Io e lo svedese

La credenza popolare dice che i maschi del Nord Europa sono alquanto freddi,
ma dopo l’esperienza che ho fatto con uno svedese mi sono ricreduto.
Era il mese di luglio del 1974 ,mi ero recato in città per sbrigare delle commissioni
E verso le 13 mi rimisi in marcia per far ritorno dovevo percorrere 80 km sotto un sole cocente e senza aria condizionata in macchina. Ad un incrocio fuori città c’è un ragazzo con lo zaino che mi fa l’autostop sembra che vada nella mia direzione. E’ un giovane straniero sui 20 anni con un paio di sandali, bermuda e
canottiera. Accosto la macchina lui si avvicina e pronuncia il nome di una località a 3 Km da casa mia , lo faccio accomodare è un bellissimo ragazzo biondo
gli occhi turchese corporatura ben definita non troppo alto. Mi dice che è di Malmo (svezia) e sta girando la sardegna in autostop. Col suo italiano stentato
ed il mio inglese scolastico riusciamo a conversare. Oltre ad essere bello si pone
bene è veramente simpatico dopo i primi dieci minuti la mia mente lo vede come un bel boccone o meglio un tipo da buttarselo dentro. Come cominciare?
non è che posso dirgli tira fuori il cazzo che te lo sbrano ma si deve tastare il terreno con molta cautela. La radio suona una bella musica e lui segue il ritmo
gli chiedo se vuole una sigaretta e dicendomi di si prendo sigarette a accendino e gliele poso sul pacco facendo una leggera pressione,lui ha un attimo di sussulto ma guardandolo io con un sorriso lo tranquillizzo e lui contraccambia il sorriso.
Ha capito subito la situazione, ed è a questo punto che conviene tentare il tutto per tutto, o va o lo scarico a terra. Gli metto la mano sulla coscia chiedendogli se gli piace la musica non si ritrae anzi si allunga avvicinandosi col pacco alla mia mano ha un’espressione di benessere ed io avanzo fino al suo pacco.Percepisco subito che sotto c’è abbondanza in fase semidura dopo qualche istante sui bermuda l’evidente erezione del suo cazzo mi provoca una sensazione di tremolio su tutto il corpo .Gli massaggio il cazzo e lui corrisponde con leggeri movimenti delle anche. Fa un caldo pazzesco e quella situazione mi fa partire un sudore
incontenibile. Ci fermiamo al primo autogrill per rinfrescarci e andare in bagno
a sciacquarmi la faccia erik mi segue ed appena entra nel wc lo seguo chiudo la porta , con foga lo bacio e gli accarezzo il pacco con il cazzo in tiro , lui ha qualche attimo di titubanza poi si scioglie e partecipa prendendomi la faccia tra le sue mani e usando la lingua in modo formidabile. Segue una raffica interminabile di baci e carezze che mi fanno salire una voglia pazzesca di cazzo.
Non posso accettare che una storia con un così bel ragazzo possa essere consumata nello squallore si un cesso di autogrill perciò decidiamo di uscire dopo che erik ha fatto pipi. Risaliamo in macchina (Mancano una quarantina di km
all’arrivo alla sua destinazione) ripartiamo e in un battibaleno ho già innestato
la 5^ per avere la mano destra libera , sto pensando ad un bel posto dove poter fare una superscopata senza essere disturbati purtroppo siamo in pieno giorno,
durante il tragitto vedo un cartello giallo con l’indicazione Bosco di San………….
entro in questa strada sterrata e dopo qualche km ci troviamo all’ombra di alberi secolari in un verde maestoso e fresco. l’unica costruzione è un punto di ristoro
chiuso e attorno non vi è anima viva sono le 14 del pomeriggio. Lui si guarda attorno e visto il posto sicuro mi mette le mani al collo avvicina la sua bocca e mi bacia , è un tipo molto sensuale e caldo. prendo dalla macchina un vecchio plaid che tengo nel portabagagli e mano nella mano percorriamo
un sentiero un po scosceso arriviamo in un posto pianeggiante a ridosso delle rocce allargo il plaid e ci stendiamo. ancora vestiti cominciamo a limonare e man mano ci scaldiamo togliamo via un pezzo di vestiario finchè rimaniamo in slip con i cazzi in erezione. Non l’ho ancora visto nudo ma dalle forme si capiva che c’era del bello sotto. Gli sfilo gli slip mentre ci baciamo e quando vedo il suo superbo cazzo scappellato contornato da peli biondi per poco svengo. E’ bellissimo non avevo mai avuto un ragazzo così bello e disponibile , gli divarico le gambe ed inginocchiatomi tra esse gli faccio un pompino da manuale lui gode
tanto, ma appena poggio il dito sul suo buchetto lui prontamente interviene al che intuisco che è solo attivo e mi va bene lo stesso. Lo lecco tutto,lo bacio lo accarezzo, il suo corpo è a mia completa disposizione e lui gode emettendo gemiti di piacere. Mi fa male la bocca da quanto lo sto spompinando avidamente sono stanco e mi stendo accanto a lui a pancia in giù, ora tocca a lui ,mi sale sopra è steso su di me ha qualche difficoltà a trovare il mio buchetto al che intervengo con la mia mano e me lo butto dentro lui mi penetra con foga e sento dolore ma dopo un po il piacere mi fa volare, è stupefacente il suo modo di scopare da delle cappellate energiche e dolci allo stesso modo.Il culmine lo raggiunge quando si poggia sulle braccia e assesta delle stantufate micidiali
raggiungendo l’orgasmo e inondandomi dentro. Che bella scopata siamo sudatissimi e puzziamo come caproni ma tanto soddisfatti. Menomale che i nordici erano uomini freddi ,tutte cazzate , erik è stato eccezionale nella prestazione e poi era bellissimo di viso di fisico e di cazzo. Restammo stesi e nudi io col culo in su
lui col cazzo ormai moscio in su e le mani dietro la nuca. In silenzio pensavamo
mentre con la mano gli accarezzavo la bocca i capezzoli ed il suo bel cazzo contornato da peli biondi. Dopo un’oretta circa ci rivestimmo e affrontammo l’ultima parte del viaggio scambiando poche parole lo accompagnai alla sua destinazione e ci salutammo con una stretta di mano. Non gli ho chiesto nemmeno il suo nome nei miei ricordi si chiamava erik.
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