la fata

Era una gelida mattina d'inverno,la notte aveva nevicato copiosamente ed ora il gelo faceva da padrone.io e mio marito eravamo ancora a letto nonostante fossero le 9 del mattino.Aperta la finestra della nostra camera uno spettacolo da cartolina ci lascia stupefatti.quasi 70 centimetri di neve sono caduti e tutto brilla sotto i raggi del sole che nasce dietro le colline.Io e Carlo restiamo x un po'abbracciati sotto le coperte al calduccio a coccolarci.Verso le 10 ci alziamo e nonostante il tempo e le strade innevate decidiamo di salire in paese avendo da poco sulla nostra auto le gomme termiche.in casa è rimasto solo un pacco di biscotti secchi ed il cibo per i can,le nostre galline ed il coniglietto nano scarseggia.Dopo aver fatto toelette usciamo.mio marito provvede a togliere dall'auto la spessa coltre di neve caduta la notte ed io lo aiuto come posso.Saliamo piano piano verso il paese da cui distiamo solo 500 metri.Ammiro lo splendido spettacolo dal finestrino dell'auto delle colline innevate e imbaccuccata come un babbo Natale sto'appiccicata alle bocchette dell'auto da cui purtroppo ancora esce aria fredda.Facciamo un po'di spesa al negozio di alimentari per noi ed i nostri animaletti- carlo si reca poi in tabaccheria per le sigarette.Dopo una mezz'oretta decidiamo di scendere e fare ritorno a casa.Nella ripida discesa a volte l'auto slitta,pare nonostante le gomme termiche che le gomme scivolino sul manto nevoso ed il ghiaccio che in alcuni punti rende il manto stradale un vetro.mio marito sempre calmo e tranquillo ora è nervoso,vedo dai suoi occhi anche la paura.Ora l'auto è impazzita,carlo non riece piu'a frenare usa il freno motore ma le gomme pattinano sul ghiaccio.lentamente toglie il piede dall pedale dei freni e tira dolcemente la leva del freno a mano riuscendo controllare il mezzo.dopo poco finalmente raggiungiamo la nostra casa.Io ho la tachicardia,sono bianca come la neve e carlo mi abbraccia,mi conforta,mi bacia con dolcezza.tesoro mi sussurra,stai calma siamo arrivati sani e salvi grazie a Dio.Amore gli dico ho visto la morte in faccia sai ed ora se non trovo un angolino per fare pipi'la faccio in auto.Mi apre la portiera carlo e sottobraccio mi porta verso la porta di casa.Inserita la chiave nulla si muove.amore mi dice,la serratura è bloccata dal gelo purtroppo.Mi prende sottobraccio e mi porta giu'nel nostro giardino nella tavernetta per fare pipi'.Tesoro gli dico,ormai è tardi.per cosa mi risponde carlo,purtroppo mi è scappata nelle mutandine e nei pantaloni.carlo sorride e mi sussurra,dai amore nessun problema ora ti aiuto io a cambiarti e lavarti.sono incavolatissima,ho tanto freddo,ho ancora la paura dentro x il rischio corso e neppure rispondo a carlo.Ora accende il caminetto della taverna per riscaldarci un po',fuori siamo a meno dieci.mi spoglia ora carlo,sono fradicia di pipi'scappata per la paura.pure lui si spoglia vicino al grande camino e mi prende per mano ora portandomi sotto la doccia.amore gli sussurro,scusami,carlo mi abbraccia,mi bacia dolcemente senza proferire sillaba.mi lava ora sotto la doccia calda.sento ad occhi chiusi le sue mani morbide accarezzare la mia pelle,mi calmo un po'ora mi sto'rilassando.carlo scende dal collo sul mio seno,lo insapona dolcemente soffermandosi sui capezzoli turgidi ed ora scende piano piano sino al mio intimo.sento le dita che aprono le grandi labbra,insaponandomi il clito si sofferma scappucciandolo piano piano e titillandolo dolcemente,mi fa'gemere.sono eccitatissima ora vorrei il suo membro che sento turgido e pulsante di desiderio sul mio ventre.gemo ancora,urlo di piacere,il clitoride mi scoppia e lui ancora lo tocca,lo tormenta con le dita morbide.ora mi apre le gambe mi sciacqua e mi lecca nell'intimo,gemo ancora,urlo sotto colpi della sua lingua sul mio clito e squirto tutta fiotti nella sua calda bocca.ora la lingua mi penetra mi fa'urlare ancora,ed un intenso orgasmo fa'fremere il mio corpo di intenso piacere.Prendo il sapone e inizio a lavare mio marito.scappuccio il suo turgido membro che pare scoppiare di desiderio,lo insapono piano piano scendendo sui testicoli belli sodi sciacquandolo poi piano piano.ora mi inginocchio.lo bacio sul glande pulsante e voglioso lo succhio,lo lecco e pare scoppiare sotto i colpi della mia lingua calda e moirbida.lui ora mi prende all'improvviso,mi fa mettere carponi alla pecorella e mi possiede come un invasato,lo sento entrare piano piano dentro di me,gemo ancora,urlo mentre affonda il suo pene tutto nel mio intimo,urlo,urlo tantissimo nella piccola tavernetta e squirto ancora sul suo membro senpre piu'grosso che pare scoppiare di desiderio.dopo poco il suo copioso e cald sperma mi inonda la vagina,uscendo piano piano lungo le mie coscie.sono esausta.finiamo di lavarci e ci mettiamo il caldo accappatoio poi sotto le coperte.dopo poco dalla finestra della taverna udiamo un canto che pare incantarci per la dolcezza e soavita'.carlo si alza dal letto,dai vetri scorge una figura di donna nel nostro grande giardino.mony,amore vieni,vieni a vedere.mi alzo,e vado vicino a carlo.pure io ora la vedo sotto l'abete rosso.ha capelli biondi,viso radioso e canta,sorride osservandoci ed il soave canto ci ammalia,pare innaturale che provenga da un'altra dimensione.lei ora sorride ancora e canta canta in modo soave e dolcissimo.l'anima nostra pare posseduta dal suo canto,chiudiamo gli occhi,stretti stretti io e carlo.dopo poco li riapriamo non udendo piu'il dolce canto e lei è svanita nel nulla,pace e tranquillita'ora ci pervadono.la paura non c'è piu'come d'incanto.beh ragazzi che sia stata una fata?mah forse,comunque ha saputo rasserenarci quello è stato l'importante.