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Prime Esperienze

Che goduria i vikinghi (parte 1 di 3)


di birbantotto
12.09.2023    |    6.887    |    4 9.7
"Mi spinse in basso e la sua forza ebbe la meglio..."
Mi chiamo Corrado. Ho 50 anni, di carnagione chiara occhi verdi e corpo esile. Non dimostro gli anni che ho e quando ero ragazzo ero stato attratto da un ragazzo più grande di me e molto muscoloso, insomma fisicamente il mio opposto.
Fu un episodio a cui non pensai più ma non sono mai stato fissato per le donne come molti miei amici, ma ho avuto le mie storie.
Da qualche anno Sono fidanzato con una donna molto femminile, appariscente ed autoritaria. Il sesso con lei é piacevole ma non è nelle prime esigenze della mia vita.
Mediamente una scopata a settimana di una mezzora mi è più che sufficiente, mentre Gianna si lamenta e mi chiede, quando non ne ho voglia, di farla venire con la bocca o dei vibratori.
La sua vita prima di me era turbolenta, ma temo che la sia ancora ma non ho mai osato chiederle nulla perché stare con lei mi piace.

Ma questa estate è cambiato tutto.
Abbiamo fatto una vacanza in montagna e quello che vi racconto ci farà certamente modificare per sempre la vita e le priorità.

L’hotel dove abbiamo alloggiato era dotato di una meravigliosa ampia spa con piscina bagno turco e sauna,; queste ultime le frequentavo da solo in quanto a mia moglie era stato impedito dal medico curante.
Ogni pomeriggio, al termine della immancabile escursione, scendevamo in piscina e successivamente io mi recavo in sauna.

Dopo un paio di giorni in albergo arrivarono un gruppo di tedeschi, uomini e donne, rumorosi e cafoni, che bevevano birra ad ogni ora.
Alcuni di loro si baciavano in pubblico nel giardino ed a bordo piscina e guardandoli avevo valutato che erano in nove e le coppie non erano fisse.

Con Gianna abbiamo commentato disapprovando quel loro essere libertino; anzi lei insisteva che avrei dovuto lamentarmi con la direzione.
Io non lo feci ma qualcun altro si perché dopo che vidi uscire un paio di loro dall’ufficio del Direttore mi sembrava che si fossero calmati.

Un pomeriggio entrato in sauna trovai anche tre uomini ed un donna che riconobbi del gruppo. Erano nudi. Rimasi affascinato dai loro corpi. Erano tutti alti e biondi. La donna sovrappeso ma con due belle tettone e la fica bionda come i suoi capelli. Gli uomini erano seduti lontani da lei. Come avevo già visto in piscina erano degli armadi ma quello che non avevo visto erano le dotazioni. Erano seduti, senza asciugamano e per due di loro potei vedere che possedevano un cazzo largo fuori dal comune e coglioni grossi e pendenti coperti da una peluria bionda e fitta.
Rimasi colpito e guardai con piacere quei corpi nudi maschili come mai avevo fatto, invidiandoli per il loro fisico.

Li dentro stavano in silenzio e l’unico rumore fu causato dal movimento quando si sdraiarono. Vidi così nudo anche il terzo che era ben dotato ma niente di eccezionale rispetto agli altri. Si mise a fianco della donna e lei gli prese i coglioni in mano e copri la loto intimità con l’asciugamano.

Quella manovra mi piacque molto ed ebbi una erezione che per fortuna l’asciugamano copri.

Passai i successivi venti minuti in tranquillità notando soltanto che si massaggiavano uno con l’altro e quando uscirono non nascosero ai miei sguardi le potenti erezioni che avevano. Anzi vedendo che guardavo la loro dotazione mi sorrisero prima di uscire.

Ero rimasto turbato e ne parlai con Gianna che, da porca quale sapevo era stata si eccitò visibilmente e volle che la penetrassi sia in fica che culo, per poi farmi un meraviglioso pompino. A dire il vero mentre si dedicava a me pensavo anche io a come deve essere sentire il cazzo in bocca. Insomma ero stato davvero colpito da quegli omoni biondi.

Il giorno dopo in piscina Gianna chiese chi fossero i tre della sauna e per tutto il tempo se li mangiò con gli occhi. A dire il vero uno dei tre era sempre con la bionda mentre gli altri due stavano spesso insieme.

Poi i quattro tornarono nell’area sauna e dopo poco incitato da Gianna li seguii, ma stavolta la sauna era vuota mentre si sentivano rumori provenienti dal bagno turco. Mi sembrava chiaro che stavano facendo qualcosa di sessuale e tornai indietro, ma Gianna volle entrare anche lei “Per una volta non mi farà male”.
Entrammo nel bagno turco e la scena era bollente.
La donna era in ginocchio mentre il suo amico la scopava in bocca ed i due altri ragazzi si stavano segando. I cazzi di questi due erano fantastici. Grossi larghi e tesi, di un colore rosa che sapeva di gioventù. Gianna non si trattenne “Scusami, ma è tanto che ho voglia di fare porcate” e si catapultò verso loro. Uno dei due la fermò e le ficcò la lingua in bocca ed una mano sulla fica, ma l’altro venne verso di me e inaspettatamente fece la stessa cosa. Mi trovai con la lingua di questo armadio germanico che cercava di violare la mia mentre con le mani mi stringeva il culo.
Era possente e non potevo allontanarmi ma non cedetti. Non aprii la bocca, mi faceva disgusto, ma quello aveva altre mire. Mi spinse in basso e la sua forza ebbe la meglio. A pochi centimetri dal suo biscione mi si sciolsero le gambe e leccai la cappella rosa e dura e lui in un attimo mi forzò e infilò buona parte del suo bastone in bocca.
Il mio cuore batteva a mille. Non sapevo cosa fare, mi vergognavo ma indubbiamente la mia erezione parlava per me.
Intanto vidi che Gianna stava uscendo con i due maschi e la loro amica. Volevo seguirla e spiegarle, ero spaventato e preoccupato per me, per lei, per noi, ma il vikingo non mi dava tregua e mi incitava a succhiargli il cazzo.
Improvvisamente capì che non eravamo nel luogo giusto mi fece alzare mi baciò in bocca ( prima volta che una lingua, un metro di lingua, di un uomo mi baciava) e mi disse “seguimi”.
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