Vacanze 2011-2

Tornati la sera a casa mentre la troia si faceva la doccia ho scaricato le foto e le ho messe in un file nascosto.
Io ero ancora eccitato da questa avventura vissuta in prima persona da Gianna come non mi capitava da anni. Così ho preso mia moglie ancora con l’accappatoio indosso e ho iniziato a scoparla con una foga tale che lei mi ha chiesto come mai ero così focoso. Ho risposto che vederla prendere il sole con quel costume mi aveva eccitato e l’aver notato che anche gli altri uomini la mangiavano con gli occhi compresi i vu cumprà aveva aumentato di più l’eccitazione. Lei mi risponde che gli piace far eccitare gli uomini e sentirsi a 50 anni ancora desiderata. Di rimando gli chiedo se si sentirebbe gratificata come donna se in questo momento insieme a me ci fosse qualche altro uomo a farla godere, e lei risponde di si, mi piacerebbe però ho paura che la cosa mi prenda la mano. A questa risposta ho avuto un brivido lungo la schiena e con l’eccitazione che avevo accumulato il pomeriggio sono venuto. Gianna sentendomi godere è arrivata all’orgasmo anche lei.
Passati pochi minuti le domando se veramente vorrebbe provare qualcosa di diverso dalla solita scopata ma si schernisce dicendo che una cosa è sognarlo una cosa è farlo. Io non rispondo ma penso che vicino ho una troia con la T maiuscola.
Per vedere se l’avventura del pomeriggio era una cosa passeggera o no, durante la cena dico che il pomeriggio successivo sarei andato in paese a prendere del materiale per la pesca.
La mattina successiva in spiaggia ecco il solito passaggio dei venditori. Io leggevo un libro spiando il comportamento di Gianna che quando arriva Ibrahim si alza e gli chiede la fatidica camicia azzurra. Subito Ibrahim sorride e porgendogliela gli dice di provarla perché lui già sapeva che la sua merce era ricercata e una volta provata non si poteva farne a meno. Per chi ascoltava sembrava un banale discorso tra venditore e acquirente invece per me erano tutte frasi a doppio senso.
Dopo che Ibrahim se ne era andato, con la scusa di un caffè mi sono allontano anch’io e raggiunto gli offro qualcosa da bere al bar.
Mentre sorseggiava la bibita, lo guardo negli occhi e gli dico che so della storia di mia moglie con lui e i suoi amici, dell’incontro di ieri e quello che avranno oggi. Il suo sguardo cambia espressione mostrando paura ma gli dico di non preoccuparsi perché la cosa non mi era dispiaciuta anzi mi aveva molto eccitato il vedere mia moglie alle prese con loro cazzi. Lui mi sorride e dice di aver capito la mia passione di avere una moglie troia. Gli rispondo che si é vero era quello che avevo sempre sognato e che ieri si è materializzato. Vederla con tanti cazzi e poi riempita di sborra è stata una cosa stupenda. Gli faccio presente di volerla vedere anche oggi senza che lei lo sappia e fotografare tutta la scena. Mi dice di non preoccuparmi, di farmi trovare al parcheggio dieci minuti prima delle sei che al resto ci penserà lui.
Si avvicina l’ora x io armato di macchina fotografica mi avvio all’appuntamento. Trovo Ibrahim con gli altri tre amici del giorno prima e dopo i convenevoli vanno subito al sodo complimentandosi con me per aver una moglie così ricettiva capace di prendere i loro cazzi senza problemi e che oggi sarei stato partecipe di come più di ieri avrebbero riempito la troia. Mentre parlavamo ecco arrivare altri due giovani anch’essi invitati alla “festa”.
Mentre una parte del gruppo mi accompagna alla casa; Ibrahim e altri due aspettavano la troia. Trovato un punto con una visuale perfetta sulla stanza, tiro fuori la reflex e aspetto.
Passano pochi minuti ed ecco arrivare mia moglie insieme a Ibrahim. Iniziano subito a spogliarla, a leccarle i capezzoli e a carezzare la fica e il culo con le mani. Mentre tre pomiciavano Gianna, gli altri si sono spogliati e ho potuto vedere la dotazione dei nuovi arrivati. Mentre uno era dotato più o meno come i primi, l’altro aveva un cazzo lungo circa 30 centimetri con una cappella grossa come un mandarino e sotto due palle enormi.
La troia aveva intanto preso a sbocchinare chi aveva davanti, e a sua volta veniva leccata sia in fica che in culo. Con un cazzo piantato in gola mugolava di piacere sciogliendosi per quel trattamento speciale.
A questo punto dopo essersi infilata su di un cazzo duro, si è ripetuta la scena della crema nel culo e come ieri il secondo cazzo si è infilato senza problemi fino alle palle. Gianna si vedeva che godeva senza remore più del giorno prima gridando il suo piacere: sono la vostra cagna apritemi tutta fatemi godere vi voglio tutti dentro ancora spingete di più sfondatemi si godo godo godoooooo.
Ed è stato come se di colpo si aprissero le cataratte del cielo: ha iniziato a venire in maniera tale che i cazzi sembravano unti di grasso.
Gli amici si scambiavano continuamente di posto. Quello con il cazzo più grosso stato l’ultimo a presentarsi alla porta del piacere. Spingendo con un po’ di forza anche lui è riuscito a infilare tutto quel bastone nella fica. La stanza risuonava dei gemiti della troia e delle voci dei ragazzi che l’apostrofavano con troia, zoccola, sei come una vacca in calore, guarda come ti abbiamo allargato per bene i tuoi buchi sono così larghi che anche un cavallo non faticherebbe a scoparti, pensa se quel cornuto di tuo marito sapesse quello che stai facendo quanti cazzi ti stanno riempiendo.
Io dal mio nascondiglio non perdevo nessun dettaglio di quanto avveniva e con discrezione mi spostavo dentro la casa per vedere meglio e fotografare la troia in azione. Avevo il cazzo duro ed ero tentato ad unirmi alla festa ma ho pensato che si poteva rompere l’incantesimo perciò mi sono segato fino a sborrare.
Gli incitamenti aumentavano il piacere alla troia. Lo si capiva da come mugolava e da come si muoveva in mezzo a tutti quei giovani cazzi, mentre a me regalavano brividi lungo la schiena.
Era restato fuori dal culo solo quello con il cazzo asinino. Presa davanti e con la bocca piena di due cazzi, la troia lo ha sentito presentarsi alla porta posteriore. Il tizio ha iniziato a strusciare il cazzo sullo sfintere poi ha iniziato a spingere. Dopo un piccolo sforzo appena passata la cappella, la verga è stata come risucchiata dentro facendo sobbalzare la troia. Sentendosi cosi piena come mai le era successo ha iniziato a venire in una serie ripetuta di orgasmi. Era in uno stato di trance sembrava una enorme fica piena di cazzi. Ormai si era fatto tardi e come l’altra volta i giovani hanno preso mia moglie e uno alla volta gli hanno riempito di sborra sia la bocca che il viso. Il giovane più dotato ha infilato la cappella nella bocca di mia moglie cercando di farla entrare il più possibile ma riusciva ad entrare si e no la metà. Mia moglie con la bocca piena all’inverosimile ha iniziato a lavorarlo con le mani fino a farlo sborrare. Il ragazzo se ne venuto urlando il suo piacere con una quantità di sborra industriale zampillava come una fontana minimo 10 schizzi pieni e potenti.
Come ieri hanno ripetuto lo stesso rito di ieri strusciando i cazzi sulla faccia di mia moglie chiamandola troia, succhia cazzi hai tanta sborra in faccia che non ti si riconosce più.
Gianna con dell’acqua che era li vicino si è data una rinfrescata poi si è vestita ed è uscita seguita da tutti tranne che da Ibrahim.
Io sono entrato nella stanza e subito Ibrahim mi ha prima di tutto ringraziato per avergli permesso di sfondare mia moglie poi mi ha chiesto come era stato lo spettacolo e se volevo si poteva organizzare qualcosa di più forte. Non sapendo cosa rispondere ho preso tempo. Dopo averlo salutato sono tornato a casa trovando Gianna con l’accappatoio infilato dopo una doccia ristoratrice. Le chiedo come sta e lei mi risponde che è molto stanca per via della giornata passata al mare e delle ripetute nuotate tra i cavalloni. Sorrido e penso tra me che più che a nuotare tra i cavalloni si è fatta cavalcare dagli stalloni!!!!!!!!!!
La sera a cena con gli amici mentre si parla del più e del meno mi accorgo di alcuni strani movimenti sotto il tavolo tra mia moglie e i quattro figli dei nostri amici.