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l'incontro(terza parte)


di mgc56
10.04.2007    |    14.105    |    0 7.4
"Entrando in casa venni colpito dall'atmosfera, erano a tavola sembravano due gemelle, no devo essere sincero sembravano madre e figlia, una madre..."
Come promesso ho vicino a me Luisa, mi deve aiutare nel ricordare l'ultima parte del racconto, la vera protagonista è lei.
Un pomeriggio, mi chiama al lavoro dicendo che approfittando del lunedì festivo avremmo potuto passare il tre giorni sulla neve a casa sua in montagna dato che suo padre doveva andare ad un congresso e sua madre sarebbe andata con lui, le dissi che venerdì avrei lavorato fino a tardi e avrei potuto partire solo sabato mattino, lei mi disse che non c’era problema in quanto sarebbe partita il venerdì sera con i suoi vicini, mi si preannunciava già un week end di merda, i suoi vicini di casa erano molto in confidenza, avevano convinto il padre di Luisa a comprare un appartamentino sullo stesso piano del loro anche in montagna così si sarebbero “aiutati” anche li. Infatti Angelo ed Anna, così si chiamavano, spesso erano a casa di Luisa e anzi alcune volte, quando i genitori di lei non c’erano doveva andare a casa loro a dormire, anche quando si andava in montagna senza i genitori Luisa andava a dormire dai vicini e io stavo a casa sua. Anna e Angelo anche se relativamente giovani, 39 anni lui 33 lei, erano una palla; lui, ex calciatore, era un fanatico dello sport, due sera la settimana al tennis, una al calcetto e tutti i pomeriggi in palestra e in inverno sempre sui campi da sci, quando andava in montagna, praticamente usciva per andare sulle piste assieme agli addetti agli impianti e smetteva assieme a loro, dopodiché, dopo aver decantato le sue gesta sulle piste, cenava e andava a dormire. Spesso addirittura partiva e andava a sciare in un altro posto tornando la sera dopo. Anna invece era, si una bella figa ma era anche una gatta morta. Era un dirigente di una grossa casa editrice dove lavorava anche Angelo, solo che lui faceva il magazziniere. Il padre di Luisa diceva che Anna lo aveva sposato perché era bello e per lei era un complemento del suo abbigliamento, come una bella borsa o un bel paio di scarpe, come dicevo Anna era veramente bella ma il suo passatempo, oltre il lavoro era stare ore ed ore dell’estetista, dalla sarta e dal parrucchiere, indossava sempre abiti eleganti; anche quando andava a cena a casa di Luisa era sempre perfetta, aveva una capigliatura bionda con tutti boccoli, dicevo sempre a Luisa che mi sarebbe piaciuto vedere come si muovevano quei boccoli mentre faceva un bocchino, lei rideva e rispondeva che probabilmente i bocchini non sapeva neanche cosa fossero e che suo marito non aveva ne tempo ne voglia di insegnarglielo, poverina. Ridevamo pensando che forse anche quando scopava se scopava non si muoveva per non sudare e stava attenta a non spettinarsi.
E così quel sabato mattina presto partii per raggiungere Luisa in montagna, lungo il viaggio pensai a tutte le scuse per far stare fuori Luisa il più possibile di modo da tenerla in casa e scoparla davanti al caminetto, infatti era più facile far uscire Luisa quando c'erano i suoi che quando era sotto la tutela di Anna e Angelo, inoltre mi ero portato l'occorrente per i clisteri e anche un vibratore, ultimamente mentre la inculavo le infilavo il vibratore nella figa e mi piaceva sentire la vibrazione che si trasmetteva al mio cazzo, inutile dire che la cosa era molto apprezzata anche da Luisa. Appena arrivato trovai un biglietto in garage con scritto: vai pure a sciare io sono a far compere con Anna, Angelo è andato a Cortina con lo sci club e torna lunedì sera, un bacio. Così solo come un pirla, anche un po' incazzato, presi sci e scarponi mi recai sulle piste, il cruccio era che con Anna da sola sarebbe già stato buono se riuscivo a farmi qualche sveltina. Per punirle non tornai neanche a pranzo sciando fino al pomeriggio, al mio ritorno andai a farmi una doccia prima di cena e Luisa mi raggiunse, le dissi di venire sotto la doccia che volevo scopare ma lei rifiutò, voleva parlarmi, ci rimasi di merda ma pensai che tutta la giornata con Anna doveva essere stato un supplizio.
Ancora in accappatoio andai in salotto, appena la vidi mi venne un colpo, era vestita con un completo grigio, scarpe con un tacco vertiginoso, calze velate e permanente era la controfigura di Anna, passato lo choc iniziale le chiesi cosa era successo, in una sola mattinata Anna era riuscita rincoglionirla? Lei mi rispose -non ti preoccupare e siediti che ti racconto tutto. Tu mi avevi chiesto di trovare una donna per fare sesso in tre ebbene io quella donna l'ho trovata, è Anna-. Rimasi di sasso feci per parlare ma lei continuò – lasciami finire, alcune sere fa è venuta in camera mia e per parlarmi, mi detto che ci ha sentito, più di una volta, mentre scopavamo ed era rimasta impressionata dalle grida di piacere che ha sentito, pensavo volesse rimproverarmi ma lei mi ha subito rassicurata e mi ha raccontato la sua storia. Come sai anche tu è la figlia di un famoso notaio e sua madre è avvocato, è andata a scuola dalle suore e poi alla cattolica, si è laureato con il massimo dei voti e quindi ha subito cominciato a lavorare e a fare carriera, si è sposata solo perchè gli sembrava utile non dover andare ai ricevimenti da sola, ma non ha mai avuto interesse per gli uomini, con Angelo ha subito chiarito che sarebbe stato un matrimonio bianco, cosa che andava bene anche a lui in quanto da giovane, quando giocava, ha avuto un problema con dei farmaci che gli hanno provocato una sorta di impotenza-. Mi venne da ridere e chiesi:- così non ha mai scopato?- rise anche lei e disse -poverina, in pratica no, dice di avere avuto tre rapporti nella sua vita, ma non ha mai provato un orgasmo, ha anche detto che quando ci sentiva le prime volte era infastidita ma poi si è accorta che la figa le si bagnava, i capezzoli si indurivano e aveva voglia di toccarsi. Le ho detto che non era possibile, non potevo credere che una bella donna così non avesse mai fatto del sesso, ma lei ribadì che il sesso non era mai entrato a far parte della sua vita-. - E allora, dissi, dove vuoi andare a parare con questo?- Mi guardò e disse – mi ha chiesto di poter pater partecipare ai nostri giochi, mi ha detto che se io arrivo a provare simili sensazioni vuole assolutamente vedere cosa si è persa – vedendomi dubbioso riprese – durante il viaggio per venire su le ho detto chiaramente cosa facciamo,- mi imbarazzai un po' – le ho detto che se voleva partecipare avrebbe dovuto sottostare a tutti i tuoi voleri, in pratica doveva consegnarsi a noi e sottomettersi a tutto, le ho anche detto che i patti sarebbero stati questi : se lei non voleva andare avanti noi non l'avremmo costretta ma che la cosa sarebbe stata sempre un segreto tra noi e per sicurezza le avrei scattato delle foto compromettenti che avrei tenuto come garanzia. Lei ha accettato e questa mattina siamo andate a far compere e dalla sua estetista, ha voluto che assomigliassi a lei, le ho detto che mi hai sempre detto che la trovavi bella, mi ha comprato questo abito e mi ha fatto fare la piega come la sua, io da parte mia le ho sistemato la fighetta rasandola come piace a te, mentre la rasavo e la toccavo ho potuto vedere che voglia ha, si è bagnata come una fontana, e quando mi sono avvicinata con la lingua mi ha schiacciato la testa come se volesse che entrasse tutta. Non le fatto le foto penso non siano necessarie. Però se tu non vuoi le dico che non se ne fa nulla.- Mi alzai la baciai e non potendo nascondere la mia eccitazione, ero in accappatoio, le dissi che andava benissimo. Mi lasciò dicendomi che mi aspettava di la per la cena. Entrando in casa venni colpito dall'atmosfera, erano a tavola sembravano due gemelle, no devo essere sincero sembravano madre e figlia, una madre incantevole e una figlia splendida. Mi avvicinai a Luisa per baciarla, mi fermò e disse prima alla padrona di casa, confuso mi accostai ad Anna, emanava un odore buonissimo, la bacia sulla guancia, Luisa mi rimproverò mi disse – è al nostro servizio, deve essere la tua e la mia fonte di godimento per almeno i prossimi giorni.-
Guardai Anna e lei assentì, anzi guardò Luisa e chiese – devo fare come mi hai detto?- Luisa annuì e lei mi baciò i pantaloni all'altezza del cazzo che era già duro mi fecero sedere e mangiammo. Appena finito Luisa andò in camera ad letto e mi disse di seguirla, Anna ci avrebbe raggiunto dopo. Entrato in camera inizia a spogliare Luisa lasciandola con addosso solo l'intimo, aveva un completo incredibilmente sexy, le dissi di prendermi in bocca il cazzo se no sarebbe scoppiato, dopo qualche minuto le dissi di andare a prendere Anna e di tornare con lo stesso abbigliamento. Quando tornarono ebbi un sussulto, erano abbracciate, con lo stesso completo intimo ma soprattutto si vedevano i capezzoli di tutte e due che volevano sfondare il reggipetto e già si intravedeva l'alone degli umori sulle mutandine, avvicinandosi Luisa disse ad Anna che era il momento di farle vedere se aveva capito le cose che le aveva spiegato la mattina. Anna si inginocchiò sul letto, scostò il lenzuolo e mi perse il cazzo in mano, mi baciò sulla bocca infilandomi la lingua fino in gola e iniziò a segarmi. Dopo un secondo Luisa ci raggiunse, prese la testa di Anna fra le mani la baciò e le disse – ora comincia il tuo svezzamento, vedrai che ti farò diventare una puttana come me -e le portò la bocca sull'uccello, Anna imbocco subito, succhiava e leccava come una vera esperta, dissi a Luisa che probabilmente di bocchini ne aveva fatti parecchi e forse non era proprio una santarella come aveva detto. - No, le detto io come fare, mi ricordo in mio primo bocchino( l'incontro) se non ci credi mettigli una mano tra le cosce e senti quanto è stretta la sua figa-, sentendo quelle parole Anna succhiò con più foga e aprì un poco le gambe, mi insinuai sotto lo slip e in effetti sentii un buchino strettissimo, malgrado fosse completamente bagnata facevo fatica a infilare un dito, mi venne in “aiuto” Luisa, si mise in bocca il dito per lubrificarlo di più, le lecco la figa dicendomi di infilarle due dita nella figa poi mi prese la mano e guidò le dita ad entrare nella figa di Anna, ma non staccò la bocca dal cazzo per non gridare, non resistetti e le sborrai dentro, ebbe un conato e fece per staccarsi ma Luisa le schiacciò la testa dicendole che non doveva farne cadere una goccia altrimenti non gli avrebbe più permesso di farmi un bocchino, Anna ubbidì e tenne tutto in bocca, Luisa la girò e le disse di passarle un po' di sperma nella sua bocca che lo avrebbero diviso e così fecero, quando tutte e due ebbero lo sperma in bocca lo ingoiarono, Anna era un po restia ma Luisa la convinse, vedendole mi resi conto che i giorni successivi sarebbero stati fantastici.
Purtroppo devo interrompere, avevo detto che avrei concluso questo episodio ma avere vicino Luisa mentre scrivo e mi rammenta alcuni particolari, non stata una bella idea, sono in crisi. Se riesco riprenderò più tardi con la fine di questo racconto.
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