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io e l'amico con l'amico


di sexnorajep
16.07.2017    |    729    |    1 9.6
"Mi ritrovai il suo cazzo proprio davanti al viso mentre lo tenevo ancora tra le mani, e lui con una leggera spinta con una mano dietro la mia testa mi..."
Ciao ai lettori, a quanti di voi è successo che dopo il matrimonio ed aver messo su la propria famiglia, si perdono i contatti con una buona parte di amici che si frequentava nell'adoleacenza per svariati motivi.
Quello che vi sto per andare a raccontare e di un mio vecchio amico che non vedevo dal meno 10 anni.
Era una mattina di aprile ed ero in giro per lavoro a svolgere delle commissioni, e si era fatta l'ora di pranzo e dcisi di fermarmi in un locale del centro per mangiare un boccone al volo e ripartire con i miei impegni.
Presi posto a sedere nel plateatico esterno del locale, e mentre ero intenta a scegliere dal menù cosa ordinare, sento una voce pronunciare il mio nome con tono interrogativo " ma sei Nora? " alzai lo sguardo ed esclamai
" Marco " con tono sorpreso. E io, ciao ma che ci fai qui? e sopratutto quanto tempo..!! E lui, ma che sorpresa rivederti, come stai?
io: io benissimo, tu più tosto come ti va? Ma non eri allestero
Lui: si tutto ok sono tornato per le ferie, giusto una scappatina che da molto che non tornavo.
Ma tu più tosto che mi racconti, ti trovo veramente bene sei molto cambiata.
io: be mi sono sposata ho avuto due bimbe, che vuoi si cresce e si matura sopratutto.
Lui: infatti ho visto come sei maturata bene, non sei più la ragazzetta che ricordo.
io: ma piuttosto che ci fai qui?
Lui: sto aspettando un amico, che mangiavamo qualcosa per poi andare a fare un giro per negozzi, tu invece come mai qui da sola?
io: sono in pausa pranzo da lavoro, che sto facendo delle commissioni.
Dopo qualche minuto arriva il suo amico, Andrea un bel ragazzo so sincera, e dopo le presentazioni ci ritroviamo tutti e tre a pranzare insieme, ed io e Marco a ricordarci e vecchi tempi passati, tra risate e arrossamenti per qualche vecchio ricordo imbarazzante. Non che ad un certo punto Marco se ne viene fuori con un episodio che non mi sembrava il caso di rimebrare specialmente davanti al suo amico.
Lui: ma ti ricordi quella volta a casa di Cristian.
io: Marco mi ricordo ma non mi sembra il caso di raccontare questo fatto adesso e sopratutto davanti al tuo amico.. con classica espressione di leggero imbarazzo.
Apro parentesi per chi si chiedesse cosa successe. ( adolescenti sui 17 anni ci trovammo a casa di Cristian e tra una birretta e qualche canna finimmo a fare una cosa a tre ) chiusa parentesi questa è un altra storia.
Comunque finemmo di pranzare ed era arrivata l'ora di rimettersi a lavorare, tra un saluto e l'altro ci scambiammo i numeri di cellulare, con la promessa di rivederci con più calma prima che ripartisse, che mi avrebbe fatto piacere presentargli mio marito.
Io la sera stessa raccontai a mio marito del pranzo fatto con il mio amico e che una sera di queste ci saremmo visti per farglielo conoscere.
Non trascorse molto tempo che Marco si fece sentire al telefono per vederci una sera, ci misimo d'accordo per il sabato che sarebbe arrivato. Ne parlai con mio marito è fu contento di fare questa uscita e magari di coinvolgere anche altri amici ad unirsi alla serata.
Il venerdì mattina verso le 11 mi arriva una telefonata e vedo che è Marco.
Io: pronto Marco.
Lui: ciao Nora ti disturbo.
io: no tranquillo sono a casa non mi disturbi mica.
Lui: a sei casa, che coincidenza stavo proprio passando dalle tue parti, se non è troppo disturbo passerei per un caffè.
io: ma scherzi, passa pure.
Lui: però vedi che con me c'è anche Andrea, è un problema se viene anche lui.
io: no tranquillo una tazzina in più c'è l'ho.
E ridemmo alla batutina.. hahahahaha..!!!!
Arrivarono a casa e ci accomodammo in soggiorno, e dopo due saluti e delle chiacchiere, dissi, bene dai vado in cucina a prepararvi il caffè, e Marco, aspetta ti faccio compagnia.
io: no dai e lasci ad Andrea da solo!
Andrea: no tranquilla io intanto guardò un po' di TV.
A quel punto io e Marco andammo in cucina, e mentre preparavo la moca e tra una parola e l'altra con qualche complimento rivolto al mio cambiamento fisico d adolescente a donna, mi sento afferrare da dietro da due mani è girata con foga che non avendo nemmeno il tempo di capire cosa stesse succedendo che mi ritrovai con le labbra di Marco sulle mie e una lingua che si insinuava dentro alla mia bocca, mi ritrovai travolta da un bacio passionale seguito da una scarica elettrica che mi percorse tutta la schiena per trovare sbocco nel mio basso ventre, e poi le sue mani che dai miei fianchi risalivano per afferrare i miei seni e stringerli con decisione e passione, poi le sue labra si staccano dalle mie per andare a sfiorare il mio collo, che solo dopo due sossulti lo fermo per un attimo e gli ricordo che di la c'era il suo amico. E lui mi dice stai tranquilla non viene di qua, e riprende a baciarmi e toccarmi, quando ad un certo momento sento una sua mano che si fa strada sotto la gonna del vestitino che indossavo allargandomi leggermente le gambe, scostare le mutandine e indrodursi nella mia passerina ormai umida. Che dopo un paio di penetrazioni con le dita, toglie la mano e avverto nei suoi movimenti che stava sbottonando i pantaloni, e afferrandomi una mano la mise sopra al suo membro già fuori e duro. Avendolo già in mano così duro e iniziando a fare dei piccoli e delicati movimenti su e giù, mi scostai da lui e guardandolo negli occhi gli dico con voce bassa " Marco.. che mi stai facendo fare" e abbassai lo sguardo ammirando quel bel cazzo duro che avevo per le mani. Con un movimento lento seguito da un bacio sfuggente è una frase dicendomi, "fammi vedere se fai ancora quei pompini da paura che mi ricordo" e mi accompagna a scendere giù. Mi ritrovai il suo cazzo proprio davanti al viso mentre lo tenevo ancora tra le mani, e lui con una leggera spinta con una mano dietro la mia testa mi invitava a prenderlo in bocca, quando ormai ero in prossimità di riceverlo nella mia bocca, in silenzio senza dire più nulla alzai lo sguardo un ultima volta enne tre il suo cazzo ormai stava entrando i nostri occhi si fissarono per poi chiuderli al primo affondo nella mia gola.
Ormai non pensavo più al suo amico Andrea che era di la in soggiorno, solo quando alzando lo sguardo verso Marco notai che guardava verso la porta della cucina, e li capii che Andrea non fosse più in soggiorno, non ebbi nemmeno il coraggio di girarmi di verificare se veramente alle mie spalle ci fosse Andrea. Solo quando avvertii una terza mano che mi accarezzava la testa da dietro dall'alto verso il basso e che con la coda dell'occhio alla mia sinistra si avvicinava un altro cazzo maneggiato con una mano, la cosa fu chiara. Fermai la mia bocca ma continuando con le mani sul cazzo di Marco, lo guardai e gli dissi " Marco... stiamo andando oltre adesso" l'unica cosa che mi disse fu solo questa " sei cresciuta ma lo so che una cosa non ti è passata la voglia di cazzo" e mi giro la testa verso il cazzo di Andrea e mi disse, prendiglielo in bocca, e mi infilò il cazzo di Andrea in bocca. Mentre ciucciavo Andrea con la mano masturbavo Marco.. e sentivo Andrea che diceva a Marco, minchia che bocca che ha la tua amica mi sento il cazzo durissimo...
ad un certo punto Marco mi dice andiamo in camera a continuare che li stiamo più comodi, mi tirai su e feci strada verso la camera da letto, giunti in camera ci denudammo i un attimo, Andrea si strazio subito al centro del letto a pancia in su, Marco mi prese alle spalle e mi indirizzo verso Andrea che aveva quel bel cazzo dritto e duro che aspettava che lo riprendessi nella mia bocca,è così feci gattonando verso di lui, offrendo così a Marco una visuale delle mie nudità belle in evidenza, che non tardò ad avvicinarsi e in un primo momento passando la sua mano per poi sentire successivamente la morbidezza della sua bocca e della sua lingua che si insinuava dentro di me, non passo molto tempo che avvertii lo sfregamento della sua cappella sul mio clitoride seguito da una penetrazione lenta ma che mi fece avvertire tutta la sua virilità. Poi iniziò ad aumentare quei movimenti seguiti da colpi secchi e di affondo che mi facevano gemere di piacere da non farmi nemmeno riuscire a tenere il cazzo di Andrea in bocca. Poi Marco si tolse e Andrea mi porto sopra di lui, anche Andrea voleva possedermi e non tardò a penetrarmi e a farsi cavalcare, io ormai ero in balia di due cazzi che ormai ero un lago di piacere, mentre cavalcavo Andrea, Marco mi accarezzava e stimolava il mio buchino, ed esclamava " però Nora che ne dici se facciamo una doppia penetrazione" e io, se fai piano puoi provarci, nemmeno finii di dirlo che mi stava già insalivando per bene e con le dita entrava per ammorbidirmi un po'. Poi iniziò a penetrari e quando fu del tutto dentro e i due si misero a muore i miei gemiti si trasformarono in urla di piacere. Ero ormai persa in un attimo fui travolta in un susseguirsi di orgasmi, mi sentivo spaccare ma nello stesso tempo travolgere dal piacere. Dopo atri cambi di posizioni dove ormai la mia figa era secondaria perche i due si concertarono di più nel mio culetto è la mia bocca, arrivo il momento della loro esplosione di piacere, il primo ad arrivare fu Andrea che volle venirmi in bocca, sentii tutta la sua esplosione di caldo nettare nella mia gola, con il suo cazzo incastrato nella mia bocca lo guardavo in faccia e vedevo tutte le sue espressioni di piacere e il contorcersi del suo corpo, aprii la bocca solo quando finii di venire e che tutto era finito giù, ne uscii una cappella gonfia e rossa che Andrea si stacco e si lascio andare sul letto con una espressione di soddisfazione immensa. Marco che si era messo in disparte mi afferro mi mise a gattoni mi penetro e mi disse ora ti spacco e ti innaffio tutto il tuo viso, io con tono di sfida gli faccio e dai spaccami... dopo qualche bel colpo si scanso mi giro con foga e fece quello che disse mi riempi il viso di una sborra calda e corposa che ne rimasi sorpresa di quanta ne uscii, poi mi spalmo tutto per bene con la sua cappella e si fece ripulire tutto il cazzo.
Alla fine di tutto Marco mi dice " però sei diventata una gran troia, come sospettavo" e ci mettiamo a sorridere tutti e tre. Dopo un po' ci ricomponiamo loro vanno via, e prima di chiudere la porta mi fa Marco ci vediamo domani sera alla serata. Lo guardai e gli dissi che stronzo che sei...
Il sabato sera ci trovammo tutti io mio marito qualche amico nostro e naturalmente Marco e Andrea. Fu una bella serata di sguardi maliziosi di chi sà.
Be Marco è ripartito e ogni tanto ci messaggiamo, Andrea eeeeee Andrea non è partito.........!!!!!! ; )
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