Racconti Erotici > tradimenti > Da una distrazione 2
tradimenti

Da una distrazione 2


di MANOLO5
17.10.2023    |    15.006    |    18 10.0
"Ed anche i nostri rapporti erano, ed uso volutamente il passato, abbastanza tranquilli..."
Finalmente, sopratutto per me, posso scrivervi l’evoluzione dei fatti, dopo che, quasi un mese fa, ho spinto mia moglie a scopare con un altro davanti a me.

Prima però, per farvi comprendere meglio quello che è successo ieri, e come mi sono sentito, vi devo descrivere come è Elena. O almeno come pensavo che fosse fino ad oggi.
Che esteticamente è sempre una gran bella donna, molto piacente, ve l’ho già scritto nel precedente racconto. Curata nel fisico, si mantiene in forma, fa palestra, sembra più giovane di quello che è.
La classica donna che uno pensa, tromberei più volentieri lei di una trentenne.
Caratterialmente è molto forte e decisa. Nel lavoro svolge un ruolo dirigenziale, con diverse persone sotto di lei, quindi ha sviluppato queste caratteristiche. Ma è anche molto socievole, riesce a fare amicizia con tutti, ed estremamente educata e rispettosa delle regole. Infatti mi era sembrato abbastanza strano che quando scopò con Simone, le fossero uscite dalla bocca parole come, sbattimi, scopami, ecc… Con me al massimo arrivava a dire, non ti fermare sto per venire.
Ed anche i nostri rapporti erano, ed uso volutamente il passato, abbastanza tranquilli. Più o meno, le rare volte che riuscivo a convincerla dopo molte e molte insistenze, le leccavo la fica fino a farla venire, e poi la prendevo, molto spesso al missionario, per fare meno rumore possibile, visto la presenza dei figli nella camera vicina.
A me Elena ha sempre fatto un gran sesso, ma ormai i nostri rapporti erano un po’ sbiaditi. Pensate che sono stato anni a chiederle il culo, e si è sempre rifiutata, i pompini sempre più rari, e quasi mai mi cercava lei.
Diciamo che anch'io mi ero un po’ arreso nello spingerla al sesso.
Ma adesso le cose sono molto cambiate.

Erano passate 2 settimane da quando era successo, e non ne avevamo più parlato.
Vi sembrerà strano che non avessimo più affrontato l’argomento, ma con i mille impegni, lavoro, e sopratutto seguire i figli, scuola, sport, amici, ecc…, non abbiamo molto tempo per parlare. Ci vediamo solo la sera, e spesso ci scambiamo l’organizzazione delle giornate addirittura per messaggio.
Questo non vuol dire che non ci abbiamo più pensato. Almeno io. Non so quante seghe mi sono fatto ripensando alla scena.
Quel sabato pomeriggio i ragazzi erano fuori, ed io ed Elena soli in casa.
Anche questa volta è stata lei a rompere il ghiaccio.
“Marco hai ripensato a quello che è successo?”
Non mi sono sentito di dirle che mi ero finito dalle seghe, e mi sono limitato ad un semplice “Si”
“Allora, come hai metabolizzato la situazione? Ti sei pentito di aver fatto questo passo?”
“No Elena, nessun pentimento. Mi è piaciuto guardarti e sopratutto mi è piaciuto come siamo stati dopo noi. Te invece? Ci hai pensato? Ti sei pentita?”
“Ci ho pensato anch'io, l’unico dubbio che avevo era su come stessi tu, se magari ti eri pentito e mi vedessi con occhio diverso, come una traditrice”.
“Assolutamente no amore. Non mi sento cornuto se è questo che intendi. L’abbiamo deciso insieme. E se le corna sono queste, ben vengano. Non ti nascondo che quando ci penso sono sempre eccitato”
“Era quello che speravo di sentirti dire. Anch'io tesoro mi eccito tanto quando ci ripenso”
Era il momento di spingere.
“Lo vorresti rifare?”
“Si, mi piacerebbe”
Brividi.
“Hai già sentito Simone per capire se ci starebbe ancora?”
“No, Simone era tornato subito alla carica, ma l’ho allontanato. Non volevo si facesse strane idee. È stato solo un gioco per il nostro piacere. E poi non lo vedo adatto per andare oltre”
Probabilmente, eccetto l’eccitazione per la situazione, il ragazzo non l’aveva soddisfatta in pieno.
“Quindi, che idee hai?”
“Ti ricordi cosa ti avevo detto, devo essere io a scegliere. Comunque non ti preoccupare, ti informerò prima di ogni mio passo”
“Hai carta bianca cara. Mi fido di te, scegli chi vuoi”
Poi le ho tolto gli slip, che ho trovato totalmente mezzi da come era eccitata, l’ho sdraiata sul tavolo ed ho cominciato a sbatterla.
Siamo venuti insieme in un fantastico orgasmo.
Già solo l’idea ci faceva star bene.
Ed adesso non dovevo fare altro che aspettare.

Passano 4 giorni ed arriva il messaggio che attendevo.
“Vado a pranzo con Riccardo”
Riccardo. Lo conosco bene. Un suo collega. È sposato ed ha 2 figli.
Siamo andati a mangiare insieme con altri amici ed i figli diverse volte. Ed una volta anche a fare una piccola vacanza.
La scelta mi sembra sensata.
Ha la nostra età, piacente, ci conosciamo, e sopratutto essendo sposato, probabilmente non andrà a far tanta pubblicità alla cosa, così Elena non rischia di fare la figura della troia al lavoro. Ed io quella del cornuto.
Brava tesoro.
Per di più, sua moglie è anche parecchio bona. Insieme ad Elena sono le più fiche del gruppo. Chissà, magari in futuro….

Quella sera come sempre, sono andato a letto dopo di lei, ma Elena non dormiva, mi si è avvicinata al orecchio e mi ha detto “Amore, ho fissato con lui”
“L’avevo capito tesoro. Cosa li hai detto?”
“Ci conosciamo, lo conosci bene anche te, sono stata chiara ed andata subito al punto. Ho detto che sarebbe stato un gioco a tre. Forse. Che te sapevi ed eri consenziente. Ha accettato subito”
“Non ne avevo il minimo dubbio, ti è sempre ronzato intorno”
“Si, è vero” Ed è scoppiata in una risata.
“Chiaramente mi sono raccomandata sulla riservatezza, ma lui rischierebbe più di noi”
Come avevo ipotizzato.
“Riccardo però il pomeriggio non può lasciare il lavoro. Dirà a Claudia una sera che uscite insieme voi 2. Lei non sospetterà nulla. Tra una decina di giorni i bambini saranno fuori la sera. Avremo un po di tempo per noi”
Il cazzo mi scoppiava.
“Amore, hai pensato già a tutto”
“Poi deciderai se stare solo a guardarci, o partecipare attivamente. O magari potrei essere io a deciderlo…”
Ha allungato una mano e mi ha trovato col cazzo pronto.
“Prendimi, sono eccitatissima”
Le sono salito sopra e sono entrato. Ma sono durato quanto un gatto in tangenziale dal eccitazione che avevo.
Anche lei però, mi è bastato sfiorarle il clitoride con un dito per farla venire. Le premesse erano ottime.

I giorni sono passai veloci, e sia io che Elena siamo stati di ottimo umore.
Ho smesso anche di masturbarmi, godevo al solo pensiero.
E siamo arrivati a ieri sera.

Riccardo è arrivato da noi verso le 20.
L'avevo già incontrato io due giorni prima per evitare qualsiasi fraintendimento, perciò non c’è stato nessun tipo d’imbarazzo da parte di nessuno.
Siamo andati in camera e ci siamo spogliati.
Ed è qui che lei mi ha completamente spiazzato.
“Marco, te per adesso mettiti a sedere e guarda”
Nessun problema, avevo anch'io intenzione di cominciare guardando mentre Riccardo la scopava.
Mi sono seduto con il cazzo già gonfio.
Poi ha continuato
“Tesoro, mi hai sempre detto che prima di me, ti eri inculato tutte le tue ex.... Ecco, adesso divertiti a guardare mentre fanno il culo a tua moglie”
Si è girata verso di lui
“Riccardo, aprimi il culo”
“Con immenso piacere Elena”
Si è messa a pecora e lui ha cominciato a leccarle il buco, poi vi ha infilato un dito, poi 2. Era pronta.
Io stavo impazzendo. Avevo deciso di non toccarmi, ma il cazzo mi esplodeva. Non ci potevo credere.
Riccardo si è piazzato dietro Elena e le ha affondato il cazzo nel culo. Lei ha fatto una smorfia di dolore, ma subito dopo ha cominciato a mugolare ed invitarlo
“Bravo Riccardo, scopami il culo, fammelo sentire tutto, aprimelo”
“Si Elena, prendilo tutto”
“Si, inculami, inculami. Fammi godere”
“L’hai tutto dentro, godi”
E continuava a sbatterla.
Poi ha girato la testa verso di me
“Vieni qui Marco, te lo voglio succhiare”
Sempre con questo linguaggio che non le facevo.
Era il momento di vedere chi era realmente, di osare.
“Si troia, ora me lo prendi tutto in bocca e me lo succhi”
Lei mi ha sorriso
“Bravo, vieni a scopare la bocca della tua puttana”
Non avevo proprio capito niente. Mia moglie ha gas da vendere, e voglia di sesso spinto come e più di me.
Ha cominciato a spompinarmi, mentre lui le faceva sempre il culo, poi l’ha fermato
“Riccardo, adesso scopami la fica, ti voglio davanti”
“Si, aprile anche la fica alla troia di mia moglie”
“Siete fantastici, invidio il vostro affiatamento. E Marco poi te lo devo dire, scopare tua moglie è un sogno” , mentre andava per prendere il preservativo.
Ma lo fermo
“Riccardo, non ti mettere niente, scopala pure senza”
La guardo e lei mi fa un cenno di assenso con la testa.
Ci scambiamo di posto un paio di volte, riempiendole fica e bocca, poi ci chiede
“Ho voglia del vostro sperma, venitemi in bocca”
Riccardo si è preso il cazzo in mano ed ha cominciato a masturbarsi. Il suo primo schizzo le ha colpito il naso, poi tutto in bocca
“ bevi cagna, non lasciare niente” le dico sempre più eccitato a trattarla come una troia.
“Non ti preoccupare, non avevo intenzione di sprecarne neppure una goccia. Ora riempimi la bocca te”
Riccardo mi ha lasciato il posto ed è andato in bagno a lavarsi.
Elena si è inginocchiata davanti a me ed ha cominciato a succhiarmi mentre mi segava. Le sono esploso in gola, ed ha bevuto tutto.
Ero completamente in estasi, ma lei non era ancora sazia.
“Tesoro, mi lecchi la fica?”
Non me lo sono fatto ripetere 2 volte ed ho cominciato a leccare la sua vagina calda e consumata dai nostri cazzi
“Si , così, continua a leccarmi. Mi fai impazzire quando me la lecchi, leccami fino a farmi venire, non ti fermare”
Nel mentre era rientrato Riccardo.
Probabilmente pensava fosse già finita la serata, invece davanti a questa scena, prima si è un po’ masturbato poi le è andato davanti
“Elena, vuoi qualcosa da succhiare?”
“Si bravo, l’hai di nuovo duro. Dammelo. Fammelo leccare” ed ha ripreso a spompinarlo.
Sono venuti.

Il tempo era finito, ci siamo sistemati e lui è andato via.
Questa volte è mancato il dopo solo nostro, ma dovevo riprendere i bambini, ed ero talmente appagato dalla serata e da lei, che non mi è pesato.

Stanotte verso le 5 mi ha svegliato e fatto cenno col dito di stare zitto, mi ha preso per mano, portato in bagno, e dopo aver chiuso la porta ha cominciato a succhiarmi.
Ne aveva ancora voglia, ed anch'io.
Mi è venuto subito duro.
Poi però si è fermata, ha preso della crema nivea e mettendosi a pecora davanti a me se l’è spalmata sul buco del culo, poi mi ha detto
“Prendimi”
Il cuore mi è uscito dal petto.
L’ho penetrata lentamente.
Per mettersi subito la crema immagino le dovesse ancora bruciare dal inculata di Riccardo, e non volevo farle male, ma ugualmente aveva voluto darmelo.
L’ho scopata fino ad esploderle dentro.
Poi me l’ha ripulito con la lingua e guardandomi negli occhi mi ha detto
“Grazie amore, con te adesso sono completa”.

Ho ancora le mani che mi tremano mentre vi scrivo quel che è successo ieri sera e stamani.
L’eccitazione che provo è indescrivibile.
Adesso spero di non dover aspettare molto per vedere mia moglie mentre scopa e gode con un altro.
E dite la verità, chi non la vorrebbe una moglie porca come Elena?

Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 10.0
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Da una distrazione 2:

Altri Racconti Erotici in tradimenti:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni