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Il matrimonio della mia coppia


di Membro VIP di Annunci69.it elmatador89
27.08.2023    |    11.825    |    13 9.5
"I tacchi la stanno uccidendo, e a piedi scalzi sull’erba è molto scomodo..."
Conosco una coppia da 9 anni.
Ho conosciuto prima lui, ed è diventato il mio "amante". Entrambi ai tempi stavamo con una donna, e con lui mi toglievo qualche sfizio. Io sono attivo, lui passivo.

Incontrandoci spesso, stringemmo un rapporto di amicizia, iniziando a parlare un po' di tutto, anche delle donne. La sua lei era aperta ad introdurre una terza di coppia... ma non un terzo.
Quindi me la presentò, uscimmo insieme (in tre e in compagnia) una decina di volte, divenni anche amico di lei. Una cosa tira l’altra, e una sera ci ritrovammo nel loro lettone matrimoniale, io e lei, mentre lui ci guardava da sopra la sedia.
Era l'inizio di una bella storia cuck durata 4 anni. Poi io cambiai città per lavoro, ma rimanemmo in contatto.
Bene.
Succede che l’anno scorso decidono di sposarsi, e mi invitano al matrimonio. Per gli altri invitati sarei stato l'ex collega di lui.

Il momento più bello della cerimonia? A fine serata, lui si tuffa in piscina e alcuni parenti lo seguono. Lei siede a bordo piscina e insieme alle testimoni mette i piedi in acqua. Io rimango vicino al bordo piscina e parlo con una cugina di lei, ma continuo ad incrociare gli sguardi di lui in piscina, e di lei sul bordo.
A un tratto la fisso proprio. Lei mi guarda, toglie la gamba sinistra dall'acqua, e poi la destra, ruotando verso di me. Nel farlo allarga volontariamente le gambe: naturalmente sotto l'abito da sposa era come mamma l’aveva fatta.
Fa un giro della piscina, parla con gli uomini immersi in acqua. Parla col neo marito, scherza. Poi mi passa a fianco, andando verso la sala ricevimenti, che al piano di sopra ha le stanze per gli ospiti, dove alloggia anche la nuova coppia.
Una testimone le chiede se ha bisogno di aiuto, credendo stesse andando in bagno. Lei dice che vuole solo andare a prendere le scarpe basse. I tacchi la stanno uccidendo, e a piedi scalzi sull’erba è molto scomodo.
Si avvia verso l’edificio.

Io giro lo sguardo verso la piscina, e lui mi sta guardando, mentre parla e scherza con i suoi amici.
Mi congedo forse bruscamente dalla cugina, che nel frattempo continuava a parlarmi di non so cosa. Guardo il marito, gli faccio l’occhiolino e gli volto le spalle.
In lontananza vedo il culetto di lei, avvolto nell’abito da sposa aderente che ha scelto anche chiedendomi consiglio e mandandomi le foto su whatsapp, e l’eccitazione comincia a salire.
Lei entra e comincia a salire le scale.
Io rallento il passo, fingo una attività qualsiasi al cellulare per qualche decina di secondi, e poi mi avvio. Salgo le scale. Non conosco il posto. Mi si presenta un corridoio, con una sola porta aperta in fondo. Lei si affaccia dalla porta, e mi sorride.
Entro lentamente, le dico: “Oggi sei proprio stupenda!”

Lei mi tira dentro, e chiude la porta.
“Sto filmando!” mi dice, indicando una Gopro poggiata sul tavolo.
Lo facevamo spesso, di filmarci quando il cornuto non c’era, o era al lavoro, per poi fargli vedere la nostra performance.
Ci baciamo con trasporto, e la mia eccitazione sale subito alle stelle. Era sempre molto intenso il mio rapporto con Elisabetta, mai meccanico, e sempre con trasporto. Questo aspetto era per entrambi un fattore indispensabile per la natura cuck del rapporto: ci faceva sentire veramente padroni di Andrea e dei suoi sentimenti.
“Non credevo avresti accettato l’invito, sai…? Andrea diceva di sì, io no.” Disse mentre ci stringevamo.
“Ma certo! Come potevo mancare!”
Lei si inginocchiò. Era un'azione premeditata: non mi ero accorto che aveva già preparato un cuscino per non sporcare l’abito da sposa. Prese a sbottonarmi i pantaloni dicendo: “Non abbiamo molto tempo, lo sai… Fammi bere!”
Poi, mentre con le mani assaporava già il mio cazzo duro, guardò la Gopro sul tavolo, e disse, con fare molto sensuale: “Andrea, oggi ho brindato e bevuto con te, alla nostra vita insieme. Adesso brindo e bevo con lui, al mio essere donna indipendente, al suo essere uomo vero, e alla faccia tua che in questo momento giochi con i tuoi amici.”

Se l’era chiaramente preparata! Questo mi fece eccitare da morire! Tanto che lei, appena finita la frase, stava già per far sparire il mio cazzo nella sua bocca, ma io non resistetti, le afferrai la complicata acconciatura che aveva in testa, e la obbligai a guardarmi, dicendole: “Ma non avevi detto che avevamo poco tempo?!? Cerca di non rovinarti il trucco!”
“Tranquillo, non lascerò una gocc… “ Ma non completò mai la frase, perchè le avevo già spinto il cazzo in bocca.
Cominciai a scoparle la bocca come ero solito fare, ma oggi aveva tutto un gusto diverso.
Il suo neo marito era in piscina con gli ospiti. Le compagne degli ospiti erano a bordo piscina a parlare delle cose loro, noncuranti, per il momento, dell’assenza della sposa.
Gli invitati residui non interessati erano a un tavolo a fumare e bere, ma alcuni di loro sarebbero andati via a breve, e avrebbero voluto salutare la sposa. Allora qualcuno sarebbe venuto a cercarla.
Bastò il pensiero, ed effettivamente una voce salì dal giardino attraverso la finestra da fuori “Elisabetta!” “Eli!!”
Le staccai la testa dal cazzo,e le dissi di affacciarsi. Lei si affacciò, e con fare provocante, disse: “Arrivo! 2 minuti! Poi la vidi asciugarsi vistosamente le labbra dalla saliva che le colava, e sono sicuro che in quel momento stesse guardando il marito.
Richiuse la finestra, e fece per girarsi, ma io ero dietro di lei, e la spinsi, facendola cadere sul letto a 90. Le tirai sù il vestito, fin sopra il sedere, non senza difficoltà.
Avevo girato la Gopro perchè inquadrasse il letto adesso.
“Cercherò di farcela, in 2 minuti, cara… ma non prometto nulla!”
Le alzai il vestito, indossai un preservativo che avevo nella tasca interna della giacca, e la presi a pecora. Non era per niente semplice: il suo vestito era molto ingombrante, ma lei era molto bagnata.

Forse le motivazioni di cui sopra, o forse l’eccitazione sua, ma credo che veramente bastarono pochi minuti a farmi raggiungere l’apice.
“Devi bere! Me lo ricordo!” le dissi mentre mi staccavo dal suo bel culo, e sfilavo il preservativo, mentre lei scivolava giù dal letto in ginocchio.
Preso il cazzo in bocca, e in un paio di stantuffate, io ero pronto.
Quindi presi la sua testa, la spinsi verso di me, e guardando dritto nell’obiettivo della gopro le venni in fondo alla bocca.
Mentre ingoiava tutto, lei alzò la mano destra verso la gopro, facendo il gesto delle corna.
Che goduria.
Una volta esaurito l’orgasmo, ci ricomponemmo velocemente. Io mi avvicinai alla Gopro, guardai in camera e dissi: “Auguri ragazzi! Auguri Andrea!”, e staccai la registrazione.
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