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Che viaggio


di Pecorina1
25.02.2012    |    34.281    |    2 9.3
"Siccome il viaggio fino in Sicilia dura 24 ore, dopo aver mangiato qualche panino, ci siamo preparati per dormire, io ero vicino alla finestra, poi..."
Ciao mi chiamo Concetta. Sono una donna del Sud, emigrata da tanti anni al Nord.
Sono sposata ed ho un figlio di 18 anni.
Ho 45 anni, sono bruna, alta 160 cm con la 4 di seno ed un sedere bello rotondo e sodo. Ho molti peli sul sesso, questo mi comporta che appena mi eccito … l’odore si sente.

Vi voglio raccontare un’avventura che mi è capitata questa estate, quando andavo in Sicilia in ferie.

Come sempre fino all’ultimo giorno non sapevamo quando mio marito poteva prendere le ferie, quindi non potevamo prenotare aerei o cuccette letto in treno.

Alla fine le ferie sono arrivate, ma grazie ad un’amico che lavora alle ferrovie, siamo riusciti a prenotare i posti a sedere.

Giunti alla stazione siamo saliti, ed abbiamo notato che tutto il vagone era vuoto, tranne lo scompartimento dove c’eravamo noi tre e poi due signore anziane con il marito di una.

Siccome il viaggio fino in Sicilia dura 24 ore, dopo aver mangiato qualche panino, ci siamo preparati per dormire, io ero vicino alla finestra, poi c’era mio marito e poi mio figlio.

Giunti alla stazione di Alessandria, sono saliti tanti ragazzi : erano soldati in trasferimento per un campo estivo in Calabria, quindi avevano prenotato tutto il vagone, tranne il ns scompartimento.

Siccome le tendine dello scompartimento erano aperte, tutti ci vedevano, e dopo un po’ ho notato che guardando verso di me si facevano battute.

Prima di andare a dormire, volevo andare, come faccio ogni sera, a lavarmi i denti. Quindi sono uscita per andare ai servizi.

Tutto il corridoio era pieno di ragazzi, che dicendo “Fate passare la signora “ in realtà approfittavano del poco spazio per fami sentire il pacco … Davanti al bagno, uno mi ha detto che se “serve aiuto … mi chiami pure … ho un tubo con dentifricio speciale, gli pulisce anche la gola”.

Dopo essermi lavata i denti sono ritornata indietro, e quindi di nuovo sono stata costretta a passare tra due file di ragazzi.

Non trovavo lo scompartimento, quindi prima sono andata fino all’altro capo del vagone, poi finalmente sono riuscita a trovarlo.

Le luci erano già spente, le tende tirate, e tutti dormivano. A fatica sono riuscita a vedere il mio posto.

Dopo un po’ di sonno, mi è venuta necessità di far la pipì, quindi senza svegliare nessuno, sono uscita, chiudendo la porta.

Fuori c’erano meno ragazzi, in quanto essendo quasi mezzanotte, molti erano già andati a dormire.

Davanti ai servizi c’era di nuovo il ragazzo di prima, che mi ha nuovamente salutato e chiesto se avevo bisogni di qualcosa …

Dopo aver fatto la pipì, sono ritornata indietro, e sono stata contenta quando un ragazzo mi ha detto “Signora non si sbagli di nuovo è questa il suo scompartimento”.

Ho ringraziato, quindi dopo aver aperto la porta e richiusa, sono andata nell’oscurità a sedermi al mio posto.

Fuori vedevo le luci delle strade, e mi ha piacevolmente stupito quando ho sentito la mano di mio marito toccarmi il sedere ….

Nell’oscurità non potevo vederlo, ma io ero vicino alla finestra e al mio fianco doveva esserci mio marito.

Era un po’ che non facevamo sesso, quindi avevo molta voglia, anche perché eccitata dallo sfregamento con le mazze dei ragazzi.

Per il viaggio indossavo una canottiera e pantaloncini, molto aderenti, quindi sentivo la mano farsi spazio tra le natiche, e poi dopo aver scostato il pantaloncino, entrare …. dentro con le dita.

Per agevolare il tutto mi sono messa in ginocchio sul sedile, con la faccia verso il vetro, ed il sedere verso mio marito, che ha subito approfittato abbassandomi la canottiera e sfregandomi i capezzoli.

Poi mi ha slacciato i pantaloncini ed abbassato il tutto.

A dire il vero ero un sconvolta, eravamo in un luogo insolito, c’era nostro figlio che avrebbe potuto vederci e poi mio marito non è mai stato tanto caldo, anzi … se non vado io …

Forse era l’aria.
Ho avuto un’ulteriore dubbio quando con la lingua mi sono sentita leccare le labbra della figa ed con la punta del naso lo sfintere. Ma mi piaceva troppo, quindi non mi sono mossa. Io sono molto pelosa, quindi sentirmi leccare mi fa molto piacere.

Poi dopo essere stata ben lubrificata ho sentito il rumore dello zip dei pantaloni e poi le mani che mi hanno preso per le chiappe, e dopo aver fatto un giro di 90 gradi in senso antiorario, mi sono trovata pronta per sedermi ….avevo le mani appese al portabagagli, quindi dopo essermi tolta da una gamba i pantaloncini e gli slip, le due mani mi tiravano verso il basso.

Ho sentito la cappella appoggiarsi al buchetto del culo.

Strano a mio marito non piace, anzi dice che è per pervertiti e troie.

Ma le mani tiravano, quindi mi sono lasciata cadere.

POFFFFFFF ho sentito un dolore enorme e mi sono trovata completamente impalata fino alla base del cazzo. Ma ho capito che non era di mio marito …. Era molto grosso. Almeno il doppio.

I n quel momento ho sentito dire “ Fatto ….la signora si è seduta sul trono … adesso la facciamo viaggiare … tututu fa il treno….” e dopo esserci accese le luci ho scoperto di non essere nel mio scompartimento, ma dentro un altro scompartimento, con 5 ragazzi.

Era stato tutto architettato per bene, anche il suggerimento fuori e il sedile libero.

Ero lì oscenamente inculata, con il seno all’aria ed la mano del ragazzo che mi stava possedendo che mi allargava la figa.


Io non ho detto niente, godevo troppo dato che era un cazzo enorme e mi stavo impalando alla velocità che mi piaceva.

E’ entrato nello scompartimento un altro ragazzo, che si è messo nel posto libero.

Tutti i ragazzi, si sono alzati e dopo essersi abbassati pantaloni e slip, ognuno si è preso il cazzo in mano, facendolo indurire e si sono seduti.

Quello che mi stava inculando ha detto “Signora, mi sa che domani cammini male … vedi tutti i posti sono occupati … mi sa che dovrai sederti su qualcosa di duro ….e non lamentarti ….”.

Cosi dicendo mi ha fatto andare su è giù più velocemente, quindi mi ha detto di alzarmi e dopo avermi messo il cazzo in bocca ha sborrato.

Ma come previsto, subito il ragazzo di dietro mi ha fatto accomodare sul suo cazzo … quindi non era passato neanche un minuto che ero di nuovo in viaggio … su e giù…

Il primo ragazzo, quello che aveva inventato lo “scherzo” si è tirato su i pantaloni, e dopo avermi detto “Saluti signora …. Ho avuto molto piacere di conoscerla … ha un culo bellissimo, morbido e sodo … spero che adesso dopo tutti questi passaggi … possa essere contenta. Ragazzi mi dovete tutti una pizza … senza la mia idea niente porca ….”.


Appena uscito è entrato un altro, che si è subito abbassato il tutto è tirato fuori il cazzo, pronto per darmi un passaggio …

Dopo 7 “sedute” ero stanca, i ragazzi erano ben messi, da due mesi non uscivano in licenza, quindi tutti pompavano bene.

Ero completamente nuda, il seno ballava per il movimento ritmico. Mentre mi possedevano, con la lingua mi leccavano la schiena, io ero eccitata tantissimo.

Non ricordo neanche dopo quanti ragazzi su cui mi sono “seduta” … hanno avuto l’idea di unire i due sedili centrali, in modo di fare un ripiano in cui io sono sta messa al centro, in modo di poter soddisfare almeno due cazzi alla volta.

Ero riempita in tutti i buchi, in bocca sempre un cazzo e un altro dietro in figa o nel culetto.


Ad un certo punto, dato che dove mi mettevo trovavo sempre cazzi duri, un ragazzo si è sdraiato, poi io mi sono messa sopra, in modo di avere tutti i buchi pieni. Quindi due dentro ed uno in bocca.

Che godere, vedevo fuori far chiaro ed ero sempre sotto, con tanti cazzi a disposizione.

Alla fine saranno stati più di 50.

Qualcuno non è venuto, forse per timidezza o perché non amante delle orge. Ma tanti sono venuti almeno due volte.

Poi al mattino verso le 5.30 mentre ancora tre mi stavano possedendo, ho visto l’orologio.
Appena hanno sborrato, tutti in faccia, per paura di mio marito, ho preso i miei vestiti e sono andata in bagno, dove mi sono lavata come potevo.

Ero tutta un dolore, il buco del culetto e la fighetta erano rossi come il fuoco. Ma avevo goduto come una troia.

Mentre tornavo nel mio scompartimento vedevo che i ragazzi dormivano …. Erano tutti spompati.

Mi sono seduta vicino a mio marito, ed appisolata.

Alle 8.30 il treno ha fatto la fermata di Reggio Calabria, e tutti i ragazzi sono scesi.

Per fortuna che tutte le tendine erano tirate, quindi mio marito e mio figlio, appena svegliati, non hanno potuto notare che i ragazzi si toccavano in mezzo alle gambe e facevano con le mani il gesto di “l’abbiamo scopata bene quella porca”.

Appena il treno è ripartito, mio marito era contento, ha detto “Spero che adesso gli facciano un bell’addestramento, gli devono rompere il culo!”.

Se sapesse a chi l’hanno sfondato … tutti quei soldati.

Comunque d’ora in poi non prenoterò più i viaggi, andare all’avventura anche se fa male … è piacevole.

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