Noi, arrivati pressoché alla soglia di un'età più che matura (ma quando inizia esattamente?), abbiamo "maturato" che... (scusate il bisticcio di parole): ci stiamo comodamente e senza rimpianti; ci riteniamo fortunati perché ci amiamo come ci amavamo 30 anni fa; abbiamo piena consapevolezza di: cosa ci piace, cosa non ci piace, cosa cercare ancora insieme con questo rapporto; di quanto sia bella e importante l'amicizia ed il dialogo con le altre coppie al di là o in aggiunta alle performance fisiche; di quanto appagante possa essere sempre la sessualità, perché (ce ne rendiamo conto) a fronte di una linea di fisicità a volte un po' calante, subentrano fantasie e comportamenti che ampiamente rilanciano il piacere di stare insieme ed in compagnia di altri.

Crediamo che una delle chiavi di accesso alla conoscenza ed empatia tra coppie sia nel porsi con semplicità e basta veramente poco; bisogna distinguere da dove ci si trova: su un lettone può essere sufficiente sdraiarsi accanto, iniziare con il proprio partner e poi vedere se una carezza o una piccola attenzione tra le lei viene gradita e di lì con calma incominciare.... In genere questo è accompagnato da un "possiamo?" e le risposte che abbiamo avuto nel tempo sono state: " dovete... certo che sì... non su me ma su lui... ecc.." Potrebbe capitare un "no, grazie" ed allora amici come prima... Invece, su un divanetto o in una vasca di una spa un "ciao ragazzi, siete già venuti qui? Noi la prima volta... oppure... noi ogni volta che possiamo, ci piace molto..." può servire a rompere il ghiaccio. La comunicazione spontanea è la molla iniziale e da lì si dà il via ad uno scambio che da verbale, se scatta una simpatia, può velocemente evolversi ed in caso contrario quattro chiacchiere non fanno certo male. Chi frequenta un club dovrebbe avere una certa propensione a stare con altri e quindi basta intercettare una semplice attenzione iniziale per eventualmente approfondire la conoscenza. Unica accortezza per noi, rivolgersi a coppie coetanee o vicine di età. Questa la nostra esperienza, che non è poi chissà cosa ed è sicuramente influenzata dalla nostra età... le coppie giovani avranno altri modi e metodi.

La mia lei ama gli abiti scollati e con le misure che si ritrova ha sempre attirato sguardi che parlavano da soli. In spiaggia è scontato, soprattutto considerando quelle che frequentiamo, dove l'unica cosa indossata è la crema abbronzante. Ma la cosa si fa sicuramente più intrigante quando si mescola ad un tocco di eleganza, una trasparenza, un vestito estivo che favorisce quel vedo/non vedo che per me è sempre da sballo. Il bello di lei (e che mi è sempre piaciuto), è che questi atteggiamenti li ha sempre fatti con una naturalezza disarmante, senza forzare mai, senza scivolare nella palese provocazione. Se gli sguardi di altri mi hanno dato noia qualche volta? Se sono qui a parlarvene avete già la risposta! Un bel gioco che ci ha accompagnato negli anni.

Guardare ed essere guardati è uno dei giochetti che con piacere ci ha intrigati da subito 💓Una piccola confessione... noi abbiamo iniziato così a scoprire il mondo della cosiddetta trasgressione: scambiandoci attenzioni nelle spiagge opportune, ci divertivamo a vedere come reagivano coppie a noi vicine e viceversa... ed il gioco proseguiva quasi sempre a chi osava di più nel tentativo di stupire i vicini, e gli sguardi correvano divertiti più veloci delle azioni.

C'è un'atmosfera ed una magia nel giocare in spiaggia che una volta provato non ti lascia più. Beninteso: non stiamo parlando di naturismo, che è un'altra cosa, ma del piacere che si dona e si riceve facendo l'amore su un litorale un po' appartato, avendo come sfondo il colore del mare e la sabbia che unisce il suo calore a quello della pelle. Bellissimo! ... e la situazione intrigante aumenta se altre coppie, più o meno vicine, raccolgono lo stesso invito e si lasciano andare. Tutto questo ovviamente solo se privacy e rispetto del luogo lo permettono. Provare per credere.

Quando si entra in una comunità (ed anche questa lo è) si cerca di instaurare relazioni con chi si incontra e qui la cosa si concretizza su due piani molto immediati: quello linguistico, con una breve presentazione di sé e quello visivo, con una serie di foto. In entrambi i casi, si cerca di perseguire un unico risultato: raccontare brevemente qualcosa che susciti attenzione e voglia di approfondire la conoscenza di chi si propone. Ecco perché riteniamo, senza alcuna presunzione, che le foto debbano concorrere a quella narrazione di presentazione, debbano cioè raccontare (anche se solo per un frammento) una piccola storia vissuta da chi la propone: pose, gesti, ambiente, tutto può aiutare a raccontare se stessi a chi ancora non ci conosce ma potrebbe da questi sviluppare l'interesse a farlo. E qui la domanda scatta automatica: il primo piano di organo genitale (pur essendo sempre parte del corpo e pertanto ugualmente nobile rispetto agli altri) cosa potrebbe mai raccontare di diverso da un soggetto rispetto ad un altro? Un corpo nella sua interezza (o in una sua parte significativa) ripreso durante un'azione e/o in contesto particolare suscita a nostro avviso un'attenzione diversa e nettamente superiore rispetto ad un semplice "zoom"...

Premettiamo che rispettiamo tutte le idee e gli atteggiamenti che possono muoversi ed animare questo mondo dove sesso, passione, intrigo, socievolezza formano un mix di rara suggestione. Quindi tra favorevoli e contrari ai feedback non c'è secondo noi chi ha ragione o torto. Dubitiamo però fortemente che mai se ne possa trovare uno non diciamo negativo, ma di semplice cortesia, perché - per quello che abbiamo capito - senza reciproca approvazione degli interessati non possono uscire...da qui quella prosa di complimenti che sembrano spesso l'uno la copia dell'altro e a niente altro possono servire che fornire indizi sulla veridicità di chi si presenta. Siamo qui da soli due mesi ed abbiamo deciso di concedere l'amicizia (nel 99% dei casi, un'eccezione si può sempre fare) solo a chi abbiamo avuto il piacere di conoscere di persona, con conseguente tempo trascorso insieme (e se non fosse stato piacevole non ci dichiareremmo reciprocamente Amici), senza ricorre a successivi loveback dove uno parla bene dell'altra coppia. Per noi è così, almeno per ora, poi vediamo come va... Siamo Curiosi, lo dice il nostro Nickname.

Noi nel nostro profilo abbiamo esordito dicendo che "siamo una coppia molto unita": interessa a qualcuno saperlo o cambia qualcosa nell'opinione di chi capita sulla nostra pagina? Riteniamo di sì: fa intuire che se siamo qui e cerchiamo la vostra bella compagnia lo stiamo facendo insieme ed il successivo "amiamo la complicità ed il coinvolgimento" ne è un rafforzativo. Se anziché "unita" avessimo scritto "innamoratissima" cambiava il senso? No, è la stessa cosa, perché quello che c'è all'interno di una coppia lo sa ovviamente solo la coppia, ma quello che abbiamo cercato di comunicare è che anche frequentando il particolarissimo mondo della trasgressione lo si fa insieme perché da entrambi voluto e per quanto piacevoli potranno essere le esperienze queste non andranno a colmare alcun vuoto. L' Amore è davvero la forza maggiore che esiste: chi lo evoca ne è testimone.

Ogni coppia ha la sua storia personale di relazione e relative dinamiche e riteniamo corretto che cerchino e sviluppino insieme le azioni che ritengono siano appaganti e vadano ad arricchire il loro percorso. Per quanto attiene a noi, siamo per la condivisione delle esperienze perché entrambi traiamo piacere da vedere l'altro impegnato e poi ci divertiamo per tanto tempo a ricordarci a vicenda di cosa siamo stati testimoni, con leggerezza ed allegria, cosa che perderemmo nello scambio separato. Ma quello che vale per noi per altri può essere diverso ed è giusto che sia così perché la sessualità ha infinite vie per accendere le passioni.

Siamo arrivati tardi nei privè, cioè solo negli ultimi tempi, dopo che con la nostra fantasia ci eravamo divertiti ad esplorare tutte le variabili e combinazioni possibili dell'arte amatoria, ma senza mai deciderci a provarne uno temendo chissà cosa... Non c'era proprio niente da temere e grazie alla complicità di una coppia amica, anche loro al debutto, ci siamo lasciati andare a questa nuova esperienza. Avevamo già avuto modo di giocare con altre coppie, ma sempre amiche (di nuova o vecchia data) e tra mure domestiche o spiagge appartate, mai con coppie appena conosciute ed in ambienti del tutto nuovi per noi. Ci siamo riusciti, ma sporadicamente, senza alcuna fretta né forzatura, sempre con grande complicità tra noi e riteniamo che questa sia l'ingrediente essenziale per muoversi anche in questi ambienti, che non sono certo essenziali, ma capaci di regalare ulteriori stimoli alla vita di coppia.

Crediamo che tutto dipenda da con quale spirito e intendimento si frequenti una spiaggia naturista. Noi ci andiamo ormai da 30 anni e prendere il sole nudi tra altre persone nude è un fatto naturale, piacevole ma naturale. Guardare ed essere guardati non può certo infastidire, tutt'altro, perché altrimenti si cercherebbero location appartate o di scarsa frequentazione. Se questa è la base di partenza, capita talvolta di sentirsi più "birichini" ed il gioco che può instaurarsi con chi ci è vicino può assumere tante sfumature e risvolti ogni volta diversi che con il naturismo non hanno niente a che fare, ma con la trasgressione e la seduzione certo che sì!