sosta in autostrada

La mia prima volta con un maschio non la ricordo molto bene, è passato troppo tempo,circa trent'anni e purtroppo le sensazioni e i ricordi si sono affievoliti. Quindi vi racconterò la mia prima esperienza con uno sconosciuto. Il tutto si svolge in un orinatoio, in un'area di sosta dopo Alassio direzione Genova. Era molto che avevo voglie, era moltissimo che non facevo un pompino, cosa che, tra le altre cose, adoro fare. Più volte avevo tentavo di combinare qualcosa con qualche sconosciuto ma alla fine mi tiravo sempre indietro accampando scuse. Quella volta no,forse la voglia era troppa.
Già all'andata avevo tentato un approccio in un'area di sosta prima di Albenga che sembra fatta apposta per gli incontri clandestini ma,anche questa volta, ero fuggito con la coda tra le gambe.
Finiti i miei giri riprendo l'autostrada per tornare indietro. Per tutta la mattina mi ero pregustato questo momento, sperando ,questa volta, di non sfuggire.
Era il 14 febbraio, San Valentino,la festa dell amore...io ho festeggiato diversamente.
Praticamente appena entrato in autostrada trovai l'area di sosta. Parcheggio la macchina e, col cuore in gola, mi guardo in giro. Poca gente. Vedo una persona sui 45,bassina,giubbotto scuro, occhiali dalla montatura sottile scura, capelli sale e pepe corti ,che sembra farsi gli affari propri senza considerarmi minimamente. L'orinatoio si trova praticamente al centro della piazzola, di fronte c'è una sorta di gazebo con delle panchine dove un camionista barbuto cazzeggia in tranquillità.
La mia meta è lì, l'orinatoio al centro dell'attenzione. Un po' agitato e col cazzo mezzo turgido per l'eccitazione entro. Di fronte a me due porte e alla mia sinistra sei orinatoi seguono la parete formando una sorta di C e terminano con un piccolo divisorio giusto per impedire che chi è fuori goda della vista di gente che piscia. Scelgo con cura il mio orinatoio, l'ultimo , mi permette di guardare fuori e controllare se arriva qualcuno. Sempre più agitato me lo tiro fuori ed inizio a pisciare.
Nessuno in vista,un altro buco nell'acqua. Ormai ho quasi finito quando vedo entrare il tizio con la giacca blu. Non incrocio il suo sguardo, la paura mi sta prendendo di nuovo, voglio scappare come sempre. Questa volta però mi obbligo a rimanere lì. Il tizio affetta indifferenza,si mette di fronte all'orinatoio a fianco al mio,se lo tira fuori e comincia a menarselo lentamente e quasi impercettibilmente, lanciandomi occhiate. Ho paura, sto per scappare, metto il cazzo nelle mutande, faccio per allontanarmi ma sono troppo attirato,ho troppa voglia. Mi giro per guardargli il cazzo,se ne accorge e si volta del tutto mostrandosi mentre si sega e mi fissa. Una fitta allo stomaco,quasi nausea, battito cardiaco a mille...Non resisto.
Mi lancio avidamente su quel cazzo così tanto agognato e comincio a succhiarlo. È ancora mezzo mollo, il tizio mi infila una mano nelle mutande e comincia a titillarmi il buco del culo. Il cazzo si indurisce,lo sento gonfiarsi in bocca. Sono eccitatissimo,sono anni che non ho un cazzo in bocca ed ora ,finalmente, ne ho uno e per di più di uno sconosciuto!! Il cazzo non è grosso ma bello dritto,con la cappella un pochino più larga del resto,lungo quanto basta per arrivarmi in gola. Ho paura che qualcuno possa vederci, quindi mi distolgo, mi riprende la paura e vorrei smettere ed andare via. Il tizio mi fa notare che nelle piastrelle si vede il riflesso di quello che succede fuori. Mi tranquillizzo e ricomincio. Succhio avidamente, un bel pompino a gola profonda, mi sembra di non aver mai succhiato così bene.
Lui continua a giocherellare col mio buco, quando smetto di succhiare per riprendere fiato continuo a segarlo e metto il culo a suo favore. Avessi avuto dei profilattici mi sarei fatto scopare lì...
Ormai non avevo più inibizioni. Di nuovo giù a succhiare, ingoio quella cappella come una troia provetta,come se non facessi altro ogni giorno. Lui ansima e gode, non smette un attimo di giocare col mio buco anche se non entra mai e ,nel frattempo ,mi spinge la testa in basso, penso che se potesse ci infilerebbe anche i coglioni e una gamba nella mia bocca.
Quando mi lascia libero io alterno gola profonda a bocchini dedicati alla cappella, succhio i coglioni e poi di nuovo giù di gola, il tutto alternato a una bella sega, non gli dò tregua. Sento che i suoi gemiti si fanno più forti,il cazzo si gonfia...sta per sborrare. Comincio a segarlo ancora più veloce quando esplode con lunghi schizzi che finiscono sul pavimento e sulle mie mani. Finiti gli schizzi non resisto e lo riprendo in bocca,sento il sapore della sua sborra e il cazzo che si sgonfia. Sono eccitatissimo,finalmente ho vinto le mie paure ed è molto divertente. Il tizio mi ringrazia e si complimenta per la mia bocca. Mi posso ritenere soddisfatto.
Esco e vedo il camionista barbuto che mi segue con lo sguardo,probabilmente si sarà accorto di tutto ma non mi importa,anzi mi eccita. Salgo in macchina e mi rendo conto di avere uno schizzo sui pantaloni,per non guastare l'eccitazione che ormai mi aveva pervaso,ho tenuto quei pantaloni sborrati per altri due giorni...anche mentre ero a cena con la fidanzata. L'idea di avere della sborra sconosciuta addosso, che poteva vedere chiunque ,mi eccitava da pazzi. Questa è la storia reale di quello che è successo e di come abbia vinto il timore dell incontro casuale e abbia invece scoperto quanto può farti godere uno sconosciuto.