30. Forse voleva bere.
Dopo poco sentì la porta di Giulia aprirsi e raggiungere Bea in cucina.
"Ehi non riuscivo a dormire nemmeno io, forse la lasagna era un po' pesantina. Ti va una tisana?" sentì Bea accettare di buon grado.
Mi alzai, dopo un po' per spiare e assicurarmi che non succedesse nulla di brutto a Bea.
Ma non erano più in cucina. Si erano trasferite in camera di Giulia, magari con la scusa di non svegliarmi.
La porta era come al solito socchiusa e potei spiare quello che stava succedendo.
Le due stavano chiacchierando e ridacchiando sedute sul letto. Ad un certo punto un movimento maldestro di Giulia rovesciò su Bea un po' di tisana
"Oddio scusami! Che imbranata" si scusò Giulia
"Vieni vieni, dammi la maglia che la facciamo asciugare subito" continuò senza dare il tempo a Bea di reagire ed in men che non si dica Bea si ritrovò con il suo piatto seno scoperto, imbarazzandola non poco.
Istintivamente Bea si coprì, diventando rossa in volto.
"Ma dai che carina che sei, ti imbarazzi?" fisse Giulia sorridendo "Dai siamo tra amiche, non c'è bisogno di imbarazzarsi. Guarda mi tolgo anche io la maglia, così siamo parti" e così anche Giulia rimase in topless mostrando la perfezione del suo bianco seno.
"No... è che io.." balbettò Bea "ho il seno così piccolo e me ne vergogno un sacco...a scuola mi prendono in giro.."
"Ma no..sei così bella..il tuo seno così minuto ti rende solo più bella e desiderabile..le tua compagne sono solo invidiose, fidati di me" non perse tempo Giulia.
"Possibile che un angelo come te non abbia ancora avuto un ragazzo? Mai fatto sesso?" Chiese Giulia.
"No...io...non c'è mai stata occasione.." rispose Bea imbarazzata. Con me non aveva mai affrontato discorsi del genere.
"Ah quindi sei proprio un angioletto, ancora vergine" la presente bonariamente in giro Giulia "E senti..almeno con una ragazza si vero?" Aggiunse Giulia penetrando con i suoi occhi scuri quelli di Bea
"Ragazza..? No..no..non sono quel genere di persona.." rispose Bea.
"Ma dai, come pensi di avere un ragazzo, se ti vergogni perfino di fare qualcosa con una tua amica?" Iniziò così la caccia di Giulia, e Beatrice era la sua preda.
"No ma..che c'entra.." balbettò impaurita Bea.
"Guardami" disse autorevole Giulia "non c'è nulla di male..e poi è molto piacevole.."
Giulia si avvicinò a Bea posando il braccio destro sulle sue spalle, mentre con la sinistra iniziò a massaggiarle le gambe avvicinandosi sempre più all'inguine.
"No..Giulia.. aspetta.." provò a liberarsi Bea, ma Giulia la prese con le mani il volto e la fissò profondo con i suoi occhi neri.
Sapevo di dover intervenire e salvare la mia dolce cuginetta..ma qualcosa mi bloccava...paura? Curiosità? Eccitazione..volevo guardare solo un altro po'..e poi sarei entrata per fermare Giulia.
"Stai tranquilla..non ti mangio mica..e se ti dà fastidio smettiamo subito" la rassicurò falsamente Giulia "Sei così bella e pura Bea..Guardami.."

Non appena Bea cadde nel suo sguardo, Giulia la baciò, facendo assaporare a quella pura ragazzina la saliva di un'altra donna.

Staccandosi dalle sue labbra, Giulia farfugliò qualcosa, che non riuscì a capire, e Bea si irrigidì per un momento, per poi abbandonarsi tra le braccia di Giulia.
Giulia la fece adagiare sul letto e le chiese di spogliarsi, e Bea le obbedì sfilandosi il pantalone del pigiama e le mutandine. Anche Giulia si spogliò del tutto, e rimase seduta, chinata verso Bea ad accarezzarle il viso.
Vidi colare un brillante rivolo di saliva dalla bocca di Giulia e raggiungere quella di Bea.
"Bevi da me piccola Bea" la invitò Giulia, e così lei fece.
"Sa di fragola..." Disse imbarazzata Beatrice "... è buona...".
"Si è buona..e la potrai avere tutte le volte che vorrai..ma c'è qualcosa di piú buono, di delizioso, lo vedrai.." disse Giulia mentre iniziò a succhiare i capezzoli.
"Sembra il corpo di una bimba..sei così pura, Bea" continuava Giulia.
Un gemito soffocato sfuggì dalle labbra di Bea.
Giulia tornò sulle sue labbra.
"Vuoi bere ancora da me?" Le chiese dolcemente.
Bea non rispose..aveva le mani a coprirsi il viso, imbarazzata per il gemito emesso.
"Apri la bocca" le disse Giulia.
Bea inerme obbedì, ed un nuovo rivolo di saliva le riempì la boccuccia.
Mentre Bea era intenta ad assaporare il dolce sapore della saliva di Giulia, questa scivolò tra le sue gambe ed iniziò a leccare la glabra passerina di Bea.
Bea inizio a gemere, incredula. Si tirò su per appurare quello che aveva immaginato.
"Aspett...ahhh...Giulia..io...ahhhhh.." non riusciva a completare le frasi la mia piccola Bea, la lingua di Giulia era troppo esperta, troppo prepotente, troppo veloce.
"Ahh...vengoooo..." e così Bea raggiunse velocemente il suo primo orgasmo di quella sera
Io ero lì impietrita. Sapevo di dover intervenire subito e salvare la mia cuginetta. Ma non riuscì a fare nulla e rimase inerme a guardare Giulia rubare tutta la purezza e l'innocenza da quel dolce Angelo..Solo la mano destra riuscì a muovere, per portarla tra le mie gambe...

Vidi Giulia riemergere con una ghigno di vittoria dalle gambe della piccola Beatrice, pulendosi degli umori con il dorso della mano
"Visto che è piacevole?"
Ma Bea non riuscì a rispondere, tremava ancora per il forse orgasmo provato.
Giulia si alzò e si posizionò pericolosamente con l'inguine sul viso di Bea.
"Ora tocca a te, bambina mia" disse Giulia
Bea rinsavì per un momento "Aspetta..io..non.."
"Guardala" la interruppe subito Giulia e con le dita aprì la sua vulva davanti agli occhi innocenti di Beatrice "Senti il suo profumo"
Rapita dalla sua voce, Bea cedette, e inspirò "..sa di fiori.." ammise imbarazzata..
"Assaggia dalle mie dita" le disse Giulia mentre si penetrava con il dito indice "se non ti piace smettiamo subito"
Bea non riuscì a controbattere e si ritrovò con il dito di Bea nella sua piccola bocca, assaporò per la prima volta gli umori di una donna.
Giulia le disse qualcosa, una lingua che non conoscevo, sembrava la poesia che le aveva recitato all'orecchio durante il film o un incantesimo, ma vidi Bea sgranare gli occhi, le sue mani cingere i glutei di Giulia avvicinandola a sè, alla sua vergine bocca e inizio a leccarle la figa.

Giulia era seduta sul viso di Bea, che come una forsennata provava a restituirle il piacere con la sua lingua. L'espressione di Giulia mi colpì, era come se si stesse sforzando a raggiungere il piacere il prima possibile, come se fosse tutto una questione di tempo. Come se dovesse venire nella bocca di Bea subito per legarla a sè.
Vidi Giulia prima dondolare maniacalmente sulla bocca di Bea poi fermarsi ed iniziare a tremare, strabuzzò gli occhi all'indietro e con un malefico sorriso in volto, liberò il suo velenoso nettare nella bocca di Bea.
Rimase seduta su Bea, lasciandole tutto il tempo necessario per leccare e pulirla da tutti gli umori.

La crudeltà di quella scena fu troppo per me. Avevo visto Giulia rubare l'innocenza a quel piccolo Angelo. Le ginocchia si fecero molli, mi accasciai a terra, e riuscendo a stento a non emettere alcun suono, venni alla vista di quella scena.

Giulia tornò a sedersi accanto a Bea e ad accarezzarle il volto, senza dire una parola.
"Avevi ragione..è buona..lei..cioè..il tuo sapore..è buono.." Disse la piccola Bea ormai rinnegando la sua purezza.
"Oh ma io non intendevo quello Bea" la interruppe Giulia, tra lo sguardo interrogativo di Bea.
"Voglio che tu sia mia Bea" continuò Giulia
"Lo sono.." disse dolcemente Bea accoccolandosi sulle gambe di Giulia.
Giulia infilò le mani tra le gambe di Bea e riprese a masturbarla. "Ah...siii..Giulia..." gemette Bea
"Sono la tua padrona" la corresse Giulia sputandole sul viso
Il contatto della saliva con la sua pelle le diede un brivido di sottomissione a cui non potè resistere "Ahh..vengo..padrona vengo.." gemette Beatrice.
Giulia si sfilò da sotto la testa di Giulia, le sollevò una gamba con una mano posandola sulla sua spalla, mentre lei si posizionava tra le sue gambe.
La piccola fighetta di Bea baciò così la sua prima figa, allontanandosi sempre più dall'innocenza. Più Giulia si muoveva, più le due intimità si scambiavano umori, per il piacere di entrambe.
Giulia allargò una gamba e avvicinò il suo piede a Bea, intimandole di baciarglielo.
Bea obbedì da brava bambina, e prima leccò poi succhiò avidamente le dita dei piedi di Giulia, perdendosi in un vortice di piacere e sottomissione. Succhiando l'alluce di Giulia, Bea raggiunse il terzo violento orgasmo della serata, ormai totalmente succube della sua aguzzina.

Giulia non perse tempo, si sedette a gambe aperte appoggiandosi alla testata del letto e ordinò a Bea di pulirle la figa con la lingua, rincarando la dose di veleno. Bea, che ormai esausta eseguiva gli ordini senza nemmeno pensare, strisciò sul letto e con la testa tra le gambe di Giulia, eseguì l'ordine, assaporando gli umori di Giulia mischiati ai suoi.
Vidi il piede di Giulia scivolare verso l'inguine di Bea, che dopo poco iniziò a dondolare masturbandosi.
"Berrai ogni cosa da me, vero Beatrice?" le chiese Giulia mentre Bea era prossima al quarto orgasmo.
"Si...padrona..si voglio bere.." gemeva Bea preda del piacere.
Giulia si alzò, lasciando Bea spaesata nel bel mezzo del piacere. Preparandosi ad un nuovo battesimo, si mise in piedi sul letto davanti a Bea, la schiena appoggiata al muro, un piede sulla testata del letto.
Sapevo che stava per succedere..ma non riuscì a fare nulla..di nuovo..se non continuare a masturbarmi.
Bea la guardava con il suo dolce viso, non capendo cosa stesse per accadere.
"Avvicinati" le disse Giulia " Sto per pisciare".
Incredula guardai Beatrice non fare nessuna obiezione, ma accettare quel destino.
Bea si mise in ginocchio tra le gambe di Giulia. Seduta sui talloni, alzò lo sguardo verso la vulva della sua padrona, regalandole un innocente sorriso. Unì le mani a coppa, protese davanti al suo viso, pronte ad accogliere il fiume di dorata perversione che l'avrebbe investita di lì a poco.

La vista di Bea, così piccina, così esile, sottomessa a Giulia, inerme tra le sue gambe, era perversa ed eccitante. Sapevo di dover fare qualcosa...Ma era la bellezza di quella perversione era tale da paralizzarmi.

Come in un rituale, Giulia recitò la sua formula "La pipì è deliziosa"
"La pipì..è deliziosa,," ripetè Beatrice come in trance.

Sarei dovuta intervenire ora, urlare "No" salvare la mia piccola Bea da quel macabro rituale, ma non ci riuscì. Rimasi lì a guardare
L'urina iniziò a sgorgare da Giulia e colpire il viso ormai non più innocente di Beatrice.
Vidi un demone strappare le ali ad un angelo. Ed alla vista di quell'angelo deglutire la pipì di Giulia, raggiungi un altro orgasmo

Giulia liberò un fiume su quella ragazzina, che impacciata prova a raccogliere quanta più pipì possibile nella sua bocca.
Giulia la lavò da capo a piedi, derubandola della sua purezza.

Mentro ero rimasta senza fiata dalla violenza del mio orgasmo, Giulia faceva stendere Bea sul letto, ormai pregno della sua minzione, mentre Bea si scusava per non essere riuscita a bere tutto.

"Voglio tutto di te, mia piccola Bea" le diceva Giulia "anche la tua anima".
Inizio a masturbarle di nuovo il clitoride, regalando a quel corpo coperto di urina nuovo piacere
"..Si...ah...si.." iniziava a gemere Bea tra le dita esperte di Giulia
"Dammi la tua anima Bea..voglio la tua verginità" aggiunse Giulia
"Ah...oddio...sto per.." Gemeva Bea
"Dammela, Bea!" le ordinò Giulia.
"Si...prendila,,è tua..sono tua" rispose Bea ormai all'apice del piacere.
Vidi Giulia mettere la sua mano a conca sotto il suo inguine e pisciarsi sulla mano. La mano ricoperta di pisciò tornò ad accarezzare Bea, spalmando l'urina nella sua intimità.
"Ahh..vengooooo.." urlò Bea e in quell'istante, due dita di Giulia penetrarono Bea in profondità regalando anche alle pareti vaginali il delizioso sapore della sua pipì.
Un rivolo rosso uscì da in mezzo alle gambe di Beatrice, mischiandosi con il sudiciume che la circondava.

Giulia si alzò e si avvicinò alla porta
"Mi hai fatto davvero uno splendido regalo, Marta" mi disse piena di una perversa gioia.
Alzai lo sguardo, Giulia era nuda davanti a me, la sua rosea vulva, ancora gocciolante di urina, era lì a due passi dal mio viso.
Non feci in tempo a pensare o a dire nulla, che Giulia mi prese il mento tra le sue dita, e alzandolo un pò verso di lei, vi posò sopra delicatamente la sua figa.
L'odore pungente della sua pipì, il profumo dei suoi umori, mi rapirono, paralizzandomi.
"Bevi anche tu, Marta" mi disse, e un fiotto di pipì mi riempiì la bocca.
Giulia si sollevò da me per guardarmi con aria interrogativa. Voleva vedere che strada avrei scelto.
La mi bocca, piena della sua calda urina, mi disobbedì, e deglutì il suo delizioso nettare.

"Lo sapevo!" esclamò Giulia battendo le mani.
"Vieni" mi disse prendendomi per mano e con un sorriso demoniaco aggiunse "Bea ha ancora tanta sete".
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