2 anni fa
Noto sempre più spesso, che non si riesce più ad accettare gli altri.
Sempre più si cerca con la lente ciò che ci divide e ci mette in contrapposizione con gli altri, anziché cercare ciò che ci unisce, che ci fa accettare il diverso, come qualcosa che non conosciamo ma che ci porterebbe per questo a crescere.
Vedo sempre più persone non più ventenni che non riescono ad accettare, comprendere, capire, e vivere il presente che muta che evolve, si cerca in maniera errata di valutare i cambiamenti e ciò che è diverso da noi, pensando al nostro passato e al nostro vissuto di un tempo.
Non siamo più in grado di prendere ad insegnamento la nostra storia, che ci poneva in contrasto con le generazioni che ci anno precedute, non ricordiamo più i nostri “vent’anni”, quando ci dicevamo “noi non saremo ne faremo mai gli stessi sbagli dei nostri genitori”, eppure eccoci qui a comportarci oggi come loro allora.
Sempre più un mondo formato da un solo individuo “IO”, dove il noi esiste solo perché non possiamo evitarlo, ma comunque lo vogliamo curvare a nostro piacimento ed uso.
Vogliamo essere presi in considerazione a prescindere, “…mi devi cercare; mi devi dare ragione; mi devi appoggiare;..” ma in nessun modo noi faremo lo stesso con voi ( es. devi scrivermi e cercarmi, anche se io non ti cerco o scrivo, ma se smetti di farlo diventando come me, allora diventi la peggiore persona che esista).
Musica: oggi non esistono grandi musicisti, una volta si. (Ma non erano le stesse cose che dicevano i nostri genitori, riguardo alla musica che ascoltavamo noi a vent’anni?).
Valori: oggi non ci sono più i valori di una volta, sono tutti superficiali (idem come sopra, un qualcosa che veniva detto anche a noi a vent’anni).
Si potrebbe andare avanti così all’infinito, perché la realtà è che il mondo si evolve (fortunatamente) ma sempre con gli stessi schemi di sempre, e con le stesse guerre generazionali.
Quello che invece sta cambiando in modo radicale rispetto a qualsiasi passato, è l’Io a discapito del noi. La perdita progressiva della curiosità verso ciò che ci circonda, che non conosciamo, che è diverso dal nostro essere e vivere.
È davvero così difficile accettare chi non è come noi?
E così difficile dire: a me non piace/non lo farei, ciò che piace o fai tu, ma comunque accetto questa tua diversità come facente parte di altre possibilità diverse dalle mie.
È così difficile vivere in armonia e solidarietà in un mondo multicolore opposto al monocratico?
E così difficile unirsi in quelle cose che ci accomunano per affrontarle assieme, anziché rintracciare solo ciò che ci divide, per combatterci l’un l’altro?
Sempre più si cerca con la lente ciò che ci divide e ci mette in contrapposizione con gli altri, anziché cercare ciò che ci unisce, che ci fa accettare il diverso, come qualcosa che non conosciamo ma che ci porterebbe per questo a crescere.
Vedo sempre più persone non più ventenni che non riescono ad accettare, comprendere, capire, e vivere il presente che muta che evolve, si cerca in maniera errata di valutare i cambiamenti e ciò che è diverso da noi, pensando al nostro passato e al nostro vissuto di un tempo.
Non siamo più in grado di prendere ad insegnamento la nostra storia, che ci poneva in contrasto con le generazioni che ci anno precedute, non ricordiamo più i nostri “vent’anni”, quando ci dicevamo “noi non saremo ne faremo mai gli stessi sbagli dei nostri genitori”, eppure eccoci qui a comportarci oggi come loro allora.
Sempre più un mondo formato da un solo individuo “IO”, dove il noi esiste solo perché non possiamo evitarlo, ma comunque lo vogliamo curvare a nostro piacimento ed uso.
Vogliamo essere presi in considerazione a prescindere, “…mi devi cercare; mi devi dare ragione; mi devi appoggiare;..” ma in nessun modo noi faremo lo stesso con voi ( es. devi scrivermi e cercarmi, anche se io non ti cerco o scrivo, ma se smetti di farlo diventando come me, allora diventi la peggiore persona che esista).
Musica: oggi non esistono grandi musicisti, una volta si. (Ma non erano le stesse cose che dicevano i nostri genitori, riguardo alla musica che ascoltavamo noi a vent’anni?).
Valori: oggi non ci sono più i valori di una volta, sono tutti superficiali (idem come sopra, un qualcosa che veniva detto anche a noi a vent’anni).
Si potrebbe andare avanti così all’infinito, perché la realtà è che il mondo si evolve (fortunatamente) ma sempre con gli stessi schemi di sempre, e con le stesse guerre generazionali.
Quello che invece sta cambiando in modo radicale rispetto a qualsiasi passato, è l’Io a discapito del noi. La perdita progressiva della curiosità verso ciò che ci circonda, che non conosciamo, che è diverso dal nostro essere e vivere.
È davvero così difficile accettare chi non è come noi?
E così difficile dire: a me non piace/non lo farei, ciò che piace o fai tu, ma comunque accetto questa tua diversità come facente parte di altre possibilità diverse dalle mie.
È così difficile vivere in armonia e solidarietà in un mondo multicolore opposto al monocratico?
E così difficile unirsi in quelle cose che ci accomunano per affrontarle assieme, anziché rintracciare solo ciò che ci divide, per combatterci l’un l’altro?
2 anni fa
Non sta succedendo niente di diverso da ciò che è sempre successo.
I così detti “valori” non sono mai esistiti. Prima le donne non avevano diritti e i bambini nascevano per essere sfruttati come la manodopera gratuita nei campi. La vita umana non aveva molro valore.
La gente spesso non si amava e non si rispettava esattamente come ora. Magari si nascondevano meglio perché come tutte le persone indottrinate dalla religione, temevano la punizione divina.
La parola “valori” spesso viene usata da chi arrivato alla crisi di mezza età non è riuscito a costruire quello che desiderava.
Guarda gli altri godersi il proprio tempo e sospira dicendo “ eh ma oggi non ci sono più valori”. Eh ma che egoisti…
In realtà probabilmente sarebbe il primo a fare altrettanto se avesse i mezzi.
Siamo sicuri che il problema siano gli individualisti che si godono la vita, si concentrano sulla propria felicità e realizzazione invece di essere disponibili ad ascoltare e consolare chi della negatività ha fatto la ragione della propria esistenza?
Il problema vero solo le persone che faticano a essere concrete, positive e oneste con se stesse. Il problema vero è chi prende ogni cosa che gli capita e ci fa su pipponi mentali arredandosi il tunnel.
Siamo noi che scegliamo come cogliamo vivere. Siamo responsabili della nostra felicità.
Non siamo tenuti ad accettare chi nella nostra vita porterebbe solo negatività, lamentele e sensi di colpa.
Magari oggi è più facile liberarsi da questi “vampiri energetici” che invece di creare qualcosa di positivo nella propria vita, la sprecano facendo le vittime.
I così detti “valori” non sono mai esistiti. Prima le donne non avevano diritti e i bambini nascevano per essere sfruttati come la manodopera gratuita nei campi. La vita umana non aveva molro valore.
La gente spesso non si amava e non si rispettava esattamente come ora. Magari si nascondevano meglio perché come tutte le persone indottrinate dalla religione, temevano la punizione divina.
La parola “valori” spesso viene usata da chi arrivato alla crisi di mezza età non è riuscito a costruire quello che desiderava.
Guarda gli altri godersi il proprio tempo e sospira dicendo “ eh ma oggi non ci sono più valori”. Eh ma che egoisti…
In realtà probabilmente sarebbe il primo a fare altrettanto se avesse i mezzi.
Siamo sicuri che il problema siano gli individualisti che si godono la vita, si concentrano sulla propria felicità e realizzazione invece di essere disponibili ad ascoltare e consolare chi della negatività ha fatto la ragione della propria esistenza?
Il problema vero solo le persone che faticano a essere concrete, positive e oneste con se stesse. Il problema vero è chi prende ogni cosa che gli capita e ci fa su pipponi mentali arredandosi il tunnel.
Siamo noi che scegliamo come cogliamo vivere. Siamo responsabili della nostra felicità.
Non siamo tenuti ad accettare chi nella nostra vita porterebbe solo negatività, lamentele e sensi di colpa.
Magari oggi è più facile liberarsi da questi “vampiri energetici” che invece di creare qualcosa di positivo nella propria vita, la sprecano facendo le vittime.
2 anni fa
@BLACKADDICTED sinceramente senza polemica alcuna, non capisco se non hai letto ciò che ho scritto, o semplicemente non lo hai capito, perché il tuo post nulla ha a che vedere con quanto scritto da me, al massimo non fa altro che confermare le mie osservazioni.
2 anni fa
Nonostante il tuo post sia decisamente troppo lungo per una domanda iniziale del thread , l’ho letto si. Non è un monologo, rispondo come meglio credo. Anche perché il tuo post è veramente confuso. Ti invito a leggere la mia risposta, magari più volte se non ti è chiara. Ho cercato di dare una risposta ad alcune delle tue perplessità.Quotato da Ade-69,@BLACKADDICTED sinceramente senza polemica alcuna, non capisco se non hai letto ciò che ho scritto, o semplicemente non lo hai capito, perché il tuo post nulla ha a che vedere con quanto scritto da me, al massimo non fa altro che confermare le mie os [...]
2 anni fa
No. Più che alcune alcune persone sono concrete abbastanza da non fare a pezzi ogni minima idea scavando all’infinito per cercare tutte le variabili possibili e immaginabili. La vita è semplice. Oltre a fare i filosofi serve la sostanza.Quotato da Idrogeno,@ade le persone non vogliono fare fatica.
Molto molto molto sinteticamente.
Capire/farsi capire, richiede impegno.
Spostarsi rispetto a quelle che sono le fondamenta richiede impegno e fatica.
2 anni fa
sono d accordo con @nidacoppia ade!
non sono le solite routine generazionali oggi a spiegare la realtà
se confronto le modalità dei miei 20 anni con quelli di mia figlia mi sento in colpa per tutta la mia generazione
come dice crozza:
li abbiamo tenuti 2 anni chiusi in casa e la prima volta che li facciamo uscire gli mettiamo un fucile in mano ? 😮
l individualismo e la logica conseguenza alla degenerazione economica e ideale degli anni dei millenials
purtroppo 😒
non sono le solite routine generazionali oggi a spiegare la realtà
se confronto le modalità dei miei 20 anni con quelli di mia figlia mi sento in colpa per tutta la mia generazione
come dice crozza:
li abbiamo tenuti 2 anni chiusi in casa e la prima volta che li facciamo uscire gli mettiamo un fucile in mano ? 😮
l individualismo e la logica conseguenza alla degenerazione economica e ideale degli anni dei millenials
purtroppo 😒
2 anni fa
Ade...onestamente nel mondo di oggi non vediamo questo monocromatico da te contestato...in virtu' del fatto che pure un uomo adulto che vive con le bambole puo' sfoggiarlo sul web trovando altra gente con la stessa passione."(una nicchia certo...ma pur sempre qualcosa)".
30 anni fa se' lo stesso tizio se avesse palesato la sua passione avrebbe passato il resto dei suoi anni in opg.
30 anni fa se' lo stesso tizio se avesse palesato la sua passione avrebbe passato il resto dei suoi anni in opg.
2 anni fa
secondo mè è colpa dei telefonini, io penso che usarli troppo renda cretini 😄
2 anni fa
Non incolpare il telefonino se trova predisposizione alla cretinaggine in chi lo usa
2 anni fa
Ancora più banalmente, la gente ha capito che voler andare d'accordo a tutti i costi non è da essere umani.Quotato da Idrogeno,@ade le persone non vogliono fare fatica.
Molto molto molto sinteticamente.
Capire/farsi capire, richiede impegno.
Spostarsi rispetto a quelle che sono le fondamenta richiede impegno e fatica.
Quindi ora si sta eccedendo al contrario: dopo anni passati a "volerci bene" per forza, ora stiamo rigettando tutto. 😎
2 anni fa
ah!Quotato da zortonaldo,Il benessere, che è cosa buona di per sé, è stata mal gestita e ha prodotto il culto dell' "IO".Quotato da Nidacoppia67,
Ade, ti sei risposto da solo con la chiosa del tuo post.
Questo tipo di società, scientificamente a nostro avviso e per quanto riguarda il nostro paese, nasce negli anni '80, con l'avvento del berlusconismo. Pian piano da una società che prevedeva il "noi" si è passati a quella dell'io. Non si vedeva più la società come qualcosa che dovesse funzionare con l'ausilio di tutti, ma quella dell'egoismo assoluto, dell'arricchimento personale, dell'arrivismo a tutti i costi, anche se fosse stato necessario schiacciare il prossimo. Caduto il muro di Berlino, che aveva mostrato al mondo il fallimento del comunismo, ci hanno convinti che il liberismo, il consumismo, il capitalismo ci avrebbero fatto vivere meglio a tutti. Questa fandonia ora finalmente è sotto gli occhi di tutti. Le persone devono decidere se morire di freddo oppure mettere qualcosa sotto i denti, la natura è stata vigliaccamente manipolata, i giovani non hanno un futuro, se non quei pochi che un po' per capacità, un po' per fortuna, sono stati capaci di salire sul tram dell'innovazione tecnologica reinventandosi influencer(di che cosa non l'abbiamo ancora capito). Insomma, noi della generazione di quelli che hanno iniziato la discesa non dovremmo sentirci tanto orgogliosi di quello che stiamo lasciando ai nostri ragazzi.
oggi c è la metà del benessere degli anni 70 /80 e dieci volte di più il culto dell io
maestro non è il benessere è l edonismo reaganiano , canale 5 ,il grande fratello e gli amici di Maria
😮
è l individualismo che influisce sull economia non il contrario
ma vieni dalla bocconi o dalla carponi?
😄 😄 😄 😋
2 anni fa
Riporto da altro thread in quanto va benissimo anche qui:
E questo è dovuto esclusivamente a due cose
- L’avvento dei social che ha dato voce a milioni di imbecilli che prima sparavano due cazzate al bar e venivano sfanculati seduta state(semi citazione)
- lo stravolgimento culturale imposto a questo paese, più o meno con l’avvento delle tivù commerciali, con conseguente trasformazione da società solidale e comunitaria a società egoistica individuale: prima si ragionava e si agiva in funzione del noi, ora in funzione dell’io, dalla comunità all’ individualismo sfrenato il passo è stato brevissimo meno di un quarantennio.
Il risultato è che si depotenziata la lotta sociale trasformandola in invidia sociale, tutti contro tutti e homo homini lupus come grido di battaglia.
E questo è dovuto esclusivamente a due cose
- L’avvento dei social che ha dato voce a milioni di imbecilli che prima sparavano due cazzate al bar e venivano sfanculati seduta state(semi citazione)
- lo stravolgimento culturale imposto a questo paese, più o meno con l’avvento delle tivù commerciali, con conseguente trasformazione da società solidale e comunitaria a società egoistica individuale: prima si ragionava e si agiva in funzione del noi, ora in funzione dell’io, dalla comunità all’ individualismo sfrenato il passo è stato brevissimo meno di un quarantennio.
Il risultato è che si depotenziata la lotta sociale trasformandola in invidia sociale, tutti contro tutti e homo homini lupus come grido di battaglia.
2 anni fa
@cp4050

2 anni fa
Kant parlava di "insocievole socievolezza" dell'individuo. Riteneva che l'uomo avesse, da una parte, una forte inclinazione ad associarsi con gli altri in virtù di un completamento del proprio IO; dall'altra, che avesse anche un forte tendenza a dissociarsi, in virtù del suo lato egoista e opportunista. Quale ragionamento è più attuale di questo? Non siamo "diventati" egoisti, lo siamo sempre stati. E non abbiamo perso l'altruismo o la propensione verso gli altri, è un qualcosa che abbiamo dentro ma lo applichiamo solo quando e con chi vogliamo. Sono due comportamenti esistenti in ognuno di noi e il prevalere dell'uno o dell'altro è dato solo dalla nostra coscienza.
Partendo da questo presupposto, sta a ognuno di noi scegliere quale comportamento far prevalere. Naturalmente non possiamo pretendere che qualcuno sia altruista e ben disposto nei nostri confronti, se noi per primi non ci poniamo allo stesso modo verso lui.
Io affronto in questo modo i rapporti personali, ponendomi sempre con rispetto e altruismo a priori. A volte può capitare di incontrare persone che non meritano questa disponibilità e per questa situazione vanno fatte altre considerazioni: ci sono persone che si pongono con egoismo solo per "ignoranza", perché sono state abituate così da comportamenti altrui e in questa situazione, perseverando con l'altruismo, si potrà spesso notare un cambiamento nell'atteggiamento di questa persona; ci sono poi altri individui che si interfacciano con egoismo perché vogliono farlo, perché vogliono sfruttare la tua disponibilità e questo è l'atteggiamento peggiore, quello contro il quale bisogna alzare un muro e rispondere con le stesse armi.
Ci tengo a precisare che questa non è una verità oggettiva, è solo la mia verità, sulla cui base scelgo come comportarmi.
Partendo da questo presupposto, sta a ognuno di noi scegliere quale comportamento far prevalere. Naturalmente non possiamo pretendere che qualcuno sia altruista e ben disposto nei nostri confronti, se noi per primi non ci poniamo allo stesso modo verso lui.
Io affronto in questo modo i rapporti personali, ponendomi sempre con rispetto e altruismo a priori. A volte può capitare di incontrare persone che non meritano questa disponibilità e per questa situazione vanno fatte altre considerazioni: ci sono persone che si pongono con egoismo solo per "ignoranza", perché sono state abituate così da comportamenti altrui e in questa situazione, perseverando con l'altruismo, si potrà spesso notare un cambiamento nell'atteggiamento di questa persona; ci sono poi altri individui che si interfacciano con egoismo perché vogliono farlo, perché vogliono sfruttare la tua disponibilità e questo è l'atteggiamento peggiore, quello contro il quale bisogna alzare un muro e rispondere con le stesse armi.
Ci tengo a precisare che questa non è una verità oggettiva, è solo la mia verità, sulla cui base scelgo come comportarmi.
2 anni fa
Io e noi... La società è un noi formato da tanti io ed il contrasto nasce nel momento in cui non si riesce a comprendere che il benessere della comunità contribuisce anche al benessere del singolo. Credo che questo dualismo tra egocentrismo e "socialismo" sia sempre esistito ma ho l'impressione che, negli ultimi anni, l'egocentrismo abbia preso il sopravvento, con effetti che non mi sembrano molto positivi, per la maggior parte delle persone.
2 anni fa
Valida !Quotato da Idrogeno,Mi spiace ma non sono d’accordo.
Rimanere fermi per me è no good.
Lo considero noioso, poco stimolante.
Io ho bisogno di continui stimoli mentali che mettano anche in gioco quelle che fino a ieri pensavo fossero certezze. La ricerca del miglior [...]
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