Racconti Erotici > trio > L'amico di gioventù di mio marito. Parte III
trio

L'amico di gioventù di mio marito. Parte III


di martan
25.02.2022    |    15.404    |    9 9.8
"Eccitata dallo spettacolo porgevo la mia fica prima all'uno e poi all'altro e subivo leccate profonde e succhiate della clitoride che mi portarono rapidamente..."
Dopo quella vacanza ci incontrammo in città varie volte. Ogni occasione di ritorno ci avvisava per tempo ed organizzavamo l'incontro a casa nostra. Ogni volta era un'esplosione di sesso, erotismo, passione e gioia di giocare insieme senza remore e pregiudizi.
In una di queste occasioni propose di venire da noi insieme ad una trans che lui conosceva bene e che garantiva incondizionatamente, viste le nostre iniziali remore sia per sicurezza sanitaria che per affidabilità.
Questa trans aveva avuto una parte rilevante nella sua vita ed aveva dato il suo involontario contributo alla separazione tra lui e la moglie. Ma questa è un'altra storia.
A sentire il nostro amico, la trans, essendo bellissima, dolce, colta, con un lavoro ed una posizione sociale invidiabile, aveva un solo grosso difetto. Anche per questo voleva che la conoscessimo dal punto di vista erotico-sessuale. Lei aveva una “dotazione” veramente notevole che a vederla in azione ci avrebbe tolto il respiro!
Dopo averci tranquillizzati e rassicurati alla fine riuscimmo ad organizzarci per un fine settimana.
Loro si presentarono un Sabato in tarda mattinata a casa nostra e per noi fu veramente una piacevole sorpresa che lei corrispondesse al racconto che ci aveva fatto. Ci presentò una donna bellissima, insospettabile, dagli atteggiamenti di una naturalezza esemplare che se non avessimo saputo in anticipo della sua natura, non saremmo riusciti a capirlo da soli. Grazia e dolcezza connotavano il suo comportamento e si poteva parlare di svariate questioni senza difficoltà alcuna.
Loro due insieme facevano veramente una coppia splendida.
In verità avrei voluto subito approfondire anche l'aspetto della “dotazione”, ma dovetti arrendermi ai tempi ed ai doveri dell'ospitalità.
Andammo in giro e ci fermammo a pranzare in un ristorante della nostra costiera.
Non notammo niente che ci facesse capire che chi la guardasse potesse sospettare che non fosse una vera gnocca di donna.
Continuammo dopo pranzo a girare per compere ed alla fine della giornata, stanchi ma soddisfatti, rientrammo a casa, con una crescente eccitazione per quello che sarebbe potuto succedere da lì a poco.
Dopo esserci rinfrescati e rinfrancati ci mettemmo comodi in soggiorno a sorseggiare un vellutato ed intenso cognac accompagnandolo con dei dolcetti che avevamo comprato in giro.
Nel frattempo cominciammo a stuzzicarci con allusioni e battutine di natura sessuale sapendo tutti e quattro dove volevamo andare a parare. Io fui la prima a rompere gli indugi ed avvicinandomi alla ormai mia amica trans volli frugare tra le sue cosce per toccare quella meraviglia di cui si diceva.
Ai miei approcci lei rispose con un bacio languido ed invasivo capace di stimolare la mia voglia di sesso oltre ogni timore e subito dopo, togliendosi il vestitino comodo che aveva messo, mise in mostra un membro non ancora nella sua massima erezione ma già impressionante. Logicamente non lo misurai ma ad occhio superava e non di poco i cazzi di mio marito e del suo amico e non solo in lunghezza ma anche in larghezza. Aveva praticamente un tronco pulsante in mezzo alle cosce che avrebbe fatto impallidire i più quotati porno-stars!
La feci sedere sul divano e tentai di imboccare quel cazzo meraviglioso. A lei piaceva molto questa situazione vista la reazione della bestia che stavo maneggiando. Mi gustai la capocchia mentre la segavo e cominciai ad immaginare quali conseguenze avesse avuto nei nostri culetti una penetrazione con quel tronco vivo. Non fui capace di far scendere fino alla gola quel cazzo, nonostante l'incitazione dei due uomini, fermandomi così prima della metà. Lasciai il posto al nostro amico e lui dimostrò maggiori capacità, grazie anche ad una mandibola più larga, riuscendo a superare la mia misura. Lo pompò a dovere divertendosi e facendoci eccitare con quella scena ma ad un certo punto la trans propose di andare sul letto tutti insieme per fargli assaggiare le nostre virtù. Ci denudammo e toccandoci dappertutto riuscimmo ad arrivare sul letto. Lei volle gustarsi i due cazzi a disposizione facendoli distendere sul letto ed iniziando un pompino a due cazzi ed una bocca che sembrava una sinfonia di trombe e clarini. Eccitata dallo spettacolo porgevo la mia fica prima all'uno e poi all'altro e subivo leccate profonde e succhiate della clitoride che mi portarono rapidamente all'acme di un orgasmo, favorito da mio marito, che con due dita infilate dentro la vagina al momento giusto mi fece arrivare. Lei vedendomi godere lasciò i due cazzi e venne a coccolarmi baciandomi e carezzando delicatamente i mie seni. Mi diedero qualche minuto di tempo per riprendermi continuando a giocare tra loro. Io vedevo quei tre cazzi di misura diversa e stavo già pensando a come utilizzarli ma loro vedendomi di nuovo attenta mi chiesero di scegliere su quale dei tre cazzi volevo cavalcare ed io, neanche a dirlo, scelsi il più grosso: quello della trans!
La distesi supina sul letto e dopo avermi fatto leccare la fica da mio marito cominciai a scendere su quel tronco facendolo penetrare completamente aiutata anche dai maschi che mi tenevano la fica aperta e lubrificata da qualche leccata. Lentamente mi godevo il tronchetto muovendo il bacino alla ricerca dei punti più sensibili e con la fica piena succhiavo i cazzi dei maschietti che si alternavano tra la mia bocca e quella della trans. Poiché avevo già goduto poco prima ebbi tutto il tempo di godermi quella chiavata a spegnimoccolo e quel tronco che mi riempiva completamente la fica.
Ci fu anche il tentativo da parte di mio marito di tentare una doppia infilandomi il suo cazzo nel culo. Purtroppo non c'era più spazio ed il tentativo abortì ma tutte quelle manovre contribuirono a portarmi ad un orgasmo intenso e prolungato che dalla vagina sali fino al cervello annebbiandomi i sensi e facendomi abbattere per molti minuti.
Quando mi ripresi li trovai che l'amico di mio marito stava inculando la trans che a sua volta faceva un pompino a lui che stava seduto sul letto. Uno spettacolo intrigante che mi diede ancora brividi di eccitazione nonostante che la fica ancora mi pulsava per la chiavata di prima. Vedevo quella “femmina” magnifica con un cazzo nel culo ed un altro in bocca che finalmente poteva godere anche lei dopo avermi dato piacere. Il suo cazzone era abbastanza turgido e penzolava sotto i colpi che venivano inferti tra le sue chiappe sode ed allora mi venne voglia di prenderlo in mano ed accompagnarlo fino all'orgasmo che non tardò e tra le mie mani spruzzò alcune gocce di sperma che raccolsi con soddisfazione. Non tardarono nemmeno i maschietti a sborrargli il succo del loro piacere sia in culo che in bocca riempiendola tutta.
Ci ricomponemmo soddisfatti ma poiché la notte era ancora giovane dopo esserci dissetati ritornammo sul letto...
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.8
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per L'amico di gioventù di mio marito. Parte III:

Altri Racconti Erotici in trio:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni