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ELISA LA MIA PRIMA SEGRETARIA PARTE 1a


di Norman111
22.08.2012    |    37.192    |    2 9.6
"Se aspetto…lui…” “…lo vedi Carlo…..."
Era una calda estate romana del 2005,quando conobbi Elisa.
A presentarmela fu il mio migliore amico Carlo.

Erano da pochi mesi insieme,si erano conosciuti in uno di quei soggiorni-studio per perfezionare la lingua Inglese che si tengono a Malta.
Quel giorno,quando entrarono nella sede dell’attività commerciale che all’epoca gestivo,appena la vidi,non potei che silenziosamente apprezzare il suo aspetto.
Portava dei capelli molto corti,con la riga da una parte,tinti di un rosso molto acceso,che gli donavano perfettamente.

Il suo era infatti il classico volto dai lineamenti regolari,di carnagione molto chiara,che ben si prestava ad essere valorizzato da acconciature estreme,anche nei colori.
E cio’ incontrava perfettamente il mio gusto,anzi il mio debole,a dire il vero.
Per qualche oscuro motivo infatti,mi erano sempre piaciuti i capelli corti sulle ragazze.
Forse perché la mia prima ragazza li portava cosi ?
Chissà ? Misteri della mente…

A completare quel grazioso viso,una montatura da vista rettangolare trasparente in plastica da ipermetrope,che gli donava un’aria un po’ da studentessa.
Mentre conversavamo ebbi modo di sapere che aveva 23 anni,laureata in lettere e che era in cerca di un nuovo impiego,essendo stata da poco licenziata dal posto di segretaria che occupava presso una società del settore vivaistico.

Aveva colto quindi l’opportunità del viaggio a Malta come un’occasione per migliorare il suo Inglese e il suo curriculum,un po’ come il mio amico Carlo,che pero’ purtroppo era ancora ben lontano dal laurearsi,e li si erano incontrati.

Nel mentre di quella conversazione,con discrezione i miei occhi scesero piu volte ad osservare chirurgicamente,nei limiti del possibile, gli altri dettagli della sua persona.
Non aveva evidentemente un gran fisico,non molto alta,circa 1.60,probabilmente qualche chilo di troppo,e un abbigliamento un po’ trasandato,non ne facevano di certo una pin-up.
Pero’ aveva,a mia sensazione,quel qualcosa capace di turbare la mente di un uomo,la mia mente soprattutto.
Il problema era che il mio migliore amico me l’aveva appena presentata come la sua nuova ragazza.
Pensai quindi di farmi passare prima possibile quelle fantasie dalla testa,resettare tutto,e di riconcentrarmi sulla conversazione in atto.

Nel successivo anno circa ci frequentammo senza che accadesse nulla di particolare e senza che la mia mente tornasse a fare pensieri “strani” su di lei.
Il suo rapporto con Carlo era ormai stabile e cominciavano a fare programmi per andare a vivere insieme.
Cosa che dopo poco accade e che trovo’ anche il mio appoggio,vedendo il mio amico contento di quella scelta,anche perché in realtà una casa lui l’aveva già e quindi non dovevano neanche sobbarcarsi mutui,finanziamenti o altre menate varie.

In quei quasi due anni di frequentazione,di lei mi ero fatto l’idea fosse una ragazza piuttosto timida,non molto sicura di se e del suo aspetto,ma nell’insieme piacevole,per quanto decisamente non un pozzo di scienza.
Mi dava comunque sempre la vaga sensazione che sotto quell’abbigliamento sempre informale fatto di pantaloni larghi,magliette lunghe e sneakers,sotto quel suo modo di apparire molto low-profile,si celasse qualcos’altro.

Questa impressione comincio’ ad avere qualche prima conferma a metà Settembre del 2007 circa.

Mi arrivo’ un giorno un SMS da parte sua :
“ Ciao Michele….perchè non ti iscrivi su Facebook cosi facciamo due chiacchiere in chat mentre sono in ufficio…?! ”
Aveva infatti da poco trovato un lavoro part-time a tempo determinato presso una società di distribuzione dell’energia.

Per quanto fossi piuttosto addentro al mondo Internet in ogni suo aspetto,i social networks non avevano fino a quel momento mai attratto la mia attenzione.
Accolsi comunque con piacere quella richiesta,non ci vedevo nulla di malizioso,ma solo l’occasione magari per scambiarsi due chiacchiere in piu durante le lunghe e a volte noiose giornate lavorative.

Cosi il giorno dopo creai il mio profilo su Facebook,mettendo qualche mia foto e dopo averla aggiunta ai miei contatti,cominciammo a chattare.

“…ehiiii…ciao bonazzo!...” fu il suo messaggio di esordio

Il tono sembrava essere tra l’ironico e il lusinghiero.
Nella mia mente comincio’ ad accendersi qualche spia di attenzione…

“….dici a me ? “ risposi modestamente

“…si..si….ho visto la foto che hai messo….ammazza….! ”

“….pero’ non dire niente a Carlo….che poi quello si ingelosisce…ahahahahah “ aggiunse scherzosa

Compresi che si riferiva alla mia foto che avevo messo nel profilo in costume,scattata l’estate precedente al mare.
Era evidente che stava cercando di stabilire una maggiore complicità.
Non conoscendola cosi bene pero’ e non sapendo esattamente dove volesse andare a parare,sempre considerando che era la ragazza del mio amico,cercai di accondiscendere a quella “richiesta” di maggiore complicità,mantenendomi sempre su un tono leggero e un po’ scanzonato.

“…grazieee…pure lei non scherza…” risposi galantemente,per quanto nel suo profilo non apparisse alcuna sua foto al momento

Da quel giorno cominciammo a sentirci in chat praticamente tutte le mattine,lavoro permettendo.
Si parlava un po’ di tutto,ma l’argomento principale era spesso Carlo.
Lei si lamentava della sua apatia nella vita di tutti i giorni e della lentezza che stava mettendo nel terminare gli ultimi esami dell’università.
Inframezzando il tutto ogni tanto con qualche apprezzamento sulla mia persona,sulla mia capacità di essermi costruito un’attività da solo,dal nulla.
Il tutto in modo palesemente adulatorio nei miei confronti,civettuolo ecco.

Io ovviamente mi limitavo nel cercare di rispondere in maniera piu diplomatica e costruttiva possibile.Cosa che lei sembrava apprezzare molto.
Sembrava piacerli la figura del confidente che stavo assumendo.

Era anche piuttosto fissata con le griffes,la moda,le borse.
Argomenti a cui ovviamente,come la gran parte degli uomini,non ero particolarmente interessato,ma che capii potessero essere uno spunto per uno step successivo in quel dialogo a distanza,il giorno in cui che lei mi invio’ via email alcune foto di un paio di scarpe di Gucci : un decolte’ tacco 10,chiedendomi un parere.

Cominciava a formarsi nella mia mente sempre piu l’idea che lei avesse voglia di uscire da quella “gabbia”,che si era probabilmente autoimposta,per passare inosservata.

Gli risposi dicendogli che erano molto carine e che le sarebbero state molto bene.

“…che dici Michele…e poi se mi metto i tacchi alti….Carlo dice che sembro una poco di buono…”

Ma che cazzo pensai….il mio amico è un po’ coglione o cosa…?!
Invece di cercare di valorizzare la sua ragazza,che tra l’altro non è Claudia Schiffer,la fa vestire come un maschio…?!

A quel punto,anche un po’ deluso da Carlo e dal suo modo bacchettone di vedere la sua donna decisi,di cogliere l’occasione per comprendere fino a che punto quella ricerca di complicità volesse spingersi.

Cercai un po’ di foto su Internet di scarpe e vestiti che potessero essere di suo gusto e gliele inviai chiedendole un suo parere.

Poco dopo mi rispose,tutta contenta,dicendomi che erano proprio il tipo di cose che piacevono a lei.
Andammo avanti per un po’ di giorni cosi : io le inviavo foto di scarpe,borse,gonne e lei mi rispondeva scegliendo le foto delle cose che gli piacevano di piu.
Avevamo scherzosamente soprannominato questo gioco “fashion-passion moment”
E il gioco cominciava ad intrigarmi sempre di piu,anche se ero cosciente dei rischi.
Ma appartenendo anche io alla quantomai nefasta categoria maschile,non potevo essere da meno e quindi sottrarmi al potenzialmente pericoloso evolversi degli eventi che si andava profilando all’orizzonte.

Una sera,mentre ricontrollavo alcune emails di miei clienti,pensai che fosse il momento di un primo azzardo.

Cominciai a cercare qualche foto di abbigliamento intimo da postargli per avere un suo parere.
Certo era una mossa un po’ pericolosa e cosi cercai di mitigare la cosa scrivendogli un po’ spiritosamente : “ ….ci eravamo dimenticati una parte fondamentale della nostra analisi fashion-passion… ☺ ☺…fammi sapere che ne pensi! “

Allegai 5 o 6 foto di perizomi e completini ed inviai la mail.
Appena premuto sul tasto invio,iniziai a pensare di aver fatto una clamorosa cazzata.
Non mi restava che attendere la mattina successiva per scoprirlo!

Alle 10 del giorno successivo ero davanti al pc.
La sua email era una delle prime,era evidente che mi aveva risposto appena arrivata in ufficio.

“….ehi….comincio a preoccuparmi….hai azzeccato perfettamente i miei gusti…!...ma come fai ??....”

Proseguiva indicandomi i modelli che le erano maggiormente piaciuti.
Le piacevano molto i perizomi superidotti,di colori sgargianti,rosa,blue,con pupazzetti vari stampati sopra,rispetto alle cose piu eleganti e “soft” che le avevo postato.
Il mio azzardo si era rivelato evidentemente azzeccato.

Nei giorni successivi tra un argomento e l’altro cominciai a chiedergli del perché non valorizzasse di piu il suo aspetto con un abbigliamento piu femminile.

“….seeee…capirai…Carlo se mi metto la gonna dice subito che sono volgare….”

Ero sempre piu sconcertato da questo lato bigotto del carattere del mio amico di cui ero evidentemente all’oscuro,e cosi cominciai a punzecchiarla un po’.

“…dai…devi cercare di fargli cambiare idea….Sabato prossimo facciamo una cenetta da me….e cambi un po’ look….mi farebbe piacere…” le dissi

“….mmm…non lo so….dai vediamo….non mi va di litigarci,sai a volte è cosi pesante…”

La cenetta quel Sabato si fece.
Si presento’ piu o meno vestita come sempre,in modo piuttosto anonimo,pero’ notai che questa volta,a differenze delle altre,aveva indossato una camicetta bianca leggermente aperta.
Non sapevo se la cosa fosse casuale o avesse invece voluto accondiscendere in maniera molto discreta alla mia richiesta,cosi il Lunedi successivo quando ci sentimmo in chat,ne cercai conferma.

“….carina la camicetta bianca di Sabato…”

“….vista….?....ti è piaciuta…? “ rispose apparentemente sorpresa

Non ero ancora totalmente sicuro che quella risposta confermasse il fatto che l’avesse indossata appositamente per dar seguito alla mia richiesta,cosi nei giorni sucessivi ogni tanto,quando si ritornava sull’argomento,provavo a portarla alla fase successiva,ovvero a far in modo che indossasse con certezza qualcosa che le avessi richiesto io.

“….alla prossima cenetta…gonna! le dissi in una delle nostre chattate successive

“….seeee….capirai….ahahahhah….e poi mi sta male….”

A quel punto pensai che probabilmente non avrei tirato fuori un ragno dal buco e mollai la presa.

Sorprendentemente,qualche settimana dopo,quando ci rivedemmo per un pranzo fuori si presento’ con un gonna jeans non particolarmente corta,ma che comunque gli conferiva un aspetto decisamente piu sexy e femminile.

Ora avevo la conferma che accettava le mie richieste e che probabilmente cio’ dovesse anche fargli piacere.
La situazione si stava facendo interessante,cosi escogitai di azzardare qualcosa in piu.

Dopo qualche giorno mentre chattavamo su Facebook le dissi di averle comprato un piccolo cadeaux e che mi sarebbe piaciuto darglielo.
In realtà non lo avevo ancora acquistato,volevo prima verificare se sarebbe stata disposta ad accettarlo.

“…grazie Michele…non saprei pero’ se è il caso…”

Avvertendo il suo inevitabile e legittimo imbarazzo,compresi che dovessi essere io a dover a quel punto prendere in mano definitivamente le redini del gioco,se volevo portarlo avanti.

“…..dai suuuu….e che sarà mai….te lo spedisco al lavoro ok…. ? “

“….mmm….ok…pero’ non dire niente a Carlo….sai che palle altrimenti….”

“…ok….non ti preoccupare…puoi contare sulla mia discrezione….ahahah…”

Mi diede l’indirizzo dell’ufficio dicendomi di impacchettare tutto in maniera discreta,di modo che non attirasse l’attenzione delle sue colleghe pettegole.

A quel punto dovevo scegliere cosa comprargli.
Optai per un paio di scarpe,anche perche’ nelle nostre chiacchierate online sulla moda una volta mi aveva detto di portare il 37 e mi sembro’ anche che per iniziare fosse la scelta piu’ adatta.
Conoscendo il suo debole per gli accessori di marca scelsi un paio di sandali sabot neri di Gucci che mi costarano tra l’altro un occhio della testa,ma in quel momento poco mi importava.
Avevano una semplice strisciolina di pelle sopra le dita con una fibbietta di metallo che riportava il marchio dello stilista,per il resto totalmente aperti e con un tacco a spillo da 12.

L’avevo scelte appositamente cosi,perché da una parte mi attirava l’idea di vederle indossare quei trampoli,magari con qualche difficoltà,considerato che a causa delle paranoie del suo uomo probabilmente non era piu abituata a portare scarpe con i tacchi alti,e dall’altra mi intrigava vederla finalmente dismettere quegli abiti dimessi e quelle maledette Hogan,e indossare qualcosa di decisamente piu sexy.
Infine pensai anche che un paio di scarpe di quel tipo,se mai le avesse indossate,l’avrebbero quasi “costretta” ad abbinarle a qualcosa di piu femminile.

In realtà erano tutte fantasie in quel momento le mie,non sapevo con certezza se le avrebbe indossate o meno.

Impacchettai il tutto con carta da pacchi e gliele spedii tramite corriere.

Per un giorno non riuscimmo a sentirci in chat,ma non ricevetti neanche un sms.

Ero un po’ preoccupato.
Carlo le aveva viste ?

Quei dubbi e quelle incertezze furono fugati il giorno dopo,quando chattammo di nuovo.

“…allora…le è piaciuto il mio cadeaux….? “ mi affrettai a chiederle disinvoltamemte

“…grazieee….sono bellissime…adoro Gucciii….ma quanto hai speso ?? “

“….tranquilla…mi fa piacere ti siano piaciute….”

“….pero’ lo sai…mi sa non che non so se riesco a starci su….ahahhah…e’ una vita che non metto i tacchi…”

“….ahahah…sono sicuro di si invece….”

“….le ho fatte vedere anche a Carlo sai….”

“….ah si ??....e che ti ha detto…? “ risposi un po’ preoccupato

“….ovviamente non gli sono piaciute….dice che sono scarpe da puttana…..uffa….comunque gli ho detto che l’ho comprate uscendo dall’ufficio in un negozio qui sotto…”

A quel punto mi resi conto che la cara Elisa oltre che piacevolmente maliziosa e compiacente era anche dotata di una buona dose di furbizia.

“…e quando avro’ il piacere di vedertele indossate…?

“…boh….non lo so….” rispose quasi sommessamente

“…dai facciamo cosi…Sabato facciamo una cena da me e le metti…ok ? “

“….ok….pero’ per le scarpe non lo so…dipende sempre da Carlo….”

Contai ansioso i giorni che mancavano a quel Sabato che finalmente arrivo’.

Quando li accolsi alla porta,vedendola arrivare,dovetti ricorrere a tutte le mie capacità dissimulatrici per non mostrare il mio sguardo sorpreso e compiaciuto.

Non solo aveva indossato i sandali che le avevo regalato,ma li aveva anche accompagnati ad un abbigliamento piu che adeguato.
Indossava una gonna lunga nera con uno spacco frontale altissimo,che gli arrivava praticamente all’inguine,poco sotto gli slip e una camicetta bianca con tre bottoni lasciati aperti,che lasciava intravedere un piccolo ma appetitoso decolte’.

Varco’ l’uscio di casa un po’ traballante su quei trampoli,proprio come avevo immaginato e si accuccio’ per salutare il mio cane che le faceva le feste mentre io salutavo Carlo.
Sorrisi compiaciuto dentro di me per la direzione che stavano prendendo gli eventi.

Quella sera,vista anche la temperatura mite,avevo deciso di cenare all’aperto.
Nel mentre io e Carlo sorseggiavamo un Martini e lui mi raccontava delle sue infinite disavventure Universitarie,lei con il suo bicchiere passeggiava,sul terrazzo guardando curiosa i fiori.
Ogni tanto il mio sguardo andava su di lei.
Finalmente potevo apprezzarla in tutta la sua femminilità e non di certo grazie al suo uomo!
Tra l’altro in quegli istanti ebbi modo di notare un particolare che solo grazie a quel’abbigliamento poteva essere visibile.
Aveva un culo fantastico.
Decisamente abbondante,probabilmente non perfetto,ma tondo e sporgente all’indietro.Una vera delizia.

Finito l’aperitivo ci accomodammo per la cena al tavolo.
Lei si sedette alla mia sinistra e Carlo dalla parte opposta.

Da quella posizione,usando la dovuta discrezione,potevo ammirarla ancora meglio,soprattutto alcuni particolari che mi ero perso al suo ingresso.

Ogni volta che mi alzavo per portare qualcosa a tavola o per servirle il vino avevo una completa visione della sua scollatura.
Era piuttosto esagerata,soprattutto per i suoi standards : aveva praticamente solo gli ultimi due bottoncini allacciati e dall’alto era chiaramente visibile il reggiseno a coppe bianco che portava a contenere un seno di piccole dimensioni,probabilmente una prima o una seconda.

Mi sedetti di nuovo a tavola e notai con la coda dell’occhio che mentre ero intento a parlare con Carlo,lei aveva accavallato le gambe.
Approfitai di un momento di distrazione di Carlo per voltarmi verso di lei e coinvolgerla nella conversazione.
In realtà non volevo perdermi l’occasione di un rapido sguardo alle sue gambe.

Lo spacco della gonna era talmente alto che con le gambe accavallate i due lati di essa cadevano ai bordi della sedia lasciando in splendida vista un bel paio di coscie tornite,ma comunque belle e da quella posizione si intravedeva anche l’inizio di un casto paio di slip bianchi.

Cercai prontamente di distogliere lo sguardo chiedendo se volessero altro vino.
Elisa accorse involontariamente in mio aiuto a distrarmi dai quei pensieri decisamente peccaminosi.

“…hai visto Michele che belle le mie scarpette nuove…? ” disse maliziosamente dondolando il piede sinistro

E certo che erano belle ….gliele avevo regalate io!
Quasi 600 euro…

Abbassando lo sguardo per osservarle,la mia vista fu ulteriormente gratificata da un paio di piedini praticamente perfetti,che purtroppo fino a quel momento non avevo potuto apprezzare a causa di quelle maledette sneakers che sempre portava.
Ma le abitudini sembravano finalmente cambiare….

“…si…sono molto belle….te le ha regalate Carlo…? “ risposi fintamente,finendo di sorseggiare un po’ di vino

“…ma cheee…capirai….me le sono comprate io….se aspetto…lui…”

“…lo vedi Carlo….a Michele piacciono….! tie’! “ disse scherzosamente in tono di ripicca

“….ah…quella roba volgare da mignotta non te la compro di certo…guarda come ti sei vestita….c’hai tutte le cosce di fuori…” le rispose un po’ piccato Carlo

“…sei un cafone…ignorante…non capisci niente! “ rispose stizzita,chiudendosi la gonna in lieve segno di imbarazzo

“…dai suuuu…sta benissimo,guarda quanto è carina….prendo il dolce ok ? ” intervenni io a quel punto cercando di stemperare gli animi

Dopo poco il clima era tornato sereno e si parlava del piu e del meno,quando si arrivo’ a toccare l’argomento lavoro.
Elisa comincio’ a raccontare delle loro difficoltà ad andare avanti con il suo stipendio part- time e i pochi soldi che rimediava Carlo con qualche ripetizione.

Ascoltandola pensai che era la giusta occasione per tentare la genialata.
Ovvero offrirgli di lavorare una parte del tempo per me.
In realtà non ne avevo un gran bisogno,riuscivo bene o male a fare tutto da solo,pero’ avere a disposizione una segretaria che adeguatamente istruita potesse svolgere alcune commissioni in mia assenza o che anche mi aiutasse nel mio lavoro poteva avere un senso.
Ed anche un costo purtroppo.
Ma era un’occasione troppo ghiotta per avere un contatto piu stretto con lei e vedere cosa sarebbe potuto accadere.
Tra l’altro farle questa proposta in presenza di Carlo era ancora meglio,la cosa non avrebbe destato sospetti.

“….io proprio in questi giorni stavo pensando di prendere un ufficio qui in zona e potrebbe essermi utile una segretaria part-time il pomeriggio…cosi almeno fai uno stipendio con due lavori! “

“…davvero ??...non me l’avevi detto….beh non lo so…io poi non ci capisco nulla di vini…”

“…e che ci vuole ?!...ti spiego tutto io…cosi impari anche qualcosa di diverso…” proseguii

“…che ne pensi Carlo…?....almeno fino a quando questi stronzi non le fanno il contratto a tempo indeterminato full time…. “ aggiunsi cercando di coinvolgerlo nella decisione

Stavo diventando decisamente diabolico,quasi facevo fatica a riconoscermi.

“…ahhhh per me…se porta il doppio dello stipendio tanto meglio….ma deve decidere lei….anche se non sai che scassapalle te prendi a lavorare…” concluse ridendo

“….scassapalle ci sarai tu….ufff….” gli rispose lei ridendo e tirandogli un pezzo di pane

Quella piacevole serata si concluse poco dopo.

L’amo l’avevo lanciato,bisognava ora vedere se la mia preda avrebbe deciso di abboccare.
Ero già comunque decisamente soddisfatto di averla vista vestita cosi,e soprattutto cosi compiacente nei mie confronti.

Per qualche giorno rimasi fuori per lavoro e non ebbi modo di parlarci,poi il Giovedi successivo,al mio ritorno,appena mi collegai su Facebook mi arrivo’ un suo messaggio.

“…allora….sono assunta ?..ahahahah… “

“….certo….! “

“….davvero ?? ma sei sicuro ??....non vorrei crearti problemi…”

“…tranquilla…mi fa molto piacere…”

“…quando dovrei cominciare…? “ chiese a quel punto curiosa

“…devo firmare il contratto di affitto e sistemare l’ufficio…tempo un paio di settimane...diciamo fine Febbraio e si comincia! “

“…appena è tutto pronto organizziamo una cena da me per festeggiate e firmare contratto…” aggiunsi

“…ok! “

“….ci sara anche un apposita divisa per lei….pronta ad aspettarla in ufficio…” azzardai

“…ma dai ?...ahahah va bene…sono proprio curiosa di vederla....ahahahah….” rispose maliziosa e divertita

“…spero che non sia troppo eccessiva avendo conosciuto i tuoi gusti…senno’ chi lo sente Carlo….l’hai visto l’altra sera…che palleeeee….”

“…beh…tanto dovrai indossarla solo per l’orario di lavoro da me….non devi tornarci a casa…” proseguii sempre piu malizioso

“….ah perfetto allora…ahahahah….”

“….domani riceverai un altro piccolo cadeux da parte del tuo futuro capo part-time…hihihi…”

“…un altro ?...non saranno troppi…?...cosi mi vizi..!...ahahaha….ok…mi raccomando solito pacco discreto senno’ queste in ufficio cominciano a spettegolare….”

Durante i miei giorni fuori avevo trovato in una boutique di intimo un trittico di perizomi che sapevo avrebbero incontrato il suo gusto.
Uno rosa,uno blue elettrico ed uno rosso,tutti ridottissimi dietro.
Praticamente un piccolo triangolino di stoffa in alto e poi un filo sottile a scendere in mezzo alla chiappe.

Spedii il tutto come da accordi.

“…ricevuto il pacchettino…? “ le chiesi in chat in giorno dopo

“…siiii….sei mattooo….ahahahahah…”

“…perché….non ti piacciono ?...o ho sbagliato misura ?? “ risposi un po’ deluso

“…no…no….sono carinissimi…pero’….secondo me non mi stanno bene….il mio sedere è bruttoooo….è giganteee….”

“…ma che diciiiii…..secondo me ti stanno proprio bene invece….sono sicuro….anzi per la cena dei festeggiamenti ne devi assolutamente mettere uno….”

“…..ahahahah…..vediamo un po’….non vedo l’ora di cominciare a capirci qualcosa di vino lo sai Michele….Carlo a casa mi vuole far bere il Tavernello…che poi alla fine se lo beve lui….ma ti rendi conto ?? “

“…eh lo so…eppure c’ho provato a sensibilizzarlo a riguardo…ma non c’e’ verso! “

“….si si…con lui è una missione persa in partenza su queste cose….pero’ ora posso contare sul mio nuovo capo che mi farà bere un sacco di vini buoni…vero ? “

“…certo…!”

Quel suo modo di scherzare e prendere apparentemente alla leggera le mie proposte,sentivo ormai rappresentasse solo un modo da timida qual’era,per esprimere il suo assenso verso un gioco e delle attenzioni che probabilmente cominciavano a piacergli parecchio.

Nei giorni successivi mi preoccupai di firmare il contratto d’affitto per un ufficio che avevo gia visto da tempo vicino casa mia.
Molto carino,nuovo e quindi non da ristrutturare,dotato anche di un bagno con doccia.
Ordinai su catalogo scrivania,sedie,un computer e tutti gli accessori d’arredo necessari.
In ultimo provvedetti a far installare la linea telefonica e l’ADSL.

Alla fin fine,per quanto non avessi preventivato tutte quelle spese,ero anche contento di far fare alla mia piccola impresa un salto in avanti,dandogli una sede fissa dove eventualmente ricevere anche i clienti.

Ormai era tutto pronto,erano passate poco piu di due settimane,cosi avvertii Elisa di dire a Carlo che avremmo fatto la cena di festeggiamento promessa.
Avevo anche invitato un paio di amici,che da tempo non vedevo.

Inutile dirlo,ero curiosissimo di vedere come lei si sarebbe vestita quella sera.

I miei amici arrivarono e poco dopo anche Carlo ed Elisa.

Purtroppo le mie aspettative vedendola arrivare rimasero deluse.
Indossava un paio di comunissimi jeans a vita bassa con delle nike e un maglioncino a V rosa.
Probabilmente la gonna e il tacco alto che aveva osato indossare in occasione della serata di qualche settimana prima ,a Carlo non gli erano andati proprio giu e doveva avergli fatto una bella romanzina.
Poco male,sapevo che ormai era solo questione di qualche giorno e avrei avuto diverse occasioni piu propizie di vederla vestita in modo piu adeguato.
Mi domandai per un momento se avesse indossato uno dei perizomi che le avevo regalato.
Chissà ?
Di certo non potevo chiedergli di spogliarsi li davanti!

La serata ando’ alla grande e dopo una ricca mangiata di pesce e qualche buon bicchiere di vino,che lei sembro’ apprezzare particolarmente,ci ritrovammo seduti in salotto a chiacchierare del piu e del meno.

Mi allontani per un attimo e ritornai poco dopo con la copia del suo contratto,una bottiglia di Champagne demi-sec e cinque bicchieri.

“….è il grande momento…! “ dissi con enfasi ridendo

“…guarda che stai a fa una scemenza….sei sempre in tempo per cambiare idea….” disse ridendo Carlo

“…eh smettilaaaa stupidooo…sempre a remarmi contro tu….” gli rispose Elisa dandogli un pizzicotto su un fianco

Comincio’ silenziosamente a leggere il contratto e quando arrivo’ al compenso,di cui in realtà non avevamo mai apertamente parlato,sollevo’ lo sguardo fissandomi con stupore.

“….guarda un po’ Carlo….mille euro...!!!...il doppio di quello che prendo da quei pidocchiosi!” disse entusiasta rivolgendosi a Carlo

“…contento te Michele…” replico’ Carlo quasi continuando a prenderla in giro mettendo in dubbio le sue capacità.

“…e insisti….ahoooo….uffff…ma la smettiiii…” disse scocciata Elisa

Gli altri due miei amici seguivano quella scena divertiti.

“…dai penso che sia corretto pagare adeguatamente le persone per il loro impegno e la loro serietà…e sono sicuro che Elisa si impegnerà molto…giusto ? “ dissi porgendole la Montblanc per firmare

“….certo…ci puo’ contare…capo!...” replico’ Elisa sorridendo e firmando il contratto

Seguii il brindisi come previsto e si ripresero le chiacchiere su un piacevole sottofondo di musica.

“….vi va di vedere un film…?....” propose ad un certo punto Elisa

Tutti erano concordi e pronti a proporre qualche titolo essendo a conoscenza della mia streminata collezione di DVD.

“….no…no….decidiamo io e Michele….giusto….? “disse rivolgendosi a me e cercando il mio supporto

“…assolutamente….dai andiamo a scegliere…” e cosi dicendo ci incaminammo verso il piano di sopra,dove tenevo la collezione di films

Carlo e i miei due amici proseguivano intanto nelle loro chiacchiere.

Arrivati al secondo piano Elisa inizio’ a curiosare tra gli scaffali per scegliere cosa vedere.
Io la osservai per un attimo da dietro.
Quei jeans le fasciavano il culo in una maniera fantastica.
Pensai di approfittare di quell’attimo di intimità,in cui eravamo soli,per chiederle conferma se avesse indossato uno di quei micro perizomi che le avevo regalato.

“….l’hai messo….? ” le dissi sottovoce avvicinandomi dietro le sue spalle

Per un attimo non sembro’ capire a cosa mi riferissi,poi sorridendomi infilo’ un dito sotto il bordo dei jeans tirando fuori parte del perizioma rosa che le avevo omaggiato,facendolo poi subito scomparire e accompagnado quel gesto con una linguaccia spiritosa.

Cazzo se l’era messo!
Volevo assolutamente vedere qualcosa di piu che un pezzettino di stoffa,cosi le feci segno di slacciarsi i jeans per farmi vedere un po’ meglio.
Era un ulteriore azzardo,forse l’ultimo,che poteva risolversi anche in un sonoro e risentito diniego.
Mi guardo’ per un attimo perplessa’,po lancio’ un’ occhiata verso la porta che dava al piano di sotto e da cui si sentiva arrivare la voce di Carlo e degli altri.

“….dai…ma come faccio….c’e’ Carlo sotto….” disse sottovoce facendo attenzione a non farsi sentire.
Quella frase non era di certo un no.

Sembrava piu che altro piacevolmente divertita da quella mia richiesta,per quanto un po’ imbarazzata.

Feci una faccia da idiota tipo,cane bastonato per convincerla.

“…ufff…ok….” mi disse divertita e arrendevole girando il viso verso lo scaffale dove erano i film e dandomi quindi le spalle.

La vidi per un attimo armeggiare con i bottoni dei jeans,e poi,dopo averli aperti,farli scendere di qualche centimetro sui fianchi.
Si vedeva appena il triangolino rosa del perizoma.
Quella richiesta gliela avevo fatta per avere una visione decisamente piu completa.
Ora o mai piu,pensai.

Mi guardo’ mentre mi avvicinavo alle sue spalle.
“…cosi pero’ non si vede molto…” le dissi all’orecchio divertito e deciso,scendendo poi lentamente in ginocchio dietro di lei.

Il suo sguardo continuava a seguirmi ora dall’alto verso il basso.
Afferrai i bordi dei jeans e con forza tirandoli verso il basso.

Per un attimo mi osservo’ severa,quasi con aria di rimprovero,facendo resistenza con le mani per non farseli abbassare.
Pensai per una frazione di secondo di desistere.
Poi magicamente quello sguardo severo si sciolse in un sorrise complice e le sue mani mollarono la presa.

“….ufff….dai pero’ fai veloce….a vedere….” disse sorridendo

La strada era in discesa.
Ero ormai piu che certo che gradisse quelle attenzioni e che quel minimo di reticenza che ancora mostrava,era dovuto alla situazione in se e alla sua timidezza.

Tirai con forza i jeans verso il basso fino a che non furono alle sue caviglie.
Alzai lo sguardo e dovetti trattenermi dal non pronunciare una bestemmia.

Cazzo aveva un culo da infarto!
Decisamente abbondante,come avevo già avuto modo di notare,ma perfettamente tondo e di un colore bianco latte che sembrava non aver mai visto il sole.
La microscopica striscetta di tessuto rosa del perizoma,scompariva completamente tra quelle due chiappe magnifiche.
Lo guardai estasiato per qualche lungo secondo,con la stessa intensità con cui si puo’ guardare un opera d’arte.
E quel culo di certo lo era.

“…allora ti piace come mi sta sul mio sedere gigante…? “ disse curiosa sottovoce rompendo quell’attimo di silenzio

“….ti sta benissimo…” le dissi sorridendogli

Avrei voluto affondare le mani e la bocca su quel sedere,ma la situazione e i tempi mi fecero tentennare.
Non volevo rischiare di bruciare le tappe che avevo in mente.
Ci riporto’ alla realtà la voce di Carlo.

“….alloraaaaa… avete scelto questo film…? “

“…si arriviamoooo…” dissi con la massima disinvoltura possibile,mentre Elisa si risistemava velocemente i jeans.

Presi un po’ dal panico optammo velocemente per il Silenzio degli Innocenti che sapevamo avrebbe incontrato il consenso di tutti e raggiungemmo gli altri al piano di sotto.

Durante il film,ogni tanto incrociavo lo sguardo di Elisa,che abbozzava un sorriso,divertita e sorpresa probabilmente da quello che era successo poco prima al piano di sopra.
E sinceramente anch’io dentro di me ero piuttosto sorpreso da come si stavano mettendo le cose,per quanto comunque non potessi negare di aver fatto di tutto perchè prendessero quel verso.
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