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Ivana, la collega che non ti aspetti!


di sexdodo
29.07.2016    |    8.246    |    1 9.5
"Dalla sua bocca uscivano solo gemiti e urla..."
Premetto che i nomi in questo racconto sono stati cambiati, a parte il mio, per tutelare la privacy e non rischiare che la protagonista abbia qualsiasi problema futuro.
Circa tre anni fa, nella mia ditta, abbiamo dovuto cambiare la segretaria in quanto l’attuale era giunta all’agognata pensione. La scelta cade, per ovvi motivi, sulla sorella del mio socio, Ivana. Persona molto fidata e con gia grnade esperienza sia in ambito di segretariato che di contabilità.
Ai tempi dell’assunzione Ivana era una donna un po’in sovrappeso ma con due meloni assurdi. Il sovrappeso era dovuto ad una situazione famigliare e personale abbastanza difficile.
Lei si era ambientata subito bene in un ambiente nuovo e noi abbiamo cominciato a fare amicizia, fino a diventare veramente degli ottimi amici e confidenti. Mi parlava sempre del marito che la trascurava, che non voleva fare mai niente con lei anche se i figli erano ormai grandi ed autonomi. Nell’ultimo anno e mezzo stava cercando di migliorare il loro rapporto e si era messa a fare una ferrea attività fisica e una dieta che lei seguiva in modo rigoroso. In effetti i cambiamenti si notavano. Dai 72 kg di quando era arrivata era riuscita gia a scendere fino a 54 che, per la sua altezza, circa 1 metro e sessantacinque, secondo me è un peso quasi perfetto. Calcolando che, come le dico spesso, almeno tre quattro chili erano tutti nelle tette. Aveva cominciato a vestirsi in modo molto piu elegante e a volte anche sexy. Le ballerine avevano lasciato il posto alle scarpe con dei bei tacchi alti e appuntiti. I jeans e i vestiti larghi erano passati ed ora indossava molti tailleur. Abiti molto piu stretti che mettevano bene in risalto le sue forme importanti. La sua metamorfosi era paragonabile al bruco che diventa farfalla. Il suo cambiamento mi aveva colpito molto. Anche prima era una bella donna, ma ora, molto piu curata, era diventata un vero schianto. Non perdevo occasione per farle i complimenti e sottolineare i grandi cambiamenti. E ogni volta le facevano sempre piu piacere, ma da un lato notavo la sua tristezza. Finché, una sera, andando a bere qualche cosa dopo il lavoro si è aperta completamente. Sarà stato un po’l’alcool, la leggerezza dei discorsi e la spensieratezza ad essere un po’fuori dagli schemi, sempre casa lavoro, lavoro casa, e un po’la frustrazione della sua situazione ma ha cominciato a parlare a ruota libera del suo rapporto sentimentale. E mentre lo faceva una lacrima le rigava la guancia. Mi diceva che suo marito, nonostante tutti i suoi sforzi, non la guardava quasi. Gli interessi verso di lei erano praticamente pari allo zero. Una sera, ho preparato una cenetta molto romantica, mi sono messa dei vestiti altamente sexy, autoreggenti, un tubino molto fasciante e corto e i tacchi che piu attirano gli sguardi e lui sai cosa mi ha detto? Entrato in casa mi dice, ma cosa stai in casa con i tacchi, ma sei matta, rovini il parquet. Toglili subito!!! E me lo raccontava mentre piangeva. Io non sapevo cosa fare. Allora l’ho stretta a me e le ho semplicemente detto vedrai, le cose si sistemeranno, anche se, in cuor mio, sapevo che non sarebbe mai successo. E un po’lo speravo. E lei me ne ha dato conferma, dicendomi, no, mai cambierà. Ho provato di tutto. Sono cambiata, cerco di essere sexy, gli ho proposto serate piccanti, film porno, pure di andare in un club privé, ma niente. La sua apatia nei miei confronti mi sta uccidendo. Ho cercato in tutti i modi di rincuorarla ma non era facile. Poi è suonato il telefono, era lui, che le chiedeva se sarebbe tornata per preparare la cena altrimenti sarebbe uscito con i figli a mangiare una pizza Verso le 19.30 ce ne siamo andati e lei, purtroppo, ha dovuto andare a casa a preparare la cena a suo marito e a quei fannulloni dei suoi due figli. Le settimane passavano e lei, tenendomi aggiornato, era sempre piu delusa e depressa. Cosi, un paio di settimane fa, le ho detto, dai, venerdi sera usciamo a cena e poi andiamo a divertirci un attimo e che si fotta tuo marito. Si arrangi per la cena. Ci siamo accordati per l’orario e le ho detto che per le 19.30 sarei passato a prenderla. Non vedevo l’ora di passare una bella serata con lei. Alle 19.30 spaccate sono sotto casa sua. Le faccio uno squillo per avvisarla di scendere, esco dalla macchina e le apro gia la porta. Appena la vedo uscire di casa il cuore mi salta in gola e rimango per qualche secondo a bocca aperta. Indossava un vestito fino al ginocchio con un’ampia scollatura e avrei notato piu tardi, completamente aperto sulla schiena. Calze nere e un bellissimo paio di scapre con tacchi vertiginosi e laccio alla caviglia. La saluto e le do un grosso bacio sulla guancia, non prima però di averle fatto i compliementi per quanto stava bene e fosse bella. Andiamo a cena e la serata è veramente piacevole. Discorriamo un po’ di tutto, cercando di lasciare da parte, per il momento, la sua vita coniugale. Finita l’ottima cena le chiedo cosa vorrebbe fare. La serata era tutta per lei. Ero nelle sue mani. Cosi mi dice che una sua amica le aveva parlato di un bel locale fuori città. Bella musica, non la solita da discoteca, una parte del locale molto tranquilla e alcuni spazi piu appartati. Impostiamo la destinazione sul navigatore e in una ventina di minuti siamo arrivati. Dall’esterno mi sembra un posto molto elegante e, all’entrata, il buttafuori non lascia entrare che le coppie. Le dico, per fortuna siamo assieme se no qui non si entrava. Ci accomodiamo su un divanetto e ordiniamo due cocktail. Mentre aspettavamo la comanda mi stavo guardando in giro e, quello che lei mi aveva descritto come un bel bar tranquillo, a me sembrava piuttosto un club per coppie. In effetti avevo notato una coppia che era entrata assieme a noi e la donna, signora sulla 50 ina molto bella, si stava facendo bellamente palpeggiare da un’altra signora mentre discorreva con suo marito e un altro uomo. Cosi chiedo a Ivana, ma tu c’eri già stata qui? Cosa ti ha detto la tua amica di questo locale? E lei mi risponde, no no, mai stata qui. Lei mi ha detto che semplicemente era un bel posto e che lei aveva fatto delle belle conoscenze. Le dico, ma ti sei accorta di che tipo di locale si tratta? E lei, si, ora me ne sto rendendo conto. Va beh, dai, divertiamoci. Cosi abbiamo fatto. Dopo il secondo bicchiere gli animi cominciavano a scaldarsi e le conversazioni, prima piacevoli ma a volte molto tristi, stavano prendendo una nuova direzione. Stavano diventando molto piu intimi e piccanti. Lasciandosi trasportare dall’ambiente e dai cocktail Ivana ha comicniato a raccontarmi alcune sue avventure passate, storie di ex e di suo marito. E piu raccontava e piu entrava in dettagli sempre piu particolareggiati. Mi stava raccontando di un suo ex che adorava farselo succhiare da mentre lei cavalcava il suo dildo quando le ho detto, dai Ivana, ora basta. Sono bellissimi i tuoi racconti, ma mi stai facendo eccitare a dismisura e dicendole cosi le ho mostrato il bozzo che si era formato nei pantaloni. Lei mi guarda e scoppia a ridere. Mi dice, cazzo, non pensavo che ti faceva questo effetto sentire i miei racconti. E mentre lo diceva si è avvicinata ancora di piu a me e, appoggiando una mano proprio sul cazzo, mi sussurra, perché allora non vediamo se di persona ti faccio sempre lo stesso effetto? Andiamo di la in un privé e prendendomi per mano si alza, prende la giacca e ci incamminiamo dietro una tendina. Neanche il tempo di richiuderla dietro di me che mi ritrovo la sua lingua in bocca. Comincio a leccarle e baciarle il collo e le infilo una mano sotto al vestito. Al contatto con il suo perizoma sento che è gia tremendamente bagnata. Mi dice, si, dai, è troppo che aspetto, vaffanculo anche mio marito. Le infilo dapprima un dito, poi notando che entra senza alcun problema infilo il secondo poi un terzo. Ivana apre un po’piu le gambe e appoggia un piede sul tavolino per far si che abbia piu agio nel mio ditalino. La vedo contorcersi dal piacere e ad un tratto un primo orgasmo la invade. Sento tutti i suoi umori colarmi sulla mano e lei che mi incita a continuare. Si, dai, continua cosi ahhhh, cazzo, sono mesi che un uomo non mi tocca. Vado avanti finché ogni fremito del suo corpo non cessa e lei viene a sedersi sul divanetto, mi apre i pantaloni e, mentre libera il mio cazzo gia durissimo, guardandomi con aria famelica mi dice ora mi prendo cura del tuo bastone. Lo voglio. Rimane qualche secondo ad ammirarlo poi comincia a leccarlo dalla punta alla base. Fa scorrere la sua lingua molto lentamente su tutta l’asta e lo bagna per bene, apre la bocca e ne fa un sol boccone. Inizia a farmi un pompino con i fiocchi mentre con la mano libera massaggia i coglioni. Ero eccitato come non mai e sentivo che a questo ritmo non sarei durato ancora un pezzo. Lei sembra averlo capito e smettendo il fantastico lavoro di bocca mi dice, questo bel cazzo sta per esplodere. Che ne dici se finisco qui e poi andiamo in un posticino piu tranquillo? Neanche il tempo di risponderle che riprende con piu vigore a succhiarmi l’uccello. Per essere piu comoda si era messa a 90 sul divanetto cosi ho pensato di tastare anche il buchino dietro. Mentre si dava da fare ho insalivato il dito medio e allungato la mano verso il suo meraviglioso fondo schiena, ho indirizzato il dito dritto al culo. Ho cominciato a massaggiarlo piano e quando lo stavo per infilare Ivana ha spinto in dietro il culo e si è cacciata da sola tutto il dito nel culo. Ho capito subito che le piaceva quindi sono passato a due dita. Piu andavo veloce e piu lei mugolava con il mio cazzo in bocca e aumentava il ritmo. Non ce la facevo ormai piu e, anticipato da un urlo, le ho scaricato quattro, cinque grossi fiotti di sborra direttamente in gola. Ivana stava avendo un ulteriore orgasmo con le mie dita nel culo e non lasciava andare la presa. Continuava a succhiarlo come se dovesse svuotare tutto quanto. L’ha ripulito completamente, si è staccata e mi ha baciato. Ha rimesso il mio cazzo ormai afflosciato nei pantaloni, si è ricomposta e mi ha detto, bene, l’aperitivo è fatto. Ora andiamo da te che quelle dita sta sera non mi bastano mica. Voglio qualche cosa di piu grosso. Molto piu grosso. Ho pagato il conto e ci siamo avviati velocemente verso casa. Mentre guidavo ho visto che lei si stava masturbando. Mancavano ancora una decina di chilometri da casa. Quel pezzo di strada non mi era mai sembrato cosi lungo. Arrivati a destinazione siamo saliti velocemente in casa. Neanche il tempo di chiudere la porta alle spalle che me la sono trovata inginocchiata di fronte ad armeggiare con i pantaloni. In pochi secondi mi sono ritrovato di nuovo con il mio cazzo nella sua bocca. L’ho lasciata andare avanti per un po poi l’ho presa di peso e l’ho portata in camera mia e ho cominciato a spogliarla lasciandole solamente le autoreggenti e le scarpe. L’ho fatta sdraiare sul letto e lei ha allargato le gambe invitandomi a leccarle quella magnifica figa completamente depilata. Mi sono gettato a leccare quello spettacolo. Stringendo tra i denti il clitoride Ivana veniva continuamente invasa da mille scariche e fremiti. Piu la leccavo e piu mi incitava ad andare a fondo. Voleva che la scopassi con la lingua. Mentre assaporavo tutti i suoi umori lei si è infilata un dito nel culo. Era uno spettacolo. Poi sono passato alle dita e anche questo le dava molto piacere. Dopo circa 10 minuti di leccate e ditalino un suo urlo mi ha preannunciato l’arrivo dell’ennesimo orgasmo. Ma non potevo aspettarmi la fontana che mi ha investito in pieno. Continuava a spruzzare. Si erano bagnate le lenzuola e il pavimento. Appena si è ripresa dall’orgasmo l’ho presa per i capelli e le ho indirizzato il cazzo alla bocca. Senza farselo dire due volte si è messa d’impegno a succhiare la mazza. Ivana è una vera esperta nell’arte del pompino. Se lo faceva scorrere tutto in bocca e quando arrivava in fondo con la lingua dava una bella leccata alle palle. Dopo un paio di minuti del suo piacevolissimo lavoretto le ho detto, ora basta, mettiti a 90. È arrivato il momento di fartelo sentire. Ho voglia di scoparti. Lei da brava si è messa a pecorina, ha allargato leggermente le gambe e con una mano ha dilatato la figa dicendomi, dai porco, infilamenlo subito. È troppo che aspetto. Scopami come una cagna. Sfondemela. Cosi ho appoggiato la cappella tra le sue labbra e con una minima spinta tutto il mio cazzo è entrato dentro di lei. Mi sono fermato un attimo per farglielo sentire bene poi ho cominciato a scoparla per bene. Piu diventavo rude e i colpi violenti e piu Ivana gemeva e apprezzava. Sentivo i suoi umori bagnare il mio cazzo. Continuava a colare come una fontana. Mi incitava a scoparla sempre piu forte. Siiiii, scopami, dai cornuto quel cazzo moscio di mio marito, sfondami la figaaaaaa. E mentre mi urlava di sfondarla e rendere cornuto suo marito con il dito medio ha cominciato a penetrarsi il culo. Da uno è subito passata a due dita. Il suo gesto mi sembrava un invito cosi ho sfilato l’uccello dalla sua figa e ho cominciato a leccare quel suo forellino rosa invitantissimo. Mentre lo leccavo Ivana si allargava le chiappe con le mani e mi incitava a infilarle dentro la lingua. Dopo averlo insalivato bene ho bagnato la cappella e ho puntato il cazzo al suo culetto. Lei si volta e mi dice, questo è tutto per te, mio marito non lo ha mai voluto. Io lo offrivo ma lui niente. Fallo tuo. Con una leggere spinta ho fatto entrare la punta, poi piano fino a metà. Ivana a quel punto ha spinto indietro il suo magnifico sedere e ha accolto tutto il mio cazzo con urlo. Siiiiiii, siiiii, nel culo finalmente. Ahhhhh, lo adorooooo tuttooooooo. All’inizio sono andato piano, poi le sono saltato sopra, lei ha alzato ancora di piu il culo e ha cacciato la testa tra i cuscini e ho aumentato il ritmo dei colpi. Il mio ventre picchiava sulle sue chiappe morbide ad ogni affondo. Dalla sua bocca uscivano solo gemiti e urla. Urla verso di me e contro il cornuto. Intanto con una mano si stava masturbando per portare al massimo il suo piacere. Dopo circa 5 minuti ha cominciato a fremere ed un urlo, se possibile piu forte degli altri, mi ha fatto capire che stava avendo un ennesimo orgasmo. Anche io ero arrivato allo stremo e Ivana mi dice non toglierlo. Riempimi il culo di sborra. Ho dato ancora 4, 5 colpi e con un grugnito le ho scaricato tutta la voglia che avevo di lei nell’intestino. Grossi fiotti di sborra le avevano invaso il canale posteriore. Dopo una decina di minuti durante i quali siamo rimasti a baciarci Ivana è andata in bagno per ripulirsi e prepararsi per il ritorno a casa. Tornata da me si è rivestita e dandomi un grosso bacio mi ha lasciato il suo perizoma dicendomi, tienilo per ricordo di questa magnifica serata e voglio vedere quando arrivo a casa dal cornuto cosa dice che non indosso l’intimo. Nel tragitto verso casa sua la vedevo felice, tutto il contrario di quando ero andata a prenderla. Arrivati sotto casa sua siamo rimasti ancora qualche minuto a baciarci in auto come due fidanzatini e poi, appena ha visto una luce in casa accendersi si è affrettata a scendere. Mi ha mandato un ultimo bacio dalla porta d’entrata e io mi sono diretto a casa. Il lunedi mattina ero molto curioso di vederla e di sentire come era andato il rientro a casa visto che per tutto il fine settimana non ci siamo piu sentiti. Mi ha raccontato che appena entrata in casa suo marito le ha fatto il terzo grado. Con chi sei stata, cosa avete fatto fino a quest’ora. Lei gli ha risposto vagamente che era andata con le amiche a cena e poi a ballare ma niente di che. E che lui, quando in camera si è svestita, nemmeno si era accorto che non indossava il perizoma. Questo stava a dimostrare quanto lui vermanete la guardasse e apprezzasse.
Da quella sera Ivana ed io siamo diventati sempre piu intimi. Lei sta sempre con suo marito a quello che dice perché la fa impazzire pensarlo cornuto. Le nostre serata sono aumentate. Con la scusa del lavoro siamo partiti anche per alcuni weekend. E nei nostri incontri abbiamo aggiunto due coppie conosciute proprio nel club della nostra prima uscita assieme che ora frequentiamo molto piu assiduamente prima di dirigerci nel mio appartamento.
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