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Lui & Lei

Round Trip - Andata e Ritorno (4)


di LustfulMinds
17.08.2021    |    515    |    2 8.7
"Non voglio più smettere, spingi e muoviti anche tu così che possa sentirti meglio..."
Atto 2° - Scena III°

Magda invece non si fermava e dimenava il culo facendolo roteare spingendolo contro le dita di lui, ma ancora non raggiunse l’estasi. Si staccò da quel contatto e si rimise seduta sul bordo del letto, prese la mano di Thomas e si spinse due dita nel culo e gli fece imprimere un ritmo non troppo lento così da potersi gustare quella penetrazione, intanto con una mano (la sua questa volta) si stuzzicava la figa. Ad un certo punto Thomas rifece il giochino che aveva fatto prima, ma questa volta le dita spingevano dall’interno del culo verso la bocca della figa e Franca, favorita sempre dalla sua posizione, poté osservare le dita spingere a tal punto che le parve, per un attimo, di vedere la figa aprirsi dall’interno e subito la lingua di lui andò a leccare il gonfio clitoride proteso verso l’alto.
Il rumore della leccata era inconfondibile e, stando proprio sopra ai due porcelloni, poteva anche sentire il profumo di sesso che entrambi sprigionavano dai loro corpi. Magda se ne venne tra mille sussulti e mille sbattimenti mentre le mani attiravano il capo di Thomas a tal punto che se avesse potuto se lo sarebbe infilato nella figa. I due amanti si staccarono e per alcuni minuti.
Dal suo punto di osservazione notò che la ragazza si era stesa per riprendere un po' le forze mentre Thomas, seduto sul bordo del letto con le gambe aperte, da solo si menava il cazzo che, sebbene non ancora in totale erezione, le faceva venire l’acquolina in bocca.
La manina di Magda andò a tastarne la consistenza, lui gliela cinse ed iniziò a farsi con la mano di lei una sega. Non ci volle molto che la bega si rifacesse tosta e pronta per rientrare in azione. Prese quindi le cosce di Magda e la fece mettere di traverso sulla brandina, di fronte al suo cazzo, gliele allargò e dolcemente attirò il corpo della ragazza verso quel piolo color ebano e iniziò a penetrarla. Questa volta Franca non riuscì più a contenere la sua foga e facendo molta attenzione a non farsi scoprire si mise anche lei a sedere sul bordo della sua cuccetta, con le cosce larghe ed i piedi appoggiati sulla brandina, vuota, di fronte ed iniziò a farsi un “ditalino disperato” mentre con lo sguardo non si perdeva un solo centimetro di quella pelle nera che entrava in quella bella figa bionda.
I due sotto di lei incuranti delle sue mosse continuavano beatamente a scopare. La figa di Franca era un vortice di lussuria, si contraeva al ritmo degli affondi di Thomas e colava in un modo impressionante tanto che spesso era costretta ad asciugarsela usando la mano stessa perché temeva di gocciolare sul corpo dei due e farsi così scoprire. Vederli scopare in quel modo e sapersi complice la fece diventare una porca, una troia scatenata che desiderava solo godere avendo la figa piena (bramava avere quel grosso cazzo dentro la figa ma non aveva il coraggio di gridarlo, e se poi l’avessero rifiutata ridendo della sua stupida intromissione?? Meglio godere….. come sempre…. da sola tanto più che questa volta non doveva sognare o immaginare cose turpi o maialate assurde bastava starsene lì e guardare verso il basso ….vedere due ragazzi fottersi). Si stava fottendo con tre dita della mano mentre con l’altra si stringeva le tette, era talmente lubrificata che al terzo dito volle aggiungerci anche il mignolo (si stava sfottendo con 4 dita). I muscoli della vagina erano così ricettivi che non opposero alcuna resistenza all’introduzione del quarto dito, inoltre gli abbondanti umori interni schizzarono fuori facendo un rumore strano. Era in preda alla lussuria più frenata. Qualche spruzzo inevitabilmente cadde sulla schiena di Thomas il quale senza fare scatti, conscio che lo avrebbero tradito, alzò lo sguardo e potè vedere quanto stava accadendo ai piani alti dello scompartimento. Non si scompose, restò lì ad ammirare tanta lussuria mentre aveva impresso un ritmo ancora più intenso alla scopata. Magda, che non poteva vedere, pensò che lui stesse per venire, decise perciò che era meglio cambiare posizione (per prolungare la scopata) e si girò senza far mai uscire il cazzo dalla topa mettendosi alla pecorina. Franca non si era accorta d’essere stata scoperta e continuava imperterrita la sua masturbazione a quattro dita.
Thomas spingeva il cazzo sempre più dentro e Magda era costretta a mordere il lenzuolo per non dover urlare; ad un certo punto il cazzo nero, ed ora totalmente lucido, scappo dalla figa ed apparve in tutta la sua maestosa bellezza scivolando sopra le chiappe di Magda. Era così lungo che arrivava quasi ai lombi della ragazza, quindi riscomparve tutto nella figa che era rimasta aperta sebbene vuota. Il giochino di: tirarlo fuori, passarlo sulle chiappe aperte e di risbatterlo poi nella figa fu ripetuto varie volte e ogni volta che ciò accadeva Thomas cercava di puntare la grossa cappella sulla piccola rosetta anale di Magda la quale però la stringeva e non si lasciava forzare.
A Franca prendere quel cazzo in culo avrebbe fatto solo piacere, molto più che farselo sbattere nella figa, lo desiderava a tal punto che alle quattro dita ci aggiunse anche l’ultimo dito: il pollice, ritrovandosi così ad avere tutta la sua mano dentro la figa. Non era la prima volta che si faceva il Fist Fucking, era successo almeno altre due volte e tutte le volte le era capitato di farlo mentre guardava scene hard (i film se li faceva prestare da una collega sposata) in cui c’erano delle penetrazioni anali in cui l’uomo era di colore. Thomas che vedeva tutto iniziò a sbattere violentemente tutto il cazzo nella figa di Magda e con due dita prese a sfondarle anche il culo, ricevendo peraltro in cambio solo dei mugolii e delle sonore palpate alle palle (chiaro segno che lei apprezzava). Franca faceva andare avanti e indietro (o meglio: dentro e fuori) la mano senza più ritegno e in preda ormai ad un orgasmo liberatorio iniziò a muovere la bocca e senza rendersene conto disse ....
Franca: Continuate luridi maialoni, continuate a scopare mentre io mi devo soddisfare da sola, come sempre!!! Mi avete infoiato così tanto che non mi bastavano più nemmeno quattro dita. Ho dovuto infilarmi tutta la mano nella figa perché questa “porca” si saziasse. Come mi piacerebbe quel bel cioccolatone .... Lo mangerei tutto e me lo farei arrivare fino in gola ..... Altro che storie lo prenderei anche subito .... adesso .... senza tante storie ... anzi con sommo piacere tutto nel culo!!!!!
Sentendo questo sfogo anche Magda si rese conto di essere stata finora spiata e staccatasi a malincuore dal cazzo di Thomas si girò e vide quello che Franca stava facendo. Non era arrabbiata o delusa.
Assolutamente!! Era affascinata da quello che vedeva tanto che volle osservare meglio quella eccezionale performance. Si alzò e si mise in piedi tra le gambe di Franca la quale aveva la testa riversa all’indietro e gli occhi chiusi…. Ignara e totalmente inconsapevole di essere adesso lei a dare spettacolo. Ritornò sulla terra solo nel momento in cui sentì delle mani accarezzarle l’interno delle cosce. Apri gli occhi e rimase di stucco, con la bocca aperta e la mano che non riusciva a stare assolutamente ferma sebbene lei le avesse ordinato mentalmente di arrestare il movimento. Quella fantastica masturbazione ebbe termine solo perché le mani di Magda la fermarono mentre era totalmente dentro e iniziarono a carezzare i contorni della figa.
La sorpresa per Franca non era ancora del tutto passata perché era tuttora incapace di reagire a quanto stava accadendo.
Magda: E così ci hai guardato dall’alto e hai aspettato a parlare solo quando non ne potevi più!! Ti sei cacciata addirittura un’intera mano nella figa pur di godere, quando bastava solo chiedere di poter partecipare. Hai visto il cazzo di Thomas??? Accontenta facilmente più maiale in una sera senza alcun disturbo né per lui né per me. Anzi spesso andiamo proprio in cerca di troie in calore perché lui vuole che io gli dia l’ano ma io non voglio mica restare in piedi per un mese, non sono ancora così elastica col culo!!!! Tu invece sei una porca ed una troia insaziabile, credo proprio che il suo cazzo ci entri in questo pozzo senza fondo (così dicendo aveva messo due dita nel culo di Franca senza per altro trovare alcuna resistenza da parte di questo). Adesso vieni giù, lui si siede e tu te lo metti nel culo da sola così vedremo se ne è valsa la pena di essere interrotti proprio sul più bello!!! Stavo per godere quando ci hai bloccati e non hai idea di come adesso ho la figa. Tira tutta e ho il culo che reclama una bella leccata!! E poi guarda il cazzo di Thomas è lì dritto e duro che non aspetta altro che di sfondare qualcosa e quel qualcosa, mia bella troia, sarà proprio questo culo .....
Franca non reagiva. Ascoltava e basta (in apparenza perché nel frattempo le dita della mano, che era ancora tutta affossata, erano in movimento all’interno della figa). Magda le si avvicinò con la lingua e iniziò a leccare le grandi labbra e la clitoride grossa e rossa di passione …… La maestrina ormai sull’orlo di una crisi di lussuria si lasciò sfilare lentamente da Magda la mano dalla figa e accettò di buon grado di farsela leccare intrisa di umori. Una volta che la mano fu totalmente uscita la bella quanto porca svedesina, dopo averla ripulita leccandola come fosse il gelato più buono della terra, guardò per un attimo quella stupenda figa slabrata e colante di ciprino e, ancora assetata, si buttò a bocca aperta su di essa per leccare e bere anche quei deliziosi umori.
Franca era come ipnotizzata non dava alcun segno di volontà propria; eseguiva senza chiedersi nulla quello che le era stato chiesto ed il tono di voce di Magda sottintendeva chiaramente un ordine.

Atto 2° - Scena IV°
Scese dal suo punto di osservazione privilegiato e attese in piedi in mezzo allo scompartimento che Thomas si sedesse (nel frattempo non aveva mai abbandonato con gli occhi il maestoso cazzo che si ergeva e sobbalzava tra le gambe di lui). Anche Magda si mise a sedere di fronte al suo amante e stando in quella posa si mise a dirigere i movimenti di Franca.
Se la dispose avendo la figa proprio davanti al viso, quindi le fece allargare le gambe e dopo un’abbondante quanto profonda palpata al Monte di Venere la fece scendere verso il cazzo di Thomas, il quale nel frattempo se lo teneva ben ritto. La cappella si appoggiò subito tra le grandi labbra e senza alcun ostacolo, data la precedente penetrazione, scivolò tutto dentro facendo uscire dalla bocca di Franca un labile gemito di piacere. Le mani della ragazza diedero il ritmo alla cavalcata, molto lenta ma profonda. La cavalcata con il cazzo in figa durò almeno cinque minuti ma non era certo quello che voleva Magda, quindi spinse in alto il bacino della maestrina e .....
Magda: Adesso potrai finalmente dare sfogo alla tua passione d’inculare una bella porcona mio caro Thomas e non lasciarne fuori nemmeno un centimetro perché questa troia è una insaziabile maiala che non vede l’ora di godere avendo un grosso e duro cazzo nero in culo.
Le mani di lui avevano leggermente aperto le natiche bianche e sode della maestrina e quelle di Magda spingevano il bacino di Franca verso quel piolo eretto in suo onore. Fino a che le fu possibile, la maestrina, seguì con lo sguardo il cazzo avvicinarsi al suo culetto ma una volta che se lo sentì sulla rosetta emise un roco rantolo e inarcò la testa lasciandosi invadere dalla più sfrenata lussuria. È vero che spesso da sola si inculava con vari ortaggi e anche con oggetti, come zucchine - cetrioli o grossi flaconi di schiuma o shampoo, ma un affare del genere non avrebbe mai pensato di ficcarselo da sola nel sedere!!! La cappella era stata sapientemente e ripetutamente insalivata da Magda ma questo non impedì che la rosetta del culo opponesse una certa fisiologica resistenza alla penetrazione.
In ogni caso le mani e gli ordini della ragazza non le lasciavano scampo ed inoltre questa inculata la voleva a tutti i costi anche lei, sia per il piacere che ne sarebbe derivato ma anche per una sorta di auto espiazione. In quanto si sentiva in colpa di essersi intromessa tra i due amanti. Ogni tanto si ritraeva da quel cazzo ma subito riprendeva a scendere prendendone ogni volta un pezzo in più.
Magda guardando il cazzo di Thomas scivolare lentamente ma inesorabilmente nel culo della maestria, si mordeva le labbra d’invidia perché sapeva che lei non l’avrebbe mai ……potuto prendere senza essere stata sapientemente preparata prima. Anche lui era stupefatto dell’elasticità che quel sedere stava dimostrando. Non fu una penetrazione veloce e nemmeno del tutto indolore ma alla fine tutto il cazzo entrò in quel magnifico anfratto di piacere e quindi poté avere inizio una indimenticabile (per tutti) cavalcata.
Franca ormai priva di ritegno gridava: Finalmente .... lo sento arrivarmi in gola questo piolo .... non voglio più smettere, spingi e muoviti anche tu così che possa sentirti meglio ...... ho il culo in fiamme e la figa sbava e cola tutta la mia sborra.
Se le avessero permesso di proseguire avrebbe svegliato tutta la carrozza letto quindi Magda le tappò la bocca con un ardente bacio e poi le diede (sedendosi sulla sponda del letto che sovrastava i due) la sua figa da leccare. Così poteva recuperare l’orgasmo interrotto precedentemente che, per altro, non tardò ad arrivare. Thomas continuava implacabile la sua azione devastatrice nel culo di Franca che non dava assolutamente alcun cenno di cedimento. La svedese si rimise nuovamente a sedere di fronte ai due e iniziò a sua volta a leccarle la figa aperta. Franca si rimise a gemere e a straparlare a voce alta e questa volta le tapparono la bocca con le prime mutandine che si trovarono a portata di mano. Standole così vicino poteva vedere chiaramente la figa contrarsi e allargarsi ogni volta che il cazzo usciva ed entrava nel culo e presa dalla voglia di sentirlo infilò due dita dentro quella sbrodolante vagina. Il sottile lembo di tessuto le faceva sentire in tutta la sua bellezza la penetrazione anale che la maestrina stava godendosi. A seguito di questa ulteriore deflorazione l’orgasmo della maestrina esplose senza più freni, perdendo ogni inibizione (se ancora ce ne fossero state). Alle due dita di Magda ne aggiunse anche altre due delle sue muovendole velocemente, creando un vortice di lussuria tale da spingere anche la svedesina a farsi un ditalino istantaneo a più dita perché contagiata dalla inaspettata e inusitata depravazione e lussuria di Franca.
L’orgasmo così come era giunto altrettanto velocemente svanì lasciando Franca con il cazzo di Thomas completamente affondato tra le chiappe e in preda ad una crisi di vergogna inaudita (aveva il viso bordeaux e le mani adesso le servivano solo per cercare di coprirsi tette e figa), balbettava scuse a destra e a manca. Subito Magda la rassicurò e cercò di tranquillizzarla dicendole che se non avessero voluto che partecipasse ai loro giochi amorosi non l’avrebbero di certo coinvolta. Mentre ascoltava le parole della ragazza iniziò a sollevarsi dal cazzo ma così facendo fece sborrare Thomas il quale non aveva ancora avuto la sua dose finale di piacere. Sentendosi riempire dai caldi fiotti di sperma riprese a muoversi andando su e giù fino a che non si rese conto che lo stallone si era totalmente svuotato le palle e solo allora si alzò (in verità con molta fatica dato che le gambe non la reggevano più di tanto) in piedi. Rivoli di sborra le colavano lungo le gambe ma non si curò affatto di stringere il culo perché le procuravano un sensazionale piacere cerebrale, equiparabile solo a quello che provava quando si faceva guardare dalla vicina di casa mentre, standosene beatamente in piedi con le gambe divaricate, faceva la pipì dietro la siepe in giardino.
Senza proferire parola, barcollante ma finalmente appagata risalì sulla sua cuccetta si stese e si lasciò cullare dal rollio del treno addormentandosi quasi immediatamente. Anche i due ragazzi, esausti dopo quella interminabile e imprevista battaglia amorosa, si addormentarono anche loro, quasi subito, standosene beatamente allacciati in un tenero e affettuoso abbraccio.

Fine - Atto 2°

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