Racconti Erotici > trio > L'estate più bella 2 - L'arrivo di Sonia la zoccoletta
trio

L'estate più bella 2 - L'arrivo di Sonia la zoccoletta


di Fryek
03.10.2015    |    2.887    |    0 9.6
"Tolsi la mano di Carla e Sonia alzò velocemente la testa per prendere respiro “Sai Carla, da quando vi ho rincontrate ho sempre desiderato infilarci in mezzo..."
Da circa una settimana, ci davo dentro regolarmente con Carla, la mia cara cuginetta. Bastava trovare un luogo ben appartato e lasciarsi del tempo libero per far si che Carla desse sfogo a tutte le sue fantasie più sfrenate. Ed io alle mie, ovviamente. E durante uno di questi incontri con la mia cara cuginetta, fummo interrotti proprio sul più bello. Ci eravamo dati appuntamento sul tetto di casa mia, facilmente raggiungibile grazie ad una scalinata esterna, per le 3 di pomeriggio. Un po’ caldo, ma il posto era appartato, difficilmente qualcuno ci avrebbe visto o sentito dato che tutti si sarebbero messi a riposare fino almeno alle 4 e mezzo, inoltre, vi era un gazebo, sul tetto, che dava quel tanto di ombra che bastava per permetterci di star bene, grazie anche al venticello fresco che soffiava di tanto in tanto. Carla si presentò in costume da bagno, pronta per andare in spiaggia non appena avessimo finito di divertirci come nostro solito. Appena arrivò, ci baciammo a lungo e le sue braccia volarono attorno al mio collo mentre le nostre lingue si univano in una danza frenetica da dentro le nostre bocche unite. Le feci scivolare le mani sulla schiena, poi sui fianchi, per poggiarle infine sul suo bellissimo culetto sodo. Glie lo strinsi con entrambe le mani, riuscì ad emettere un gemito appena strozzato di eccitazione, si aggrappò a me con forza e mi sussurrò “Dai Giò, facciamo in fretta che magari possiamo riprendere in spiaggia…” mi balzò alla mente una piccola ed anonima spiaggetta nascosta in mezzo a due alte scogliere. Con un po’ di fortuna avremmo potuto trovarla vuota e ci saremmo potuti appartare lì… L’idea mi eccitò praticamente all’istante, così decisi di fare in fretta come chiedeva. Le scostai velocemente il pezzo di sotto in modo da rivelarne la fica già umida, pronta per ricevere il mio cazzo che, dal canto suo, era pronto per soddisfare Carla. Abbassai il mio costume il tanto da farlo uscire fuori, feci sdraiare Carla a terra sotto di me ed avvicinai il bacino al suo, la punta del pene ormai gonfia e pulsante sfiorava leggermente le labbra che fremevano sensibilmente, attendendo ciò che più bramavano. Mi avvicinai in modo da strofinarla leggermente lungo l’apertura che sentii calda e bagnata, Carla ansimò, spinsi ancora, godendomi l’espressione eccitata di godimento che faceva Carla mentre sentiva ogni singolo centimetro che entrava in lei, inarcando la schiena, gemendo leggermente. Mi chinai a baciarle in ventre, risalendo sempre di più, finché non arrivai al collo, Carla si aggrappò a me, ansimando con forza “Si… Dai… Di più…” continuai ad infilarlo, mentre con la bocca andavo a cercare la sua, giocando col labbro inferiore, mordicchiandolo piano, succhiandolo leggermente. Carla, eccitatissima, staccò la faccia dalla mia, mi guardò intensamente e, con un colpo improvviso, mi buttò di lato, mettendosi a cavalcioni sopra di me. Cominciò a saltare, chiuse gli occhi e gettò la testa all’indietro, impalandosi sempre più in fondo ad ogni colpo, gettando ritmicamente degli urletti acuti, mentre l’aiutavo col movimento tenendola per i fianchi. “Ehm ehm…” Carla aprì gli occhi all’improvviso, dopodiché, li sbarrò spaventata a morte, io mi gelai completamente, cercando d’inclinare la testa all’indietro per vedere chi ci avesse scoperto proprio nel bel mezzo del rapporto. Sonia ci guardava con un’espressione che non lasciava trapelare nessunissima emozione, appoggiata alla ringhiera della scala, a braccia incrociate, indossava un pareo azzurro che la copriva da appena sotto le ascelle fino alla coscia. Sonia è la sorella maggiore di Carla, a differenza della sorellina, ha dei lunghissimi capelli biondi, è chiara di pelle, alta circa 1.60, e con due enormi seni che la natura ha voluto regalarle al posto dell’altezza. Ha la mia età, e non si può certo dire che non sia sveglia, tutt’altro! Con Carla non eravamo stati molto discreti, e Sonia doveva aver fiutato qualcosa, seguito Carla e… Trovato me che mi sbattevo la sorellina come un dannato. Rimanemmo in quella posizione per un attimo, finché lei non decise di rompere quell’imbarazzante silenzio “Allora, Carla” cominciò “Era qui che dovevi venire, quindi?” Carla era immobile, come se stare ferma le assicurasse di non esser vista, ma seguiva con lo sguardo la sorella che camminava intorno a noi, senza guardarci “Avevi detto di voler farti un giretto da sola ma…” girò lo sguardo verso di noi “Mi sembri in buona compagnia, dopotutto” deglutii. Ciò che m’inquietava di più non era il fatto che ci avesse scoperto qualcuno, ma il fatto che Sonia aveva una faccia completamente inespressiva e parlava con voce atona, come se la cosa non fosse particolarmente importante. “Ok, lo ammetto” cominciò Carla “È già da una settimana che con Giò scopiamo insieme, ci piace e lui è bravo, mi fa fare tutte le zozzerie che voglio ed io gli faccio fare tutto quello che vuole, che male c’è?” Sonia inarcò un sopracciglio “Che male c’è…? Che male c’è??” finalmente un tono, anche se non proprio rassicurante… “Non so se ti rendi conto della situazione Carla, stai scopando con tuo cugino…! E la cosa peggiore è che lo tieni segreto! Non ci posso credere!” Carla assunse un’espressione imbronciata mentre Sonia proseguiva “Dopo tutte le volte che ti ho avvisata, che mi sono confidata con te, ora mi tieni nascosto questo! Pazzesco!” la conversazione stava prendendo una piega strana, c’era effettivamente qualcosa che mi sfuggiva “E perché poi? Sentiamo, ora voglio sapere perché” Sonia rimase davanti a noi, a braccia incrociate, battendo rabbiosamente un piede. Carla assunse un’espressione di vergogna e si alzò, indicandomi il pene ancora ben eretto. Mi misi seduto e cercai di ricompormi, ma vidi qualcosa che non mi aspettavo: Sonia era rimasta stupita “Oh beh… Effettivamente…” disse mentre si avvicinava al mio cazzo. Guardai Carla cercando di capire cosa diamine stesse succedendo, vidi che aveva un’aria contrariata. Nel frattempo Sonia si era inginocchiata e mi aveva afferrato alla base del pene, ondeggiandolo avanti ed indietro, fissandolo come ipnotizzata. Guardai quel viso così diverso da quello della sorella: occhi azzurri, labbra carnose, capelli lisci che arrivavano praticamente fino al culo. Aveva la bocca leggermente aperta e continuava a fissarmi il cazzo che continuava a farsi dondolare davanti alla faccia, seguendolo con gli occhi. La cosa mi stava facendo impazzire, essere interrotto a metà rapporto mi aveva lasciato una voglia incredibile “Hai intenzione di giocarci ancora per molto o vuoi anche farci qualcosa?!” le chiesi di botto, leggermente alterato. Si fermò, mi guardò dritto negli occhi e, senza dire una parola, se lo cacciò in bocca fino a metà. Sentii le sue labbra carnose che si chiudevano attorno alla mia asta, sentii il risucchio che produceva la sua bocca e la lingua che leccava ossessivamente la cappella. Buttai la testa all’indietro, preso alla sprovvista da quel pompino fantastico che Sonia mi stava facendo con tanto impegno. Da quella posizione, vidi Carla che si girava e si dirigeva verso le scale “Carla!” la chiamai. Si girò con un espressione triste e molto vicina alle lacrime. Le feci cenno di avvicinarsi e, dopo un attimo di esitazione, mi accontentò. La tirai a me e la baciai, inizialmente rimase stupita, poi cominciò a sciogliersi e rispose al bacio. Quando ci staccammo, lei sorrise, allungò una mano verso la testa della sorella e glie la spinse in modo da farle entrare tutta l’asta in bocca, fino in gola “Devi prenderlo tutto, zoccoletta” la canzonò “A metà ce la facciamo tutte”. Guardai la faccia di Sonia, che cominciava a diventare rossa per la mancanza d’aria, mentre mi guardava implorante, come a chiedermi un attimo di tregua. Sorrisi perfidamente: la cosa mi stava eccitando parecchio. Tolsi la mano di Carla e Sonia alzò velocemente la testa per prendere respiro “Sai Carla, da quando vi ho rincontrate ho sempre desiderato infilarci in mezzo il cazzo” dissi mentre indicavo il seno della sorella. Carla non se lo fece ripetere due volte, afferrò il pareo della sorella e glie lo sfilò rapidamente. Rimbalzarono fuori le tette enormi di Sonia, coperte a malapena da un costume decisamente troppo piccolo per lei. Mi liberai completamente del costume e mi avvicinai a Sonia che, piano piano, cominciava a capire di star perdendo il controllo della situazione. Le afferrai quel seno monumentale e c’infilai il pene in mezzo, spingendolo il più possibile. “Da brava zoccoletta, prendilo anche in bocca” le dissi, Sonia non disse e non fece nulla, si limitò a prendere in bocca la cappella quando faceva capolino, succhiandola con gusto mentre mi muovevo avanti ed indietro, godendomi la sensazione fantastica di quelle enormi tette morbide attorno al mio cazzo eccitatissimo. Sentii di essere vicino a venire, così accellerai il ritmo mentre Sonia, senza smettere di succhiare la cappella, mi guardava con uno sguardo da vera porca, detti un colpo ed un fiotto di sperma fuoriuscì dalla cappella che sporgeva, colpendo Sonia vicino all’occhio destro, che aveva chiuso appena in tempo. Continuai a svuotarmi in mezzo alle sue tette e sul collo, finché non sentii di aver finito, dopodiché, estrassi il cazzo ancora in tiro e glie lo sfregai in faccia, spalmandole il mio schizzo precedente per tutto il viso. Sonia rimase con gli occhi chiusi a godersi quello sfregamento di cazzo in faccia. Carla s’inginocchiò a fianco alla sorella slacciandole il reggiseno e mettendosi nella stessa posizione, così cominciai a passare il mio uccello ancora gonfio anche sulla sua faccia, spalmandole alcuni residui di sperma sulle guance. Feci un passo indietro, godendomi la vista della sorelline eccitatissime che stavano alla mia mercé, mentre Carla apriva gli occhi e, con uno sguardo da vera maiala fisso su di me, cominciava a leccare via tutta la sborra dalla faccia, dal collo e dalle enormi tette di Sonia, che quando si sentì dire da Carla “Zoccoletta, ora tocca a te” le ricambiò immediatamente il favore. Appena anche Sonia finì di ripulire la faccia della sorellina, quest’ultima la spinse gentilmente a terra, stendendocisi sopra dandomi le spalle. Le tolse il pezzo di sotto ed io mi fermai ad osservarle a lungo, godendomi ogni aspetto della scena: le grosse tette di Sonia, schiacciate da quelle più piccole di Carla; Carla che baciava il collo della sorella, eccitandola sempre di più; i corpi delle due ragazze che si accarezzavano delicatamente l’un l’altro e le fichette che si sfregavano grazie al movimento di bacino della sorella più piccola. Mi stesi a terra e cominciai a leccarle con gusto, alternando dita e lingua tra l’una e l’altra, finché sentii i respiri affannosi di Sonia che mugolava qualcosa. Mi tirai su, sporgendomi sopra Carla e premurandomi di sfregarle l’uccello sulla fica bagnata facendola sussultare e gemere di piacere “Dimmi zoccoletta, hai bisogno di qualcosa?” Sonia era rossa in volto, ansimava forte mentre la sorella cercava di continuare a concentrarsi sul suo collo, tentando d’ignorare la mia cappella gonfia che si muoveva su e giù in mezzo alle sue labbra umide “Allora zoccoletta?” ripetei. Sonia mormorò qualcosa a voce troppo bassa perché riuscissi a sentire “Voce zoccoletta, voce!” le dissi, stavolta riuscii a percepire qualcosa che suonò tanto come un “Fottimi”. Penetrai Carla che gemette forte e cominciò ad ansimare mentre cominciavo a scoparla lì, sopra la sorella “Oh, vorresti farti scopare come Carla? Effettivamente sembra sia eccitata, tu che dici?” Sonia guardava Carla, invidiosa dei versi e dei movimenti che la sorellina faceva sopra di lei “Quindi Sonia? Vorresti godere come tua sorella? Diglielo Carla, com’è essere scopata dal tuo cuginetto?” le detti un affondo ben assestato e Carla si lasciò sfuggire un lungo gemito prima di rispondere “E’… Fantastico! Sentissi come mi scopa bene Sò… Ha un cazzo da favola, bello grosso, ogni volta sembra di star scopando di nuovo per la prima…! E sentissi quant’è lungo… Praticamente ti sbatte l’utero…” Sonia, che nel frattempo sentiva l’impatto dei colpi che davo alla sorellina, gemeva con lei, ascoltando eccitatissima tutto ciò che le diceva Carla, finché non resistette più ed urlò “SI! FOTTIMI! VOGLIO ESSERE SCOPATA DA TE, TI PREGO!” mi fermai all’improvviso. Carla gemette sentendomi improvvisamente fermo, e cercò di muovere il bacino per impalarsi da sola, lo tirai fuori e spostai Carla, mettendomi sopra Sonia che, rossissima in volto, mi guardava mordicchiandosi il labbro inferiore. “D’accordo zoccoletta” le dissi. Le strofinai la cappella sulla fica, facendola gemere di voglia, le pizzicai un capezzolo, tirandolo verso l’alto, glie lo succhiai e morsi, eccitatissimo da quelle tette enormi. Le infilai la cappella, inarcò la schiena gemendo leggermente, mi girai verso Carla che si stava masturbando guardandoci “Vieni Carla, dai qualcosa da fare alla nostra zoccoletta” le dissi, indicandole il volto contratto della sorella. Carla sorrise e si sedette sulla faccia di Sonia rivolta verso di me, incitandola a leccare, ordine che evidentemente non aspettò ad eseguire, dato che Carla cominciò ad ansimare subito dopo. Cominciai a spingere sempre di più, sentendola stretta e fradicia, attorno al mio cazzo durissimo. Sonia gemeva soffocata dalla fica e dagli umori della sorella, che muoveva il bacino avanti ed indietro mentre mi baciava, eccitata da ogni colpo che davo a Sonia. Continuammo quel fantastico triangolo finché Carla non venne in faccia a Sonia e si spostò di lato, esausta, mostrandomi il volto eccitatissimo della sorella maggiore, inondato di umori, con gli occhi al cielo e la lingua ancora di fuori. La afferrai per la vita, tirandomi all’indietro e sedendomi, dopodiché cominciai a spingerla su e giù al ritmo che preferivo, affondando il volto il quell’enorme seno, dedicandomi a baciarne, leccarne e succhiarne ogni centimetro, concentrandomi sui capezzoli ogni tanto, mordendoli e tirandoli. Sonia ormai non capiva più nulla, si aggrappò alla mia testa, gemendo ad ogni colpo che le davo, sfinita completamente, finché non venne con un fortissimo gemito. Si tolse da sopra di me ed andò a sdraiarsi a fianco a Carla, mi stesi poco lontano, appoggiato sui gomiti e le vidi abbracciarsi ed accarezzarsi lentamente “E tu volevi tenermi nascosto uno che ti scopa così? Mio Dio quanto sei tirchia…” disse Sonia sorridendo. Carla sorrise a sua volta e disse “Ora dobbiamo solo far finire anche lui, zoccoletta” si rimisero sedute e si girarono a guardarmi. In effetti ce l’avevo ancora duro, così si avvicinarono a quattro zampe guardandomi con sguardi eccitanti e mi strinsero il cazzo in mezzo alle loro tette, muovendosi su e giù. Restai immobile, a godermi quel fantastico lavoro di coppia mentre le due parti si baciavano intensamente, finché non venni con un paio di schizzi che colpirono le ragazze sul collo ed il mento ed altri meno intensi che si riversarono sulle loro tette. Mi distesi sul terrazzo, godendomi l’aria fresca sul corpo mentre le mie cuginette si ripulivano l’un l’altra, dopodiché si avvicinarono a me e ci scambiammo un fantastico bacio a tre. Quando ci staccammo, Sonia chiese “Beh, vogliamo andare nella spiaggetta adesso?”
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.6
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per L'estate più bella 2 - L'arrivo di Sonia la zoccoletta:

Altri Racconti Erotici in trio:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni