Racconti Erotici > Gay & Bisex > Niente caffè ma...
Gay & Bisex

Niente caffè ma...


di clazozzo
31.08.2014    |    8.183    |    3 8.8
"Dopo una decina di minuti, quando già pensavo ad una buca, vedo arrivare verso di me un uomo in giacca e cravatta che mi saluta: era Mario che così vestito..."
Ho conosciuto l'amico di questa storia su un sito internet, uno di quei siti porno che molti frequentano e dove si vedono e aggiungono video, foto ecc. Dopo aver appunto stretto amicizia su questo sito, un'amicizia come tante altre, io e questo nuovo amico abbiamo iniziato a scambiarci qualche messaggio e, intuendo gli stessi gusti, ogni tanto ci scambiavamo qualche suggerimento su video e foto che ci eccitavano particolarmente.
Dopo qualche tempo abbiamo iniziato a vederci anche in cam e quando capitava di essere entrambi online ci si connetteva e, tra un video e l'altro, una chiacchiera e un'altra, finivamo sempre per segarci insieme, terminando sempre col dirci che prima o poi una scopata ce la saremmo fatta.
Il mio amico, che chiamerò Mario per comodità, ha una ventina di anni più di me, circa 55-60, è di statura media, un pò robusto, un pò pelosetto, un gran bel culone e un cazzo non troppo lungo ma bello largo, una grande cappella che si scopre solo tirando bene il prepuzio. Diciamo che fisicamente Mario non è proprio il mio tipo, io in genere preferisco quelli poco pelosi, longilinei, meglio se effemminati e che si travestono, meglio ancora se diventano trav, visto che io adoro le trans.
Sia io che Mario siamo sposati quindi con la famiglia, il lavoro, la moglie ecc. c'è sempre pochissimo tempo, perciò ogni volta che ci sentivamo finivamo sempre col dirci che sarebbe stato molto improbabile un incontro dal vivo, soprattuto sarebbe stato complicato trovare il posto per vederci come si deve...
Una sera in chat, parlando del più e del meno gli dico che tale giorno sarei capitato dalle sue parti per delle commissioni, certo non ci saremmo potuti appartare ma almeno ci conoscevamo dal vivo e ci saremmo presi un caffè. Mario subito acconsente e mi da appuntamento al bar vicino al suo ufficio.
Il giorno stabilito per l'incontro faccio le mie commissioni e verso le 11.00 di mattina mi reco al bar che aveva detto Mario. Dopo una decina di minuti, quando già pensavo ad una buca, vedo arrivare verso di me un uomo in giacca e cravatta che mi saluta: era Mario che così vestito non avevo riconosciuto.
Mario mi dice di andare con la sua macchina in un altro bar dove il caffè è pìù buono e dove sicuramente non incontra colleghi o clienti che lo assillano. Mi spiega di essere il titolare dell'azienda dove lavora e sempre molto stressato da colleghi e clienti, cosa che noto subito sentendo il suo telefono che squilla in continuazione.
Durante il tragitto, dopo qualche battuta e risata anche riguardo le nostre chat, mi dice " perchè non me lo fai vedere dal vivo?" e io: "ma che dici? ci vedono siamo nel traffico...". A quel punto mi fa: " aspetta, ci fermiamo un'attimo da una parte e ce lo tiriamo fuori...dai chissà quando ricapita!" . Svolta in una strada secondaria e poi entra in una stradina e si ferma davanti al cancello di un orticello.
Nonostante la cosa mi intrigasse ero un pò spaventato e impacciato, Mario invece appena ci femiamo mi mette la mano sul pacco: " dai tiratelo fuori!", così io, anche se un pò titubante, mi sbottono e lo tiro fuori moscio e un pò ritirato, ma Mario subito inizia a toccarmelo.
Neanche me ne accogo e vedo Mario col suo cazzo di fuori, in tiro e un pò storto come di solito lo vedevo in cam. Sembra in preda ad un raptus e inizia a segarsi con violenza continuando a toccarmi le palle e il cazzo che nonostante tutto non mi diventa proprio duro, anzi....lui invece continua: "dai alzati vieni davanti a me che te lo prendo in bocca, dai che non ci vedono! ti copre lo sportello!"...di certo non mi rassicurava molto, comunque mi guardo un pò intorno, scendo velocemente e facendo il giro arrivo davanti a Mario col mio cazzo moscio e bagnato davanti alla sua faccia.
Ad ogni macchina che passa mi prende un colpo, Mario al contrario continua a ciucciarmelo e a segarsi come se niente fosse. Io: " Mario scusami ma non mi sento tranquillo" lui: "non ti preccupare hai un sapore buonissimo...". A un tratto mi gira, mi tira giu i calzoni e le mutande e ficca la faccia nel mio culo. Io in quel momento ho una senazione di goduria con la sua lingua sul mio buchino, ma allo stesso tempo sono spaventato dal pensiero che una macchina si ferma e mi vede a pecora, col mio culo sulla faccia di un'altro, che a sua volta si masturba come un ossesso. Mario continua ad ansimare, dire parole sconce e a segarsi, il suo telefono continua a squillare e io col cazzo semiduro e gocciolante continuo a guardarmi intorno pronto a tirarmi su i calzoni. Ogni tanto mi gira di colpo e me lo riprende in bocca, e gli effetti iniziano a farsi vedere facendomelo diventare sempre più duro. Sono eccitato anch'io e maledico il fatto di essere quasi per strada, comunque Mario mi gira di nuovo e mi allarga le chiappe, ormai oltre alla lingua ficca anche qualche ditino, io mi abbasso un pochino e glielo prendo in mano, inizio a segarlo e a toccargli le palle. Sento le sue palle calde e vogliose quindi spingo ancora giù fino a toccargli il buchino avido. Dopo un secondo quel bel buchino caldo inghiotte il mio dito e fa agitare Mario come un pazzo. Subito dopo mi gira di nuovo e si ficca in gola il mio cazzo ormai duro come un bastone.
Finalmente sento quel demonio di Mario che ansimando si alza in piedi, continua a toccarmi il cazzo e poi il culo, quando ad un tratto dice: "eccomi!" Con una mano sulla mia chiappa e una sul suo cazzo inizia a schizzare copiosamente sull'erba di quella stradina, due o tre schizzi forti, carichi di sperma, schizzi talmente carichi che rimangono ben visibili sul terreno circostante. Dopodichè quasi svenendo ricasca sul sedile della macchina.
Subito mi riabbottono e salgo in macchina col cazzo duro nelle mutande, mi fa anche male. Mario insiste
per volermi almeno segare e farmi sborrare ma io continuo a negare dicendo che è già tanto che non ci abbiano visti fino a quel momento, o almeno lo speravo.
Ripartiamo che è quasi l'ora di pranzo, decidiamo di rimandare il caffè e rientrare. Restiamo in silenzio. In macchina c'è un forte odore di sborra, di cazzo, di culo e di umori vari. Le mie dita puzzano del culo di Mario, come la sua faccia e le sue dita puzzano del mio culo.
Dopo un pò rompo il ghiaccio, vedendo Mario un pò turbato gli dico: " Facciamo una cosa, visto che il caffè è saltato, dobbiamo assolutamente rivederci!" Mario sorride: "perdonami non resistevo...è stato più forte di me..la prossima volta giuro che farò il bravo!". Torniamo al bar e ci salutiamo.
Io scappo a casa in ritardissimo per il pranzo, appena arrivato, prima che mia moglie inizi col terzo grado, corro in bagno fingendo un forte mal di pancia: mi siedo sulla tazza e inizio a segarmi. Nel giro di due minuti mi alzo la maglia e comincio a schizzarmi il petto e la pancia di sborra mentre con la mano sul naso sento la puzza del culo di Mario.

P.S. Mario continuo a sentirlo ogni tanto in chat. Una volta siamo riusciti anche a rivederci per bene..


Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 8.8
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Niente caffè ma...:

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni