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IL MIO AMANTE PAOLO


di gynoanaldream
01.09.2014    |    13.243    |    2 8.9
"In serata, Paolo riprese a scoparmi, aveva preso una bella pastiglia blu e volle godere con me tutto il resto del soggiorno: da quel fine settimana sono..."
Il primo contatto con Paolo l’ho avuto in un sito di incontri internazionale; dopo il solito batti e ribatti quasi stancante di email e messaggi, ci accordammo per un incontro ‘conoscitivo’ in un hotel nei pressi di Verona. Il check-in fatto già a mezzogiorno mi permise di prepararmi a dovere per l’occasione.
Paolo mi descrisse la sua vita professionale molto impegnata e mi aveva convinta a trovarci a Verona perché quella era una delle poche occasioni in cui poteva tenersi libero dagli impegni familiari fino a notte fonda. Lo scopo di questo incontro era solo conoscitivo, in quanto voleva ‘provarmi’ per vedere come andavo
Mi preparai a dovere, con un babydoll, tanga, leggings e tacchi vertiginosi rossi da sballo. Quando bussò alla camera avevo appena terminato un clistere di lubrificante, feci appena in tempo ad asciugarmi e gli aprii la porta: elegante, tipico uomo di affari, con tanto di pancia e di altezza.
Appena entrò, posò la 24 ore e prese a farmi girare, palpandomi con insistenza i glutei e tiracchiandomi i capezzoli; io per tutta risposta, tentai di allungare le mani verso i suoi pantaloni, ma mi fermò piegandomi quasi a 90 gradi per ispezionarmi il culo.
Aprì la valigetta e prese a penetrarmi con un oggetto che non riuscivo a identificare; l’unica cosa che provavo era un grande piacere e dopo qualche minuto di ‘ispezione’ esclamò ‘culo meraviglioso!’.
Poi si alzò, si spogliò completamente e fu in quel momento che finalmente vidi il suo pene in tutta la sua grandezza in erezione; volle penetrarmi senza preservativo, ma lo fermai ‘mio caro…le prime volte non possiamo farlo senza’….lui mi disse ‘sono un uomo sposato e con figli e desidero che tu diventi la mia amante ufficiale….con mia moglie non potrò mai fare le cose che farò con te’…non sapevo cosa fare: da una parte il timore, dall’altra la forte tentazione di provare la carne di quella cappella…e il solo pensiero mi faceva colare il pene….lui se ne accorse e si avvicinò, mi prese l’uccello e me lo ripulì succhiandolo da cima a fondo…a questo punto mi inginocchiai e afferrai il suo di uccello e iniziai a spompinarlo…poi gli dissi ‘beh…questa volta possiamo cominciare così…poi la prossima volta vedremo’…a quel punto si accontentò, si infilò il preservativo e prese a scoparmi; per quasi 5 ore non facemmo che quello, era quasi instancabile, mi ricordo che per ben 2 volte venne con pompino e altre 3 inculandomi a più non posso. Al termine, prima di lasciarmi mi chiese di incontrarci ancora una volta in quella settimana in presenza di sua moglie…io non seppi cosa rispondere…alla fine mi disse…’siamo una coppia moderna, abbiamo i nostri interessi e ognuno non da fastidio all’altro, non devi preoccuparti di scenate…voglio solo che tu diventi la mia amante…vedrai che a mia moglie andrà bene così. Non potevo crederci !
Ci ritrovammo per il fine settimana, sempre nello stesso hotel; mi chiese di prenotare per 2 notti…non riuscivo ad immaginare cosa avremmo fatto; l’incontro avvenne già nel primo pomeriggio e fu un’esperienza unica ! Entrambi entrarono e Simona subito si accomodò sulla poltrona, restando vestita e quasi impassibile; io non sapevo cosa fare….poi lei disse…’faccia come se non ci fossi…voglio solo constatare che vada bene per mio marito…’ Non ci capivo niente, mi sembrava tutto incredibile….poi, superati i primi momenti di imbarazzo, iniziai a pensare come se non ci fosse…spogliai Paolo e iniziai con un bel pompino profondo, mentre con l’altra mano raccoglievo i miei umori e me li spalmavo sull’ano; leccavo avidamente il pene, quasi per far ingelosire Simona, che osservava con interesse i dettagli di quella scopata; facevo fatica a farmi entrare fino in fondo il pene, ogni volta raggiungeva la gola ed era come un colpo di frusta, mi bagnavo continuamente e seguivo a non lasciare sprecata alcuna goccia del mio umore; Paolo era visibilmente soddisfatto e godeva a più non posso; dopo un po’ estrasse il pene e mi fece sdraiare sul letto, mi allargò le gambe e provò ad infilarmelo nel culo; alla vista della moglie, mi lasciai andare e sentii tutta quella carne entrarmi dentro, senza alcuna fatica, il mio culo era bagnato e lubrificato a puntino; mi sbatteva con tanto vigore che ad ogni colpo anche il mio pene lasciava fuoriuscire sperma; Simona accennò un sorriso e io continuai inarcando maggiormente le gambe, per consentire a Paolo una più profonda penetrazione; sentivo tutta quella carne entrarmi dentro e non riuscivo a togliere gli occhi da Simona, cercavo di cogliere qualsiasi sensazione, ma il godimento provocato dal pene mi impediva di pensare lucidamente; persi la cognizione del tempo e quando alla fine Paolo fu sul punto di venire mi disse ‘la prima venuta in bocca?’….io annuii , immediatamente estrasse il pene e iniziai a tenermelo in bocca, ruotando la lingua e succhiando il glande turgido e liscio, fino a quando Paolo esplose con una eiaculazione che a fatica riuscii a trattenere in bocca…Simona si alzò per osservare e le aprii la bocca per farle constatare la quantità i seme eiaculato…ero orgogliosa di me…ingoiai tutto in un sol colpo ! Paolo era visibilmente soddisfatto e, con gli occhi rivolti a Simona, mi chiese…’fin dove te la senti di avermi dentro?’….io li per li non capii….poi Simona si alzò verso il bagno…e subito mi fu chiaro…Io sorrisi, mi avvicinai all’uccello di Paolo e presi a masturbarlo avidamente….fino a sentirlo nuovamente in erezione…lo ripresi in bocca….e Paolo mi disse sommessamente….’pipi…’…io annuii, mi posi sul letto a pecorina e offrii il buco del culo….Paolo mi penetrò con dolcezza fino a raggiungere un ritmo sempre più forte…poi lascio fluire il nettare dorato nelle mie viscere…mentre i mei occhi cercavano lo sguardo di Simona che tornata dal bagno si sedette nuovamente sulla poltrona e prese a guardare la scena con una certa soddisfazione.
Al termine di quella scopata, Simona si alzò, ci salutò e andò via; io capii tutto finalmente: Simona non poteva fare a Paolo quello che aveva visto e volentieri concesse a me di soddisfare suo marito in tutte le sue perversioni; ero io l’oggetto del piacere incontrollato e dei desideri inconfessabili.
In serata, Paolo riprese a scoparmi, aveva preso una bella pastiglia blu e volle godere con me tutto il resto del soggiorno: da quel fine settimana sono diventata la sua amante e mi riempie di tutto, ha fantasie erotiche e perverse che soddisfo nel migliore dei modi e lui è felice.
Mi piace sentirmi così, sono la sua seconda e perversa moglie-amante !
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