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ELISA LA MIA PRIMA SEGRETARIA PARTE 9


di Norman111
24.07.2015    |    19.984    |    3 9.7
"Di li a pochi istanti venni urlando e schizzando almeno cinque volte a fondo nella sua bocca..."

“…pomeriggio movimentato…eh… ? ” le scrissi malizioso via sms mentre rientravo

Non ricevetti risposta.

Arrivai a casa ed inziai a prepararmi una cena veloce,buttando ogni tanto un occhio sullo schermo del cellulare,ma della mia irresistibile amante alcuna notizia.

Cominciavo a preoccuparmi.
Carlo aveva forse scoperto qualcosa ?

Piu passavano i minuti e piu quella nefasta ipotesi si faceva reale.
Elisa infatti era solita rispondere sempre abbastanza velocemente ai miei sms.

Finii di cenare e sprofondai nel divano assorto nei miei pensieri.
Da una parte le fantasie che quel pomeriggio mi avevano ispirato e dall’altra le preoccupazioni per le nubi che all’orizzonte sembravano minacciosamente affacciarsi.

Piu volte presi tra le mani il cellulare per rimandarle un altro messaggio,ma ogni volta desistetti pensando che forse in quel momento la cosa migliore fosse attendere.

Erano ormai quasi le nove di sera quando finalmente il telefono vibro’ risvegliandosi,dal suo torpore.
Era lei.

“….eccomi Michele!…scusami se non ti ho risposto subito…ma appena sono arrivata a casa lo scassapalle ha voluto che gli preparassi la cena…ora sono in bagno per farmi una doccia…allora come sono andata…hihihi… ? “

Il mio viso si distese in un sorriso e la paranoie scomparvero all’istante.
Ed istantaneamente torno’ anche ad indurirsi il mio cazzo vedendo che la mia dolce porcellina desiderava,come d’abitudine,conoscere le mie impressioni sulle sue performances pomeridiane con il vecchio.

“…molto bene….il sig.Renzo oggi era parecchio su di giri…e mi sembra che tu stia stata all’altezza….”

“…hihihihi….si..hai sentito ?!....era scatenato…lo sai sono sempre felice quando sei soddisfatto…di come….ho…lavorato…hihihi…”

“….di come hai…? “ risposi,facendo finta di non capire,stuzzicandola

“….si….di come ho fatto la…zoccola….non sai che voglia che ho di te…mi sembra di impazzire…vorrei farlo ora…”

“…ora ? “

“…si…vorrei che venissi qui ora….e…e mi scopassi sul tavolo da pranzo…mmm….”

La zoccoletta era palesemente sovraeccitata e di certo avrei acconsentito molto volentieri a soddisfare quella richiesta, se non fosse che la presenza del mio amico in casa in quel momento lo rendeva impossibile,come le ricordai nella mia risposta.

“….anche io ne ho molta voglia…e ti scoperei in tutti gli angoli di quella casa come facevamo qualche mese fa….ma penso che qualcuno li da quelle parti non sarebbe molto d’accordo….ehehehe….”

“…hihihi…hai ragione…”

“….beh ormai conosco i tuoi gusti….e il rischio ti piace parecchio…ho sentito che anche stasera hai ceduto a tutte le richieste del sig.Renzo….” continuai,riferendomi evidentemente al fatto che si fosse fatta venire dentro nuovamente

“….è vero Michele….avevo…ho… paura….speriamo bene….pero’ sapevo che ti sarebbe piaciuto ed ho goduto da morire nel farlo….e poi…mi ha dato cinquecento ero in piu…hihihi…”

Che fantastica zoccola navigata avevo allevato,pensai compiaciuto,leggendo quelle parole.

“….mi ha praticamente…riempito….guarda un po’…hihihi…” aggiunse poi evidentemente compiaciuta

Pochi istanti dopo mi apparve sul telefono una foto che ritraeva una parte del suo appetitoso interno coscia.

Aveva ancora le autoreggenti color carne indosso e una porzione interna del bordo elasticizzato ricamato,di quella che appariva essere la gamba destra,era chiaramente stazzonata di una sostanza biancastra,che altro poteva non essere se non il seme del vecchio.

“…mmm…vedo che sei ancora vestita e hai ancora addosso i segni dell’incontro di questo pomeriggio…”

“…si….te l’ho detto,appena sono rientrata mi sono subito dovuta mettere a cucinare…ora ho tolto tutto…ho solo le autoreggenti…sono davanti allo specchio…guarda qui…altri segni….hihihi…”

Il messaggio fu subito seguito da un’altra foto.
Questa ritraeva parte del suo viso davanti ad uno specchio.
Faceva una maliziosa linguaccia e con il dito destro indicava la sua acconciatura,dove era fissata la mollettina che le teneva ferma la frangetta.
Un ciocca di capelli era chiaramente di colore piu scuro,e di certo non si trattava di gel per capelli.
Evidentemente il vecchio nel segarsi l’uccello davanti al suo viso,nel momento del godimento,aveva per un momento mancato il bersaglio dei suoi occhiali,andando a colpire inavvertitamente una parte della sua acconciatura.

Avevo troppa voglia di farla mia.

“…mmm….ti ha docciata….lo sai…stavo pensando che potremmo organizzare un incontro infrasettimanale….anche perchè Domenica se non sbaglio hai un appuntamento…di lavoro….al Pinky….” le dissi nuovamente con tono malizioso

“…hihihi…è vero….ma tui vuoi che vada… ?”

“…mi farebbe molto piacere….ma di questo parleremo quando ci vediamo in settimana…”

“….mmmm…speravo che me lo dicessi….ok….allora devo inventare una delle mie superballe per lo scassapalle…fa pure rima…hihihihi….”

“…esattamente….”

“….ok!....ti pensero’ molto questa notte….”

“….anche io…..”

Il pomeriggio successivo,nella nostra abituale sessione in chat,mi informo’ subito del parto della superballa.

“….Michele…tu potresti Mercoledi ?....”

“….si…credo di si…intendi per cena….? “

“….tutto il giorno….posso chiedere una giornata dalle ferie che ho accumulato….e se vuoi sono tutta tua anche per la notte…hihihihi…”

“….anche la notte ?? ….molto volentieri….ma che gli hai inventato questa volta…??! ”

“…gli ho detto che devo assisterti per una degustazione fuori Roma e che forse faremo tardi e quindi potrei tornare il giorno dopo….hihihihi…”

“….molto brava….ma non ha fatto storie…? “

“….si..parecchie…pero’ alla fine ha accettato…solo che vuole sapere dove andiamo…e che gli spieghi orari e tutto….sai come sempre è ansioso quando sto fuori di casa…quindi ti chiamerà in giornata…spero non ti dia fastidio…gli ho detto che non doveva romperti le palle per queste cose e che sei impegnato…ma piu di cosi non sono riuscita a fare…”

“….nessun problema….sarà un piacere…giusto ? “

“….si capo!...hihihihi…”

“….dove mi porti ? “ aggiunse subito curiosa e tutta euforica

“….è una sorpresa….ma si parte presto…fatti trovare pronta Mercoledi alle 7 che ti passo a prendere…” le risposi avendo già in mente un piano d’azione

“….mmm…non vedo l’ora…ok….devo portare qualcosa…? “ chiese maliziosa,riferendosi evidentemente all’abbigliamento

“….il minimo indispensabile….per il resto ci pensero’ io….”

“….mmm…quante sorprese capo……a Mercoledi allora! “

Nella serata di quel Lunedi ricevetti puntuale come una cambiale la prevista telefonata di Carlo che mi chiese,come lei mi aveva anticipato,dettagli su questa trasferta di lavoro.

Approfittando ovviamente della sua fiducia e anche della sua palese rincoglionitaggine acuta, riuscii ad imbastirgli una storia apparentemente verosimile che giustificasse in primis il fatto che potesse contattarla solo tramite cellulare.

Avevo infatti avuto l’idea di portarla in Costa Azzurra,ovviamente a lui avevo detto che saremmo stati in un’amena località Piemontese per questa fantomatica degustazione,ospiti dell’altrettanto amena dimora di campagna di un mio importante cliente e che Elisa si sarebbe dovuta occupare di fare un po’ di pubblic relations con gli ospiti mentre io presentavo alcuni vini in degustazione.

Insomma una megacazzata.

Ma l’idea della serata supercafona a Montecarlo in compagnia della mia porcellina,mi girava per la testa già da parecchio tempo,e l’occasione era perfetta per metterla in atto.

Prenotai l’aereo e per il pernotto scelsi un albergo in cui ero già stato a Beaulieu Sur Mer,tranquilla ed elegante micro cittadina vicino all’esclusiva St Jean Cap Ferrat e a pochi chilometri da Montecarlo.
Ero certo che quel tipo di località,dove sfarzo e lusso la facevano da padroni,sarebbe stata molto gradita alla mia cara Elisa.

Mercoledi puntuale alle sette passai a prenderla.

Lei era già in strada davanti al portone di casa,in compagnia di un quantomai improbabile trolley sovradimensionato che la aiutai a posizionare non senza fatica nel bagaliaio.

“…ma cosa ci hai messo dentro….?? ti avevo detto il minimo indispensabile…” gli chiesi divertito appena salimmo in auto

“….scusa Michele ma quando Carlo ha saputo che andiamo in Piemonte ha voluto che mi portassi tre maglioni di lana e il cappotto…”

“…ahahah….ma non andiamo in Piemonte….e anche se dove stiamo andando fa freddino….i maglioni non li usurai molto…giusto ?….” le dissi malizioso

“…mmmm…immagino di no…hihihi….”

“…ma allora dove andiamo ?? “ chiese sempre piu curiosa

“….lo scoprirai tra poco….”

“…..mmmm….che bello…stare con te…tutte queste sorprese….” disse accarezzandomi discretamente la coscia destra

Accostai la macchina per un momento mettendo le doppie frecce per baciarla,eravamo ormai a distanza di sicurezza dalla sua abitazione.
Le nostre bocche si riscoprirono ancora una volta insaziabili l’una dell’altra.
Era passato troppo tempo dall’ultimo loro incontro.

Limonammo selvaggiamente per qualche minuto,le passai poi una mano sul capo sfilandole il buffo zuccotto di lana rosa che indossava.
Elisa mi guardo’ divertita e si stacco’ dalla mia bocca rimanendo a pochi centimetri dal mio viso.

“….guarda che mi ha fatto mettere!...ufff…mo’ si è fissato con le malattie…che mi posso prendere una polmonite…che devo essere responsabile perché c’e’ Clara…che palle….”

“…volevo vestirmi carina….scusami…pero’ sai con lui…”

“…non ti preoccupare…a breve recuperemo anche sull’abbigliamento…e poi questo cappellino rosa ti sta molto bene….” le risposi divertito,rinfilandolo dolcemente sul suo capo e dandole un morbido bacio sulle labbra

“…se lo dici tu capo!...” disse facendomi una linguaccia

In effetti l’abbigliamento di quella mattina era quello delle origini e quindi jeans, maglione pesante color crema con camicetta beige e Nike.
Pensai pero’ tra me e me che fosse stata una scelta decisamente ponderata quella di ritornare a quell’abbigliamento low profile,per evitare qualunque possibile sollecitazione,e conseguente possibile riattivazione,delle ormai atrofizzate connessioni neuronali del mio amico Carlo.

Riattivazione e sollecitazione che avrebbero voluto dire porsi domande.
E noi di certo auspicavamo che quelle domande non se le ponesse mai.

Arrivati davanti al banco di accettazione del Terminal 2 di Fiumicino,Elisa scopri’ finalmente la nostra destinazione.

“…andiamo a Nizza ?!...che bello Micheleeee…” disse incollandosi a me a mo’ di koala

Adoravo quel suo genuino entusiamo,quel suo lato squisitamente dolce ed ingenuo.

Avevo deciso di viziarla senza limiti per quel giorno in mezzo.
Mi eccitativa l’idea stessa di farlo.
E poi era la mia zoccoletta,come avrei potuto esimermi ?

Durante l’attesa della chiamata per l’imbarco, Elisa si fermo’ estasiata,come solo lei poteva fare,davanti ad una vetrina di Chanel,ad osservare una piccola borsetta bianca.

“…ti piace ? “ le chiesi conoscendo già la risposta

“….è bellissima Michele…”

Ok,si inizia,pensai di nuovo fra me.

Dieci minuti dopo passeggiava tutta orgogliosa attaccata a me lunghi i corridoi che ci portavano al nostro gate con il suo improbabile abbigliamento da giovane nerd,tenendo nella mano destra la busta di Chanel contenente la sua borsetta bianca da milleottocento euro.
Avevo previsto che l’estratto conto della mia carta di credito dopo quella specie di weekend sarebbe stato salato,molto salato,ma sinceramente non me ne importava nulla.

“….Michele sei matto….è stupenda….le mie amiche al lavoro impazziranno di invidia quando le vedranno…” ripeteva entusiasta

“…sono felice che ti piaccia…. le soprese sono appena iniziate…” le dissi sfiorandole il naso e poi le labbra con un dito.

Mentre attendevamo al gate arrivo’ anche un messaggio per Elisa dal vecchio,il sig.Renzo.
La informava che la serata al Pinky era stata spostata al mese successivo e che l’avrebbe ricontattata per dettagli.
Elisa disse divertita che questa notizia la costringeva a rimanere in ferie dal suo “lavoro” segreto per un mese.
Io sinceramente non ci badai piu di tanto,ero troppo preso a pensare al suo appetitoso culo che a breve sarebbe stato tra le mie mani.

Per tutta la durata del volo,poco piu di un’ora,non la smettemmo un momento di stuzzicarci.
Arrivati a Nizza mi recai al box noleggio della Hertz per ritirare le chiavi della macchina che avevo noleggiato per la giornata.

Una discretissima Porsche Cayenne S bianca,con interni in pelle beige,nuova fiammante.

Quando l’addetto la parcheggio’ davanti a noi per consegnarcela ed invito’ Elisa a salire a bordo aprendole lo sportello,mi gustai la sua reazione rimanendo qualche metro piu indietro.

Un volta a bordo Elisa era letteralmente elettrizzata e mi si lancio’ addosso cercando le mie labbra per un bacio,mentro ero ancora intento ad uscire dal parcheggio dell’aeroporto.

“….attenta…mi fai andare a sbattere cosi…” dissi divertito e compiaciuto per quel suo entusiamo quasi fanciullesco

“…scusa Michele..ma questa macchina è stupenda….altra che la panda scassata dello scassapalle…fa pure rima…hiihihihi…”

Era una bella giornata di sole.
Percorremmo lentamente la Promenade des Anglais di modo che Elisa potesse apprezzare il panorama.
Il suo sguardo curioso si posava su tutto cio’ che ci si faceva incontro e non perdeva occasione di pormi domande su quel posto che sapeva conoscevo molto bene dati i miei frequenti viaggi di lavoro.

Poseguimmo lungo tutta la strada costiera fino a raggiungere l’albergo che avevo prenotato per il nostro weekend clandestino a Bealieu sur mer.

Una addetto della struttura ci venne incontro occupandonsi dei nostri bagagli ed un altro di posteggiare la Porsche.

Sbrigate le formalita’ alla reception,pochi minuti dopo eravamo finalmente nella nostra stanza.

Era un’elegante suite con un piccolo ma delizioso balconcino vista mare.
Elisa si avvicino’ alla finestra rimanendo per qualche istante ad ammirare il panorama.

Mi avvicinai a lei da dietro abbracciandola e stringendola a me.

“….Michele….è tutto bellissimo….mi sembra di essere in un sogno…non so se lo merito….cioe’ voglio dire tu sei abituato con…” inizio’ a dire voltandosi verso di me

Fermai le sue parole adagiondo le mie labbra sulle sue.

“…certo che lo meriti….piccola porcellina…”

Le nostre labbra si incollarono e le nostre lingue cominciarono istantaneamente a cercarsi affamate l’una dell’altra.
La sollevai di peso e lei strinse per un momento le gambe intorno ai miei fianchi,mentro le nostre bocche non smettavano un momento di aggrovigliarsi l’una all’altra.

Avevo una voglia pazza di scoparla,per i preliminari saremmo passati un’altra volta.
La adagiai bruscamente sul letto e sfilatele con irruenza scarpe,jeans e mutandine le spalancai le gambe per tuffarmi con la bocca su quella morbida micetta che da mesi attendeva le mie cure.

Vi affondai la lingua per lunghi minuti avendo cura di tenergliela ben allargata con le dita.

Con la coda dell’occhio osservavo gli effetti del mio trattamento sul suo volto.
I suoi occhi erano chiusi e la sua testa si piegava da un lato all’altro del cuscino.

“….oddioooo….mmmm…Michele…mi stai facendo impazzire….ti voglio dentro…scopami ti pregoo…mmm..…”

Mi liberai velocemente dei miei indumenti ed Elisa sfilo’ il maglione e la t-shirt rivelando il suo appetitoso seno nudo.
Mi chinai su di lei afferando con le labbra e succhiando primo uno e poi l’altro i suoi appuntiti e turgidi capezzoli con forza.
Nello stesso istante il mio cazzo scivolo’ finalmente dentro di lei,a fondo.

Senza indugio presi a fotterla con irruenza,come sapevo avrebbe ben gradito.

Le sue gambe si incrociarono istantaneamente dietro la mia schiena a tenermi stretto forte a lei.
Le nostre bocche erano una sull’altra a sfiorarsi,il mio petto schiacciato contro il suo seno.

“….si…Michele….scopami…cosi….mmmmm…sbattimi forte…mmmm…”

“…sono….la tua zoccola….dimmelo di prego….mmmm….”

“…si sei la mia zoccola….mmm…” le risposi sospirando affannato dall’impeto degli affondi che stavo assestando alla sua deliziosa micetta

“….si….si….sono tua Michele….tua…mmmm….” mugulo’ lasciva

Dopo qualche minuto si sposto’ po’ sopra di me e volle poi essere presa anche da dietro reggendosi alla spalliera del letto e donandomi la splendida visione del suo culo,ma alla fine la maggior parte del tempo lo passammo con me sopra di lei,che era la posizione da lei evidentemente piu gradita,il classico missionario,apprezzata decisamente anche da me soprattutto nello scopare con lei.

Andammo avanti per una buona mezz’ora nel dare sfogo a tutte le voglie accumulate in quei mesi,fino a quando arrivai al culmine della mia resistenza ed Elisa mi invito’ a venirle dentro,cosa che feci senza alcuna esitazione.

Facemmo una doccia insieme insaponandoci dolcemente a vicenda,per poi ritornare sul letto,terreno di battaglia di pochi istanti prima.
Elisa era avvolta in un delizioso accappatoio azzurro e aveva avvolto la sua corta acconciatura in un turbante fatto con asciugamano.
Era ormai quasi ora di pranzo,pensai fosse l’ora giusta per un corroborante spuntino.

“…che ne dici di un buon bicchiere di champagne e qualcosa da mangiare mia piccola porcellina….? ” le dissi sfiorandole le labbra ed accarezzandole il culo

“…mmmm….siiii…capo! “ rispose entusiasta

“…devo vestirmi allora…” aggiunse

“….no…non c’e’ bisogno…ci facciamo portare tutto in camera…che ne pensi ? “

“…che belloooo…come nei film…! ” rispose felice dandomi un altro morbido bacio

Chiamai la reception ed ordinai dalla ricca cantina del ristorante una bottiglia di Cristal 1996 e un po’ di club sandwich misti.

Venti minuti dopo circa il cameriere busso’ alla nostra porta portandoci quanto ordinato.
Gli feci appoggiare tutto sul letto e lo congedai con una buona mancia.

“…mmmm…Michele è buonissimo questo champagne…” disse Elisa assaggiando il primo bicchiere che le avevo porto e affondando poi i denti per un morso in uno dei club sanwich che aveva preso dal vassoio.

“…..beh…dovresti ricordarti qualcosa di quest’annata dal tuo trascorso di segretaria presso la mia ditta…”

“…giustoooo capo…questa è la 1996 è una delle miglior annate per lo Champagne…”

“…bravissima…! “

In quell’istante il suo cellulare segnalo’ l’arrivo di un messaggio.

“….indovina un po’ chi è ?....lo scassapalle…hihihihi…” disse Elisa leggendo il messaggio

“… di già ?...beh non si smentisce mai…e che vuole ? “

“…mi chiede se il viaggio è andato bene e se ho cominciato a lavorare….hihihihi…”

“….aspetta gli rispondo subito altrimenti poi comincia a chiamare…” aggiunse

Si sdraio’ di nuovo al mio fianco ed inizio’ a scrivere il messaggio di risposta.
Teneva il cellulare in modo che io potessi leggere quello che gli scriveva :

“….si sono arrivata…viaggio tutto bene…ho già cominciato a lavorare,sono molto impegnata con Michele ora,ti chiamo io appena posso…a dopo amore…bacetto…”

Invio’ il messaggio ed appoggio’ il telefonino sul comodino di fianco al letto.

“…capo posso avere un altro po’ di champagne… ? “

“…ma certooo…” le dissi riempiendole prontamente il bicchiere

Tra una chiacchiera e l’altro dopo neanche un’ora la bottiglia era vuota e il vassoio dei club sandwich miseramente deserto.

Ero decisamente sazio ed Elisa si mostrava brilla e lasciva.
Con la testa appoggiata sul mio grembo aveva preso già da qualche minuto ad accarezzarmi il cazzo.

“…mmmm…sai Michele….volevo dirti una cosa…mi imbarazza un po’…”

“…dimmi tutto piccola…”

“…beh…ecco…non so se è una mia impressione…ma ultimamente il padre di Carlo ogni volta che andiamo a trovarli mi guarda con uno sguardo strano….ecco...”

“…cioe’… ? “ chiesi curioso,guidando nel frattempo la sua mano ad afferrami per bene la verga ormai dura,per inziare a segarla

“….una volta che siamo andati da loro avevo sai quella gonna un po’ lunga con lo spacco laterale…? ecco…. stavo seduta sul divano di casa,ad un tratto mi sono accorta che mi fissava le cosce…e poi l’ultima volta che siamo stati a pranzo ho notato che mentre eravamo a tavolo lanciava degli sguardi in direzione della scollatura della mia camicetta…”

Rimasi piuttosto sorpreso da questa inattesa rivelazione ma allo stesso tempo eccitato dall’idea che il suocero la guardasse con desiderio.
Elisa nel frattempo era scivolata tra le mie gambe e aveva iniziato a passare la lingua intorno alla cappella.

“….mmmm….hai capito….hai fatto colpo sul suocero…Carlo ha potenziali pretendenti alla bella mogliettina anche in famiglia…ahahahha….”

“…hihihihi…ma che dici Michele… ovviamente non l’ho detto a Carlo….magari poi potrebbe essere solo una mia impressione sbagliata…” disse dando due decise succhiate alla mia turgida asta

”….oppure potrebbe essere giusta…..” le risposi malizioso appoggiando una mano sul suo capo, accompagnando la testa nell’inizio di uno dei suo fantastici pompini

“….ma che tipo è ? quanti anni ha ? “ aggiunsi cercando di mantenermi concentrato sulla conversazione

“…ha 69 anni ….bassino….parechio panciuto….stempiato…insomma non una bellezza…pero’ è molto simpatico e poi e’ sempre gentilissimo e generoso con me….pensa vuole che lo chiamo’ papa’….mi fa sempre trovare delle piccole sorprese ogni volta che andiamo… ma forse mi sbaglio dai…” rispose interrompendo per un momento il lavoro della sua bocca e continuando a segarmi lentamente il cazzo con la mano destra

“….mmmm….quanto mi è mancato….” aggiunse poi,riferendosi evidentemente al mio cazzo,dandogli un bacio sulla punta

Qualcosa mi diceva che quelle attenzioni non le fossero affatto sgradite.

“….c’e’ solo modo per sapere se ti sbagli….o no…” azzardai eccitato dal pompino e allo stesso tempo dall’idea morbosa di quel potenziale rapporto incestuoso

“….cioè Michele….?? vorresti che .…..ma se poi la mia impressione è sbagliata ?” chiese con un filo di voce ,quasi innocentemente ma già complice ,con il cazzo appoggiato alle labbra

“…beh…potresti sondare il terreno…con discrezione....capisci cosa voglio dire porcellina….? “

“….mmmm…si…..Michele…mmmm ” disse Elisa mugugnando il cazzo in bocca ed avendo ripreso intensità nel ritmo del pompino

Dalla forza della suzione applicata dalla sua bocca alla mia verga,ebbi immediata conferma che alla zoccoletta la cosa la intrigava parecchio e complice l’azione dell’acol si stava lasciando completamente andare nel rivelarmi anche quell’ennesima audace fantasia.

“…ti piacerebbe che la tua impressione fosse giusta…? “ prosegui tenendo una mano sempre sul suo capo ad accompagnare il suo cadenzato spompinamento

“…mmm….si…Michele…e…” inizio’ a dire soffermandosi come a pesare le sue parole

“….cosa…. ? “ chiesi serio ed eccitato

“…mi….mi sono toccata….pensandoci….”

“….quando…. ? “

“….mi vergogno…ma a te posso dire tutto….tre settimane fa…quando sono tornata a casa dopo che eravamo stati a trovarli e lui aveva guardato nella mia scollatura….mentre Carlo dormiva…mi sono masturbata….”

Le accarezzai la guancia sinistra dolcemente,grato che si aprisse completamente a me.

Lei di risposta socchiuse gli occhi e come una gattina struscio’ il viso contro la mia mano e poi contro il mio cazzo,spargendo un po’ della saliva con cui l’aveva ormai inzuppato,sul suo delizioso volto.

“…e a cosa hai pensato esattamente mentre ti accarezzavi…. ? “ la incalzai

“….che….che avrei voluto fargli vedere meglio il mio seno….e poi…ecco…ho immaginato di ritrovarmi con lui in bagno….mentre gli erano in sala da pranzo ed io in ginocchio glielo succhiavo….”

“….mmmm….sei una dolcissima zoccola…lo sai…” le dissi sempre piu eccitato afferrandole una ciocca di capelli

“…si…Michele…sono una zoccola…e voglio esserlo sempre di piu….con te…mmmm ” rispose eccitata riaspirando la mia verga come una ventosa

“…mmmm….ora ciuccia forte che sta per arrivare la seconda dose di sborra della giornata….”

Elisa comincio’ a darci giu’ di brutto.

L’alcol e il contenuto della conversazione avevano avuto effetto anche su di me e in quegli ultimi istanti che precedevano l’orgasmo,le parole presero a fluire quasi incontrollate dalla mia bocca.

“….cosi…cosi…brava…mmmm…succhia forte ….questo weekend ti voglio ingravidare cazzo….eh….zoccola….lo vuoi ?…..cosi poi al coglione racconti che pure questo è suo…”

Dalla sua bocca occupata uscii un lungo mugugno’,un si di approvazione e di godimento e prese a spingersi il cazzo in gola con violenza,era completamente partita.

Di li a pochi istanti venni urlando e schizzando almeno cinque volte a fondo nella sua bocca.

“…mmm…tieni tutto in bocca…non mandare giu….” dissi affannato allungandomi per prendere il mio cellulare.

Lo posizionai davanti a lei e le dissi di alzare il volto e guardare verso di me che le avrei scattato una bella foto.

Elisa fece un’espressione buffa,come a farmi capire che aveva difficoltà nel tenere in bocca la notevole quantità di sperma che vi avevo appena riversato.

“….aprila bene….brava cosi…ora fammi vedere….cosi…di piu allargatela con le dita…perfetto…ferma cosi…ora manda giu tutto piccola porcellina…. “ dissi scattando la foto pochi istanti prima che la richiudesse

Dopo aver risucchiato via con dovizia dal mio uccello le ultime gocce di seme,si rannicchio’ dolcemente di nuovo al mio fianco.

“…posso vedere la foto Michele…?”

“…certo…”

“…cavolo….ho la bocca pienissima!....mmmm e’…cosi buona…vorrei poterti avere tutti i giorni con me per assaggiarti in continuazione……” disse dandomi un bacio e strusciandosi addosso a me

“….da oggi questa sara’ la foto associata al tuo numero…ogni volta che mi chiami la vedro’…che ne pensi porcellina ? “

“….approvo capo ! hihihihihi….pensa se la vedesse lo scassapalle….hihihihi…”

“…ora che ne dici piccola di andare a fare un po’ di shopping per la serata ? “

“….mmm…che bello…agli ordini capo ! “

Dopo una seconda veloce doccia ci rivestimmo e sempre a bordo dell’ultracafona Porsche bianca ci dirigemmo a Montecarlo presso la boutique di una amica Italiana che vendeva diverse cose che immaginavo perfette indosso alla mia dolce Elisa.

Scelsi per lei un vestito di pallette rosso aderente e cortissimo senza spalline, che metteva in bella evidenza il suo meraviglioso culo e le sue cosce tornite,delle autoreggenti color carne ed un paio di sandali tacco 12 tempestati anch’essi di Swarovski rossi.
Abbinamento decisamente eccessivo e vistoso,ma era esattamente cosi che la volevo per la serata.

“….Michele….come sto…. ? “ disse Elisa tentennante guardandosi allo specchio,quasi intimidita dall’audacia dell’immagine che vedeva riflessa

“….stai benissimo….”

“…le sta benissimo signorina…questi capi esaltano perfettamente la sua femminilità e le sue forme…” aggiunse dandomi man forte la mia amica proprietaria della boutique,con accento francese

“…gr…grazie signora…” rispose un po’ imbarazzata ma compiaciuta Elisa,rimirandosi nello specchio

Usciti dal negozio,dopo un aperitivo nella piazzetta di Montecarlo,durante il quale praticamente qualunque appartenente al genere maschile non le staccava gli occhi di dosso,raggiungemmo il ristorante dentro il casino’ che avevo precedentemente prenotato.

“….Michele questo posto è meraviglioso….e il vestito….” mi disse sognante mentre brindavamo al nostro weekedn con l’ennesima flute di champagne

Cenammo in maniera divina e viziai la mia piccola compagna di avventure con tutte le delizie che quel ristorante aveva in carta e che suscitavano la sua curiosità,tanto piu che non capiva praticamente nulla della lingua in cui erano descritte.

Terminata la cena ci allontanammo dal tavolo sazi e piuttosto brilli per dirigerci alla sala giochi del casino’.
Non avevo certo l’illusione di poter portare via qualcosa dalle casse di quel covo di ladri,ma volevo solo farle provare l’ebbrezza del gioco e di una tavolo della roulette,cose che Elisa non aveva mai vissuto ne’ visto in prima persona.

Ovviamente per proseguire nello stile cafonal che mi ero autoimposto per quel weekend no limit,cambiai senza esitazione cinquemila euro in fiches da 100 e con una mano sul suo morbido, fianco tenedola stretta a me. la guidai ad uno dei tavoli della roulette con i limiti piu alti,facendola accomodare su uno degli sgabbelli vuoti.

Elisa accavallo’ sensualmente le gambe e prese a succhiare dalla cannuccia il drink a base di Martini che le fu prontamente offerto dal personale in sala.
La osservai compiaciuto vedendola sempre a suo agio in quel ruolo di piccola principessa parecchio zoccola.

“…allora….che numeri giochiamo piccola ? “ le chiesi dopo un bacio decisamente lascivo ed umido seguito una rapida tastata al suo morbido culo

“….devo sceglierli io ??...sicuro Michele ?...io non molto fortunata al gioco…col gratta evinci perdo sempre…”

“……lascia perdere i grattaevinci…sono sicuro che è la tua serata….vai dimmi…” la rassicurai

“…ok…allora…vediamo…13…19….e…36…! ” disse decisa

Gettai su quei numeri qualche centinaio di euro a casaccio sapendo già di averli persi e mi voltai di nuovo verso di lei per baciarla ancora.

Pochi istanti dopo eravamo cosi presi dal nostro amoreggiare,che non mi accorsi che uno dei numeri su cui avevo buttato cinquecento euro era incredibilmente uscito;fu il croupier che richiamo’ la mia attenzione,per segnalarmelo con tono severo ed infastidito,facendo poi scivolare davanti ad Elisa la vincita.
Circa 18000 euro!

“….e meno male che non eri fortunata! “ le dissi sorpreso e divertito

“….cavolo…ma quanti sono Michele ?!..” disse tutta entusiasta strabuzzando gli occhi di fronte a quella montagna di fiches

“…non ti preoccupare …siamo qui per giocare giusto ?!...e allora si gioca…! “

“….lei e’ uno dei pochi uomini ad essere fortunato in amore e al gioco…complimenti alla signora per la sua bellezza…” disse con accento francese l’uomo che era seduto alla mia sinistra

Elisa imbarazzata e sorridente rispose con un timido ed incerto“merci…lei e’ molto gentile…”

Il soggetto in questione,un distinto uomo sulla cinquantina super abbronzato ed elegantissimo,da quando ci eravamo seduti aveva tenuto gli occhi incollati sulle cosce totalmente esposte del mio dolce bocconcino.
Ma come biasimarlo,avevo scelto quell’abbigliamento proprio perché la guardassero e la desiderassero.

L’euforia della vincita,l’ebbrezza dell’alcol dei numerosi drinks che ci venivano serviti con solerzia decisamente sospetta del personale,procrastinarono la nostra presenza a quel tavolo ben piu di quanto mi ero immaginato,facendo nel frattempo un po’ le montagne russe tra vincite e perdite.

“….che ne dici di tornare nelle nostre stanze piccola… ?” le dissi ad un tratto all’orecchio,voglioso di proseguire la nostra serata in altro modo

“…..ok capo!...” rispose prontamente Elisa dandomi un morbido bacio

Mezz’ora dopo eravamo nell’ascensore dell’albergo avvinghiati,le nostre bocche a rincorrersi,le mie mani sul suo culo e le sue sul mio viso.
Presi da tutto quel desiderio impiegammo qualche minuto per raggiungere la nostra camera.

Elisa si sedette sul bordo del letto e dopo aver velocemente slacciato ed aperto i miei pantoloni,in un istante fece sparire il mio cazzo all’interno delle sue meravigliose labbra,dando il via ad uno dei suoi appassionati pompini.

“….mmm…cosi succhia….brava….hai visto come ti guardava quello al casino’….? “

“….mmmmm….si….”

“…..aveva una gran voglia di scoparti ne sono certo….mmmm…” dissi accarezzandole i capelli e guidando la sua bocca

“….si…Michele….ho visto come mi guardava…pensavo che me lo avresti chiesto….”

“…cosa…? “

“…di…farmi scopare….mmmm…” disse dando una lenta passata di lingua intorno alla cappella

La gettai sul letto di forza sollevandole il vestito e le sfilai velocemente il micro perizoma nero che indossava,spalancandole con forza le cosce ed entrando poi con decisione dentro di lei

“….piccola zoccola….ti saresti fatta scopare nel casino’ da quello… vero ? “ le sussurrai eccitato sulle sue labbra,assestando i primi irruenti affondi nella fica

“…mmmmm….si….se me lo chiedevi…mmmm…mi impazzire…cosi si cosi...spingi cosi Michele”

“….e dove te lo saresti scopato eh….? “ risposi prendendo a fotterla con irruenza cadenzata

“….mmmm…dove….dove volevi tu….nel bagno anche….mmm….io faccio tutto quello che vuoi Michele….continua ti prego….mmmm…forte cosi….sto godendo da morire….mmmm”

“….bene…presto avrai occasione di rifarti…mmmm…questo bel vestitino potrai usarlo al locale dove ti vuole invitare il vecchio….dovrei potrei spompinare tutti i suoi amici…. “ proseguii sempre piu infoiato

“…mmm…si….vuoi che metta questo vestito…? mmmm…”

“….certo…zoccola….”

“…dimmi come ti ha dato i 500 euro il vecchio l’ultima volta che l’hai visto……” aggiunsi ripensando a quanto accaduto pochi giorni prima con il sig.Renzo

“……me…me li ha messi in bocca…” mugugno’ eccitata

“…fammi vedere…” proseguii rallentando per un attimo il ritmo dei miei affondi

“…..cosi…Michele….” rispose Elisa allungando il braccio verso il comodino dove avevo appoggiato i soldi della vincità del casino’ e presa una delle banconote da 500 euro,la mise tra le sue labbra serrandole forte

La visione della sua bocca,con un foglio da 500 euro tra le labbra,del suo sguardo quasi supplichevole di essere scopata,erano da perdere la testa.

Le sollevai da sotto il culo con le mani per avvicinarla ancora di piu a me e spingere il mio cazzo ancora piu a fondo.
Le palle cominciarono a sbattere rumorosamente sulla sua morbida micetta, ormai zuppa all’inverosimile.

Avvertii le sue gambe cingere con forza i miei fianchi e le caviglie incrociarsi dietro la mia schiena.
Le braccia mi cingevano forte il collo a tenenermi attaccato a lei.

“….ti sei fatta dare 500 euro dal vecchio per farti venire dentro….eh piccola zoccola ? “ le sussurai ad un orecchio

Mi rispose con un rapido cenno della testa e lo sguardo lussurioso.

“…mmm….lo facciamo rigonfiare questo bel pancino…? ”

La malsana fantasia di metterla incinta si era ormai impossessata della mia mente.

“…ti sto per riempire di nuovo….”

Mi guardo’ implorante di farlo ed inizio’ a muovere il bacino ancora piu verso di me.

“….vengo…cazzo…vengooooooo…ahhhhhhhh….” urlai riversando nel suo ventre la terza dose di seme della giornata

Ci addormentammo abbracciati l’uno all’altra,appagati da quell’intensa giornata.
Fortunatamente prima di entrare nel ristorante avevo avuto cura di impostare la sveglia sul telefono per le dieci del mattino successivo,orario utile per raggiungere l’aeroporto e tornare a Roma.

Sarebbe stato bello che quel weekend si fosse prolungato qualche giorno in piu’,ma allo stesso tempo era forse proprio la fugacità di quegli incontri a renderli cosi intensi ed eccitanti.

La settimana riprese come di consuetudine con il solito tran-tran,io in giro per l’Italia ad incontrare clienti e lei nel suo ufficio.
In una delle poche occasioni in cui potemmo scambiare qualche chiacchiera in chat mi informo’ che la domenica a venire erano stati invitati a pranzo dai genitori di Carlo.

“….beh…questa volta il pranzo potrebbe rivelarsi piu’ interessante del solito…” dissi malizioso nell’apprendere la notizia

“….hihihihi….è vero….beh almeno speriamo….anche se non credo…” rispose capendo al volo a cosa mi riferissi

“….mi raccomando….confido nella tua determinazione…” aggiunsi

“….ok…capo!....ti dico tutto Lunedi….! “

La morbosa idea di immaginarla provocare il suocero per aver conferma o meno di un suo interesse,mi tenne con il cazzo in tiro tutto il weekend.

Il Lunedi mattina puntuale come una cambiale,appena aprii’ il programma di chat che nell’ultimo periodo usavamo per tenerci in contatto,arrivo’ il messaggio di Elisa.

“….’ngiorno capo!....”

“….buongiorno bellissima….beh...abbiamo avuto delle conferme questo weekend… ?” le chiesi subito

“…hihihih….mi sa di si….”

“….dimmi tutto…” la incalzai sempre piu eccitato e curioso

“…allora…Domenica per andare ho rimesso la gonna lunga con lo spacco profondo che l’altra volta mi era sembrato gli fosse piaciuta….e ho messo anche le autoreggenti color carne invece dei collant….ho dovuto solo far attenzione che Carlo non se ne accorgesse….hihihihi….”

“….molto interessante…e ? “

“….come al solito quando siamo arrivati ci siamo intrattenuti nel salone in attesa che mia suocera finisse di preparare il pranzo.Carlo era seduto al mio fianco dall’altro lato del divano e il padre,il sig.Roberto,di fronte a noi….non potevo muovermi molto…pero’ in un paio di occasioni mentre Carlo era preso nella conversazione col padre,ho accavallato le gambe facendo aprire lo spacco della gonna,non troppo dato che Carlo era molto vicino,e ho notato che ogni tanto i suoi occhi andavano di nuovo sulle mie cosce…...mi ha eccitata da morire questa cosa…avere la conferma…intendo….cosi ho voluto azzardare….ecco….”

“….mmmm….e cosa hai fatto… ?”

“…la madre di Carlo l’ha chiamato per andare in cucina ad aiutarlo ed io sono andata in bagno e….mi sono tolta gli slip….ho immaginato che avresti voluto che lo facessi….”

“…hai immaginato molto bene porcellina….continua…” le chiesi non finendo mai di sorprendermi dell’infinita porcaggine della mia dolce Elisa

“…prima di rientrare nella sala da pranzo sono passata davanti alla cucina ho visto che Carlo era molto indaffarato ad aiutare la madre…cosi sono rientrata in salotto….il padre di Carlo stava guardando il telegiornale….ed io gli ho chiesto se potevo prendere uno dei Topolino della sua collezione,dallo scaffale…”

“…mi sono seduta ed ho iniziato a leggerlo accavallando le gambe.Questa volta pero’ dato che Carlo non c’era mi sono messa un po’ piu’ di lato di modo che potesse vedermi bene…una parte della gonna è scivolata tutta giu e si vedeva anche il bordo dell’autoreggente…”

“…ho continuato a far finta di leggere ed ogni tanto senza farmi vedere alzavo lo sguardo….non sai come me le guardava Michele…pero’ poi appena incrociava i miei occhi tornava a riguardare il telegiornale….sembrava parecchio agitato dalla situazione….e anche io lo ero…”

“…volevo approfittare di quel breve momento di intimità per farmi vedere meglio….pero’ quando stavo per riaccavallare le gambe ho sentito Carlo arrivare e cosi mi sono dovuta…ricomporre…ecco…”

“….e poi cosa e’ successo…. ? “

“…siamo andati nella sala da pranzo…ed io mi sono seduta vicino al padre di Carlo che era a capotavola e Carlo e la madre dall’altro lato del tavolo….Carlo ha cominciato a prendermi in giro sul fatto che leggevo ancora i Topolino ed ho gli ho risposto che invece mi piaceva molto quella collezione…e che era un peccato che Carlo non gli desse una mano a riordinarla….”

“…a quel punto il padre mi ha preso la mano sinistra dandogli un bacetto per ringraziarmi della mia gentilezza e ha detto a Carlo che è molto fortunato ad avere una brava mogliettina come me…hihihihi…”

“…molto brava e…porcellina aggiungerei…”

“…si….hihihihihi…”

“….poi la sua mano insieme alla mia, sono scese sotto il tavolo e ho lasciato che la appoggiasse sul mio ginocchio….è rimasta li immobile per un po’ mentre mangiavamo…ogni tanto sentivo dei piccoli movimenti delle sue dita…come ad accarezzarmi il ginocchio…poi quando la moglie si è alzata per servirci le altre portare,l’ha tolta…”

“…mi sa che che le mie cosce gli piacciano proprio parecchio….hihihihihi….”

“…e non solo quelle credo….è un buon intenditore sicuramente…” aggiunsi compiaciuto

“….poi quando stavamo per andare via Carlo ha avuto la brillante idea di dirgli che dato che mi ero preoccupata della sua collezione di Topolino,Domenica prossima posso andare ad aiutarlo a dargli una sistemata visto che a lui lo chiede sempre e non gli va di farlo….ovviamente io gli ho detto di si….fatto bene capo…hihihihih ?”

“…fatto benissimo mia piccola porcellina….rimango in attesa di prossimi sviluppi allora….questa settimana saro’ a Hong Kong…ci sentiamo per sms….e Lunedi mi racconti come è andata la giornata con il tuo caro suocero ammiratore…”

“….hihihihi….ok capo!....bacetto dove sai tu… “

Durante la mia impegnativa permanenza ad Hong Kong non facevo che pensare a quali potessero essere gli sviluppi di quella nuova situazione e contavo ansiosamente il passare dei giorni curioso di scoprire quello che sarebbe potuto accadere la Domenica successiva.

In quei giorni,causa fuso orario,potemmo scambiarci solo qualche messaggio,in molti dei quali pero’ Elisa mi stuzzicava inviandomi foto fatte nella toilette del suo ufficio,del suo meraviglioso culo incorniciato in vari perizomi che le avevo comprato da quando ci eravamo conosciuti e che giorno per giorno le chiedevo di mettere per me.
Sul finire di quella settimana,in uno di quei messaggi le chiesi di indossare per il giorno dopo lo stesso abbigliamento che avrebbe indossato in occasione dell’incontro con il suocero ed ovviamente di fotografarsi.

Volevo vedere che cosa avrebbe scelto e come avebbe lavorato con la sua fantasia.

La mattina dopo al mio risveglio trovai puntuali un sms e due mms.

“….chissà se veramente vorrà vedermi cosi….hihihihi….” mi scriveva

Seguivano due foto sempre scattate all’interno della toilette.
In una era vestita in modo semplice,jeans vita bassa e una camicetta i cui primi bottoni erano stati lasciati maliziosamente aperti.
Nell’altra i jeans erano spariti,un piede era appoggiato alla tavoletta del cesso,la gamba leggermente aperta.
Indossava una paio di parigine che le arrivavano poco sopra il ginocchio a striscie colorate azzurre,rosa,nere e arancioni.
Aveva messo poi uno dei perizomi che le avevo regalato,uno di quelli piu audaci : nero con un bordino rosa,dietro un microscopico triangolino in alto e poi un filo sottile a scomparire in mezzo alle chiappe.Sulla parte davanti invece riportava la scritta “Fuck me “

“….vedo che le tue intenzioni sono serie e bellicose….” le dissi compiaciuto

“….hihihi…si…..”

“…..hai fatto anche acquisti vedo….” aggiunsi riferendomi alle parigine colorate che le donavano un’aria vagamente da collegiale

“….si….ti piacciono…? “

“….molto….e sono sicuro che piaceranno anche al tuo ammiratore….”

“….speriamo….ma tu dici che riusciro’ a fargliele vedere…? “

“….beh…dipende da te…da quanto saprai essere brava…”

“….mmm….vero capo….vedrai saro’ bravissima…hihihihihi…”

“….Carlo ieri sera a letto mi ha pure detto che sono stata molto gentile ad accettare di aiutare il padre….hihihihi…”

“……piccola porcellina furbetta….ora ti devo lasciare….ci sentiamo Lunedi…”

“…ok capo!”

Domenica in tarda serata quando atterrai a Fiumicino e riaccesi il cellulare,il primo messaggio che ricevetti era il suo.

“Missione compiuta capo!…domani ti racconto tutto….”

Quella notte faticai a prendere sonno immaginando a cosa mai avrebbe potuto combinare in quella giornata a casa del suocero.
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