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SEGRETARIA


di Membro VIP di Annunci69.it paolatrav
28.05.2023    |    319    |    2 9.5
"” certamente il faldone non le salterà in mano da solo “………..."
Accadde tutto qualche anno fa, erano i primi annunci che mettevo in internet, fino a quel momento avevo sempre usato annunci sui giornaletti del settore, mi ero fatta fare per l’occasione delle foto da un amico, foto dalle quali non traspariva e non si vedeva la mia natura maschile, ma chi le avrebbe guardate si sarebbe trovato davanti una bella figona e basta.
Risposero in tanti, ma veramente in tanti, tanti mess. li cestinai subito, avevo chiesto poche ma indiscutibili cose, una foto intera, e un recapito telefonico, ne restarono una ventina, di questi ne cestinai altri 15, dopo averli letti, mi avevano preso per una donna, segno che avevano risposto senza leggere, degli altri cinque o sei uno mi incuriosì in modo particolare, uno che mi proponeva un giochino, avrei dovuto sostenere un colloquio come segretaria, e avrei dovuto fare di tutto per esser assunta, ok pensai, questo è quello giusto, del resto ho sempre amato i giochi di ruolo.
Gli risposi, immedesimandomi subito nella parte, adducendo problemi d’orario, causa il mio lavoro attuale, chiedendo se l’appuntamento lo potevamo avere nelle ore serali, mi rispose dopo qualche giorno dicendomi che iniziavo subito male, perché non era il padrone che doveva adattarsi a me, ma io a lui quindi l’appuntamento era fissato per le ore 16,00 del venerdì dopo, pensai tra me e me che alle 16,00 c’era ancora gente in giro, che magari avrei beccato qualcuno in ascensore o per le scale, era un mio riguardo nei suoi confronti, ma visto che il capo voleva così , così sarebbe stato.
Venerdì dell’appuntamento: iniziai a prepararmi nel primo pomeriggio, scelsi un tailleur color grigio topo, intimo nero, autoreggenti color fumo, scarpe in vernice nera con tacco alto, una parrucca mora corta, un paio di occhiali, mi preparai, abbondai col profumo, mi truccai, mi vesti ed ero pronta, mi guardai allo specchio, cazzerola sembravo proprio una segretara, forse troppo sexy, ma dovevo avere quel lavoro.
Arrivata al palazzo, suonai il campanello, 5° piano a destra mi disse, entrai, e mentre aspettavo l’ascensore vidi aprirsi una porta ed uscire l’uomo delle pulizie, mi squadrò dall’alto al basso, arrivò l’ascensore, lo presi e sali, arrivata al 5° piano entrai, “ venga signorina si accomodi” entrai nel suo uff., lui quando mi vide si lasciò scappare un “ cazz…..” soffocato alla fine, “si tolga pure la pelliccia e si segga li”, io ubbidiente eseguii i suoi ordini, sedendomi feci in modo che la gonna restasse alzata, ed accavallando le gambe gli misi li in mostra un bel paio di cosce, inguainate da stupende calze, (dimenticavo “ su ebay un sito dove si compera di tutto avevo trovato un corpetto fatto in silicone farmaceutico riproducente il seno femminile, corpetto che una volta chiuso sulla schiena a chi ti guarda dal davanti lascia vedere solamente un paio di tette mozzafiato, io avevo scelto come misura una 4°). Avevo lasciato un paio di bottoni della giacca aperti, in modo da lasciar intravedere il reggiseno, e le tette.
“ Allora signorina mi dica cosa è capace di fare”……..” di tutto, e ribadisco tutto”……..” tutto cosa mi scusi”………ed io accentuando il movimento delle gambe” proprio tutto, tutto quello che una segretaria particolare deve saper fare”……..” ma lei non è qui x diventare la mia segretaria particolare, solo una segretaria”…….io scavallai le gambe, e restando con le gambe aperte lo guardai dicendo “ vedremo”, “ ok, allora mi prenda quella pratica lassù e vediamo cosa ci capisce”……………..”devo salire sulla scala ?”………..” certamente il faldone non le salterà in mano da solo “………..” sa era solo perché ho la gonna un filino stretta” e così dicendo mi alzai la gonna fino alle mutandine, sali la scala mettendo il più possibile in mostra il mio culetto, arrivata lo guardai, aveva la mano in mezzo alle gambe, restai lassù ancora qualche istante, poi scesi, mi sedetti, lasciando la gonna alzata.
“ Uffa ma che caldo in quest’ufficio”……..e scrollai la giacca , anche l’ultimo bottone si aprì, lo vedevo puntarmi le tette, aveva veramente la faccia del bavoso, e più lo guardavo, più aumentava in me il sospetto che lui non fosse quello delle foto dell’anuncio, il viso era coperto, ma il fisico non mi sembrava lo stesso, “ vedo signorina che usa biancheria molto sexy, segno che ha cura e stima di se stessa” ……..,” certo, mi piace sentirmi femminile, e mi piace piacere”………” osservavo il suo reggiseno, molto carino, stavo pensando che potrei comprarne uno uguale per mia moglie”….io apri la giacca, lui si ritrovo li davanti due tette niente male, sapeva che ero un travestito, e non un trans, e forse il vedere due tette così perfette lo stava scombussolando.
“ Rimetta pure il faldone al suo posto adesso”, mi alzai, la giacca aperta, la gonna sollevata fino all’inguine, sculettando ritornai alla scaletta, salii lentamente, spingendo all’indietro il mio culetto, lo vedevo sudar freddo, era infoiato ma non capivo dove volesse arrivare, arrivò invece qualcun altro in ufficio, senti bussare, ed entrò il ragazzo delle pulizie, “mi scusi sig. Piero, pensavo fosse uscito”, ed entrando mi vide sulla scala, “accidenti, non sapevo fosse in compagnia” io restai sulla scala, non capivo, vidi uno strano sorrisino sui loro volti, “ su aiuti la Signorina a scendere”, lui si premurò di piazzarsi li sotto la scala, ed appena io gli arrivai a tiro di piazzare le sue mani subito sulle mie chiappe “ venga venga che la prendo io”, sentivo le sue mani scivolarmi lungo le gambe, ed arrivare ai fianchi, “ ecco ci siamo” mi disse, appoggiando i piedi a terra mi appoggiai pure a lui, e sentii qualcosa di grosso sotto la patta, mi sistemai subito la gonna e richiusi la giacca, e tornai a sedere, guardai il fantomatico Piero come per capire cosa stesse succedendo, lui mi fece un sorrisino, e con la mano mi fece segno di star tranquilla, “ allora io posso iniziare a pulire di la “ chiese il ragazzo, e dopo aver ricevuto l’assenso si recò nell’altra stanza.
“ Non preoccuparti” mi disse, “fai finta che non ci sia, e poi se apre bocca lo faccio licenziare”
“ ecco signorina dovrebbe tornare su a prendere un’altra pratica ”, …….e sorridendo aggiunse” come prima, mi piaceva come prendeva la pratica in mano “………..quante allusioni, e ricominciamo pensai, rialzai la gonna, sbottonai la camicetta e tornai su, lui si alzò, si appoggiò alla scrivania, si abbassò la lampo dei calzoni e tirò fuori il suo uccello, non piccolo, non grande, normale, “ cazzo “ pensai ma non è quello delle foto, iniziavo a sospettare di esser stata infinocchiata, il primo appuntamento avuto tramite internet, si stava trasformando in una fregatura.
Mentre ero lassù riecco quello delle pulizie, “ ma signor Piero cosa sta facendo”, …….” Dai dai non rompere, e vai ad aiutarla ” quel vai ad aiutarla mi suonò strano, lui si avvicinò alla scale, e mi disse “ dai scendi che adesso ti prendo” altra allusione ?
Scendendo lui mi riprese prima per le caviglie, poi le sue mani con un guizzo salirono su fino alle mie chiappe, iniziando a palparmi “ ei ma cosa fai “…..” taci troietta che è quello che vuoi”, mi scostò bruscamente le mutandine, e un secondo dopo la sua lingua mi frugava in mezzo alle chiappe “ che bel culo che hai”, mi accorsi che nel frattempo si era pure lui tirato fuori il cazzo, “ dai scendi che adesso lo prendi”, arrivata all’ultimo gradino senti il suo cazzo subito in mezzo alle chiappe,” dai che te lo sbatto dentro…….e Piero “ si dai scopami la segretaria, vediamo se si merita il posto” non ebbi nemmeno il tempo di ribattere, che mi senti il cazzo dentro, era veramente bello grosso, e non fece fatica ad entrarmi dentro, ero bagnatissima ed eccitata.
Restammo li a fottere qualche minuto, io appesa alla scala e lui che da dietro mi scopava come un forsennato, “ dai portala qui sulla scrivania”, mi portò alla scrivania, mi mise a 90 gradi appoggiata sulla pancia, e eccolo nuovamente dentro di me, i suoi colpi erano vigorosi, il ritmo forte, pensai “ adesso di questo passo viene subito” invece il tempo passava, Piero mi si mise davanti, e mi infilò il cazzo in bocca, che troia di segretaria che ero, ma ero io ad aver detto che potevo e sapevo far di tutto basta aver il posto, e poi non è che la cosa mi dispiacesse, ero andata li apposta per esser scopata, “ dai girati” mi fece girare a pancia in su, mi vennero vicino entrambi, uno per lato, e si fecero spompinare per bene, poi il fantomatico ragazzo delle pulizie tornò in mezzo alle mie gambe, e tenendomi per le caviglie iniziò nuovamente a fottermi, lo sentivo fino in gola, “ dai troia masturbati mentre ti scopiamo “, iniziai ad accarezzarmi, avevo l’uccello duro come il marmo, me lo presi in mano ed iniziai a smanettarmi, Piero si avvicinò e senza dir niente me lo prese in bocca, era veramente bello, uno che mi scopava, l’altro che mi leccava.
Sentivo la sua lingua giocherellare sulla mia cappella, sentivo la sua bocca vorace accogliere tutto il mio cazzo, mentre un altro vorace cazzo mi stava scopando, andammo avanti così per una ventina di minuti, poi si accostarono entrambi a me, e mentre io a turno li leccavo, loro continuavano a menarsi e a menarmi il cazzo, poi prima uno e a poco l’altro mi vennero in viso e sul seno, io mi accarezzavo ricoperta di sperma, loro continuavano a masturbarmi, fino a quando non riuscendo più a trattenermi sborrai copiosamente pure io.
“ OK…ok sei assunta” e guardandoci iniziammo a ridere tutti e tre, di li a poco seduti a fumarci una meritata sigaretta, venni messa al corrente che Piero era il titolare dell’impresa di pulizie, e Mauro il ragazzo delle pulizie, altri non era che il padrone della ditta, il vero boss.
Questo giochino lo abbiamo ripetuto diverse volte, con diverse varianti e sfumature, ma mai ho riprovato l’emozione della prima volta, di quello che stava succedendo senza che io fossi pienamente a conoscenza che era tutto organizzato, cosa che mi dette strane e piacevoli sensazioni di realtà.
A tutt’oggi, questo della segretaria, è ancora un gioco che mi piace tantissimo, gioco che metto in pratica molto volentieri, appena trovo un capo che ha bisogno di una segretaria molto molto particolare, e che abbia voglia di mettermi alla prova, di tastare le mie capacità, con un colloquio….e non solo.

“ Ho disperatamente bisogno di lavorare, prendetemi non ve ne faro pentire”
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