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Gay & Bisex

Io e Giampi (la tragedia)


di marconzo
28.02.2009    |    11.367    |    0 8.9
"I nostri genitori ci salutano ci fanno un sacco di raccomandazioni e via si parte..."
Per un gay come me il massimo della vita è avere un cazzo dentro e sentire le sue pulsazioni mentre mi sta sborrando dentro ed il partner su di me che emette gemiti di piacere e non controllo dei movimenti del corpo,essere trascinato dall’istinto e dalla passione. Spesso mi è capitato però ci sono alcuni casi che rimangono scolpiti nella mente per l’immenso piacere fisico che danno se poi si è anche innamorati del partner il tutto diventa sublime.
Giampi aveva 19 anni io 21 l’ho conosciuto quando ne aveva 16 , mi è sempre piaciuto tanto lo adoravo e per trè anni siamo stati amici fraterni
condividevamo tutto tranne il sesso. Lui era bellissimo, ogni tanto qualche troia se lo filava per farsi scopare ,quanto le odiavo ma allo stesso modo dovevo accettarle altrimenti avrei perso anche lui. Mi son fatto tanto condizionare al punto di avere una storia con un’amica della sua ragazza di turno. Di lei non me ne fregava niente e per godere quando la scopavo dovevo pensare a Giampi
mentre si scopava la sua troia. Questo stato è durato tre anni, me lo mangiavo con gli occhi pensavo ripetutamente a lui ma non ho mai trovato il coraggio di dichiarargli quello che effettivamente sentivo per lui che mi adorava e mi diceva di essere il suo migliore amico. Tutto è cambiato quando ad agosto abbiamo deciso di fare il giro della sardegna con la mia moto. Ci siamo attrezzati di tutto punto per la spedizione ,sacchi a pelo, una piccola tenda canadese, appena il necessario per vestirci e pochi soldi. I nostri genitori ci salutano ci fanno un sacco di raccomandazioni e via si parte. La prima tappa a Torre grande (Oristano) la spiaggia è stupenda tanta gente un luogo meraviglioso. Allora si poteva fare campeggio libero pertanto montiamo la tenda in un posto adiacente la spiaggia vicino ad altre tende abusive ed un chioschetto con i servizi igienici a pagamento. Il pomeriggio lo dedichiamo ai bagni ed a crogiolarci al caldo sole di agosto, ogni tanto qualche troia ci guardava anche perché eravamo due bei ragazzi , infine due ci rimorchiano all’interno della loro cricca , ragazzi e ragazzi belli e meno belli ma tutti con lo spirito del divertimento e delle vacanze. Per la serata ci invitano ad una festa dove avremmo potuto mangiare gratis , accettiamo l’invito e la sera ci troviamo in una villetta piena di ragazzi, presentazioni, sorrisi, domande, etc etc. Si ballano i lenti e dopo un po vedo giampi che sta limonando con una tipa e mi verrebbe da strangolarla. La festa finisce abbiamo ballato,mangiato,bevuto qualche bicchiere in più, tutto è andato bene.E’ ora di andare a nanna, fa tanto caldo e lui mi dice di non poter dormire dentro il sacco a pelo, mi associo perciò col solo costume da bagno ci corichiamo in tenda, al buio totale Giampi mi decanta il modo di baciare di quella puttana che ha conosciuto alla festa ,poi la stanchezza ci porta al silenzio, faccio finta di dormire e percepisco chiaramente che lui si sta masturbando ,mi assale un brivido ed è allora che decido di fare il primo passo.Nel bui vado deciso delicatamente sul suo cazzo che lui sta tenendo in mano per qualche istante rimane pietrificato poi toglie la sua mano e mi lascia il campo libero , sto immobile col palmo della mano sul suo cazzo mentre una miriade di pensieri mi assale,ho paura di perderlo, poi sentendo le contrazioni del cazzo e i sospiri di goduria porto avanti la storia. Mi rivolgo verso di lui col suo cazzo in mano e sento il suo respiro molto vicino, le nostre labbra chiuse si avvicinano ed al contatto si bloccano finchè la punte delle lingue si toccano e preludono ad una serie di baci e carezze mai tanto desiderati ,l’incrocio delle nostre lingue è delicato e sensuale, con le mani ci percorriamo i corpi alla ricerca dei punti erogeni. Giampi si guarda bene dal mettere la mano sul mio cazzo ma mi sta benissimo lui è etero e non si schioda. I nostri baci aumentano intensità e delicatamente gli sfilo il costume, è completamente nudo ma non posso vederlo il buio avvolge la tenda. Il suo cazzo al tatto è di notevoli dimensioni ma dev’essere brutto poiché curvo all’ingiù e scappellato lo adoro comunque e me lo rigiro attorno alle labbra prima di farlo entrare tutto in bocca e spompinarlo con tanto amore. Si quel cazzo che desideravo da tre anni è ormai mio e me lo voglio assaporare più a lungo che posso. Giampi man mano va in crescendo e vuole scoparmi non vede l’ora che la mia bocca lo molli per sbattermelo dentro.
Anch’io non desidero altro e sdraiatomi al suo fianco a pancia in giù lui mi sale sopra e con la mano cerca il mio culo (già insalivato) non riesce a trovarlo intervengo io e non appena poggio la cappella allo sfintere lui mi penetra spedito fino alla radice, un dolore lancinante mi assale a stento mi trattengo
dall’urlare ma lo desidero troppo e sopporto quel dolore che pian piano si trasforma in un piacere immenso. Le sue mani forzano sulle mie spalle
quando lui affonda dentro di me fino alla radice del suo cazzo dandomi delle sensazioni celestiali.dopo circa un quarto d’ora sussurra “ voglio venirti dentro” dico di si
lui mette il braccio destro attorno al mio collo e senza seguire ritmo mi da
un paio di affondi con un vigore eccezionale finche lo sento venire dentro con una serie di pulsazioni che mi inondano. Peccato che sia già venuto, una scopata del genere sarebbe dovuta durare almeno un’ora . Lui riprende il suo posto e senza dire una parola dopo un po sento il respiro di chi dorme beato.
Sto pensando al modo in cui domani ci guarderemo in faccia dopo quel che c’è stato e tra un pensiero e l’altro mi addormento. Verso le 10 sveglia apro gli
occhi e mi trovo Giampi che sveglio mi guarda fisso gli occhi in silenzio, la sua espressione non è delle migliori solo un buongiorno poi un silenzio insolito che sta durando troppo. Ci dirigiamo verso il chioschetto vicino a fare colazione e a lavarci senza una parola, mi par di capire che si stia incrinando il nostro rapporto.
Dopo colazione perdurando la scena muta decido di affrontare la situazione
discutendone. “Giampi quello che è successo stanotte sembra che ci abbia turbato comunque sappi che io sono gay,che ti desideravo da tanto ma non
mi sono spinto mai per paura di perdere la tua amicizia, e che forse qualche
bicchiere in più alla festa di ieri ha creato la situazione affinché accadesse,comunque ti chiedo scusa. Mentre parlavo gli occhi gli brillarono di
gioia e mi disse “ pensavo che tu fossi arrabbiato con me per il fatto che ti ho scopato abusando di te perché eri alticcio “ Questo chiarimento ci ha fatto felici
entrambi, volevo abbracciarlo e baciarlo, purtroppo la spiaggia era gremita,
ci siamo diretti e subito infilati nella tenda ci è presa una passione incontrollata
che ci ha fatto scopare divinamente. A parte la bruttura del suo gran cazzo curvato all’ingiù era tutto celestiale dai baci alle cappellate alla sborrata finale.
Quella settimana per me è stata il mio viaggio di nozze, Giampi mi scopava almeno due volte al giorno ero tanto felice stavo scontando i tre anni di attesa,
peccato non aver creato la situazione un po prima. I soldi stanno per finire ed è ora di far rientro in famiglia la luna di miele era finita però la strada era tutta aperta e con Giampi a fianco sarei stato felice. Passò splendidamente anche il mese di settembre , ogni posto sicuro era un luogo per scopare alla grande,io sempre nel mio ruolo passivo e lui attivissimo scopatore. Una sera a cena a casa sua con la famiglia facciamo tardi al punto che mi chiedono di dormire lì. Telefono a casa per informare i miei e già vedo gli occhi di Giampi che sprizzano sesso. era dalla luna di miele che non passavamo una notte intera assieme,sarebbe stata una nottata coi fiocchi. Dopo la buona notte ci ritiriamo nella camera di Giampi , appena chiusa la porta mi guarda sorridente si avvicina
e mi da un interminabile bacio sento il suo brutto cazzo curvato all’ingiù in tiro e duro come l’acciaio. ci spogliamo e me lo lecco tutto gli faccio una pompa
con tutto l’amore che posso finchè Giampi mi dice che desidera scoparmi, mi penetra con desiderio e mi fa toccare il cielo a colpi di cazzo in culo finchè
si apre la porta e sua madre accende la luce, esclama “santo cielo” richiude e se ne va. Non auguro al mio peggior nemico di passare un momento così drammatico; un’angoscia totale mi pervade, a Giampi gli si è fulmineamente ammosciato una tragedia per entrambi si sarebbe abbattuta sul nostro rapporto.
Fuggo nel cuore della notte da quella casa dove non rimetterò mai più piedi
Ho tentato di avvicinare Giampi in seguito ma senza darmi nessuna spiegazione perentoriamente mi ha detto di stare alla larga da lui e non l’ho mai piu avuto,
neanche il saluto a tutt’oggi dopo tanti anni . Fortunatamente il fatto è rimasto
circoscritto tra le mura della sua casa e nessuno a mai saputo niente. Ho sofferto tanto ma il galantuomo tempo mi ha fatto superare anche questa con altre storie.

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