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Figlio di Puttana


di Phicomane
02.02.2013    |    49.159    |    6 9.1
"Quando al mattino Claudio si svegliò vide sua madre sdraiata ancora nuda accanto a lui, aveva appena fatto la doccia e la sua pelle era fresca e profumata, ..."
Da un anno ormai il padre di Claudio era morto a causa di un infarto a 61 anni, da due Claudio si era trasferito a Milano per completare i suoi studi in Economia aziendale, lasciando la madre Angelica da sola nell’appartamento a Catania.Nei giorni seguenti al funerale Claudio aveva manifestato le sue intenzioni alla madre:
“Mamma ho deciso, è giusto che io torno giù a casa con te, adesso che papà non c’è più non mi va di lasciarti da sola”
“Non dirlo neanche per scherzo, è normale che tu voglia starmi vicino, ma con tutti i sacrifici che tuo padre ed io abbiamo fatto in questi anni per darti un futuro, tu adesso vorresti vanificare tutto! Sarebbe come uccidere tuo padre due volte!”
Da quel giorno Claudio non aveva più toccato l’argomento e continuò la sua vita da studente al nord preoccupandosi di sua madre ma impegnandosi al massimo per terminare gli studi nel minor tempo possibile e con il miglio risultato possibile. Per farlo dovette rinunciare alla varie attività “ricreative” che una città come Milano offre in grandi quantità, anche le ragazze erano un disturbo per lui che aveva solo la laurea in mente. Le sue giornate trascorrevano tra le lezioni in facoltà e lo studio nella sua stanza. Sul finire del suo secondo anno accademico, un evento rivoluzionò del tutto la sua vita. Finalmente, dopo aver terminato la sessione estiva d’esami (superati tutti con il massimo dei voti), decise di accettare l’invito di alcuni colleghi ad una festa in casa di altri studenti. Il caso volle che 1 dei 3 inquilini dell’appartamento fosse anche lui catanese. Ezio si chiamava, i due si misero subito a parlare dei posti che frequentavano a Catania, ad un certo punto Ezio confidò a Claudio, che da un anno il fratellino poco più che adolescente e tutti i suoi compagni di classe avevano perso la verginità con una prostituta. Notizia di per sé poco sconvolgente se Ezio non avesse aggiunto che la “professionista” in questione fosse una signora distinta di 55 anni, catanese DOC, non si trattava quindi della solita ex comunitaria africano o rumena insomma. Neanche questo comunque turbò Claudio più di tanto. Ezio allora continuò dicendo che un paio di mesi prima approfittando della pausa delle lezioni era sceso per un settimana in Sicilia ed incuriosito dai racconti del fratello decise di andare anche lui dalla signora che si faceva chiamare Angelica, proprio un nome da puttana aggiunse (qui Claudio esibì un imbarazzato sorriso di circostanza). La signora – continuò Ezio – addirittura riceva in casa su appuntamento per e-mail (sarà il mestiere più antico del mondo, ma chi lo esercita deve tenersi al passo coi tempi), in una palazzina in cui vivono altre 4 famiglie, anche se molto tranquilla. Finalmente Ezio aveva incuriosito Claudio che a questi punto chiese come fosse sta signora, Ezio rispose molto sinceramente:
“Una grandissima Puttana, nata solo per il cazzo, mi ha succhiato via pure l’anima. E’ una a cui piace parlare e a tutti racconta sempre la storia della sua vita, di come fin da quando era ragazza faceva le seghe ai compagni di classe sotto i banchi per poi spampinarli nei bagni durante l’intervallo. Di come nonostante amasse il marito, lo abbia cornificato per tutta la vita. E di come sia stato proprio il cornutone una volta scoperte la vera natura della moglie a convincerla ad iniziare la sua “nobile” attività: “se proprio non riesci a stare senza cazzo ed il mio non ti basta.. beh vediamo almeno di guadagnarci qualcosa in tutto questo!” Lei acconsentì e approfittando delle conoscenze del marito che faceva il portiere d’albergo, ogni notte per quasi 15 anni la signora Angelica faceva compagnia ai facoltosi clienti dell’albergo, non lesinando ricche mance. Dopo averlo fatto per mestiere adesso da due anni circa ha ripreso per “passione” e “noia” dice lei, tant’è che si dice che certe, se sei proprio bravo ma bravo, non si faccia neanche pagare!E per finire ti dico che nonostante abbia più di 50 anni è ancora una donna che fa rizzare i cazzi a tutti, vecchi e giovani!” Così Ezio concluse il suo racconto ed andò a buttarsi nelle mischia della festa. Qualcosa frullava nelle mente del nostro Claudio,il racconto di Ezio lo aveva incuriosito tanto da portarlo a provare questa professionista di lunga data, ma c’era qualcos’altro che però non riusciva a cogliere. Dopo un paio d’ore, Ezio lo avvicinò e gli diede un foglietto di carta: “tieni qui c’è il suo indirizzo e-mail se volessi provare”.
La mattina dopo smaltito il mal di testa post sbronza ripensò con maggiore lucidità al racconto di Ezio, all’improvviso come in un puzzle tutti i pezzi andarono al loro posto… Angelica come la madre, poco più che cinquantenn…portiere d’albergo come il padre… Claudiò vacillò, poi si convinse che era solo uno sbaglio, uno scherzo, una coincidenza, insomma non poteva essere vero!! Per i due giorni a seguire e per tutto il volo rimuginò su quanto accaduto, in effetti pensava avevano avuto una vita molto agiata per avere come entrata solo lo stipendio del padre, dato che né i nonni materni né quelli paterni fossero benestanti, qualcosa non quadrava, Claudio sentiva la terra mancargli sotto i piedi,pensava anche ai suo compagni di liceo che per cinque anni lo tormentarono con pesanti battute sulla bellezza della madre; più si avvicinava il suo ritorno più gli sembrava vero che l’Angelica del racconto di Ezio fosse proprio sua madre.
Dopo una settimana dal suo ritorno qui dubbi lo tormentavano ancora, doveva in qualche modo verificare se sua madre fosse in realtà la prostituta di cui Ezio le aveva raccontato, d’un colpo ebbe un illumini nazione, come aveva fatto a non pensarci prima…
“mamma la prossima settimana la passerò in una casa al mare di amici, conosciuti all’università”. La cosa era in parte vera dato che proprio Ezio lo aveva invitato a passare qualche giorno nella sua casa a Marina di Ragusa. “Ok caro ti aiuto a preparare il borsone allora”; “si grazie mamma”. Non appena finito ripescò il bigliettino con l’indirizzo e-mail che Ezio gli aveva dato e spiegando come aveva avuto il contatto chiese un appuntamento, prima possibile. La risposta tramutò i dubbi di Claudio in una tremenda verità, da giovedì (Claudio sarebbe partito mercoledì sera) fino a domenica era disponibile a ricevere. Claudio allora fissò l’appuntamento proprio per giovedì pomeriggio, la mail di risposta confermava giorno ora (le 19) e soprattutto il luogo, l’indirizzo era proprio quello di casa sua… non c’erano più dubbi.. corso Leonardo da Vinci n°13!!!! Adesso che aveva la certezza Claudio non sapeva spiegare a se stesso quale fosse il suo stato d’animo: sconvolto, deluso, arrabbiato, ma ciò che lo turbava maggiormente era anche una crescente eccitazione che gli circolava nelle vene. Eccitazione, che finalmente Claudio ebbe il coraggio di confessare a sé stesso, lo aveva pervaso per tutti i giorni precedenti, da quando il dubbio si era insinuato nella sua mente. La decisione era presa avrebbe inscenato la farsa della partenza ma l’indomani all’orario convenuto si sarebbe presentato all’appuntamento fissato.
Giovedì alle 19 in punto suonò al campanello dell’appartamento, come concordato. Difficile dire chi tra i due fosse maggiormente sorpreso dopo che la porta si aprì: Angelica non si aspettava suo figlio, non capiva cosa ci facesse lì invece di essere con gli amici. Claudio sapeva benissimo chi avrebbe trovato dietro la porta, ma non sapeva come sua madre accoglieva i clienti: vestaglia trasparente, che lasciava intravedere il grosso seno nudo, perizoma e collant. Una piccola parentesi per descrivere brevemente la signora Angelica, 1.65 circa, capelli rossi, una terza abbondante, un fisico ancora tonico ed asciutto nonostante i suoi 55 anni, un culo che ancora faceva girare la testa agli uomini quando andava per strada… Ecco cosa vide Claudio una stupenda donna avvolta da un sensualissimo completino, quella che aveva davanti era una donna, anzi una puttana, non vide sua madre!
“Claudio – balbettò Angelica – cosa ci fai qui…non dovresti esser al mare…non capisco…cosa ci afi qui?”
“Secondo te? – le parole erano dure, prive di tatto e di riguardo – cosa ci faccio qui? Ho appuntamento con la migliore puttana della Sicilia a quanto si dice in giro!!!”
“Claudio come ti permetti, io sono tua madre!”
“Ma guardati mamma, come potresti mai negare, guarda come sei vestita, sono io il Sergio che ti ha mandato la mail!!” Angelica non sapeva cosa dire era stata scoperta, la maschera che aveva indossato per anni era ormai caduta frantumandosi al suolo in mille pezzi. Ma un improvviso senso di libertà gli penetrò nell’animo, adesso che anche il figlio sapeva chi era veramente sua madre, anche se sarebbe andato via di casa per sempre, lei non avrebbe più dovuto fingere, né nascondersi. Furono le parole pronunziate dal figlio a riportarla alla realtà. “io rispetto sempre gli accordi che prendo, avevo un accordo con una puttana ed intendo mantenerlo”, spinse la madre sul divano del soggiorno e slacciandosi i jeans tirò fuori il su arnese già mezzo duro per la situazione. Angelica venne completamente spiazzata da quel gesto, dalla rudezza del suo “dolce bambino” che ormai era un uomo, e che uomo a giudicare da quello che aveva davanti a sé, come ipnotizzata da quel cazzo penzolante proprio davanti alla sua faccia Angelica sentì l’impulso di prenderlo in mano di accarezzarlo e poi di prendere tutti quei 22cm di carne in bocca e di assaporarlo fino all’ultimo millimetro. Ma pochi istanti bastarono per far scatenare l’orgasmo di Claudio, Angelica fu sorpresa dalla velocità del figlio e la attribuì alla situazione assurda che si era creata.
“brava mamma mi hai fatto venire subito, così durerò di più adesso, dato che ho deciso che sarà con te che perderò la verginità!” Queste parole lasciarono di stucco Angelica, che tra sé pensò: “il mio Claudio non ha mai avuto rapporti con una ragazza, allora è giusto che sia io a svezzarlo, e il minimo che possa fare per ripagarlo dalle sofferenza che la scoperta della mia doppia vita gli avrà provocato”.
“vabbene tesoro sono felice di essere io a insegnarti a fare l’amore”, così si tolse la vestiglia, prese il cazzo del figlio tre le sue tette e in un istante questo tornò sull’attenti. “Ti piacciono le tette della mamma, eh, ti piace avere il tuo cazzone tra le tette della mamma eh piccolo mio ti piace? ricordi quando da piccolo ciucciavi il latte, adesso sarà la mamma a ciucciare te” e si rificcò il cazzo in bocca. “Oh si mamma certo che mi piacciono le tue tettone, si succhia tu adesso succhiami il cazzo!” Dopo un paio di minuti Angelica smise di spampinare il figlio, era giunto il momento che l’utero della madre si ricongiungesse con il figlio, il cerchi si sarebbe chiuso finalmente. Angelica fece sdraiare Claudio su di sé e lo guidò fino a che il pene del figlio ritrovò la vagina della madre. “Oh si figlio mio mettilo tutto dentro, siii cosììì dioo che bellooo, che cazzooo che hai, scopa la mammaaaa!!” “Siii mammaaa ti sfondoooo si che fica caldaaa che hai sembra un forno, come scivola bene il mio cazzo dentro di teee, godoooo, mamma vengono, no riesco a trattenermiiii”. “siii piccolo miooo riempimi, riempi ancora la pancia della mammaaa, come quando ero incita, vienimi dentro, dammi tutta il tuo spermaa”. A queste parole Claudio non resistette più e venne ancora copiosamente.
Dopo aver ripreso fiato i due sdraiati uno di fianco all’altro si scambiarono uno sguardo d’intesa e ricominciarono l’amplesso, Angelica in onore del figlio gli avrebbe concesso un privilegio che era toccatsolo a pochi clienti (una sorta di premio fedeltà) e che non concedeva più da anni, Claudio adesso potava scopare il culo della madre. “mmm pianoro con il tuo cazzoneee lì dietrooo, così mi spacchi tuttaaaaa,mmmm siiii adessooo sììì cosìììì, sfonda il culo della mammaa, da bravooooo”. “Siii mammina senti come ti spacco il tuo fantastico culo, quando finisco non potrai sederti ne camminare per una settimanaaaaa, predilo tuttoooo putanaaaaa”, Dopo esser venuto due volte adesso Claudio durò molto ma la cosa non dispiacque minimante alla madre anzi, i due andarono avanti tra una sosta e l’altra per tutta la notte.
Quando al mattino Claudio si svegliò vide sua madre sdraiata ancora nuda accanto a lui, aveva appena fatto la doccia e la sua pelle era fresca e profumata, Angelica era intenta ad ammirare il pene del figlio che incuriosito domandò, ridendo: “mamma cosa guardi, cos’è non hai mai visto un cazzo in vita tua?”, anche la madre si mise a ridere: “e solo che non capisco da chi tu abbia potuto ereditare questa attrezzatura”; “ma come da chi da papà scusa”; “ah certo può darsi, maaa chi è tuo padre? Quello vero intendo…” “ma stai scherzando davvero non sai di chi sono figlio…??”

“Claudio cosa vai dicendo certo che so di chi sei figlio!!! Tu sei un figlio di Puttana…”



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