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Lui & Lei

Lopo, uno sfigato amico di Davide


di davepao
26.06.2014    |    9.246    |    6 8.5
"Poi mi ha tolto maglione e maglietta insieme, mi ha abbassato le spalline del reggiseno e si avventato sulle mie tette con tutta la faccia, le ha tirate..."
Da quando io e Davide ci siamo lasciati avevo perso un po’ di vista i “suoi” amici. È vero che ormai erano anche amici miei, ma dopo quello che era successo sentivo il bisogno di staccare e frequentare altre persone, tipo amiche storiche e fidate.
Lo scorso sabato però Lopo (uno dei suoi amici meno stretti) aveva casa libera, ha organizzato una cena ed ha invitato anche me. Sono andata volentieri ma non pensavo neanche immaginare come sarebbe andata a finire. Ero vestita abbastanza normalmente: leggings nero, le mie scarpe preferite del momento: dei tronchetti neri, maglia grigia a collo alto ma senza maniche e sotto una maglia nera leggera a maniche lunghe. Reggiseno e perizoma coordinati viola lisci.
È stata una serata molto piacevole, lui abita in casolare in periferia, abbiamo cucinato la carne alla brace nel camino di casa, abbiamo bevuto, fatto giochi, insomma ci siamo divertiti.
Lopo è basso, più basso di me, arriverà forse al metro e sessanta, è cicciotto, in realtà non è proprio grasso, ha solo la pancetta flaccida e un principio di tettine, pur essendo moro ha la carnagione molto chiara ed è molto peloso (l’ho scoperto quella sera…), porta i capelli molto corti, quasi rasati. È tornato da poco da un anno in erasmus e non lo vedevo da un sacco di tempo. È rimasto il solito, fissato con il sesso e ci ha raccontato un sacco di storie sulle sue presunte avventure con ragazze straniere ecc. fino nei dettagli, tipo come facevano sesso ecc… Le altre ragazze lo trovano squallido, a me invece fa tanto ridere e mi fa ridere anche l’idea che si impegni tanto per sembrare interessante, perché secondo me si rende conto che in realtà non gli crede proprio nessuno e allora si può permettere di esagerare.
Comunque si era fatto tardi ed eravamo rimasti in pochi, eravamo tutti vicino al camino al calduccio seduti sulle poltrone oppure sdraiati su dei grossi cuscini messi per terra. Lopo continuava con i suoi racconti e soprattutto continuava ad usare il verbo “stantuffare” per intendere fare sesso. È un po’ il suo marchio di fabbrica! Comunque eravamo ormai tutti stanchi e ad un certo punto Alice,una delle ragazze rimaste, ha detto: “basta Lopo, non ne possiamo più delle tue stantuffate, dacci tregua, facci andare a letto”.
Siamo scoppiati tutti a ridere e abbiamo colto la palla al balzo per andarcene tutti via. Mentre ero in macchina che stavo guidando verso casa mi sono accorta che avevo dimenticato i guanti da Lopo e un po’ scocciata ho deciso di chiamarlo per sapere se potevo tornare a prenderli subito invece di aspettare la prossima occasione che chissà quando sarebbe ricapitata.
Così sono tornata a casa sua ho suonato il campanello, Lopo mi ha aperto subito.
Io: “mi sono dimenticata i guanti”
Lui: “non li ho trovati, ti ricordi dove li avevi lasciati?”
Io: “penso di averli lasciati di là, dove avevamo messo le giacche”
Lui: “ok, vai pure a vedere che io intanto continuo a sistemare un po’”
Sono andata nell’altra stanza e li ho trovati subito appoggiati dove li avevo lasciati. Sono tornata di là e Lopo stava mettendo a posto la tavola, mi sono sentita in colpa e mi sono messa a dargli una mano.
Mentre rassettavamo Lopo ha tirato ancora fuori l’argomento sesso ed io li davo spago, così giusto per giocare, ma un pochino cominciavo a scaldarmi. Anche perché so per certo che a Lopo sono sempre piaciuta e quindi volevo vedere fino a che punto si sarebbe spinto e soprattutto se ci avrebbe provato. Quando abbiamo finito di riordinare ci siamo seduti sul divano davanti al fuoco, continuavamo a parlare e piano piano ci siamo sdraiati sempre di più e le nostre gambe hanno iniziato a toccarsi, l’atmosfera si stava facendo languida ed dopo ore a sentir parlare di sesso cominciavo decisamente ad averne voglia... Ormai le nostre gambe erano appiccicate e i nostri corpi si stavano avvicinando sempre di più. Ad un certo punto le nostre facce erano così vicine che è stato inevitabile: ci siamo baciati.
Lopo è subito partito in quarta, le sue mani si sono avventate sulle mie tette e hanno cominciato ad impastarmele come se fossero l’impasto del pane. In pochi secondi mi sono ritrovata sdraiata sulla seduta del divano con la testa appoggiata al bracciolo e Lopo sopra di me che mi slinguava come un forsennato. Le sue mani erano dappertutto e mi esploravano con morbosa curiosità. Intanto strusciava il suo bacino sul mio facendomi sentire tutta la sua eccitazione. Poi mi ha tolto maglione e maglietta insieme, mi ha abbassato le spalline del reggiseno e si avventato sulle mie tette con tutta la faccia, le ha tirate fuori dalle coppe e si alternava tra le tette baciandomi, leccandomi e succhiandomi i capezzoli.
Anch’io ho cominciato a fare la mia parte e gli ho tolto la felpa e la maglietta, la sua pancetta bianca e flaccida, le sue tettine cadenti e il folto pelo che gli ricopriva addome e schiena normalmente mi avrebbero smontato ogni eccitazione. Invece non so perché ma me l’hanno accentuata, mi sono rivista in quei film che ogni tanto guardo su internet in cui ragazze giovani e belle si fanno scopare da ragazzi orribili oppure da vecchi. Lui si è sdraiato di nuovo sopra di me e abbiamo ripreso a baciarci con passione e intanto io ho allungato una mano sul suo cazzo toccandolo da sopra i pantaloni.
Dopo poco lui si è tirato su e si tolto le scarpe, poi si è alzato in piedi e si calato i jeans. Sotto aveva un paio di slip bianchi dai quali si poteva chiaramente vedere tutta la sua erezione. Io non ho perso tempo, mi sono seduta sul divano, ho allungato la mano sull’elastico degli slip e li ho tirati giu liberando il suo cazzo che ha sobbalzato per un attimo e poi si è ristabilito puntando dritto verso l’alto. Non un gran cazzo, anzi, sarà stato lungo tra i 12 e 14 cm , ma affogato tra i peli sembrava ancora più corto e anche la circonferenza non era molta. Comunque nemmeno il tempo di guardarlo che Lopo mi ha messo una mano dietro la nuca e me lo ha messo praticamente in bocca con la forza. Ho subito cominciato a succhiarglielo con foga, guardandolo negli occhi con l’espressione da porca lussuriosa. Sono bastate poche pompate perché mi fermasse dicendomi: “ferma, ferma che così mi fai venire in un secondo”. A malincuore, mi sono staccata dal suo cazzo ed ho sorriso, lui mi ha detto: “aspetta un attimo, torno subito” ed è sparito.
È tornato un minuto dopo con una scatola di preservativi in mano e mi ha detto: “ok, mi sono ripreso, ricominciamo?”
Io: “ok, ma non mi fermo più…”
Mi sono alzata in piedi e abbiamo ricominciato a baciarci, lui ha subito spostato le mani sul mio culo, prima sopra i leggings e poi sotto. Anch’io nel frattempo mi sono data da fare massaggiandogli il cazzo da sopra le mutande. Lui mi ha abbassato i leggings sotto le chiappe, mi ha fatto girare, si è seduto sul tavolinetto davanti al divano ed ha cominciato a baciarmi e mordermi il culo, di tanto in tanto intervallava con qualche sculacciata. Io lo guardavo mugolando di piacere. Poi ho preso la scatola dei preservativi, ne ho tirato fuori uno, l’ho scartato e mi sono messa in bocca il serbatoio, ho avvicinato la faccia al cazzo di Lopo e aiutandomi con la mano gliel’ho infilato. Di solito i ragazzi rimangono sempre a bocca aperta quando lo faccio e anche a Lopo è sicuramente piaciuto. Mi sono seduta sul divano e mi sono tolta le scarpe, lui mi ha sfilato i leggings ma non il perizoma. Mi ha detto: “tienilo che mi eccita da matti!!”.
Io l’ho guardato, mi sono leccata la punta delle dita, le ho infilate dentro il perizoma e mi sono inumidita per prepararmi alla penetrazione. Non che ce ne fosse bisogno, ero già abbastanza bagnata, però so quanto eccita i ragazzi vedermi fare così… lui mi ha preso per le caviglie e mi ha tirato a sé, mi sono ritrovata con la schiena appoggiata sulla seduta del divano e le gambe verso l’alto, con un gesto rapido mi ha allargato le caviglie e si avventato con la faccia sulla mia figa, ha spostato di lato il perizoma ed ha cominciato a leccarmela con foga. che goduria! Stavo godendo alla grande ma volevo essere scopata subito, così ad un certo punto gli ho detto: “cosa aspetti a stantuffarmi?!?”
Lui: “ok, ok subito”
Io: “dai comportati da uomo, sbattimi!”
Mi ha abbassato il perizoma fino a metà cosce e poi ha appoggiato il cazzo sulle grandi labbra, ha spinto e subito è entrato dentro fino in fondo. Ha iniziato a muoversi, ma era rigido e scoordinato, ho pensato che fosse teso allora, un po’ per rassicurarlo e un po’ per autoconvircermi ho cominciato a dirgli:
Io: “oooohhh sì lopo, come mi stantuffi bene! Dai bravo, vai avanti così… per forza le ragazze non ti resistono senti che cazzone! Aaahhh come sono piena sìììììì”
Lopo: “sìììì, sìììì, senti come ti scopo tutta, l’ho sempre saputo che volevi il mio cazzo!”
Io: “ooohhh sì Lopo ho sempre desiderato di provare il tuo stantuffo”
Lopo: “ed ora eccolo è tutto tuo!”
Io: “finalmente! Quanto mi piace essere dominata da te, sto godendo come una zoccola”
In effetti stava funzionando, mi assestava colpi sempre più decisi e profondi e cominciava a piacermi, ma purtroppo è durato poco… infatti pochi minuti dopo ha cominciato a dare segni di cedimento, lo vedevo che cercava di trattenersi, forse anche lui si era reso conto che stava durando troppo poco, comunque
Lopo: “aaaahhhh eccomi Paola sto per venire, dai vieni insieme a me” io purtroppo ero ancora lontana dall’orgasmo ma ho deciso di continuare ad assecondarlo
Io: “sssssììììì, dai veniamo insieme, veniamo insieme”
Lopo: “manca pochissimo, eccomi, eccomi”
Io: “anch’io sto per venire, resisti ancora dai” lui ha strinto gli occhi in una smorfia, si vedeva che si stava trattenendo tantissimo, poi è esploso dentro il preservativo
Lopo: “aaahhh, aaahhh, sssìììììììììììììììì!!! Che stantuffata!!! Sssìììììììììììììì!!!”
Io: “sssììììì, sssììììì, quanto mi hai fatto godere, sssììììììììì!!!!”
Siamo rimasti fermi per qualche minuto, entrambi col fiatone. Poi Lopo è andato in bagno, quando è tornato tutto nudo, con la pancetta molle, le tettine flaccide, il culo piatto, la carnagione chiarissima in contrasto con i tantissimi peli neri mi sono chiesta “perché mi sono fatta scopare da questo qui?” E mi sono risposta “sono proprio una puttanella in calore…”
Ero seduta sul tavolinetto davanti al divano e lui mi si è messo davanti, mi ha avvicinato il cazzetto moscio alla faccia e mi ha detto:
Lopo: “non glielo dai un bacino di ricompensa allo stantuffo che ti ha fatto godere così tanto?”
Io: “certo” e gli ho dato un bacino sulla cappella “grazie stantuffo!”
Poi ho raccolto i miei vestiti e sono andata in bagno a rimettermi a posto. Intanto pensavo che al peggio non c’è mai fine… ma siccome è proprio vero che al peggio non c’è mai fine, quando sono uscita gli ho detto che andavo a casa che ormai era veramente tardissimo, lui con lo sguardo e l’atteggiamento a stallone soddisfatto mi ha accompagnata alla porta e mentre uscivo mi ha detto
Lopo: “dimentichi questo” e mentre mi guardava con un sopracciglio alzato e uno no, mi ha dato un bigliettino da visita con su scritto “sono stata stantuffata” e sotto il numero di telefono da chiamare “per qualsiasi voglia improvvisa”.
L’ho preso e me ne sono andata pensando di nuovo “al peggio non c’è mai fine” e poi “perché non la smetto di scoparmi questi sfigati?”
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