Il mio avvocato

Salve, e da poco che sono iscritto a questo sito e mi sono dilettato a leggere molti racconti.
Ho 54 anni e nella mia vita ho vissuto molte situazioni piccanti ed ho deciso di raccontarvele sperando di farvi piacere e scusandomi se non sono molto bravo nel descrivere le cose ma vi assicuro che le storie sono tutte vere, naturalmente altererò nomi e luoghi.
La storia è avvenuta circa 15 anni fa, mi ero separato da qualche mese e devo dire che in quel periodo mi era capitato di divertirmi abbastanza.
La mia separazione era coincisa con il mio trasferimento in una nuova città e regione per motivi di lavoro.
Ero solo e non avevo amici con cui confidarmi, ed in quei momenti ci vorrebbero, avevo preso un piccolo appartamento in centro a pochi Km dal posto di lavoro e, grazie a dei colleghi ed ad un bar che si trovava a pochi metri da casa mia iniziai a fare qualche amicizia.
Persone della mia età singol o separati, cosi il tempo passava.
Tra queste amicizie c'era un avvocato, Giulia, una donna di circa 40 anni, singola per scelta, alta circa 1,75 mt con due seni da 4 abbondante un po rotondetta ma con le forme giuste che spruzzava femminilità da tutti i pori. Una bocca carnosa e degli occhi che ti facevano le lastre senza passare dal dottore.
Eravamo sotto le feste di Natale e sinceramente la nostalgia della donna con cui mi ero separato si faceva sentire e anche vedere visto che ero un poco triste.
Era il periodo dei regali e mi sembro giusto fare dei pensierini ai nuovi amici.
un giorno fra settimana prima del Natale ci trovammo, come sempre al bar la sera verso le 22:00 e ci scambiammo i regali.
A lei avevo comprato un fermacarte da mettere sulla sua scrivani in uffici.
Lo gradi molto, o almeno cosi fece vedere, mi dette un bacio sulla guancia e mi sussurro nell'orecchio.."Il tuo l'ho lasciato in macchina dopo mi accompagni cosi te lo do"
Io non trovai niente di strano in quella frase, nemmeno nel fatto che la cosa venne detta ad un orecchio.
Ricordo però che il calore del suo alito sul lobo mi provoco una scossa inaspettata che giunse diretta al mio "lui".
La serata scorreva e tra un drink ed una risata lei si avvicino a me e si sedette sulle mie gambe e nel muoversi per sedersi meglio il suo lato B struscio bene sul mio cazzo che subito si allertò. io ero leggermente imbarazzato ma lei continuo a muoversi, io mi mordevo le labbra per cercare di trattenere l'erezione ma lei continuava e io non ce la facevo più.
Oramai era in tiro e lei non poteva non accorgersene.
Lei si inclino indietro ed appoggio la sua schiena al mio petto, si volto verso di me e sussurro...Sei pronto per il tuo regalo....e non era una domanda ma una affermazione.
Si alzo si mise il cappotto e con un cenno leggero della testa mi disse di seguirla.
Finalmente mi sveglia dal torpore del non capire e la scena mi fu chiara, mi alzai mi misi il cappotto e la seguii.
Appena fuori dal locale lei mi prese per mano e voltato l'angolo nel buio della notte mi spinse con le spalle al muro si strinse a me facendo sentire quei seni enormi ma sodi come il marmo, non avevo allacciato il cappotto e quindi i seni poggiarono sulla mia camici e sentii benissimo i capezzoli duri. Io la cinsi a me con una mano sui glutei e li sentii ben sodi mentre l'altra mano la posai sul seno. le nostre bocche si avvicinarono e ci fu un gioco di sospiri e aliti vogliosi prima che le nostre lingue si intrecciassino in un turbine senza fine. L amano di lei scivolo prima sul mio petto e poi sulla mia patta toccando in modo voglioso il mio pacco.
Durammo cosi per alcuni minuti poi dei rumori ci destarono dal nostro limbo.
Lei mi riprese la mano e mi tiro verso la sua macchina ma non montammo, la presi e la baciai nuovamente, sbottonai il soprabito e inizia a toccare quei seni con avidità, dalla sua bocca uscivano mugolii e sospiri che mi fecero capire che la cosa era gradita. Allungai la mia mano verso il basso, sollevai la gonna per arrivare alla fonte del piacere e trovai un lago di umori mai sentito. lei mi prese la mano e se la porto alla bocca leccando le mie dita e guardandomi negli occhi, io credevo di venire, lei mi prese per il bavero della camicia e mi volto, adesso ero io ad avere le spalle al muro, mi disse... ti piace il mio sapore , e senza aspettare risposta continuo...ed adesso voglio il tuo. Con le mani mi slaccio la cintura e mi abbasso i pantaloni si inginocchio e inizio a bacirmi il cazzo, che oramai stava scoppiando, da sopra le mutande. stavo godendo e credevo di venire gia li ma lei, esperta, si fermo, mi mordicchio le palle e poi tolse le mutande e libero finalmente il mio cazzo che si riprese leggermente vista l'aria fresca di Dicembre, ma duro poco.
Lei mi lecco bele la cappella ed il taglio dove gia erano presenti abbondanti goccie di precum, e poi lo inghiotti tutto. il calore della sua bocca era meraviglioso, abbasai gli occhi e misi le mie mani su la sua testa e vidi che lei aveva una mano e si stava sditalinando, non durai molto e la innondai con tutto lo sperma che avevo. Lei bevve tutto e continuo fino a che non usci l'ultima goccia, anche lei era venuta, me lo disse dopo, si alzo e mi mise di nuovo le dita della sua mano bagnate dei suoi umori in bocca e poi mi bacio.
era la prima volta che assaporavo il mio sperma e mi piaqque molto.
Ti è piaciuto il tuo regalo di natale. mi sussurro ancora nell'orecchio.....
Salimmo in macchina e ci baciammo ancora a lungo poi andammo ognuno a casa sua. Il giorno dopo sono partito per le ferie Natalizie e sono tornato la prima settimana di Gennaio e sono andato a trovarla subito e mi ha accolto alla grande.... ma questo ve lo racconto la prossima volta perché è qui che accadde l'insperato....