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Gay & Bisex

AMICO A PUNTA PEROTTI BARI


di Membro VIP di Annunci69.it ANDROMEDA1965
13.02.2023    |    188    |    1 8.7
"Io ero a debita distanza ma in eccellente posizione visiva, l’uomo forse un po’ imbarazzato dalla giovane età, si continuava a toccare ma con più..."
Un saluto a voi tutti, riprendo dai precedenti racconti (ESPERIENZE 1 - 3)
Dopo le esperienze dei precedenti racconti, ormai in pieni anni 90 (all’età di 30 anni) e con attività lavorativa ingranata iniziamo questa nuova esperienza. Lavoro in città a Bari e quasi per caso conosco una location in zona punta Perotti fronte mare, già dalle prime volte passando il pomeriggio ho notato un gran vai e vieni di auto e persone nel parcheggio adiacente ma era interessante anche quanto accadeva dall’altro lato del terrapieno che separa appunto i parcheggi dal mare. Un pomeriggio d’estate, parcheggio l’auto nelle vicinanze del terrapieno che all’epoca era fitto di macchia mediterranea anche con qualche piccolo arbusto mezzo secco. Noto una sagoma muoversi tra la vegetazione, sapevo che era un luogo d’incontri occasionali e pertanto cercavo di capirne le sue intenzioni. La persona dopo aver capito che eravamo lì entrambi per giocare inizia a fare capolino tra la vegetazione. Intravedo un uomo penso sulla sessantina, in ciabatte, pantaloncini tipo calcio e canottiera, si presenta alquanto trasandato e fisicamente piccoletto e molto magro, ha la carnagione scura e la pelle molto rugosa, forse per l’età o per il troppo sole preso sul terrapieno. Io continuo a studiarlo e stessa cosa fa lui fin quando si mette un attimo in mostra toccandosi l’uccello da sopra i pantaloncini. Ormai le intenzioni erano alquanto evidenti e pertanto scendo dall’auto e con fare circospetto inizio a salire il terrapieno ad una certa distanza da lui. Il terrapieno si elevava dal suolo per circa 3 metri e sulla sommità vi era una larghezza di circa 2 metri con un piccolo sentiero che lo percorreva in tutta la sua estensione. Iniziando a passeggiare con aria indifferente arrivo nei pressi dell’uomo che è imboscato in un piccolo anfratto tra la vegetazione, lui si mostra ancora toccandosi l’uccello da sopra i pantaloncini, io mi soffermo un attimo guardando e sospirando, facendogli capire che avrei voluto vedere qualcosa in più e riprendo la camminata sul terrapieno, notavo gente indaffarata tra le macchine parcheggiate e gente che ci dava dentro tra la piccola scogliera sul mare. A quel punto ritorno sui miei passi per rientrare alla macchina, con la speranza che l’uomo abbia capito le mie celate intenzioni. Non appena innanzi all’anfratto vedo il maturo con un lato dei pantaloncini alzati ed un bel cazzo, anche se moscio in parziale mostra, la cosa mi ha molto colpito ed eccitato ma speravo in qualcosa ancora in più. Allontanandomi per qualche metro, anche per dare il tempo a lui di decidere sul da farsi ed io convincermi se la situazione potesse essere favorevole, riparto alla carica e ritorno da lui, lo trovo con i pantaloncini calati alle ginocchia, noto che non portava alcun slip ma la visione di quella nerchia ormai quasi del tutto eretta era celestiale, aveva un cazzo dritto, bello, non era nodoso ma lungo sui 23 cm. e con una bella circonferenza. A quel punto decido di entrare nell’anfratto, facendomi spazio tra la selva di fazzoletti e profilattici usati abbandonati a terra, segno che era un posto d’oro, lo saluto con un ciao ed allungando la mano gli tocco l’uccello, lui risponde con un semplice ciao e ti piace il mio cazzo? Io non rispondo ed inizio a leccarlo, lui gradisce subito i miei colpi di lingua e lo noto dall’intensità dell’erezione. Da quel momento non si è più parlato ma si è andati in automatico in un turbinio di eccitazione. A lui piaceva tanto che gli leccassi le palle e lo scroto, infatti spesso tirava fuori il cazzo dalla mia bocca e mi porgeva due coglioni che sembravano palle da tennis presumo per quanto fossero cariche, poi si alzava sulle punte dei piedi in modo che io potessi scendere giù per le palle fino allo scroto. Non aveva peli ora non so se per l’età o per essersi depilato, ma aveva per fortuna un odore di pulito a dimostrazione che forse era appena arrivato in cerca ed io fossi stato il primo. Dopo 20 minuti del mio trattamento lo sconosciuto inizia a grugnire per avvisarmi che stava per godere, al momento opportuno lui si ritrae dalla mia bocca per venire a terra ma io lo anticipo e rifondandomi sul suo pene lo prendo tutto per intero in bocca facendogli scivolare la lingua sotto l’asta, a quel punto mi inonda con 2 getti corposi che però non mi sento di ingoiare e scivolano via di fianco dalla mia bocca, poi sfilandolo continuo a leccarlo notando che continua ancora con una leggera eiaculazione. Ci ricomponiamo, con la promessa di rivederci quanto prima tanto lui era quasi sempre li. Dopo qualche giorno di impossibilità causa impegni lavorativi e familiari, riesco a ritagliarmi qualche ora per me e ritorno sul luogo del misfatto, noto il solito gran movimento di gente, qualcuno tenta anche qualche approccio, ma io volevo andare sul sicuro e cercavo lui ma non lo trovavo. Poi quasi per caso noto del movimento sul solito terrapieno, tre persone che ciondolavano lì vicino, a quel punto con la mia solita aria di indifferenza e facendo finta di passare di lì quasi per caso, vedo che era lui alle spalle di un ragazzo in posizione 90 gradi che stava stantuffando allegramente, mi è dispiaciuto vedere che era già impegnato ed ho quasi provato un senso di invidia o gelosia. Quando hanno terminato sono tutti spariti tranne lui che era lì a ricomporsi ed a riprendere fiato. Non appena mi ha visto mi ha salutato e mi è venuto incontro, mi ha chiesto se avevo visto l’accaduto ed io confermando ho chiesto qualche dettaglio in più. Lui si lamentava dei vecchi che girano la intorno, danno solo fastidio in quanto guardoni, ne aveva 3 intorno, poi è arrivato questo ragazzetto e si sono appartati sotto gli sguardi non indiscreti dei vecchietti. Il ragazzo non sapeva usare la bocca in quanto mordeva né tantomeno la lingua a quel punto eccitato come un torello lo ha inculato e di prepotenza, dopo qualche strillo ed essere entrato tutto è iniziato il divertimento, per fortuna che aveva un preservativo altrimenti non si sa come sarebbe finita. Nel frattempo chiacchierando siamo arrivati alla mia macchina e ci siamo accomodati, ho notato dal gonfiore dei suoi pantaloni che si era nuovamente eccitato ed io non ero da meno, così ho iniziato a strusciargli la mano, lui ha subito gradito calandosi la zip, io mi sono avventato su di lui divorandolo con la mia bocca (quasi a voler dire se solo mio), sentivo l’odore della precedente sborrata e forse anche i resti della penetrazione anale, ma ero troppo su di giri per connettere. Poco dopo con due colpi ben assestati mi è venuto in gola e ne ha fatta tanta segno che il vecchietto aveva tanta voglia ed energia. Mentre lo accompagnavo a casa, mi raccontava che era sposato e con figli, proveniva da un umile famiglia, e le sue voglie sessuali scaturivano dal fatto di rompere la monotonia dei soliti rapporti coniugali di routine senza più alcun mordente. Dovevo osare qualcosa in più e volevo più tempo per noi. L’occasione venne ghiotta, la mia famiglia era un fine settimana fuori da parenti ed io impegnato per lavoro non potevo seguirli. Quel giorno speravo tanto di trovarlo, altrimenti il sogno sarebbe svanito. Di primo pomeriggio mi fiondai al solito posto, poco movimento, ma sempre gente a caccia, mentre attendevo guardavo un signore panciuto sulla cinquantina che stava sugli scogli con i piedi in acqua, dovevo pur trascorrere il tempo e mi dedicai ad osservare cosa accadeva, lui ogni volta che di rado passava qualcuno si toccava, ad un certo punto arriva in bicicletta un ragazzo, credo molto giovane (ma a volte l’apparenza inganna), capendo le sue intenzioni si posiziona a pochi metri da lui e stendendo un asciugamano su uno scoglio rimane in costume da bagno (sinceramente credo più che costume fossero normali slip) in quanto dopo aver fatto un tuffo ed essere riuscito dall’acqua erano totalmente trasparenti, anche se non si capiva quale fosse l’entità del suo pacco. Io ero a debita distanza ma in eccellente posizione visiva, l’uomo forse un po’ imbarazzato dalla giovane età, si continuava a toccare ma con più circospezione. Il ragazzo a quel punto si sposta dall’uomo per chiedergli credo una sigaretta ed iniziano a parlottare, poi tirando da un lato gli slip tira fuori un gingillino microscopico e si capisce anche totalmente depilato, l’uomo a questo punto masturbandosi vistosamente tocca quel giocattolino, poi il ragazzo scompare tra gli scogli, si intravedeva solo quel movimento di su e giù con la testa. A quel punto cerco di avvicinarmi senza dare fastidio per godermi un bel primo piano. Il ragazzo si alza e girandosi di schiena si sposta gli slip sgambati e si siede di schiena sull’uomo che dimostra una bella dotazione non in lunghezza ma in grossezza, lo stesso è un po’ goffo nei movimenti in quanto non atletico come il ragazzo e poi arrapato perso. Inizia una bella cavalcata gestita dal ragazzo che determina la velocità e gli affondi poco dopo arriva la sborrata tutta dentro il culo, il rapporto fugace era senza preservativo, il ragazzo si alza velocemente e sempre con gli slip tenuti da un lato con la mano si avvicina in acqua per lavarsi mentre gronda sperma dappertutto. Si ero eccitato e le buone premesse c’erano tutte. Poco dopo vedo arrivare il mio amico, del quale ancora non conoscevo il nome con il suo solito look estivo, prima che qualcun altro si metta tra noi, lo raggiungo con la mia auto e lo invito a salire. Gli spiego che avrei voluto portarlo a casa per stare più tranquilli, lui accetta e mi dice che come regalo però avrei dovuto dargli il mio lato B (ancora vergine), io pur accettando, durante il tragitto ero pensieroso sui danni che mi avrebbe arrecato un cazzo di quelle dimensioni. Arrivato a casa e cercando di non essere visti dai vicini entrammo in casa, andammo direttamente in camera da letto, non avevamo tempo da perdere ed io non volevo perderne altro. Mettemmo un grosso asciugamano da mare sul letto matrimoniale in modo da non sporcare nulla. Mi chiese di andare in bagno che voleva urinare e poi farsi un bel bidet, io feci la stessa cosa nell’altro bagno. Mentre ero nudo sul letto arrivò finalmente lui, anche lui senza nulla addosso e con il cazzo mezzo moscio ma finalmente potevo godermene da solo ed in tranquillità la visione e le dimensioni. Fece lui da maestro, mi baciò e stendendoci mi chiese di massaggiarlo e baciarli i capezzoli, diventarono ben presto turgidi allora iniziò a spostarmi la testa lungo il ventre che leccavo, baciavo e mordicchiavo mentre con le mani pizzicavo i capezzoli, scendendo sul ventre trovai la sua cappella grossa, fuori dalla pelle ed unta di liquido precom. Iniziai una pompa da favola, mi ritrovai seduto sul letto e lui in piedi che mi scopava la bocca, pompava in maniera impressionante, affondava in maniera decisa, si vedeva che gli piaceva e tanto, dopo non so quanto tempo sentii irrigidirlo e bloccandomi con forza la testa mi allagò la bocca con innumerevoli getti di sborra che non riuscii a deglutire tutti, non appena fu soddisfatto e trattandomi da troia si pulì gli ultimi residui di sborra sul mio viso, dicendomi che ero la sua troia e che sostituivo sua moglie nelle frenesie più nascoste. Ci riposammo qualche minuto a riprendere fiato, e sentendo l’odore che emanavamo tra sborra e sudore ci andammo a fare una doccia insieme, visto che a casa ho un piatto doccia molto grande. Durante la doccia mi raccontò tanti episodi eccitanti che gli erano capitati, ed io insistevo con spugna e bagno schiuma sul suo uccello che stava iniziando a riprendere vigore. Mi disse che quando scopava con altri pensava come se stava fottendo la consorte e viceversa quando faceva sesso con lei. Ci rimettemmo a letto continuando a chiacchierare ed a toccarci, io non ero venuto ma quel giorno ero solo per lui. Quando arrivò il momento ripartì alla carica e dopo il solito lavoro di bocca mi chiese il regalo promesso, il mio lato B, gli ricordai che ero vergine e lui mi disse di non preoccuparmi che era un maestro non per niente nei suoi 61 anni di vita ne aveva sfondati di culi, ovviamente tranne il più desiderato, quello di sua moglie. Non volle usare alcun profilattico perché voleva sentire il contatto della pelle e della carne, mi chiese se avevo del gel, ma io da inesperto non avevo pensato a nulla, allora mi chiese dell’olio da cucina, lui con me si limitava solo a masturbarmi e basta, quindi non mi sarei aspettato alcuna preparazione anche il solo leccare o qualche dita apripista. Si sedette sul letto con le gambe accovacciate, con il cazzo ormai in massimo tiro, iniziò a lubrificarsi con olio di oliva a quantità e mi chiese, dando le spalle a lui, di sedermi su quel bastone, avrei diretto il gioco, se faceva male mi sarei fermato, iniziò la prima penetrazione ma era grosso e faceva molto male, lui metteva olio ma la cappella non entrava, dopo diverso tempo mi disse che per aiutarmi, mentre lui spingeva io dovevo far finta di cagare così avrei aperto il culo per lui. Lui per l’ennesima volta unto di olio come non mai iniziò a spingere la cappella, io iniziai a sforzarmi come se stessi cagando, ma nello sforzo e l’eccitazione persi il controllo e mi uscì un po’ diarrea (forse olio o non so), a quel punto sentii un forte bruciore la cappella era finalmente entrata, ed era lì ferma immobile, la sentivo pulsare, tra me pensavo ormai è entrato il glande che è la parte più grossa, il resto sarebbe stato più facile, ma dovetti ricredermi. Mentre la cappella era dentro ed io cercavo di abituarmi, lui stendeva olio al resto dei 20 centimetri rimasti fuori, ogni tanto cercava di spingere, ma io essendo sopra di lui ed in posizione favorevole lo controllavo, fino a quando io con grande ingenuità accettai la sua richiesta di alzarmi da lui di qualche centimetro in quanto gli facevano male le palle, a quel punto mi dette una bordata pazzesca ed entro di botto tutto dentro. Emanai un urlo di dolore (ripensandoci oggi non oso pensare i vicini cosa hanno immaginato), era tutto dentro, lui rimase fermo così qualche secondo poi iniziò lentamente a muoversi, lasciando sempre metà asta dentro. Io provavo solo dolore, altro che piacere, mi spinse in avanti facendomi mettere a 90 gradi e continuando ad oliare spingeva nuovamente ma almeno molto più piano. Non si parlava lui grugniva di piacere io quasi alle lacrime per il dolore, dopo circa 10 minuti di questa posizione mi disse di cambiarla in una meno dolorosa e più piacevole, mi fece mettere steso sul bordo del letto a pancia in aria con le gambe alzate, lui era in piedi con la bestia tra le mani, continuando ad ungerla, aveva la cappella stragonfia e rosso fuoco, come del resto tutta l’asta. Si avvicinò piegando leggermente le gambe, puntò il buchetto ormai ben lubrificato e leggermente aperto e sentii la cappella rifarsi strada ed entrare, per poi fermarsi (abbiate pazienza ma il dolore era tanto e stavo soffrendo), ennesima ed ultima passata di olio e giù con un affondo fino alle palle, mi chiese cosa provavo e gli risposi una sensazione di dolore immenso e di bagnato forse era olio, e lui mi rispose no è il tuo sangue ed allora mi accorsi che avevo imbrattato l’asciugamano, mi aveva letteralmente sfondato. In quella posizione comandava lui e pompava come un forsennato, affondi sempre più forti, poi iniziò ad essere più gentile (ameno credevo), usciva la cappella e la rimetteva, con delicatezza, la cosa iniziava a piacermi e così per diversi minuti, poi con la cappella dentro, gonfia come non mai, spingeva con delicatezza mezza asta e via così per altro tempo, quando sentii la cappella pulsare, capii che si stava portando al massimo punto di eccitazione, ed a quel punto riprese ad affondare con colpi ben assestati e fino alle palle che strusciavano sulle mie, nel frattempo lui mi segava e al suo ultimo affondo gli venni in mano mentre lui immobile dentro di me sborrava a getti, li sentivo tutti in pancia, persi il conto di quanti ne erano, rimase qualche minuto immobile, poi si sfilò con uno strano rumore aveva creato il sottovuoto ed iniziò a colar via sborra mista al mio sangue. Rimanemmo dieci minuti abbracciati, lui aveva il fiatone io ero scioccato. Ci facemmo l’ennesima doccia e lo riaccompagnai a casa, ci furono altri episodi con lui ma non più a casa poi poco dopo non lo vidi più credo di aver saputo che si era ammalato gravemente e poi morto, che peccato avevo perso, al momento, la mia più grande sensazione.
Segue nel prossimo racconto.
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