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l'addio


di exploratore2007
24.10.2008    |    14.005    |    0 6.7
"Ci chiese scusa diventando rosso e biascicando con le parole..."
L’addio

Ci telefonò un pomeriggio piovoso, “ciao sono Graziano, vi devo comunicare una notizia…. Mi hanno offerto un lavoro in Canada….. sapete per me è molto conveniente…poi potete sempre venire a trovarmi”.
Ci salutammo un mese dopo all’aeroporto di Fiumicino, Graziano con gli occhi umidi e anch’io e mia moglie Claudia non ci facemmo mancare la commozione.
Graziano era stato per noi come Prometeo, ci regalò la fiamma della nostra sensualità e con essa la gioia di vivere fino in fondo la nostra sessualità.
Ci mancò molto, era come se si fosse rotto, squarciato irrimediabilmente un quadro magnifico che mai pensavamo si potesse riproporre.
Era il 1993, decidemmo allora di dedicarci al nostro corpo, iscrivendoci a una palestra-piscina non lontano da casa. Il posto era stupendo, circondato da un bel giardino, la struttura principale ospitava non solo una piscina olimpionica e una palestra attrezzatissima, ma al piano superiore una zona di benessere con saune, sale per massaggi e altre “delizie”. Claudia era entusiasta, decidemmo di inscriverci per il primo mese. Appena dentro l’ufficio mi senti chiamare per nome, mi voltati e riconobbi Corrado un amico di scuola. Saluti abbracci e mi disse di essere il proprietario del centro e che ci avrebbe fatto uno sconto.
Osservai con la coda dell’occhio come scrutava Claudia e mi rammentai della sua fama di “porco”, conquistata ai tempi della scuola.
Con la nuova attività, tutto filava per il meglio e la partenza di Graziano sembrava finalmente superata. Una sera uscendo dalla piscina, Claudia ed io inavvertitamente ci trovammo davanti un ragazzone completamente nudo, che aveva sbagliato porta dopo la doccia. Ci chiese scusa diventando rosso e biascicando con le parole. Claudia puntò il suo sguardo sul cazzo, che pur essendo moscio, mostrava una ragguardevole misura. Il ragazzo sgattaiolo nella zona dedicata a noi, maschietti ed io lo segui per cambiarmi.
Dopo qualche giorno Corrado si scuso per l’accaduto, purtroppo le porte comunicanti delle docce creavano questi problemi, ma che lui aveva avviato un progetto di ristrutturazione. Claudia rispose ridendo che a volte potevano essere anche piacevoli gli ”incontri” della doccia.
Andai a cambiarmi lasciando Claudia e Corrado a parlare per un po’.
Dopo qualche giorno, mi squillò il telefono “ ciao sono Corrado, disturbo?”. Gli dissi di no e mi propose di prendere un caffè insieme, visto che si trovava di passaggio sotto l’ufficio. “Sai, sei fortunato, Claudia è veramente una donna splendida, mi ha raccontato del ragazzo e……. ha detto “Corrado aveva un bel cazzo, come si chiama?”, gli ho detto il nome, ma volevo parlare un po’ con te” . “Scusa di che cosa?”. Corrado un po’ imbarazzato, ma visibilmente eccitato e deciso, continuo “Credo che tu conosca le “debolezze” di tua moglie, insomma ti voglio dire……”. Risposi che sapevo che cosa mi volesse chiedere, aggiunsi che io e mia moglie avevamo avuto esperienze di scambio di coppie e rapporti con singoli, eravamo una coppia aperta.
Corrado rimase per un momento attonito, io continuai “Ho visto come la guardavi, te la vorresti scopare?”, “piaci molto a Claudia, gli ho raccontato di come ti sei fatto la fama di “porco”.
Ci mettemmo d’accordo per un incontro a tre, per verificare se ci poteva essere anche un’intesa sessuale, dopo la palestra alle ore21,30, il mercoledì, non rimaneva nessuno.
Il giorno fatidico, Corrado mi disse di averci preparato una grossa sorpresa e che Claudia avrebbe senz’altro apprezzato.
Dopo la solita oretta di piscina, verso le 21,30 Claudia ed io uscimmo dalla piscina, dissi a moglie delle parole di Corrado e lei volle sapere, ridendo, se oltre ad essere un”porco” fosse pure maniaco. Risposi di no e ci avviammo verso gli spogliatoi.
Corrado in tuta ci aspettava, fece un gran sorriso a Claudia, “allora mio marito mi ha accennato alla sorpresa….” Corrado la afferrò per mano “venite di là speriamo che sia una cosa per voi gradita”.
Entrammo nello spogliatoio della palestra e rimanemmo senza parole, non c’era solo il ragazzone con il cazzo “moscio” dell’incontro improvviso, ma altri otto cazzi già più o meno duri ci aspettavano sorridendo.
Capi allora, dallo sguardo di Corrado a mia moglie, che Claudia aveva preso degli accordi precisi con Corrado e che io ero stato lasciato fuori dalle loro decisioni. Ero un cornuto e lei una gran troia.
Corrado presento me e Claudia come una coppia di amici che volevano provare un’esperienza sessuale nuova e fortissima, ci presento per nome i ragazzi, poi prese Claudia e la bacio intensamente.
Fu l’inizio di una montata mozzafiato. Dopo aver steso una stuoia di plastica per terra, vi adagiarono Claudia, che messasi in ginocchio volle leccare il cazzo a ognuno. Paolo il ragazzone del primo incontro, si volto facendosi leccare le palle grosse e piene di sborda. Le cappelle dei cazzi entravano e uscivano dalla bocca di Claudia, piena di saliva e di secretio ex libidine, la lingua lappava le cappelle scendendo lungo il cazzo. Dopo un po’ tutti avevano il cazzo dritto e duro, Corrado nel frattempo si era spogliato e aveva cominciato a leccare Claudia sulla schiena e mettendosi sotto, la fica.
Uno dei ragazzi prese allora Claudia, la mise sul tappeto e infilandosi velocemente il preservativo la infilzò con decisione. Il cazzo la sfondava facendo un rumore piacevole ogni volta che entrava e usciva. Subito due di loro presero le caviglie di mia moglie, alzandole le gambe e allargarle in maniera oscena. I colpi si facevano più veloci e Alberto (un ragazzo massiccio) con un cazzo molto largo disse che era il suo turno per la scopata. Claudia s’inarcò e il cazzo si fece strada nella fica umida e rossa. Altri due venivano spippettati dalle mani di Claudia, mentre la sua bocca, a turno ne accoglieva tre.
Mentre ero rapito da queste scene, uno dei ragazzi si avvicino, mi sciolse l’accappatoio e con naturalezza s’inginocchio, mi fece scivolare giù il costume e iniziò un pompino da favola.
Mi baciava il cazzo, leccando con la punta della lingua tutta l’asta. Poi lo inghiottiva tutto continuando la pompa. Si alzo mi prese per un braccio, lo lascia fare, mi porto vicino a mia moglie e mi mise a pecorina, in ginocchio, sulla panca per vestirci. Con una mano mi allargava le chiappe e con l’altra fece scivolare sul mio buco un buon quantitativo di olio per il corpo. Si giro verso la mia bocca, me lo infilò tutto e dopo un bel pompino si mise il preservativo. Lo senti armeggiare con il mio buco del culo, poi s’infilò dentro con decisione. Mi stava inculando davanti agli occhi rapiti di mia moglie. “Sei proprio un frocione come pensava Corrado, hai un buco del culo sfondato, troia quanti cazzi hai preso”. Comincio a insultarmi spingendo ancora di più il cazzo dentro il culo. Ero in estasi.
Claudia stava cavalcando un bel cazzo quando vidi che i ragazzi avevano puntato il suo culo. Iniziarono a incularla in doppia, forzando a dismisura il buco allenato e slabbrato di mia moglie. Stantuffavano velocemente tre quattro colpi poi subito un altro cazzo nel culo. Spesso si sfilavano il preservativo sporco e ne prendevano un altro. Claudia si muoveva come una serpe, la voglia di essere sfondata e presa dal “branco” la faceva vaneggiare. Il corpo piegato e la testa che si girava continuamente era tutto quello che potevo osservare, i suoi urli e l’ansimare della sua voce era tutto quello che potevo sentire. Anche il mio culo era preso d’assalto dai vari cazzi, ne contai almeno cinque che mi stantuffarono per bene. Uno in particolare prese a incularmi partendo da destra e sfilandolo lo faceva entrare a sinistra. Ero largo da far schifo.
Ci misero in ginocchio, me e Claudia al centro della stanza. Iniziarono a sborrarci addosso, chi con schizzi lunghi chi con una colata lenta e bollente. Mi centrarono gli occhi e dovetti chiuderli. Sentivo Claudia che succhiava e ingurgitava sborra. Quando li riapri tutto, era finito, Corrado sorridendomi mi spiego che non eravamo l’unica coppia che si faceva scopare in quel modo e che se volevamo potevamo partecipare al prossimo incontro. I ragazzi ci salutarono, Claudia entro sotto la doccia e anch’io con il culo dolorante la segui. Bastarono uno sguardo, un sorriso e un bacio.
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