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Lui & Lei

Cucchiaio, forbice, tigre (dolce risveglio)


di Membro VIP di Annunci69.it BoscoPando
26.09.2023    |    129    |    0 6.0
"Ora tutte le membra sono sveglie ed il mio abbraccio scorre lascivo su tutto il tuo corpo, sui capezzoli turgidi, fino a scendere ad intrecciare le dita nel..."
"Dolce è sentire come nel mio cuore
ora umilmente sta nascendo amore.
Dolce è capire che non son più solo
ma che son parte di una immensa vita
che generosa risplende intorno a me,
dono di lei, del suo immenso amore."

Uno spiraglio di luce penetra fra le persiane ad est, di un sole estivo mattutino.
Lo sguardo ancora appannato prova a mettere a fuoco l'immagine della tua capigliatura ed intanto, con un primo profondo respiro consapevole, mi riempio le narici e l'anima del profumo e dell'afrore del tuo corpo nudo.
Al coperto delle lenzuola tutto il mio corpo prova ad aderire "accucchiaiato" alle tue spalle, come una seconda pelle e la mano scivola, vogliosa e golosa, ad avvolgere ed afferrare la morbida rotondità dei tuoi fianchi.
Ddddio... dopo decenni, tuttora, ogni volta che si posa sul tuo culo la mia mano ha un orgasmo...!
Mi avvicino ulteriormente al tuo collo ed ancora ho la consapevolezza che davvero infine l'uomo, nel suo intimo, è una bestia quando il mio desiderio sarebbe quello di saziarmi del tuo odore.
La verga, già ben prima molto più sveglia di me, dopo questo ulteriore stimolo si erge inesorabile e pulsa bussando alla tua coscia.
Anche se non lo vedo percepisco il tuo sorriso e la manina sorniona si sposta per sfiorarla coi polpastrelli, toccarla, carezzarla, scendere a stringere i coglioni nel significato di un dolce, inesorabile, possesso.
Lo sai che il mio cazzo è tuo e potresti persino strapparlo via per tenerlo sempre con te, che ne sarei comunque felice.
Ora tutte le membra sono sveglie ed il mio abbraccio scorre lascivo su tutto il tuo corpo, sui capezzoli turgidi, fino a scendere ad intrecciare le dita nel ciuffo la sotto e financo nel solco che inizia a dischiudersi umido.
Starmene sdraiato accanto, con le dita che giocano a renderti sempre più sensibile ed umida... placidamente...
Fintanto che anche le tue cosce si dischiudono e con la mano accompagni la punta della verga a spostarsi dal solco delle tue chiappe, dove stava coccolata, fin più avanti per essere accolta da una fica mattutina e vogliosa.
Te lo godi come più ti aggrada mentre lo strofini all'imboccatura delle labbra che si aprono ad ogni passata finché lo posizioni proprio all'ingresso.
Ed anche senza una parola il messaggio è chiaro... il mio farmi prossimo spingendo è l'inizio degli ulteriori giochi.
Sono così concentrato nel godermi le sensazioni mentre sento che si fa più umido su tutta l'asta ed il penetrarti si fà più agevole e profondo, e così... non può rimanere a lungo....
Non mi basta, anzi, non ci basta perchè entrambi vogliamo ed abbiamo bisogno di sentirci compenetrati il più possibile.
Ed è possibile e facile anche rimanendo comodamente sdraiati, mentre con la gamba superiore scivolo dentro la forbice delle tue cosce e spostando tutto il corpo più lontano dal tuo mi aggrappo alla tua coscia.
E così saldamente tenuta è così facile e piacevole spingerti dentro nel più profondo, sentire il tuo sugo che mi bagna il pube, sentire i tuoi gemiti che iniziano a salire di intensità.
Ancora non ne ho voglia, ancora non ho bisogno di ammirarti ma soltanto esaudire il nostro desiderio di animali che si vogliono intrecciare per quel violento desiderio mattutino di possedersi.
Ma anche quell'altro desiderio si presenta ed oltre al piacere del tatto voglio anche quello della vista e lo posso esaudire spostando la mia posizione a tigre fra le tue cosce, standoti sopra con le braccia distese per ammirare la mareggiata dei tuoi seni ondeggianti, mentre ti martello rumorosamente la fica con tutta la forza possibile dei miei fianchi.
Il suono di quelle percussioni si fonde con quello della tua gola, che è un insieme di gemito ed urlo.
Uno schiaffo... un'altro schiaffo... il tuo seno sobbalza mentre trovi persino insopportabilmente piacevole il dolore che ne provi.
Il viso deformato in una smorfia mentre ti afferro le guance e non contenta mi provochi ulteriormente leccandomi il palmo.
"...Ti piace così tanto sentire un maschio fra le gambe, eh? ...Ti piace così tanto farti fottere TROIA ???!"
Le tue mani che si attaccano ai miei glutei ed iniziano ad imporre il ritmo:
"Sì, sì... scopami... scopami... sc... sco... ah... scò... dai... forte... dai... scooopami..."
Non mi guardi, la testa spinta indietro mentre con le ultime forze delle gambe mi sollevi il bacino contro... arrivata a questo punto non riesci a fare altro... non puoi fare ALTRO.
Il respiro di gola si fà così profondo e grezzo, l'urlo di femmina, senza più il minimo segno di pudore e vergogna riempie la stanza.
E' troppo, è davvero troppo ed anche io non posso mantenere ulteriormente il controllo e mischio il mio grugnito al tuo, il mio spruzzo nel tuo ventre già liquido.
Dalla finestra laterale e dischiusa verso la strada sottostante, crocevia centrale che porta alla chiesa, si sente il sonoro spettegolare di pie donne che si recano a messa...
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