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Attenti .....ai cugini 1


di Membro VIP di Annunci69.it nonnasexy67
30.08.2022    |    16.140    |    8 9.9
"Richiude la portiera e mentre facciamo manovra per uscire ci salutiamo mandandoci reciprocamente dei baci con le mani..."
So benissimo che certe situazioni possono diventare pericolose, ma ogni tanto in certi momenti capita di lasciarsi andare a delle azioni che non sempre si ha il tempo di metabolizzare alle conseguenze che possono portare.
Nelle vicinanze ci sono diversi centri commerciali con una certa quantità di negozi dove ogni tanto mi piace fare un giro per vedere qualche capo d’abbigliamento o delle scarpe o anche degli oggetti per casa, due in particolare mi piacciono più degli altri e sono entrambi ad una ventina di chilometri.
Tempo fa, mentre in auto con mio marito andavamo in uno dei centri commerciali durante il tragitto mi resi conto della maglia che indossavo era al contrario, così senza pensarci due volte mentre me la sfilai e mentre la rimettevo un camionista nella corsia opposta si mette a suonare il clacson.
Ci mettiamo a ridere con mio marito, commentando la cosa e la reazione del camionista, come se non avesse mai vista una donna e in fondo mi ha potuta vedere per pochissimi secondi in reggiseno.
La cosa mi stuzzicò così dopo essermi ricomposta misi al corrente mio marito di ciò che stavo per fare e lui pure ridendo stette al gioco, mi sollevai la maglia e abbassando le coppe del reggiseno scoprendo i seni ben in vista, cercando di stare più esposta e visibile dal parabrezza.
Qualche automobilista che incrociavamo neppure notò la cosa ma qualche autista al volante di furgoni o camion notarono la cosa e alcuni suonarono con i loro clacson e alcuni li vedevi increduli che fissavano i miei seni.
Ci ridevamo e commentavamo le varie reazioni che venivano fuori da quella situazione fino a quando arrivammo in prossimità di una rotatoria, rallentando per affrontarla dalla direzione opposta un’auto con due persone a bordo mi vide prima il passeggero che subito stese il braccio e puntò l’indice verso di me attirando l’attenzione al conducente di fianco a lui, per pochi istanti si rese conto anche lui della scena.
Io e mio marito scoppiammo a ridere e appena superammo la rotatoria commentando la cosa divertiti, poi ad un tratto mio marito divenne serio e cominciò a guardare di continuo gli specchietti retrovisori.
Eravamo quasi giunti al centro commerciale, mio marito con una certa preoccupazione mi disse di ricompormi perché aveva la sensazione che l’auto con quei due giovani si fosse rigirata e cercava di raggiungerci.
La cosa che più lo intimoriva era che il tipo di auto potesse essere di quelle che vengono usate dalle forze dell’ordine in borghese, così cercò di raggiungere il parcheggio coperto cercando di districandosi tra le varie auto parcheggiate e improvvisando delle gincane per provare a non farci raggiungere da quell’auto.
Trovò un posto libero tra il muro e un furgoncino e si infilò subito spegnendo il motore e le luci senza scendere dall’auto con la speranza che non ci avessero visto quei due, ci guardavamo intorno in silenzio cercando di scrutare ogni movimento e ogni rumore.
Improvvisamente vediamo quell’auto che si ferma proprio dietro di noi, i due scendono e vengono entrambi dalla mia parte, si chinano e vediamo i loro volti vicini al vetro.
Mille pensieri mi passano per la testa, ora ci chiederanno di mostrargli i documenti e speriamo di non avere delle rogne in seguito, mio marito mentre mi dice di abbassare il finestrino vedo che ha preso il portafogli con i documenti.
Uno dei due mi sorride e poi mi dice che quello che stavo facendo è pericoloso, sprofondo dalla vergogna e credo di essere diventata rossa come un pomodoro.
Continuando a pensare che fossero due agenti in borghese comincio a scusarmi, mio marito gli mostra la patente, ma il giovane sorride, no non serve che ci mostriate i documenti, con cortesia ci chiede di scendere dall’auto. Ci mettiamo tutti e quattro in circolo tra le due auto.
I due si presentano e ci confessano di essere cugini, ci confessano che il gioco che io avevo cominciato mostrando i seni li aveva spinti a cercare di raggiungerci per conoscermi.
Io e mio marito ci guardiamo sbigottiti e scoppiamo a ridere, confessandogli i nostri timori, cominciammo a ridere tutti e chiarimmo ogni malinteso, parcheggiarono per bene l’auto e poi tutti e quattro salimmo al centro commerciale dove ci sedemmo in uno dei bar con i divanetti e prendemmo a parlare.
Mi piacquero subito sia per la loro intraprendenza che per il loro aspetto, poi altra cosa che mi piaceva che erano rimasti colpiti dai miei seni e non nascosero la loro voglia di possedermi che fu sottolineata quando gli confessammo che eravamo una coppia che non disdegnava i giochi con altre persone.
Loro non avevano avuto esperienze del genere ma quando raccontavo alcune situazioni e incontri con altre persone il mio sguardo andava a sbattere immancabilmente alle loro patte dei pantaloni che ogni tanto mostravano una certo movimento di eccitazione.
Il mio abbigliamento quel giorno non era provocante, anzi vestivo in jeans e maglia, ma i loro complimenti non mi facevano piacere, così quando ci alzammo e decidemmo di tornare alle auto prendendo l’ascensore mi voltai dando le spalle ad uno dei due provocatoriamente gli poggiai il mio sedere ai pantaloni strusciandomi al suo arnese che percepivo non completamente duro ma tanto da sentirlo e lui passando le mani sotto le mie braccia mi afferra i seni e li comincia a stringere.
Il Cugino è di fronte a me guarda ma non osa, allungo la mano e la poggio sul leggero gonfiore che si nota sui pantaloni sento il suo attrezzo, ma ho giusto il tempo di dargli una strigliata che sobbalziamo tutti per l’arrivo dell’ascensore al piano e prima che veniamo sopresi dalle persone in attesa ci ricomponiamo e andiamo tutti verso le auto.
Giungiamo in prossimità delle auto, il furgoncino è ancora di fianco alla nostra auto e fa un po da scudo, quello dei due più intraprendente mi viene dietro e mi apre la portiera, mi accomodo e aspetto che la chiuda ma lui mi chiede di mostrare nuovamente i seni prima di andarcene.
Guardo mio marito che fa cenno con la testa di si, guardo intorno non si vedono altre persone e mi tiro su la maglia e abbasso il reggiseno scoprendolo, lui fa non dice nulla ma la sua espressione dice tutto, gli dico sono naturali senti.
Non se lo fa ripetere allunga le mani e li prende a stringere e palpare, continuando a mugugnare e socchiudere gli occhi, gli guardo il gonfiore nei pantaloni, e gli poggio la mano sul lato che si è fatto più sporgente, gli massaggio per qualche minuto quella protuberanza che inequivocabilmente mi aveva fatto sentire dura ed eccitata.
I miei capezzoli erano diventati duri e sporgenti come i noccioli di olive, dai fermati gli dico che qui non è il caso, vi inviteremo a cena a casa una di queste sere che saremo liberi, e prima di riordinarmi il reggiseno lui quasi furtivamente mi da un bacio sul capezzolo, gli faccio una carezza sul viso e gli mando un bacio.
Richiude la portiera e mentre facciamo manovra per uscire ci salutiamo mandandoci reciprocamente dei baci con le mani.
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