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Grazie...Mamma ! cap 5


di Membro VIP di Annunci69.it Virgilio313
02.05.2023    |    25.364    |    16 10.0
"Verso le 12:30 sento aprire la porta, mentre ero in cucina, immaginavo fosse lui perciò non dissi nulla, i mi abbracciò da dietro dandomi un bacio sul..."
“ Socchiudo gli occhi, è mattina. Nella mia stanza c’è ancora il forte odore di sesso e lussuria della notte appena scorsa. Timidi raggi di sole entrano dalla finestra appena socchiusa, che ore sono ? Mi allungo verso il cellulare, sono le 7:15 , non ho dormito molto ma sono perfettamente riposata, piena di energie e piena di voglia, eh già la serata appena passata non ha placato la mia lussuria, anzi sento molto umido nella mia regione pelvica, la giornata di oggi sarà molto interessante, sorrido tra me e me.
Mi alzo e mi dirigo in bagno, mi siedo sul water e faccio pipì, e poi entro in doccia. Mi sentivo già elettrizzata al pensiero che il mio bambino avrebbe sentito lo scrosciare dell’acqua e mi avrebbe raggiunto in bagno in un baleno, infatti ero di spalle alla porta pronta ad accoglierlo con il mio culetto in bella vista, ma non successe nulla…
Starà ancora dormendo profondamente ? In fondo era presto e per lui è stata una serata veramente impegnativa, vabbè finita la doccia mi infilai uno dei miei vestitini estivi molto leggeri e senza intimo andai in camera sua a vedere cosa stesse facendo.
La porta era socchiusa, feci capolino dentro e lui non c’era. Sul suo letto c’era un biglietto : Mamma sono andato a pescare con un amico, dormivi così beatamente che non ho voluto svegliarti, tornerò verso l’ora di pranzo, ieri sera mi son dimenticato di avvertirti. Ps : sulla mia scrivania troverai un regalo per te.
Mi scappò una risata ripensando che ovviamente la sera prima era molto concentrato su altro e non poteva certo ricordarsi di dirmi una cosa così futile, andai alla sua scrivania e trovai le mutandine che gli avevo lasciato la sera prima piene del suo seme, sulla parte interna dove era stata a contatto la mia fica.
Tenevo in mano quel piccolo pezzetto di stoffa mentre la mia mente viaggiava in posti remoti dove la lussuria faceva da padrone sul buon senso, istintivamente me le portai al naso e quell’odore forte, inebriante mi assalì. Meccanicamente iniziai a masturbarmi li in piedi, presa dal momento, mentre la mia lingua cercava di raccogliere quanto più sperma potesse, mi sdraiai sul letto e mi lasciai andare, sostituii la mia mano con le mie mutandine, e godevo come una cagna nel sentire lo sperma di mio figlio che accarezzava con decisione la mia clitoride e le mie grandi labbra…venni dopo qualche secondo, sfogando la mia lussuria e abbandonandomi appagata sul letto dio mio figlio.
Mentre cercavo di riprendere il possesso delle mie facoltà mentali mi dissi : “ Bhè se questo è l’incipit della giornata, ci sarà da divertirsi oggi…”
Nuova sosta in bagno per ricompormi e iniziai il mio tram tram quotidiano, pulizie, lavatrici ecc.
Suonò il cellulare ed era mio marito, voleva sapere come andava e che sarebbe rincasato l’indomani pomeriggio come da programma, perfetto pensai tra me e me, lo salutai e mi rimisi a fare il pranzo, cose leggere e fresche ma con il giusto apporto di proteine e grassi, sarebbero serviti al mio campione per la giornata. Caprese con mozzarella di bufala, insalata di farro con verdure e tartare di tonno fresco ( mio figlio lo adorava) .
Verso le 12:30 sento aprire la porta, mentre ero in cucina, immaginavo fosse lui perciò non dissi nulla,i mi abbracciò da dietro dandomi un bacio sul collo, mentre la sua virilità era appoggiata sfacciatamente al mio culo.
“ Buongiorno Mà “
“ Buongiorno a te, come è andata la mattinata di pesca ? “
“ Bene, è stata una bella mattina anche se di pesci neanche uno”
“ Bhè…uno di sicuro ce l’abbiamo, ed in questo momento sta nuotando in acque poco consone”
“ Scusami…sai l’effetto che mi fai “ disse ridendo
“Si lo so, ma tu invece sai che non ti puoi prendere certe libertà a meno che non sia io a donartele e comunque non quando vuoi” dissi in tono serio ma con un sorriso velato.
“Si hai ragione Mà, scusa …”
Mi girai gli diedi un bacetto sulla guancia e ci mettemmo a mangiare, quando vide il tonno andò in estasi , mi ringraziò con tutto se stesso e mi disse : “ non mi merito una mamma come te”
Presi la palla al balzo : “ a pensarci è vero, io che sono sempre così accondiscendente con te, che ti do libertà e tu invece che provi a forzare la mano ogni volta che puoi…”
Rimase visibilmente scosso da quest’affermazione, non se lo aspettava, pensava che lo avrai coccolato, che dopo quella frase gli dicessi : Ma no tesoro non dire così ecc… aahahaha santa innocenza !
Non disse più nulla, finì di mangiare e si mise sul divano a guardare la tv. Rimasi in cucina a sistemare, odio vedere la mia casa in disordine, mentre ogni tanto buttavo un occhio su cosa stesse facendo ma niente, era sempre lì a vedere un noiosissimo programma alla tv.
Una volta rassettato la cucina andai in salotto e prima di sedermi gli diedi un bacino e gli sussurrai all’orecchio
“ Grazie per il regalo di questa mattina, spero che sia stato piacevole per te quanto lo sia stato per me vederlo”
Basta davvero poco ad un ragazzo di 16 anni per ritrovare il buon umore, mi abbracciò forte e mi disse
“ Mà , è stato bellissimo, mi fa piacere che tu abbia gradito”
Gli diedi un buffetto sul naso e mi accomodai sull’altro lato del divano, appoggiando i miei piedi sulle sue gambe. La sua erezione non tardò neanche un secondo ad arrivare, era normalità a quel punto ed anzi se non l’avessi vista mi sarei preoccupata.
Cominciai a vederlo subito irrequieto, muoveva il bacino, cercando il contatto dei miei piedi sul suo cazzo, mi guardava, aspettava un mio cenno di approvazione per tirarlo fuori… ma non glielo concessi.
Cambiai discorso e gli chiesi cosa volesse fare con la sua amica nel pomeriggio, quali erano i loro piani, non volevo farmi gli affari suoi ( o forse si ) ma era un modo come un altro per distrarlo un po’
:” Mamma non lo so, andiamo a mangiare un gelato e poi penso una passeggiata. “
“ Ti ricordi ciò che ti ho detto ieri sera vero ? “
“ Si Mà, mi ricordo… ora, per favore, posso sfogarmi ? Mi sta facendo male dentro i boxer “
Hai capito lo sfacciato, almeno me lo ha chiesto con gentilezza, ma no ! Oggi non voglio accontentarlo, deve imparare che si può anche reprimere i propri istinti e poi, ritardare il piacere , spesso regala sensazioni molto forti che sicuramente non ha mai provato prima.

“mhm… no oggi no ! Nel pomeriggio avrai un appuntamento e voglio che ci arrivi al top ! Non prendertela a male, non voglio farti un torto, ma anzi voglio insegnarti una cosa che più avanti sicuramente ti sarà utile. Ti ho abituato a non reprimere i tuoi istinti, e non è sbagliato, ma spesso se si ritarda il piacere, al momento del godimento, l’orgasmo sarà ancora più forte e piacevole del normale”
“Uffa Mà… io ho voglia ora ! “
“ Non insistere, da quando ci siamo avvicinati, le regole erano che dovevi rispettare il mio volere e le mie decisioni, perciò ora calmati ed anzi vatti a preparare che se no fai tardi, quando tornerai mi troverai qui ad aspettarti curiosa di sapere ogni dettaglio” gli diedi un bacino e me ne andai in camera. “
Lo sentii andare in bagno ed aprire la doccia, mi venne il sospetto, vuoi vedere che quel monello si stà “sfogando” sotto la doccia ?
Mi avvicinai di soppiatto ed aprii la porta all’improvviso, ed eccolo li con il cazzo in mano colto sul fatto.
“Che ti avevo detto ? “
“ Si Mà, ma pensavo ti riferissi al farlo davanti a te e basta…”
“ Con me non attacca, ti vieto di venire finchè non esci di casa, vorrei rimanere a controllarti ma penso di potermi fidare di te, non tradire la mia fiducia, o ci saranno delle spiacevoli conseguenze”
Annuì con la testa, mentre il suo cazzo svettava orgoglioso davanti a sé, mamma mia quanta voglia di prenderlo in bocca… Me ne tornai in camera per cercare di calmarmi un pochino, anche perché, anche me cominciava essere difficile resistere a certe sensazioni.
Poco dopo mi venne a salutare, era bellissimo ! In quel momento finalmente mi accorsi di quanto effettivamente io e suo padre avevamo fatto un lavoro splendido. Aveva una camicia bianca lasciata aperta, una canotta nera, dei bermuda color sabbia ed un paio di mocassini estivi stile Oxford.
“Wow… cadrà ai tuoi piedi, sei bellissimo cucciolo “
Arrossì un pochino poi si avvicinò per darmi un bacino ed uscì.
Facevo il tifo per lui, ma non nascondo che in me era nato un altro tipo di sensazione, mai provata prima almeno per lui… mi accorsi che ero “gelosa” del mio cucciolo e non volevo che altre donne se ne appropriassero. Ma era la vita, la normalità ed era giusto che facesse le sue esperienze con altre donne.
Passai il pomeriggio in totale relax, facendo zapping alla tv in salotto mentre attendevo il suo rientro.
Poco dopo le 18:00 lo sentii rientrare, si palesò davanti a me terribilmente innervosito, si sedette sul divano di fianco a me e non disse nulla, voleva sicuramente che fossi io a chiedere
“ Hei…non è andata bene ? “
“ Quella stronza maledetta! “
“ Cosa è successo ? “
“ Io lo sapevo …io lo sapevo che non ci dovevo uscire”
“Per favore, ti calmi e mi dici cosa è successo ? “

“ E’ successo che è una maledetta stronza ! Che mi ha provocato tutto il pomeriggio, poi quando eravamo soli ho provato ad avvicinarmi e mi ha rifiutato”
“ Ahahahah scusami cucciolo, ahaaahhahha oddio scusami non dovrei ridere ma non riesco a fermarmi”
“Che hai da ridere? “
“ Cucciolo mio, hai finalmente conosciuto l’universo femminile. A noi donne piace essere corteggiate, guardate, lusingate… ma ci piace anche lasciarvi in sospeso, ci piace “giocare” ecco. Non devi prendertela male, sarà una costante questo generi atteggiamenti.”
“ Sono tutte stronze allora ! “
Lo guardai con aria di sfida : “ Anche io ?“
Tardò qualche secondo a rispondermi e poi si sciolse : “ No tu no Mà “
Sò che pensava il contrario, ma apprezzai molto il suo sforzo, in fondo era stato il primo rifiuto, il primo di una lunga serie ed era normale che fosse in piena tempesta emotiva, lo avevo abituato troppo bene.
“Dai, raccontami per bene come è andata…hai provato a baciarla ? “
“ Era vestita molto provocante, aveva un vestitino leggero a fiori, le Superga ai piedi e non aveva il reggiseno, me ne son accorto subito, ed in effetti era bellissima. Ha avuto per tutto il tempo atteggiamenti provocatori, si piegava in avanti senza curarsi che le si potessero vedere le mutandine, o parte del seno, si avvicinava a me strusciandosi…Che dovevo fare ? Quando eravamo da soli ho provato a baciarla, ma le si è discostata come se nulla fosse”
“Ma ti ha detto qualcosa quando hai provato a baciarla?”
“ No…si è scostata leggermente ma abbiamo continuato a parlare del più e del meno”
“Poi che è successo ? “
“ Mi sentivo strano, non sapevo che fare, e continuando a parlare su un muretto, lei si è rannicchiata di fronte a me, ma con quel vestitino potevo vederle tutte le mutandine Mà ed io non ci stavo capendo più niente, avevo un erezione che faticavo a mantenere nascosta”
“Posso immaginare, e poi continua…” dissi sorridendo
“ Lei mi ha guardato negli occhi, ed ha divaricato un pochino le gambe, io pensavo fosse il segnale per potermi fare nuovamente avanti, ma si è scostata nuovamente e ridendo mi ha detto che era meglio tornare, ecco tutto ! Sono arrabbiato, mi sento frustrato, mi ha rifiutato…ora sarò lo zimbello di tutti “
“Cucciolo mio non dire così” e lo abbracciai con dolcezza. Poi continuai :
“ Il fatto che non è andata via dopo che hai provato a baciarla ma anzi è rimasta lì a stuzzicarti indica che le piaci, ed anzi probabilmente si è anche un pochino eccitata nel farsi guardare, anche la tua erezione, non le è passata inosservata, ha contribuito nel farti provocare un po’, è un atteggiamento normalissimo delle donne che magari in quel momento non si sentiva prettamente a proprio agio ma sono sicura che vorrà di nuovo vederti.”

“Sarò io a non volerci più uscire ! “
“ Le tue parole sono dettate dall’emozione, ma dai retta alla mamma che sarà lei a scriverti entro due giorni”
“Vedremo allora ! “ e rimase imbronciato li accanto a me, quanto era dolce vederlo così uomo e così fragile nello stesso tempo.
Eravamo ancora abbracciati sul divano ed il suo cazzo urlava dentro i pantaloni, era il momento di una battuta per farlo distrarre
“Certo che così messo era palese anche a lei che fossi eccitato aahahah”
“ Dici è ? Si vede tanto ? “
“ Non lo so, fai tu, sembra che hai una bottiglietta di coca-cola nei pantaloni ahahah”
“ La colpa è anche tua, sto così da oggi a pranzo, sto per scoppiare” e senza aggiungere altro o chiedermi il permesso, fa uscire il suo meraviglioso cazzo.
Si segava lentamente guardando dentro il mio vestitino, non mi son sentita di dirgli niente, povero cucciolo immagino che stava soffrendo come un cane. Il suo odore mi riempì le narici, la mia fica comincio a bagnarsi immediatamente, voleva, volevo …
Gli feci una carezza sul viso, e quel tocco gentile e pieno d’amore fu la goccia che fece traboccare il vaso.
Un fremito dietro ad un altro, il suo orgasmo scemò potente sul mio vestito e sulle mie gambe.
“Scusami mamma ho fatto un disastro…”
“Non preoccuparti cucciolo, son contenta che ti sei sfogato, è stata una giornata particolare per te, andiamo a sistemarci che poi mangiamo.”
La serata proseguì nella più completa normalità, ci facemmo la doccia a turno poi cenammo e verso le 21 gli dissi :
“Hei tuo padre torna domani, vuoi farmi compagnia al letto per un po’ ? “
“Speravo tanto che me lo chiedessi” ed abbassò il viso, visibilmente rosso.
Gli diedi un bacino in fronte ed andammo in camera.
Era il tramonto, dalla finestra l’imbrunire si faceva strada dopo che il sole si era celato dietro l’orizzonte, eravamo sdraiati sul letto mentre parlavamo , lui solamente con i boxer e la sua perenne eccitazione, io avevo un perizoma nero e sopra una sua maglietta che mi stava molto larga ed ovviamente niente reggiseno.
Facevo in modo di non farmi vedere, ma appena possibile posavo gli occhi sul suo magnifico cazzo.
“Mamma mia che caldo stasera, ti dispiace se tolgo la maglietta ? Tanto ormai non ti scandalizzi di vedermi mezza nuda no ? “ e gli feci l’occhiolino.
“No no fai pure, anzi anche io ho caldo e mi tolgo i boxer”

Rimanemmo così per un po’, io con le tette al vento e lui con il cazzo in completa erezione di fianco a me.
“Ti voglio bene Mà” una frase uscita di getto, senza preamboli, mi fece sorridere e ci abbracciamo. Ero sdraiata supina con il mio braccio sinistro dietro la sua schiena e lui sdraiato di fianco a me con i nostri corpi che si toccavano e la sua testa appoggiata alla mia clavicola.
In tv era iniziato un vecchio film di spionaggio, non molto avvincente, ma bastava per rompere quel silenzio tremendamente imbarazzante.
Sentivo che cercava pian pianino di trovare una posizione più comoda per avvicinare il suo viso al mio seno, era buffo e goffo ma la cosa mi eccitava molto e mi faceva tenerezza, così senza farlo accorgere mi spinsi leggermente più su sul cuscino così da agevolare questa sua manovra. Ora aveva il suo viso a pochi centimetri dal mio capezzolo, sentivo il suo respiro sul mio seno, inutile dire che i miei capezzoli erano diventati due chiodi.
Sentivo che era tremendamente eccitato, aveva il suo cazzo contro la mia coscia e nel muoversi cercava di strusciarlo su di me il più possibile, ansimando leggermente.
Feci finta di grattarmi proprio dove aveva appoggiato il cazzo e di conseguenza la mia mano lo sfiorò, feci finta di nulla ma mi accorsi subito che il suo liquido pre-seminale mi stava inzaccherando la coscia, questa cosa mi eccitò ancor di più di quanto non lo fossi. Avevo la mutandine che erano un lago, i miei capezzoli imploravano di essere leccati, accarezzati, baciati…
Non staccando gli occhi dalla tv dissi :
“Vuoi leccarmi il seno? Ahahah sei così vicino, puoi farlo se vuoi “
Si avventò sul mio capezzolo sinistro con una foga inaudita, tanto che lo ripresi dicendogli di essere più gentile. Si scusò con ancora il mio capezzolo in bocca e continuò a leccarlo, giocarci con le labbra, mentre con la mano destra mi massaggiava l’altro e con la mano sinistra aveva iniziato a segarsi.
“Trattieniti, non venire subito…” gli dissi ad occhi chiusi, volevo gustarmi il momento, avevo bisogno anche io di sentirlo, di sentire. Mi stavo abbandonando a quei tocchi inesperti ma carichi di lussuria e passione.
Mi lasciai andare, sfilai le mutandine, volevo sentirmi libera, eravamo entrambi nudi , abbracciati al letto con il suo cazzo che stava per sborrarmi addosso da quanto era eccitato, ma stavolta volevo essere io a prendermi quel merito.
La mia mano sinistra cercò il suo cazzo, lui si irrigidì immediatamente, non si aspettava quel contatto, che tanto bramava , ma era una cosa nuova per lui, lo guardai negli occhi e gli dissi :
“Cerca di controllarti, ricordati cosa ti ho detto oggi”
Lui fece due respiri profondi e si calmò un pochino, ma ora toccava a me…Finalmente avevo il cazzo di mio figlio in mano, iniziai a scappellarlo con dolcezza, giocando con le innumerevoli gocce che uscivano dall’uretra ed aiutandomi per lubrificarlo al meglio. Stava letteralmente impazzendo, cercava di leccarmi ancora mentre il mio movimento lento ma costante lo martellava.
Cominciò ad ansimare mentre con il bacino spingeva sempre più velocemente, sapevo che stava per venire, volevo farlo venire ma allo stesso tempo anche io volevo godere di quel momento così carico di eros.

Mi fermai un secondo, giusto il tempo di permettermi di avvicinare il mio viso al suo sesso mettendomi a pecorina, aprii la bocca ed accolsi quel fungo succulento tra le mie labbra. Un attimo … mi inondò la bocca di sperma, uno, due , tre, quattro schizzi mi arrivarono fino in fondo alla gola, chiusi le mie labbra intorno a quel membro mentre continuavo a masturbarlo per carpirne ogni singola goccia. Gemeva, si contorceva nel suo più completo godimento, e si abbandonò stremato al mio fianco.
I fremiti pian piano cessarono, ed il suo cazzo perse di consistenza dentro la mia bocca, non aveva aperto bocca per tutto il tempo, credo sia stato troppo per lui.
Ma io ero ancora tremendamente eccitata, così con ancora il suo cazzo in bocca rimasi carponi di fianco a lui mentre mi penetravo la fica con due dita, lo lasciai andare solo mentre godevo per urlare al mondo il mio godimento, il godimento di aver preso in bocca finalmente il cazzo di mio figlio mentre inondavo le lenzuola con i miei umori.
Mi accasciai su di lui, entrambi con il fiatone, entrambi estasiati…entrambi innamorati.
Ripresi possesso della mia mente qualche minuto dopo e mi accorsi che aveva nuovamente il cazzo in completa erezione, ci guardammo ed iniziammo a ridere.
Sarà davvero una lunga notte…

Grazie a tutti i miei lettori, vi chiedo scusa se questo capitolo è leggermente più lungo ma avevo molto da raccontare stavolta, spero che come sempre vi piaccia. Like e commento sempre ben graditi.
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